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Vecchio 22-02-2018, 17:27   #1021
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Vecchio 22-02-2018, 17:45   #1022
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Good afternoon humans of late capitalism.
Allegato 12085
Vecchio 22-02-2018, 17:48   #1023
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"Bandiera rossa, color del vino, viva Torino, viva Torino, bandiera gialla color del grano, viva Milano repubblicano."

Vecchio 23-02-2018, 01:52   #1024
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Comunque Rizzo ha fatto un'intervistona alla Tribuna Politica di Rai 2. Forse sono stati i suoi 40 minuti migliori di sempre. Domani se la trovo la posto.
Vecchio 23-02-2018, 20:24   #1025
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1938. Congresso del Partito Comunista Statunitense.

Vecchio 23-02-2018, 22:35   #1026
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Domanda per gli appassionati di politica/storia o simpatizzanti di estrema sinistra.

Perchè in Italia esistono due partiti di estrema sinistra?

C'è PARTITO COMUNISTA di Marco Rizzo, e PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA (ex PCDL + sinsitra classe rivoluzione) che prima era di Marco Ferrando ore mi sembra il leader è un altro tizio…
Il primo ha la falce e il martello come simbolo, il secondo ha un pugno chiuso (e una falce e martello più piccolina).

Entrambi sono partiti di ideologia comunista, che fondano il loro programma sulla lotta al capitale e la lotta di classe, l’uscita dalla NATO, pro-uscita dall'Europa e la nazionalizzazione di imprese e multinazionali, e soprattutto la rivoluzione.
Quali sono le differenze?
Io ne ho trovata solo una, che sembra storica-culturale più che sul programma:
Il "Partito comunista" è leninista-stalinista quindi NON colpevolizza l'operato di Stalin e simpatizza anche per Mao e non condanna l’attuale regime della Nord Corea..
Mentre "Per una sinistra rivoluzionaria" è leninista, ma non stalinista, ed è pro-trotsky … e trotsky dagli stalinisti è considerato invece un traditore della rivoluzione bolscevica (sembra quindi un pelino più moderata... ma sempre di comunismo rivoluzionario si parla!)

Boh a me queste divisioni sembrano assurde, come è possibile che due partiti comunsiti, entrambi sotto l’1% non trovino un accordo, un compromesso per mettersi insieme e vedere se per caso raggiungono il fatidico 3%... anche perché una volta entrati in parlamento l’eco sui media si amplifica e solo così possono sperare in un aumento del loro consenso.

E' proprio vero l'hobby preferito dei comunisti e dei rivoluzionari di sinistra è, principalmente, quello di farsi fuori reciprocamente

Cosa ne pensate? Conoscete altre differenze tra i due partiti? Chi vota uno di questi due, perché ha scelto proprio quello e non l’altro?


PS Traslando il discorso all’estrema destra, ci sarebbero Casapound e ForzaNuova che se fossero stati insieme loro al 3% forse ci arrivavano davvero… Però loro, sebbene entrambi filo-fascisti, delle differenze sostanziali ce li hanno: Casapound è laica, Forza Nuova è estremamente cattolica (contro gay, pro-chiesa…); Casapound come partito è più “fresco e nuovo”, quindi meno contaminato da vecchie ideologie (teoricamente lo votano anche chi non è proprio fascista) essendo nato negli anni 2000 … mentre Forza Nuova è proprio super-fascista, nasce dagli estremismi del vecchio MSI negli anni 70 e ha come leader Fiore (che è stato indagato per le stragi nere negli anni di piombo e scappò anni fa a Londra…).

Ultima modifica di FrizioNando; 23-02-2018 a 22:38.
Vecchio 24-02-2018, 02:48   #1027
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Selvaggi, asiatici, bolscevichi e stupratori

Ieri sera sulla terza rete è andata in onda una puntata di RAI Storia condotta da Paolo Mieli dedicata agli ultimi mesi di vita della Germania nazista.
Il documentario si è soffermato in particolar mondo sulle presunte atrocità che l’Armata Rossa, durante la controffensiva, avrebbe commesso nei confronti della popolazione civile tedesca e in particolare sulle donne.
Secondo il documentario circa 200.000 tedeschi sarebbero stati giustiziati sommariamente perché accusati di essere dei nazisti (anche se non lo erano) e circa due milioni le donne tedesche stuprate dai soldati sovietici, incoraggiati dagli ufficiali, dai vertici del partito, dell’esercito e addirittura da Stalin in persona. Quest’ultimo avrebbe pronunciato una frase (che è stata letta dalla voce fuori campo che commentava) che più o meno diceva:”Che volete che sia se i nostri ragazzi, dopo tanto orrore e violenza subita dal nostro popolo, si divertono un po’ con qualche ragazza tedesca…”.
Non solo. Secondo la versione fornita dal documentario gli ufficiali e i commissari politici si assicuravano che ciascuna di queste donne fosse stuprata da tutti i soldati del reparto e che nessuno restasse escluso dalla “festa” (secondo una sorta di logica socialista, verrebbe da dire…).
Ora, non escludo affatto che ci siano stati da parte dei soldati sovietici degli atti di brutalità e di violenza nei confronti della popolazione civile tedesca (quale esercito non si è mai reso responsabile di atrocità in qualsiasi contesto di guerra?…), ma questo non ha nulla a che vedere con una ricostruzione storica chiaramente e spudoratamente faziosa, naturalmente con precise finalità politiche.
Intanto il macroscopico ingigantimento del fenomeno. Fino a pochi anni fa veniva sostenuto da più fonti che gli stupri commessi dai soldati russi nei confronti di donne tedesche fossero stati circa 100.000; ora invece si parla di 2.000.000 (due milioni). Tendo a diffidare di queste “statistiche” che oscillano fra numeri così incredibilmente diversi fra loro, raccolte da chi e in che modo, non è dato sapere. Ma non è questo il punto, anche se si fosse trattato di un solo caso di violenza sessuale, sarebbe stato comunque gravissimo.
La questione è un’altra e mi viene alla mente una frase del celebre film “Apocalypse now” pronunciata dal protagonista, un agente della CIA incaricato di uccidere un colonnello americano che aveva disertato e che aveva messo in piedi un suo piccolo esercito personale di indigeni nella giungla cambogiana. Mentre legge il capo di accusa nei confronti del colonnello, l’agente resta interdetto. Il colonnello, infatti, durante un’azione di guerra, aveva scoperto delle spie vietkong tra le fila di un reparto di soldati sudvietnamiti (alleati degli americani) e le aveva fatte fucilare sul momento e senza processo. L’agente della CIA commentava basito:”Accusare di omicidio un uomo in questo contesto (la guerra del Vietnam) è come fare la multa per eccesso di velocità alle mille miglia di Indianapolis”. E’ ovvio che si trattava di una forma di ipocrisia, specie per chi scaricava milioni di tonnellate di bombe sui civili e faceva largo uso della tortura e gettava i prigionieri vietkong dagli elicotteri.
Con questo non intendo in alcun modo giustificare gli atti di violenza che sicuramente le truppe sovietiche hanno commesso in Germania né tanto meno strizzare l’occhio allo stalinismo. Ma se si affrontano certi argomenti senza contestualizzarli si fa una lucida operazione di manipolazione e deformazione della realtà nonché di disinformazione. Oltre, a mio parere, ad enfatizzare e ingigantire i fatti accaduti, il documentario ometteva di raccontare ciò che i russi hanno subito durante il conflitto. La guerra dei nazisti contro l’URSS era infatti una guerra di sterminio, come dichiarato dallo stesso Hitler. L’obiettivo era quello di ridurre il popolo russo in schiavitù e ovviamente di sterminare coloro che si fossero opposti. La guerra fu condotta con una ferocia inaudita da parte dei nazisti, appunto perché ideologicamente e psicologicamente armati da una ideologia che considerava i russi come degli esseri inferiori, con quali conseguenze non è difficile immaginare. L’invasione e l’occupazione nazista è costata al popolo russo circa 20 milioni di morti (chi dice 17, chi 25, chi 27…), la gran parte civili, più decine e decine di milioni di feriti, mutilati, fucilazioni di massa, città rase al suolo oppure assediate e ridotte alla fame (durante l’assedio di Leningrado ci sono stati episodi di cannibalismo per la disperazione, cioè gente che si è nutrita di cadaveri), tre milioni di soldati sovietici furono fatti prigionieri e lasciati morire di fame e di stenti nei campi di prigionia, e ovviamente un paese letteralmente devastato.
Difficile non considerare drammaticamente naturale e scontata la reazione, che può sicuramente essere stata fuori controllo in alcuni casi, da parte dell’esercito di un paese e di un popolo che sapeva di essere considerato alla stregua di selvaggi barbari inferiori e conseguentemente trattato.
Omettendo di spiegare tutto ciò, senza fornire un quadro complessivo della situazione in cui anche quelle violenze dei soldati russi sono avvenute, quel documentario ha di fatto e secondo me volutamente voluto offrire una immagine distorta delle cose.
Paolo Mieli, alla fine della trasmissione, non poteva non comunicare (se non altro per decenza…) che l’attuale governo russo (e prima ancora quello sovietico) nega recisamente quelle accuse e sostiene che siano frutto di una certa propaganda occidentale che vorrebbe considerare i russi alla stregua di barbari.
Questa modalità di ricostruzione della storia non è affatto casuale. La storia la scrivono i vincitori e non i vinti, come noto. E ridurre l’esercito di un paese e di un popolo che al prezzo di sofferenze indicibili ha liberato l’Europa dal nazismo ad un branco di stupratori e assassini è funzionale all’operazione storico-ideologica che vuole equiparare nazismo e comunismo, fascismo e antifascismo, e contestualmente cancellare i crimini e i genocidi di massa compiuti dal colonialismo e dall’imperialismo delle potenze occidentali in tutto il mondo nell’arco di secoli. Ed è sempre così che il XX secolo, quello caratterizzato dalle grandi rivoluzioni e dai movimenti di liberazione nazionale e anticolonialisti in tutto il mondo viene derubricato come il secolo del “totalitarismo”, del “male assoluto”.
E non è neanche casuale, ovviamente, dati i tempi che viviamo, che a tal fine si sia insistito tanto sulla vicenda degli stupri di massa e scientemente organizzati di cui si sarebbe resa colpevole l’Armata Rossa. Quale modo migliore oggi, della violenza sessuale, per criminalizzare un popolo e un paese. Selvaggi, asiatici, bolscevichi e (maschi) stupratori. Peggio di così non si potrebbe.
Anche questa, ragazzi, è campagna elettorale…

Fonte: http://www.linterferenza.info/editor...tori/#comments

Fottuti revisionisti!
Vecchio 25-02-2018, 00:37   #1028
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Il 20o è il secolo del totalitarismo perché siamo europei, e questo è un fenomeno che, per forza di cose, è stato avvertito più vicino rispetto al colonialismo: può essere terribile ma il luogo comune "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" è validissimo.

Per il resto penso che forse sia una fase favorevole per un certo revisionismo un po' ipocrita, ma d' altro canto a voler contestualizzare tutto non se ne esce, un documentario mica può durare 6 giorni...

Tutto è sempre molto complesso, tanto per dire: se la condotta tedesca durante l' occupazione fosse stata meno spietata nei confronti dei "subumani" slavi sarebbe probabilmente venuta meno una delle principali motivazioni che hanno sostenuto la lunga e sanguinosa riscossa dell' Armata Rossa, quindi la stessa ferocia nazista è paradossalmente stata d' aiuto alla causa della liberazione europea, essendo intrinsecamente votata all' autodistruzione. Dovremmo forse rendere un' ode anche a questo, oltre che al tributo di sangue versato dalle potenze alleate, ma sarebbe ovviamente di pessimo gusto, oltre che bizzarramente ambiguo.

Tutto è sempre concatenato, la contestualizzazione dovrebbe spettare in parte anche al fruitore della ricostruzione storica: e se questo è ignorante, idiota o troppo fazioso comunque non ci sarà contestualizzazione che tenga.
Vecchio 25-02-2018, 05:06   #1029
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https://en.wikipedia.org/wiki/1948_C..._d%27%C3%A9tat
Vecchio 26-02-2018, 22:36   #1030
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"A El Paso ho avuto l’opportunità di passare attraverso i domini della United Fruit convincendomi ancora una volta quanto sia terribile la piovra capitalista. Ho giurato davanti a una foto del vecchio e compianto compagno Stalin di non riposare fino a quando questa piovra capitalista non sarà annientata." Ernesto "Che" Guevara
Vecchio 26-02-2018, 22:47   #1031
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Originariamente inviata da FrizioNando Visualizza il messaggio
Domanda per gli appassionati di politica/storia o simpatizzanti di estrema sinistra.

Perchè in Italia esistono due partiti di estrema sinistra?
In realtà ne esistono addirittura molti di più! Il partito di Rizzo e di Ferrando corrono separatamente ma sotto la figura della falce e martello, è vero, ma ci sono ancora Rifondazione e Partito Comunista Italiano (ex Pdci) che corrono sotto Potere al popolo. Per non parlare del Partito marxista-leninista italiano che è fieramente astensionista e di altri gruppuncoli come Lotta Comunista e i CARC che sono anch'essi contro le elezioni.

Io sono pienamente d'accordo con le tue constatazioni e sarei per una programmatica unione di TUTTI i comunisti che si dichiarino, di conseguenza, fedeli leninisti, almeno in una prima fase di rilancio dell'idea socialista.
Quel che so è che il partito di Rizzo fece la stessa proposta ma cadde nel nulla, con gli altri partiti che hanno scelto di correre per altre strade - di cui, senz'altro, la più deprorevole è quella di Rifondazione e PCI che da 10 anni insistono nel nascondere il simbolo della falce e martello, perdendo puntualmente. Forse questa volta cadranno più in basso di sempre, sfiorando a malapena l'1%. Che magari questa mazzata gli riporti un po' di sale in zucca?

Quote:
Originariamente inviata da FrizioNando Visualizza il messaggio
Cosa ne pensate? Conoscete altre differenze tra i due partiti? Chi vota uno di questi due, perché ha scelto proprio quello e non l’altro?
Il partito di Rizzo sostiene fortemente gli altri paese del socialismo reale - anche la Corea del nord - in funzione antimperialista, il partito di Ferrando è più ambiguo. Comunque la differenza fra marxismo-leninismo e trotzkismo può sembrare di seconda rilevanza oggi, ma prendere consensi rimanendo separati sulle strade da intraprendere una volta raggiunto il potere rischia di essere molto deleterio. Io sono per l'unificazione, come ho detto, ma dev'essere molto chiara la linea da seguire raggiunto il dunque, perché come sappiamo di rivoluzioni trotzkiste finite bene non ne esiste neanche una.
Vecchio 27-02-2018, 00:02   #1032
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i polacchi non morirono subito
e inginocchiati agli ultimi semafori
rifacevano il trucco alle troie di regime
lanciate verso il mare
i trafficanti di saponette
mettevano pancia verso est
chi si convertiva nel novanta
ne era dispensato nel novantuno
la scimmia del quarto reich
ballava la polka sopra il muro
e mentre si arrampicava
le abbiamo visto tutti il culo
la piramide di cheope
volle essere ricostruita in quel giorno di festa
masso per masso
schiavo per schiavo
comunista per comunista

Vecchio 27-02-2018, 04:01   #1033
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Originariamente inviata da Wikipedia
Despite the official end of the war, guerrilla resistance to Franco (known as "the maquis") was widespread in many mountainous regions, and continued well into the 1950s. In 1944, a group of republican veterans, which also fought in the French resistance against the Nazis, invaded the Val d'Aran in northwest Catalonia, but they were quickly defeated.
Minchia.
Vecchio 27-02-2018, 11:44   #1034
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Il partito di Rizzo sostiene fortemente gli altri paese del socialismo reale - anche la Corea del nord -


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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Comunque la differenza fra marxismo-leninismo e trotzkismo può sembrare di seconda rilevanza oggi, ma prendere consensi rimanendo separati sulle strade da intraprendere una volta raggiunto il potere rischia di essere molto deleterio. Io sono per l'unificazione, come ho detto, ma dev'essere molto chiara la linea da seguire raggiunto il dunque, perché come sappiamo di rivoluzioni trotzkiste finite bene non ne esiste neanche una.
Instaurare una dittatura dinastica come in Corea sarebbe invece una rivoluzione "finita bene"?
Vecchio 27-02-2018, 19:34   #1035
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Hai tralasciato la frase dopo, dove dico In funzione antimperialista.
Ho detto che Rizzo prende la Corea del Nord come paese di riferimento politico? No.

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Instaurare una dittatura dinastica come in Corea sarebbe invece una rivoluzione "finita bene"?
Il socialismo in Italia deve percorrere un'altra strada, è evidente come la Corea abbia diverse contraddizioni interne. Il nemico internazionale, però, non è certo il paese di Kim, i nemici per la pace e il progresso dell'umanità sono da un'altra parte.
Vecchio 27-02-2018, 19:40   #1036
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Hai tralasciato la frase dopo, dove dico In funzione antimperialista.
Ho detto che Rizzo prende la Corea del Nord come paese di riferimento politico? No.
Quello che mi ha fatto sobbalzare è stato l'accostamento tra socialismo reale e Corea del Nord, per la serie WTF???

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Il socialismo in Italia deve percorrere un'altra strada, è evidente come la Corea abbia diverse contraddizioni interne. Il nemico internazionale, però, non è certo il paese di Kim
Fin quando non decide di sganciare qualche supposta...
Vecchio 27-02-2018, 19:45   #1037
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Quello che mi ha fatto sobbalzare è stato l'accostamento tra socialismo reale e Corea del Nord, per la serie WTF???
Socialismo lo è, seppur con evidenti deviazioni dalla sua formula classica.

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Fin quando non decide di sganciare qualche supposta...
Ecco, è la Corea del Nord a cercare la guerra, Kim è un pazzo, eccetera eccetera... Solo la propaganda occidentale può dare certe idee di un presidente sì contestabile ma che ha come prima preoccupazione la pace per il proprio paese. Quella pace di cui il mondo è privato dal secolo scorso grazie agli Stati Uniti. Ma ovviamente, dobbiamo alzare il dito verso il piccolo dittatore nordcoreano...
Vecchio 27-02-2018, 19:57   #1038
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Socialismo lo è, seppur con evidenti deviazioni dalla sua formula classica.
Ah, adesso si chiamano "deviazioni dalla formula classica". E' una new wave, insomma.
Vabbuò, allora pure il nazi(onalsociali)smo era appunto socialismo, pur se con qualche "deviazione dalla formula classica".

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Ecco, è la Corea del Nord a cercare la guerra, Kim è un pazzo, eccetera eccetera... Solo la propaganda occidentale può dare certe idee di un presidente sì contestabile ma che ha come prima preoccupazione la pace per il proprio paese. Quella pace di cui il mondo è privato dal secolo scorso grazie agli Stati Uniti. Ma ovviamente, dobbiamo alzare il dito verso il piccolo dittatore nordcoreano...
Non partire in quarta, per me sono degli esaltati provocatori tutti e due, Cicciobello e Bellicapelli. Sarebbero da rinchiudere loro e le rispettive cricche prima che ci portino alla WW3.
Vecchio 27-02-2018, 20:14   #1039
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ah, adesso si chiamano "deviazioni dalla formula classica". E' una new wave, insomma.
Vabbuò, allora pure il nazi(onalsociali)smo era appunto socialismo, pur se con qualche "deviazione dalla formula classica".
Dobbiamo guardare alla natura di classe di ogni governo. Lo stato di Hitler non era certo espressione della classe proletaria, ne rappresentava altre, mentre la Corea del Nord esprime un'élite (cricca, nomenklatura, come vogliamo) che tutela e lavora per dare migliori condizioni di vita alle classi di riferimento del socialismo.

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non partire in quarta, per me sono degli esaltati provocatori tutti e due, Cicciobello e Bellicapelli. Sarebbero da rinchiudere loro e le rispettive cricche prima che ci portino alla WW3.
Il fatto è che la cricca nordcoreana potrebbe essere diversa se non vivesse a contatto con l'imperialismo, gli USA potrebbero fare ciò che vogliono già da ora, anche dimostrarsi una potenza pacifista e progressista, ma hanno una diversa visione del mondo.
Vecchio 27-02-2018, 20:18   #1040
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Dobbiamo guardare alla natura di classe di ogni governo. Lo stato di Hitler non era certo espressione della classe proletaria, ne rappresentava altre, mentre la Corea del Nord esprime un'élite (cricca, nomenklatura, come vogliamo) che tutela e lavora per dare migliori condizioni di vita alle classi di riferimento del socialismo.
....

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Il fatto è che la cricca nordcoreana potrebbe essere diversa se non vivesse a contatto con l'imperialismo
Di imperialismo amico hanno (avuto) quello cinese, direi che non si possono lamentare.
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