Ciao a tutti ragazzi, è da circa un annetto che mi sto informando relativamente al fenomeno della fobia sociale perchè nei miei pensieri e comportamenti noto delle similitudini con questo disturbo. Anche per questo sono qui e soprattutto mi interessa sapere la vostra opinione in merito, quindi grazie mille in anticipo a chi leggerà.
Premetto che ho 25 anni e nonostante tutto riesco ad avere una vita "normale", ho molti amici, tante passioni, da poco ho iniziato uno stage in azienda e di base non è un problema uscire di casa per andare al bar, ristorante, centro commerciale ecc...
Il mio problema principale, che io trovo invalidante e impossibile da superare, e quello di avere dei blocchi mentali in determinate situazioni sociali dove l'attenzione viene rivolta su di me e io non so come reagire, cosa dire, che "faccia fare" risultando goffo e strano. Ovviamente non dipende dalla situazione in se (può essere una festa, una cena, in classe) ma dalle persone che ci sono e dal pensiero che ho io della situazione stessa.
Questo "blocco" mi capita principalmente non tanto con gli estranei (può capitare anche con loro) ma con persone con cui ho una parziale confidenza come ad esempio dei conoscenti, parenti che non vedi da tempo, il mio professore del master, colleghi ecc... Alcune di loro sono persone che io trovo anche simpatiche e in gamba, però magari essendo molto estroverse ed avendo un modo particolare di porsi ho paura che mi possano mettere a disagio o in imbarazzo davanti agli altri.
Esempio: il sabato ho un corso che si svolge insieme ad altri ragazzi in un'aula molto piccola, dunque il professore interagisce molto con noi e durante la lezione ci possono essere dei momenti in cui penso:" oddio speriamo che non mi dica nulla perchè altrimenti vado in confusione e non so cosa dire, come reagire". Questi pensieri li inizio ad avere la sera prima o la mattina stessa e sono degli sforzi mentali abbastanza pesanti da sopportare.
Tutti questi pensieri mi portano ad evitare delle situazioni, ad esempio cerco di evitare qualsiasi luogo del mio paesino (parrucchiere, bar, supermercati) nel timore di incontrare qualche conoscente poco gradito.
La cosa che mi da fastidio è che magari queste persone si pongono a me facendo battutine simpatiche che mi provocano questi blocchi anche se in realtà io sono la persona più ironica e autoironica del mondo. Tra i miei amici io sono quello che scherza di più infatti, quando sono nel mio guscio non si direbbe che sono timido.
Immagino che molti di voi capiscano di che tipo di blocchi parlo. Per essere più chiari, c'è un'intervista di Caterina Guzzanti insieme a Pannofino (i 2 protagonisti di Boris per intenderci) in cui lei, essendo molto timida evidentemente, mostra apertamente questi tipi di blocchi emotivi praticamente identici ai miei. Per chi fosse curioso l'intervista è quella con Victoria Cabello reperibile su Youtube.
In definitiva vorrei sapere cosa ne pensate voi di questa situazione? Mi piacerebbe discuterne con voi. Una settimana fa sono stato da una psicologa la quale mi ha detto che secondo lei non si tratta di fobia sociale ma che può essere il caso di intraprendere una psicoterapia per cercare di risolvere il problema. Lei non utilizza il metodo cognitivo-comportamentale ma mi ha spiegato che il lavoro che andremo a fare è quello di partire dal trauma e dal ricordo che mi ha provocato questo blocco (che c'è, e mi capitò per la prima volta alle superiori in classe con la ragazza che mi piaceva) per poi comprendere i motivi di tale blocco, cercare di superarlo ecc...
Io sto seriamente pensando di intraprendere questo percorso con lei visto il costo abbordabile (45 euro a seduta) e la buona sintonia con cui mi sono trovato con lei. Voi che ne pensate?
Scusate per il pippone e grazie infinite ancora a chi si fermerà a leggere questo post.
