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11-12-2008, 10:54
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 904
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ho controllato in tutti i post della sezione timidezza e non ho trovato nessun altro topic ke riportava questo argomento..spero di non aver messo qualkosa di gia letto
Forse non ci hai mai pensato ma la timidezza è una forma di egocentrismo!
Un timido in una situazione sociale si preoccupa in continuazione di che cosa pensano gli altri di lui, si chiede ansiosamente che impressione fa sulle altre persone.
In altre parole è focalizzato su se stesso (sui suoi difetti reali o presunti), non sulle persone che gli stanno intorno.
Il timido è troppo preso dalla propria ansia , dai propri pensieri di autodisapprovazione per poter prestare veramente attenzione agli altri.
Il rimedio per uscire da questa condizione è smettere di concentrarsi sui propri difetti e concentrarsi invece sulle persone che ci stanno attorno o sull'ambiente circostante.(wow..ke consiglio..io non ci sarei mai arrivata :? )
questo è un articolo ke ho letto tantissimo tempo fa quando cercavo delle informazioni sulle persone egocentriche(visto ke il mio ex lo era..) e mi sono trovata dentro sta pagina di sto sito(ilmiopsicologo.it)
insomma non c'avevo mai pensato ke la timidezza potesse essere una forma di egocentrismo 8O xò se uno ci pensa bene è così..ci preoccupiamo sempre di noi stessi..degli altri non ce ne frega proprio niente in fin dei conti(e nemmeno agli altri frega tanto se siamo preoccupati sull'impressione ke gli diamo di noi),tutta la nostra attenzione la proiettiamo sempre su noi stessi infatti (e mi capitava abbastanza spesso)ke non riuscivo a seguire dei discorsi,oppure mi distraevo xkè preoccupata di farmi mille seghe mentali...molte volte quandi mi presentavano qualkuno x come stavo nel pallone non sentivo nemmeno il nome del presunto conoscente :lol: :roll:
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11-12-2008, 11:46
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#2
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Esperto
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 1,683
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Assolutamente si.
Inoltre i timidi sono anche narcisisti.
Ma è come un circolo vizioso, ci si sente insicuri, allora si presta attenzione alla minima cosa, come comportamento e come aspetto, e ci si sente ancora più insicuri perché cercando dei difetti si trovano sempre.
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11-12-2008, 11:49
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,145
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Concordo, se si trasformasse in un egocentrismo sano, quelli che tutti un pò hanno, ovvero esaltare i propri pregi , le proprie vittorie, ecc ecc sarebbe molto meglio.purtroppo, secondo me però, gli altri esistono eccome,per esempio io vivo in un costante confronto con i "normali"quasi una competizione dove mi vedo sempre sconfitto....piccolo.ma il problema mio, come degli altri, e che il viaggio di vita intrapreso da una persone con turbe psichiche e una persona sana e del tutto diverso, il nostro essendo invalidi e un percorso piu lungo e faticoso.(parlando di turbe psichiche serie, non credo che una lieve timidezza sia invalidante) .
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11-12-2008, 19:33
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
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Certo è egocentrismo, se uno smette di pensare che tutti ti guardano, ti pensano, ti giudicano... allora la f.s. comincia a calare...iniziamo a sentirci come tutti gli altri..
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11-12-2008, 21:19
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Però è anche vero che essendo consapevoli di non comunicare da Dio con il corpo, si pensa a sè stessi per cercare di correggersi, che so, di non ingobbirsi, di non fare gesti da scemi.
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24-02-2009, 02:29
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#6
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Esperto
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 964
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Non sono per niente d'accordo! L'egocentrismo è tipico di chi considera i propri bisogni e le proprie idee più importanti di quelli degli altri. Il timido, quasi sempre, si ritiene inferiore a tutti e per questo risulta fin troppo accomodante.
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24-02-2009, 14:15
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#7
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Intermedio
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 212
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La questione è complessa. La timidezza produce una doppia conseguenza psicologica, uguale e contraria: da un lato il sentirsi "sotto lo sguardo del Mondo e giudicati dall'universo" (personalità egocentrica che interpreta tutto sul Sè), dall'altro senso di inferiorità e inibizione. Le due cose non sono in antitesi. Il timido è egocentrico e "accomodante" allo stesso tempo.
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24-02-2009, 14:27
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 104
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Quote:
Originariamente inviata da Lillyo_O
Sul fatto ke le persone timide tendono ad essere accondiscendenti perkè si sentono da meno rispetto agli altri..e per bisogno di approvazione..sono d'accordo. Però ciò non esclude sentirsi vittima incomprensa e frustrata e sentirsi continuamente sotto i "riflettori" dello sguardo altrui. Secondo me ciò può portare a sviluppare una personalità egocentrica. Poi l'incapacità di realizzare un confronto vero con le altre persone porta a ritenere le proprie idee e i propri bisogni non solo più importanti (quello è normale), ma addirittura gli unici degni di nota (qui entriamo nel patologico).
Cmq non a tutti i timidi accade, per fortuna..e anche se ciò accadesse..esiste la psicoterapia per lavorarci sopra.
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io x assurdo credo che non è sempre vero che una persona timida sia sempre accondiscendente...
voglio dire: io vi assicuro che sono timido....SE X TIMIDEZZA SI CONSIDERA QUEL RIBOLLIO INTERNO, QUELLA SENSAZIONE DI DISAGIO INTERNO IN DIVERSE SITUAZIONI, MAGARI ANCHE L'ACCELERAZIONE DEL CUORE, ANSIA PSICOLOGICA E NEI PENSIERI ecc...ecc....posso assicurare che io abbia gli stessi sintomi di tanti timidi (anzi forse sintomi più accentuati di tanti timidi).
Ciò non toglie che ho imparato ad agire nonostante i sintomi (e pian piano così facendo in diverse situazioni si attenuano addirittura fino a scomparire gli stessi sintomi)...
nelle situazioni in cui c'è da dire la propria anzi mi espongo più di altri, anche con molta più grinta di altri a volte...e così facendo mi faccio trasportare dalle "emozioni" e dalla concitazione...
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24-02-2009, 15:57
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 104
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Quote:
Originariamente inviata da Lillyo_O
Quote:
Originariamente inviata da giova88romanticoxfobiche
nelle situazioni in cui c'è da dire la propria anzi mi espongo più di altri, anche con molta più grinta di altri a volte...e così facendo mi faccio trasportare dalle "emozioni" e dalla concitazione...
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Ehehe..mi ricordi qualcuna di mia conoscenza..ovvero me stessa
Io alterno momenti di accondiscendenza ad altri in cui mi faccio valere senza mezze misure.. nel mio caso vedi questi atteggiamenti contraddittori si sono sedimentati negli anni..per questo a me è necessaria una buona psicoterapia per rimuovere ciò che proprio non va e correggere e migliorare il resto..valorizzando il più possibile ciò che c'è di buono. Tu hai 20 anni e la tua capacità di capirti e conoscerti è ottima..io a 20 anni ero avvolta dalle nebbie padane..non solo fisicamente..ma pure di testa
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io ho capito che studiare me stesso costituisce il primo passo verso il nobel :P
io tutto sommato non miro ad estirpare nè un atteggiamento nè quello contrario...semplicemente miro a fare in modo che sia io a poterli controllare il più possibile...
e più passa il tempo e più ci sto riuscendo sempre meglio...
cioè ad accorgermi io stesso di quanto una o l'altra reazione sta degenerando e quindi limitarla "furbescamente".
Quando mi accorgo di essere troppo sulla difensiva (seppure lo nascondo bene agli occhi degli altri) partire all'attacco e viceversa quando mi accorgo di essere troppo spavaldo/aggressivo di moderarmi (tanto se mi sento sicuro/superiore anche un atteggiamento indifferente o più pacato può portare i suoi risultati...anzi tante volte pure di più...)
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24-02-2009, 16:41
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 964
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Vi riporto un pezzo tratto dal libro "La timidezza" di Giovanna Axia:
"Le persone timide non amano avere l'attenzione degli altri su di sé. I timidi sono persone particolarmente vulnerabili all'imbarazzo, sono probabilmente persone abituate a prestare molta attenzione a se stesse. QUESTO NON SIGNIFICA AFFATTO CHE LE PERSONE TIMIDE SIANO EGOCENTRICHE O EGOISTE! Le persone timide prestano molta attenzione a se stesse perché non possono farne a meno. Anzi, sono persone che desiderano moltissimo essere libere dal peso di questa costante autoconsapevolezza. Spesso le persone timide bevono alcool in situazioni sociali, per alleviare questo senso di costrizione all'interno del Sé. L'alcool effettivamente aiuta, anche se è un sistema piuttosto pericoloso di autoregolazione. I timidi sono persone che con grande facilità si sentono impaurite e agitate e, in queste condizioni biopsichiche, è impossibile non dirigere l'attenzione su di sé. Alle persone timide non piace che gli altri prestino loro attenzione perché sanno che è facile per loro essere acutamente consapevoli di un'esperienza interna sgradevole."
Concordo pienamente con quest'autrice! Mi ritrovo perfettamente in ciò che ha scritto anche se non ho mai bevuto alcool! Perciò non credo minimamente a chi cerca di irretirci facendoci passare per quelli che non siamo!!!
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24-02-2009, 23:14
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#11
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Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 338
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ditemi se esiste un'essere al mondo che non sia egocentrico o egoista...timidi estroversi gay etero bianchi neri.Non è una novità che i fobici siano soprattutto egocentrici perchè crediamo di essere unici al mondo e che nessuno ci capisca ma allo stesso tempo nessuno è alla nostra altezza.
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24-02-2009, 23:49
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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il mio problema e che sono sia timido chegocentrico...tanto grande e il pensiero di sentirmi gl occhi del mondo addosso...tanto grande e' la voglia di fare capire che ci sono..di farmi notare....diciamo che sono entrambe le facce...cosi'in alcuni momenti sembro un agnellino... :lol: che non riesce neanche a parlare e in altri divento un leone e mi infervoro....
pero' una cosa la posso dire..da quando guardo meno me stesso e piu gli altri ho cambiato diversi pensieri...
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25-02-2009, 02:27
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#13
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Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 338
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
pero' una cosa la posso dire..da quando guardo meno me stesso e piu gli altri ho cambiato diversi pensieri...
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Lo trovo giusto ma solo in parte.Guardare gli altri e accettarli è il passo successivo a quello di guardare nel profondo te stesso e capire prima di tutto chi sei,quali sono i tuoi limiti,quali sono i tuoi pregi e farne tesoro con gli altri
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25-02-2009, 02:52
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Quote:
Originariamente inviata da cristinapinti
...QUESTO NON SIGNIFICA AFFATTO CHE LE PERSONE TIMIDE SIANO EGOCENTRICHE O EGOISTE! ...
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quoto....l'egocentrico è colui che ritiene le proprie opinioni o i propri interessi più importanti di quelli altrui. Non significa semplicemente essere o voler essere al centro dell'attenzione! Un timido può essere anche egocentrico, in tal caso soffrirebbe il doppio, ma è più un eccezione che la regola!
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25-02-2009, 09:22
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,563
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secondo me è un pò una forzatura quello che dici..
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25-02-2009, 11:14
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 904
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Quote:
Originariamente inviata da cristinapinti
Vi riporto un pezzo tratto dal libro "La timidezza" di Giovanna Axia:
"Le persone timide non amano avere l'attenzione degli altri su di sé. I timidi sono persone particolarmente vulnerabili all'imbarazzo, sono probabilmente persone abituate a prestare molta attenzione a se stesse. QUESTO NON SIGNIFICA AFFATTO CHE LE PERSONE TIMIDE SIANO EGOCENTRICHE O EGOISTE! Le persone timide prestano molta attenzione a se stesse perché non possono farne a meno. Anzi, sono persone che desiderano moltissimo essere libere dal peso di questa costante autoconsapevolezza. Spesso le persone timide bevono alcool in situazioni sociali, per alleviare questo senso di costrizione all'interno del Sé. L'alcool effettivamente aiuta, anche se è un sistema piuttosto pericoloso di autoregolazione. I timidi sono persone che con grande facilità si sentono impaurite e agitate e, in queste condizioni biopsichiche, è impossibile non dirigere l'attenzione su di sé. Alle persone timide non piace che gli altri prestino loro attenzione perché sanno che è facile per loro essere acutamente consapevoli di un'esperienza interna sgradevole."
Concordo pienamente con quest'autrice! Mi ritrovo perfettamente in ciò che ha scritto anche se non ho mai bevuto alcool! Perciò non credo minimamente a chi cerca di irretirci facendoci passare per quelli che non siamo!!!
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che bello ritrovare tante risposte ad un mio topic aperto molto tempo fa non si può dire ke sono felice di ritornare qui xò.....visto ke pensavo di aver risolto tutto..ma tanto lo sapevo ke ritornavo di nuovo in questo circolo vizioso...
cmq quoto tutto quello ke hai scirtto e dico beata te ke non hai mai usato l'alcol x liberarti da ogni inibizione...io sto iniziando ad usarlo di nuovo e non è un buon segno
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25-02-2009, 11:33
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
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Quote:
Originariamente inviata da Elle_Bishop
ho controllato in tutti i post della sezione timidezza e non ho trovato nessun altro topic ke riportava questo argomento..spero di non aver messo qualkosa di gia letto
Forse non ci hai mai pensato ma la timidezza è una forma di egocentrismo!
Un timido in una situazione sociale si preoccupa in continuazione di che cosa pensano gli altri di lui, si chiede ansiosamente che impressione fa sulle altre persone.
In altre parole è focalizzato su se stesso (sui suoi difetti reali o presunti), non sulle persone che gli stanno intorno.
Il timido è troppo preso dalla propria ansia , dai propri pensieri di autodisapprovazione per poter prestare veramente attenzione agli altri.
Il rimedio per uscire da questa condizione è smettere di concentrarsi sui propri difetti e concentrarsi invece sulle persone che ci stanno attorno o sull'ambiente circostante.(wow..ke consiglio..io non ci sarei mai arrivata :? )
questo è un articolo ke ho letto tantissimo tempo fa quando cercavo delle informazioni sulle persone egocentriche(visto ke il mio ex lo era..) e mi sono trovata dentro sta pagina di sto sito(ilmiopsicologo.it)
insomma non c'avevo mai pensato ke la timidezza potesse essere una forma di egocentrismo 8O xò se uno ci pensa bene è così..ci preoccupiamo sempre di noi stessi..degli altri non ce ne frega proprio niente in fin dei conti(e nemmeno agli altri frega tanto se siamo preoccupati sull'impressione ke gli diamo di noi),tutta la nostra attenzione la proiettiamo sempre su noi stessi infatti (e mi capitava abbastanza spesso)ke non riuscivo a seguire dei discorsi,oppure mi distraevo xkè preoccupata di farmi mille seghe mentali...molte volte quandi mi presentavano qualkuno x come stavo nel pallone non sentivo nemmeno il nome del presunto conoscente :lol: :roll:
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concordo cn tutto ciò che hai detto...
io ho anche notato in me stesso una cosa totalmente opposta, se riesco ad abbattere la soglia della timidezza, in alcuni momenti tendo a esser quasi estroverso e magari a sembrar egocentrico in un altro modo, non manifestando la timidezza ma comportandomi normalmente...
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30-01-2010, 21:08
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da cristinapinti
Non sono per niente d'accordo! L'egocentrismo è tipico di chi considera i propri bisogni e le proprie idee più importanti di quelli degli altri. Il timido, quasi sempre, si ritiene inferiore a tutti e per questo risulta fin troppo accomodante.
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la voce della verità
e aggiungerei, a queste limpide parole di verità, anke ke quando una persona soffre troppo di un ipergiudizio nei suoi confronti (il timido, kiamiamolo così), tende anke a diventare egocentrico vero, quello ke pensa solo a sé, sprezzante, insensibile. ma dura poco, xke poi ci si riempie fino al naso di sensi di colpa e ci si affoga dentro, anteponendo una rabbia sterile sugli altri. provare per credere.
il timido, penso spesso, è semplicemente un altruista nato.
lo si può notare dall'empatia spiccata, dal farsi problemi molto grandi per cose anke molto piccole, dalla difesa delle proprie idee, da una tendenza al perfezionismo, dall'essere molto vulnerabile alla sofferenza altrui, al personificare oggetti (Sentimentalismo)
chi si ritrova qui? io praticamente mi sono descritto e ho anke fatto una media dei comportamenti di alcuni ke ho conosciuto.
però devo dire ke in passato sono anke stato a volte duro e lapidario, xo fondamentalmente per fare fronte a richieste a cui non potevo fare a meno. oggi, ke fuori dalla scuola posso scegliere, direi ke mi sono trovato un bel po' diverso dal tizio tendente allo spietato d qlke anno fa (in particolare periodo università e primo lavoro)
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30-01-2010, 21:26
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#19
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Roma
Messaggi: 33
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mi trovo in molte delle descrizioni di questo thread, ma non saprei dire se alcuni sintomi e sentimenti sono concomitanti con la timidezza, sono causati da, o sono causa di. è un pò troppo complicato.
personalmente posso dire di essere sicuramente egocentrico, ho il fortissimo desiderio di essere al centro dell'attenzione, ascoltato, preso in considerazione, in pratica dimostrare che esisto.
questo mi è difficile perchè raramente sono a mio agio in situazioni mondane, e l'auto-emarginarmi a causa della mia timidezza al termine dell'evento mondano mi provoca un vuoto interiore, un senso di tristezza, come conseguenza del fatto che non sono stato capace di dimostrare la mia importanza, esistenza, quasi necessarietà.
in più, se c'è qualche estroversone che mi ruba la scena (o anche solo la possibilità di essere al centro) mi infastidisco e mi isolo.
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30-01-2010, 22:28
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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Secondo me è una questione complessa... non c'entra l'egoismo o l'altruismo... l'adattarsi al volere altrui perchè non si ha il coraggio di ribattere o di dire no più che altruismo è passività... la timidezza può essere d'ostacolo spesso in azioni altruistiche, così come però può impedire certi atti di egoismo più eclattanti...
Egocentrismo...non credo nel senso che generalmente un timido voglia su di sè l'attenzione altrui più di altri, al più è che fatica di più per averla ed un minimo di accettazione e di riconoscimento è indispensabile per chiunque, poi può essere abbia più bisogno di ricevere rassicurazioni...
sul focalizzare le attenzioni su se stessi, bè sì, e vero che la timidezza porta a non prestare veramente attenzione agli altri, però l'attenzione è comunque focalizzata su cosa penseranno gli altri di noi, in ultimo quindi sono gli altri a dominare ogni altro pensiero... (questo per la timidezza in sè, che poi l'isolarsi possa portare a sviluppare propri interessi e disinteressarsi a un mondo a cui ci si sente estranei è un altro fatto) .
Concludendo direi che più che altro il fatto è che si sprecano inutilmente un sacco di energie che potrebbero essere meglio dedicate a prescindere se verso sè stessi o gli altri...
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