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26-03-2008, 19:22
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#41
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Ticino
Messaggi: 74
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Quote:
Originariamente inviata da SempreTimido
grazie x il benvenuto!
lo so purtroppo è dura, ormai mi sto rassegnando
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Ciao e benvenuto..Siam tutti sulla stessa barca..Non rassegnarti! Questo é il principale sbaglio che facciamo. Siamo noi che non accettiamo chi ci circonda,non sentendoci accettati.
Io son iscritto da poco al forum,ma in una settimana ho fatto passi da gigante..ho cominciato a riflettere un po' sui miei pensieri,e ho capito che in fondo se gli altri "mi stan sul cazzo" perché io dovrei piacere a loro?
Allora perché non cercare una soluzione? Farsi tirar dentro? É dura molto dura,ma un giorno spero ci arriveró,anzi CI ARRIVERÓ..
Io sono molto anticonformista,ma lo sbaglio che ho fatto é stato usare questo "dono" (il nostro é un dono cazzo! Siamo diversi dalla massa e questo dovrebbe farci sentire fieri) per chiudermi in me stesso,nel mio egoismo,nella mia apatia..Se non diamo degli stimoli non ne riceveremo. DARE PER AVERE..Un altra cosa che ho capito e ci devo lavorar su é la mia immagine..basta poco..e poi anche a me nn mi piace vestirmi sgargiante,ma nn per questo vado in giro vestito come un chierichetto o un vecchio..si puó essere eleganti e giovanili spendendo poco e restando diciamo "normali"....
Ti consiglio di leggere gli articoli di questo sito,fermati e pensa a quello che leggi..mi ha fatto pensare il fatto che la socialfobia é un circolo vizzioso,ed ogni problema causa altri problemi per poi ricominciare da capo..
http://www.fobia-sociale.it/
Ciao e auguri per il futuro..
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27-03-2008, 01:27
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#42
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 4
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Innanzitutto ringrazio la partecipazione di "principianti"/frequentatori nuovi o puramente occasionali (se ce ne sono) in questo thread popolatissimo, perché sono di questa schiera. Mi sono appena registrato senza pensarci due volte appena ho visto di che si parlava...
Mi viene subito in mente una cosa di fronte a chi parla della propria timidezza.
Non mi descrivo, e se volete "non sono", un timido "e basta". Non riesco a guardare alla mia sola timidezza (che per me rappresenta una realtà estremamente interiore), quando devo affrontare un problema con un altra persona, soprattutto se di natura affettiva ops: .
Ma qui, a parlare dei propri problemi, e in qualsiasi occasione che offra un pò di serenità posso ritrovare e considerare la mia timidezza in qualunque modo io conosca me stesso, se alle altre persone dimostro autostima o meno, se ho la luna storta o devo considerare, perché qualcuno me lo suggerisce, di essere felice. E non perché bella gente trova una relazione tra un gesto da "infastidito" e il fatto che non ho una ragazza :twisted:
Perciò quando qualcuno mi considera uno sfigato o troppo un buon ragazzo (di solito la scelta dipende dal vero destino che spetta a queste persone :twisted: ) si tratta di una cosa che non lo costringe a ritenermi anche un inferiore di fronte a me stesso o agli altri.
Io so solo che alcune donne, come notano la sensibilità e ascoltano ogni tipo di dichiarazione e sono disposte a cambiare per rispettarle, degnano volentieri pure uno sguardo ad un belloccio che ha tanto ridotto sè stesso per farsi semplicemente osservare :P .
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28-03-2008, 00:16
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#43
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Mondo Disco
Messaggi: 688
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per quanto riguarda la fama da bravo ragazzo (praticamente ovunque vada) abbiamo qualcosa in comune!! "bravo" inteso come all'antica (non che vada in giro con giacca,camicia anni 50 sia chiaro!) come non al"la moda",come introverso insomma non come il genere di persona che non sopporto (utilizzo un eufemismo ma potrei utilizzare termini..ehm..diciamo più forti) ovvero i fighetti et simili..al loro modo di essere e dato che ho ripromesso a me stesso di non voler essere MAI come loro, le cose si fanno molto difficili, perchè seguendo questa strada si è meno appariscenti e occorre tentare a maggior ragione il primo passo ( è praticamente un circolo vizioso).
è dura ma ogni giorno mi dico: dobbiamo gettare la spugna proprio ora?
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28-03-2008, 17:54
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#44
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Roma
Messaggi: 65
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ringrazio tutti x gli interventi pervenuti!
le vostre parole mi hanno fatto sentire meno solo
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06-04-2008, 21:26
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#45
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Avanzato
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: Nordest
Messaggi: 416
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Se esistesse un ragazzo come te dalle mie parti, saresti il ragazzo ideale! Mi sembri proprio la versione maschile di me stessa, una che odia il casino e le feste, crede ai valori, che nn riesce ad attaccar bottone e nn sa mai di cosa parlare... l'unica cosa differente è che io preferisco il rapporto "a 3", nel senso che spesso ho disagio invece ad essere con una persona sola e nn saper cosa dirle, almeno se c'è anche un altro parlando loro 2 e poi io qualche volta dico qualcosa di mezzo.... :lol: Il problema x persone simili è ovviamente il trovarsi, io che sto come una topa dentro la tana quasi tutto il giorno nn posso certo aspettarmi che mi suoni il campanello l'uomo della mia vita(e che anche suonasse magari nn risponderei nemmno visto che tante volte nn apro se nn conosco chi è). :lol:
cmq benvenuto. :wink:
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06-04-2008, 21:51
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#46
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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purtroppo come già detto da altri essere considerati un bravo ragazzo non aiuta assolutamente nelle conquiste, anzi.. sai quante volte mi sono sentito dire "sei un bravo ragazzo, ma non sei il mio tipo", detto magari da ragazze di 25 anni che non hanno mai avuto storie e che pensano ancora al principe azzurro, all'uomo perfetto che le porterà via con il suo cavallo bianco da questo mondo imperfetto :cry:
Delle volte mi verrebbe da replicare: "mi hai detto questo? e allora farò di tutto per convincerti del contrario, ma non del fatto che non sei il mio tipo, ma di essere un bravo ragazzo" . Il problema è che mi manca l'istinto del killer, se magari reagisco stizzito poi me ne pento subito e mi tocca anche chiedere scusa per star bene con me stesso..
Inizio realmente a pensare che la sensibilità maschile sia una maledizione, in quanto non è quello che le donne vogliono, o perlomeno solo una piccola percentuale che per giunta si vede poco in giro. Penso che essere considerati delle m***e sia meglio che non essere considerati affatto
Grazie cmq, fa sempre piacere trovare delle mosche bianche che la pensano come me!
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07-04-2008, 09:21
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#47
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Roma
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da trentina
Se esistesse un ragazzo come te dalle mie parti, saresti il ragazzo ideale! Mi sembri proprio la versione maschile di me stessa, una che odia il casino e le feste, crede ai valori, che nn riesce ad attaccar bottone e nn sa mai di cosa parlare... l'unica cosa differente è che io preferisco il rapporto "a 3", nel senso che spesso ho disagio invece ad essere con una persona sola e nn saper cosa dirle, almeno se c'è anche un altro parlando loro 2 e poi io qualche volta dico qualcosa di mezzo.... :lol: Il problema x persone simili è ovviamente il trovarsi, io che sto come una topa dentro la tana quasi tutto il giorno nn posso certo aspettarmi che mi suoni il campanello l'uomo della mia vita(e che anche suonasse magari nn risponderei nemmno visto che tante volte nn apro se nn conosco chi è). :lol:
cmq benvenuto. :wink:
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purtroppo abito lontano dal Trentino :wink:
comunque vista la "similitudine caratteriale" se vuoi possiamo scriverci solo per parlare un pò.
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07-04-2008, 09:24
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#48
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Roma
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
purtroppo come già detto da altri essere considerati un bravo ragazzo non aiuta assolutamente nelle conquiste, anzi.. sai quante volte mi sono sentito dire "sei un bravo ragazzo, ma non sei il mio tipo", detto magari da ragazze di 25 anni che non hanno mai avuto storie e che pensano ancora al principe azzurro, all'uomo perfetto che le porterà via con il suo cavallo bianco da questo mondo imperfetto :cry:
Delle volte mi verrebbe da replicare: "mi hai detto questo? e allora farò di tutto per convincerti del contrario, ma non del fatto che non sei il mio tipo, ma di essere un bravo ragazzo" . Il problema è che mi manca l'istinto del killer, se magari reagisco stizzito poi me ne pento subito e mi tocca anche chiedere scusa per star bene con me stesso..
Inizio realmente a pensare che la sensibilità maschile sia una maledizione, in quanto non è quello che le donne vogliono, o perlomeno solo una piccola percentuale che per giunta si vede poco in giro. Penso che essere considerati delle m***e sia meglio che non essere considerati affatto
Grazie cmq, fa sempre piacere trovare delle mosche bianche che la pensano come me!
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ti capisco bene!
grazie x l'intervento!
da un minimo di sollievo vedre che non si è soli
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07-04-2008, 15:17
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#49
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 666
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allora dico la mia una volta per tutte (ahahahah)
allora io penso che qui dentro nessuno si dovrebbe fasciare la testa prima di rompersela.
Penso che a qualcuna possa interessare maggiormente un ragazzo più chiuso, ad altre uno più estroverso.
Ho imparato però che nella vita "intermediare" sia importante.
Mi ricordo di quando ero solo estroverso, ma non sapevo ancora ragionare con i sentimenti (mancanza di maturità dovuta all'età)...ero considerato il simpaticone del gruppo, ma difficilmente una ragazza si sarebbe interessata a me per una storia seria (proprio perchè la mia troppa estroversione dava la sensazione di instabilità).
Sono diventato di colpo tutta un'altra persona.
Ho cambiato le mie idee di vita, i miei valori e il mio carattere.
Sono diventato per un certo periodo introverso, addirittura freddo e distaccato (cosa che lasciava alquanto perplesso chi aveva conosciuto il vecchio "giovane :P giova").
Dietro a quella troppa introversione (quindi l'esatto contrario di quello che ero stato fino a poco tempo prima) vi era forse un cambiamento interiore troppo repentino (sono davvero cambiato senza rendermente conto).
Qualche mese di scontrosità,timidezza,introversione e ho ritrovato il mio riequilibrio da lì a poco.
Oggi penso, come è giusto che sia per qualsiasi persona, che una ragazza/donna voglia "duttilità": nel senso nè il ragazzo quasi "sacerdote", nè però una persona inaffidabile.
Credo sia importante sapersi adattare: riuscire a mixare e alternare momenti e frasi di tanta sansibilità, tenerezza,comprensione ad altri in cui essere più spiritosi, estroversi...essere allo stesso tempo una persona con la testa sulle spalle e affidabile, ma che non si stanca mai di mettersi in gioco (anche scherzando) ironizzando su se stessi e gli altri, essere preda e predatore, provocato e provocatore, silenzioso ma non chiuso, pronto ad ascoltare,comprendere essere ascoltato ecc....ecc...
Io dico solo una cosa ragazzi: la sensibilità pare che a questo mondo stia diventando un cosa extra. Qui c'è gente che dimostra di averne in quantità industriali.
C'è gente che è spiritosa, aperta, ma poi non riesce ad avere un certo tatto e non riesce a capire.
Io oggi se dovessi scegliere tra la mia sensibilità e la mia parte più estroversa e ironica sceglierei senza dubbio la prima...perchè se la si ha si possiede un gran tesoro; le parole si possono sempre trovare, le battute e i momenti di relax si possono sempre ricercare (e se sono poco frequenti pazienza ci si metterà più impegno), ma trovare una persona che riesce a capire il proprio cuore penso sia la cosa più meravigliosa che si possa trovare.
Detto questo io viceversa credo di essere meno "aperto" in gruppo (nel senso che se si avviano discorsi e c'è gente che ha da parlare non sento tutto questo grna bisogno di intervenire, risultando magari un po' assente), invece credo di esprimermi al meglio a 4 occhi (anche perchè è il modo migliore per raggiungere una certa complicità (parlo sia tra amici/e sia per altro)
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04-05-2008, 17:37
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#50
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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mio padre mi dice che non devo vedere ragazze come extraterrestri che sono solo donne,ma io gia appena vedo che mi stanno guardando mi irrigidisco.pero da un po di tempo mi sono messo lanima in pace e ho fatto capire ai miei genitori che sono diverso dagli altri uomini, che sono diverso dagli altri uomini, un perdente, in verita l avevano gia capito ma non volevano guardare in faccia la realta,cosi almeno non mi faranno domande su fidanzate e cose di questo tipo.
inoltre quei pochi amici che ho avuto nella mia vita sono stati sempre maschi,perche non ho mai creduto nell amicizia, forse perche ho sempre visto le ragazze diverse da me,un altro mondo sbagliando senza capire che sono esseri umani come me, perche ho sempre fatto fatica materiale ad avvicinarmi a loro solo per dirgli un semplice ciao figuriamoci per stringere amicizia. :!: :roll:
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05-05-2008, 22:15
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#51
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Secondo me non va bene arrendersi. Non c'è nulla da fare se non sforzarsi. Rifletti un momento: d'altronde perchè tu non dovresti avere accesso a una cosa così naturale? E' come convincersi di non poter bere o mangiare, o dormire...
Comprendo il tuo disagio, anche io sono molto timido ma a tutto c'è un limite.. no?
Secondo me il nostro problema è più che altro una forte carenza di volontà, di mettersi in gioco.. la paura di dover dimostrare qualcosa che in realtà non ci è richiesto.
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18-05-2008, 01:12
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#52
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Principiante
Qui dal: May 2008
Messaggi: 5
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Ciao a tutti. Come altri in questo topic girovagavo per internet, ho trovato questa discussione e mi sono sentito di dire la mia.
Vorrei raccontare la mia "avventura", gli eventi che mi hanno portato qui.
Ho quasi 23 anni e non ho mai avuto una storia d'amore e ne' troppi amici. Quei pochi che ho mi stimano una persona forte e intelligente e nascondo bene la mia insicurezza, che si fa viva prevalentemente con l'altro sesso e solo quando provo qualcosa per l'altra persona.
Ho amiche ma non ho mai parlato della mia situazione per non sembrare un po' scemo.
Questo timore e' molto localizzato in quanto non ho paura delle autorita', ho mandato a farsi benedire (per usare un eufemismo) il mio capo, il suo manager e altri due sopra di lui , ho fatto quasi il sindacalista al lavoro (in mezzo a 30enni rammolliti e piagnoni...).
Non ho neanche paura di bulli o simili, che infondo non sono mai stati un problema per me.
Ma quando si tratta di avvicinarmi ad una ragazza cambia tutto, sempre parlando di amore, uno dei miei superiori di prima era una donna e non mi sono lasciato mettere i piedi in testa.
Non capisco dov'e' il problema, non riesco ad analizzarmi bene.
Quando ero bambino ero completamente disinteressato ai miei compagni di classe, mi piaceva leggere, studiare matematica, fare conti (facevo moltiplicazioni e divisioni a 2 cifre a mente, non ci riesco piu' ora), giocare a scacchi, studiare fisica o biologia. Conoscevo i pianeti del sistema solare, gli organi del corpo umano, piante, animali, malattie, acidi, basi, sapevo utilizzare i numeri decimali in prima elementare e in terza ho approssimato la quadratura del cerchio. Ma ero un piagnone, non capivo le altre persone, non capivo perche' non erano come me, giocare a pallone non mi piaceva, i giochi di societa' mi annoiavano. Ho sempre avuto problemi a "leggere tra le righe", e ce l'ho ancora devo dire.
Ancora oggi mi piacciono i sistemi ordinati, l'informatica e' il mio lavoro e il mio hobby principale, mi interessa la matematica, anche se ormai avendola abbandonata da parecchio sono abbastanza arrugginito.
Non so se riesco a sentire le altre persone, dopo tanta solitudine sto lentamente approdando al solipsismo e a tutta la solitudine che porta.
Credo che forse non io non sappia amare, che forse abbia piu' bisogno di un'infermiera o di una psicologa che di un amante. Anch'io vorrei amare, ma credo che il mio problema sia profondo che quello di parecchie persone qui. E' come se tutto dovesse ricondursi ad uno schema matematico che a questo mondo non esiste. Posso perdermi ore a chiedermi se data la natura materiale dell'uomo e l'influenza che la chimica e la fisica hanno sui nostri corpi se tutto non sia deterministico.
Ma giuro che darei non so cosa per avere una persona accanto, e sentirla vicina, abbracciare una creatura simile a me, un essere senziente che decide di sua sponte di starmi accanto. Pero' non reggo l'umiliazione, non posso accettare un rifiuto o una derisione, non ci riesco anche se sto lavorandoci.
Ad onta dei miei ragionamenti astrusi posso garantire di non essere una creatura fisicamente mal fatta. Sebbene non vada troppo spesso in palestra, posso permettermi una maglietta attillata senza dover trattere il fiato e un minimo di muscolatura ce l'ho. Ho sempre praticato sport, fondamentalmente corse lunghe (5km +), ogni tanto addominali, flessioni e un po' di calcio dai 15 anni in poi.
Non so se ho scritto per cercare una parola dolce, una goccia di rugiada per il mio animo desertificato (che alta poesia ), o piu' per consolarti un po' col solito "mal comune mezzo gaudio".
Scusate il lungo, noioso, meccanico e triste messaggio....
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21-05-2008, 00:19
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#53
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Ciao, mi sono riconosciuto in molte cose che hai scritto.
Ho 21 anni e anche io da bambino ero totalmente disinteressato agli altri e alle attività ad essi connesse (vedi giocare a pallone). Non facevo altro che scrivere, scrivere, scrivere. Passione che mi è rimasta tutt'ora.
Col tempo sono molto migliorato grazie a Dio. Un paio d'anni fa ho avuto la mia prima storia con una ragazza (durata poco, aimè) poi niente più (sfiducia, pigrizia, timidezza... un po' di tutto).
Tutt'oggi provo molto imabarazzo solo nel parlare con una ragazza che trovo attraente fisicamente, anche se vedo che lei è ben disposta nei miei confronti.
Credo che gran parte delle nostre timidezze e incapacità derivino dal fatto che in giovanissima età abbiamo vissuto nel nostro mondo, fuggendo le partite di pallone, i giochi in gruppo ecc.. questo non ci ha permesso di sviluppare adeguate abilità sociali.
Che poi... il mio caso è ancora più particolare se vogliamo. Con i maschi sono normalissimo. Instauro una comunicazione efficace. Il problema si presenta solo col sesso opposto, a quanto pare. In particolare con le ragazze che mi interessano fisicamente.
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21-05-2008, 09:12
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#54
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Avanzato
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 386
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Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Con i maschi sono normalissimo. Instauro una comunicazione efficace. Il problema si presenta solo col sesso opposto, a quanto pare. In particolare con le ragazze che mi interessano fisicamente.
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problema perfettamente identico al mio. con le ragazze meno carine riesco a parlarci tranquillamente, con quelle più attraenti faccio fatica, con una che mi interessa sono al blocco totale, il cervello mi va in confusione e mi si scollega completamente dalla lingua.
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21-05-2008, 12:46
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#55
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da SempreTimido
Salve a tutti,
sono un ragazzo di 23 anni.
Ho trovato questo interessantissimo sito e ho deciso di iscrivermi.
Divido il post in 2 punti, il primo x descrivere me e la mia timidezza, il secondo per esporre il conflitto esistente tra la timidezza (e l’impostazione caratteriale in genere) e la ricerca della ragazza giusta, la così detta “anima gemella”.
1)come accennato ho 23 anni, sono tranquillo, riservato, rispettoso, razionale, ironico e credo nei valori fondamentali (amore, famiglia, amicizia)
Come si può facilmente intuire dal nick sono molto timido ed introverso.
Sin dall’infanzia la timidezza mi ha caratterizzato e tutt’ora mi limita nei rapporti sociali.
Ho pochi amici che solitamente frequento singolarmente poiché l’idea di uscite di gruppo con “amici di amici” che non conosco mi pone in una condizione di disagio.
In queste occasioni sto di solito in disparte, parlo poco e spesso non so nemmeno che dire. Non frequento assolutamente discoteche ed odio feste tipo l’ultimo dell’anno.
Ho notato poi un cosa particolare del mio carattere: se un amico o altro mi presenta qualcuno mi sento in disagio, viceversa se occasionalmente conosco da solo qualcuno con cui inizio a parlare x qualsiasi ragione la condizione di disagio svanisce quasi completamente (x es un dialogo iniziato a seguito di richiesta di informazioni).
Mi ritrovo comunque spessissimo solo.
2) purtroppo la timidezza e il mio carattere in genere ostacolano fortemente (per non dire impediscono) la ricerca dell’anima gemella.
Desidero fortemente vivere un rapporto d’amore, fatto di dolcezza, rispetto, fiducia, vicinanza e supporto nelle circostanze tristi della vita, condivisione delle gioie ecc.
Ho avuto solo una breve esperienza che preferisco dimenticare.
I problemi credo siano due.
In primo luogo la mia timidezza mi impedisce di fare il così detto “primo passo” (infatti nell’esperienza di cui sopra il primo passo l’ha fatto lei!!).
E’ più forte di me, mi imbarazzo, non so che dire, insomma non ci riesco proprio.
In secondo luogo, supponendo di risolvere il primo punto, subentra un secondo problema non certo trascurabile: trovare la ragazza adatta sul piano caratteriale.
Mi spiego meglio: probabilmente risulterei una persona noiosa e poco interessante.
Vedo i miei coetanei che amano mettersi in mostra (per non utilizzare termini volgari senz’altro più azzeccati) a volte anche con insopportabile strafottenza, vestire alla moda (a volte davvero troppo appariscente), andare a “divertirsi” a tutti i costi…..
Io invece sono il classico bravo ragazzo (che taluni definirebbero sfigato), non cerco lo sballo ne il divertimento a tutti i costi, non seguo la moda, ne vesto in modo appariscente (odio essere appariscente, osservato o al centro dell’attenzione, mi mette a disagio), non amo la confusione ne le feste in discoteca e affini.
Inizio a rassegnarmi purtroppo all’idea di restare solo, spesso vedo tante coppie passeggiare al parco e penso a quanto piacerebbe anche a me, così come andare a cena fuori, oppure cenare a casa e farsi dopo tante coccole, andare in montagna e coccolarsi davanti al camino, andare al cinema, andare per negozi ecc…
Ringrazio chi avrà la pazienza di leggere questo post e la cortesia di rispondere.
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UBRIACATI!!! beviti due negroni o due vodka lemon vedrai come ti passa la timidezza e buona fortuna!
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21-05-2008, 15:26
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#56
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 702
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Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo
Quote:
Originariamente inviata da SempreTimido
Salve a tutti,
sono un ragazzo di 23 anni.
Ho trovato questo interessantissimo sito e ho deciso di iscrivermi.
Divido il post in 2 punti, il primo x descrivere me e la mia timidezza, il secondo per esporre il conflitto esistente tra la timidezza (e l’impostazione caratteriale in genere) e la ricerca della ragazza giusta, la così detta “anima gemella”.
1)come accennato ho 23 anni, sono tranquillo, riservato, rispettoso, razionale, ironico e credo nei valori fondamentali (amore, famiglia, amicizia)
Come si può facilmente intuire dal nick sono molto timido ed introverso.
Sin dall’infanzia la timidezza mi ha caratterizzato e tutt’ora mi limita nei rapporti sociali.
Ho pochi amici che solitamente frequento singolarmente poiché l’idea di uscite di gruppo con “amici di amici” che non conosco mi pone in una condizione di disagio.
In queste occasioni sto di solito in disparte, parlo poco e spesso non so nemmeno che dire. Non frequento assolutamente discoteche ed odio feste tipo l’ultimo dell’anno.
Ho notato poi un cosa particolare del mio carattere: se un amico o altro mi presenta qualcuno mi sento in disagio, viceversa se occasionalmente conosco da solo qualcuno con cui inizio a parlare x qualsiasi ragione la condizione di disagio svanisce quasi completamente (x es un dialogo iniziato a seguito di richiesta di informazioni).
Mi ritrovo comunque spessissimo solo.
2) purtroppo la timidezza e il mio carattere in genere ostacolano fortemente (per non dire impediscono) la ricerca dell’anima gemella.
Desidero fortemente vivere un rapporto d’amore, fatto di dolcezza, rispetto, fiducia, vicinanza e supporto nelle circostanze tristi della vita, condivisione delle gioie ecc.
Ho avuto solo una breve esperienza che preferisco dimenticare.
I problemi credo siano due.
In primo luogo la mia timidezza mi impedisce di fare il così detto “primo passo” (infatti nell’esperienza di cui sopra il primo passo l’ha fatto lei!!).
E’ più forte di me, mi imbarazzo, non so che dire, insomma non ci riesco proprio.
In secondo luogo, supponendo di risolvere il primo punto, subentra un secondo problema non certo trascurabile: trovare la ragazza adatta sul piano caratteriale.
Mi spiego meglio: probabilmente risulterei una persona noiosa e poco interessante.
Vedo i miei coetanei che amano mettersi in mostra (per non utilizzare termini volgari senz’altro più azzeccati) a volte anche con insopportabile strafottenza, vestire alla moda (a volte davvero troppo appariscente), andare a “divertirsi” a tutti i costi…..
Io invece sono il classico bravo ragazzo (che taluni definirebbero sfigato), non cerco lo sballo ne il divertimento a tutti i costi, non seguo la moda, ne vesto in modo appariscente (odio essere appariscente, osservato o al centro dell’attenzione, mi mette a disagio), non amo la confusione ne le feste in discoteca e affini.
Inizio a rassegnarmi purtroppo all’idea di restare solo, spesso vedo tante coppie passeggiare al parco e penso a quanto piacerebbe anche a me, così come andare a cena fuori, oppure cenare a casa e farsi dopo tante coccole, andare in montagna e coccolarsi davanti al camino, andare al cinema, andare per negozi ecc…
Ringrazio chi avrà la pazienza di leggere questo post e la cortesia di rispondere.
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UBRIACATI!!! beviti due negroni o due vodka lemon vedrai come ti passa la timidezza e buona fortuna!
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o ma vacci piano compà!!! poi spari cazzate quando parli e che risolvi cosi? meglio un bacardi all'ananas tanto per cominciare la serata e poi birra tipo tsunami :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
devo trasferirmi in germania mi sa
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21-05-2008, 18:31
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#57
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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e allora vai SEMPRETIMIDO!!!! finchè c'è alcool c'è speranza....
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