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Vecchio 20-03-2012, 15:35   #41
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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
tipo che dire spazzino rende brutto quel lavoro, mentre dire operatore ecologico lo rende bello?
Operatore ecologico e spazzino sono due sinonimi.
Introversione e sociofobia/depressione/attacco di panico/timidezza no (anche se a vario titolo e in varia percentuale si riscontrano in vari casi nelle stesse persone).
Vecchio 20-03-2012, 16:25   #42
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
tipo che dire spazzino rende brutto quel lavoro, mentre dire operatore ecologico lo rende bello?
No, significa che se identifichi l'introversione con l'ansia, la paura del giudizio, l'isolamento e quant'altro allora mi sembrerebbe illogico che riuscissi a non averne una concezione negativa. Ma queste caratteristiche non sono necessariamente correlate all'introversione, è un po' come se dicessi che è negativo esser gay o neri solo perché la gente ti considera negativamente.
Vecchio 20-03-2012, 17:15   #43
Esperto
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
No, significa che se identifichi l'introversione con l'ansia, la paura del giudizio, l'isolamento e quant'altro allora mi sembrerebbe illogico che riuscissi a non averne una concezione negativa. Ma queste caratteristiche non sono necessariamente correlate all'introversione, è un po' come se dicessi che è negativo esser gay o neri solo perché la gente ti considera negativamente.
Magari dico una stupidaggine, ma se prendiamo un esempio come Leopardi, direi che la sua introversione era da identificarsi con un bel po' di patologie negative... eppure siamo costretti ad ammettere che avesse la "power of introvers", visto che ci ha lasciato grandi opere: se osse stato estroverso, avrebbe fatto tutt'altro, probabilmente. E di meno "importante".

Grazie all'introversione, ha insegnato alcune cose al mondo, così come hanno fatto Orwell ed altri...
Vecchio 20-03-2012, 18:33   #44
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Ragazzi io capisco le buone intenzioni di tutti ma qua rischiate di fare più danni di quanti ne vogliate contenere. Poi giustamente le persone come lauretum, che veramente vivono problemi a livello patologico, si innervosiscono.

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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
grazie a susan cain, la mia vita è cambiata, ora so che in realtà la mia vita è stata, è e sarà bellissima, perchè è bellissimo essere intro-versi.
se penso che quella sarà impaccata di soldi per quello che dice..
Volete ribadire il valore dell'atteggiamento introversivo in un mondo troppo estroversocentrico? bene, bravi! Ma a mio parere se lo fate qua cannate il target alla grande, dovete andare a dire ste cose al resto del mondo, quello popolato da persone normali, con un equilibrio tra estroversione e introversione entro certi parametri!
E già che ci siete, prima di fare certi discorsi bisogna appurare se il proprio sviluppo psichico è all'altezza del ruolo di predicatore.
Perché al pari della pressione sociale di un mondo che spinge verso l'estroversione, pressione che a noi fa solo bene visto che nessuno di noi correrà mai il rischio di diventare eccessivamente estroverso, esiste una pressione interiore che spinge alla rassegnazione prima e alla giustificazione poi, portando a ragionamenti consolatori che non aiutano a "guarire", come gli esempi sul fatto che anche gandhi e einstein erano introversi (quello ri gandhi mi ha colpito particolarmente perché gli dissi la medesima stronzata, 10 anni fa, alla psicologa di allora).

Poi se volete continuare a proporre questa visione manichea del mondo cattivo contro gli introversi buoni, fate pure, sperando che non riusciate a corrompere troppe anime....
Vecchio 20-03-2012, 18:36   #45
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Originariamente inviata da Quintuplo Visualizza il messaggio
Magari dico una stupidaggine, ma se prendiamo un esempio come Leopardi, direi che la sua introversione era da identificarsi con un bel po' di patologie negative... eppure siamo costretti ad ammettere che avesse la "power of introvers", visto che ci ha lasciato grandi opere: se osse stato estroverso, avrebbe fatto tutt'altro, probabilmente. E di meno "importante".

Grazie all'introversione, ha insegnato alcune cose al mondo, così come hanno fatto Orwell ed altri...
van gogh s'è tagliato un orecchio, io come modello d'artista non lo prenderei. Nononstante la significatività delle sue opere.
Leopardi idem. Quella è gente che aveva dei problemi!!!
Vecchio 20-03-2012, 19:28   #46
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ragazzi io capisco le buone intenzioni di tutti ma qua rischiate di fare più danni di quanti ne vogliate contenere. Poi giustamente le persone come lauretum, che veramente vivono problemi a livello patologico, si innervosiscono.
Non ne vedo il motivo, giacché l'introversione non è una patologia e di per sé non implica patologie più di quanto non ne implichi l'estroversione.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Volete ribadire il valore dell'atteggiamento introversivo in un mondo troppo estroversocentrico? bene, bravi! Ma a mio parere se lo fate qua cannate il target alla grande, dovete andare a dire ste cose al resto del mondo, quello popolato da persone normali, con un equilibrio tra estroversione e introversione entro certi parametri!
L'unico punto che mi trova abbastanza d'accordo. Però anche dirlo qui non è sbagliato.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
E già che ci siete, prima di fare certi discorsi bisogna appurare se il proprio sviluppo psichico è all'altezza del ruolo di predicatore.
Personalmente non aspiro a quel ruolo.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Perché al pari della pressione sociale di un mondo che spinge verso l'estroversione, pressione che a noi fa solo bene visto che nessuno di noi correrà mai il rischio di diventare eccessivamente estroverso
Questo è tutto da vedere, visto che una pressione eccessiva del mondo esterno verso l'estroversione può far sentire l'introverso escluso ed emarginato oppure farlo esaurire nell'eccessivo sforzo di aderire a un modello troppo spersonalizzante per lui.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
esiste una pressione interiore che spinge alla rassegnazione prima e alla giustificazione poi, portando a ragionamenti consolatori che non aiutano a "guarire", come gli esempi sul fatto che anche gandhi e einstein erano introversi (quello ri gandhi mi ha colpito particolarmente perché gli dissi la medesima stronzata, 10 anni fa, alla psicologa di allora).
Non bisogna santificare l'introversione ma neanche demonizzarla come fai tu dopo:

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
van gogh s'è tagliato un orecchio, io come modello d'artista non lo prenderei. Nononstante la significatività delle sue opere.
Leopardi idem. Quella è gente che aveva dei problemi!!!
Non tutti gli introversi hanno problemi psicologici. E non sono solo gli introversi ad averne.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Poi se volete continuare a proporre questa visione manichea del mondo cattivo contro gli introversi buoni, fate pure, sperando che non riusciate a corrompere troppe anime....
Mai pensato né detto nulla del genere. Non ho applicato una sfumatura etica alla dicotomia introversione/estroversione.
Vecchio 20-03-2012, 19:29   #47
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L'avatar di clizia
 

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
R
E già che ci siete, prima di fare certi discorsi bisogna appurare se il proprio sviluppo psichico è all'altezza del ruolo di predicatore.

Poi se volete continuare a proporre questa visione manichea del mondo cattivo contro gli introversi buoni, fate pure, sperando che non riusciate a corrompere troppe anime....
1) Mai proposta una visione manichea; rileggiti i miei post; non mi pare che emerga questa visione; mi pare di essere stata più complessa nell'esposizione del tutto. Mi sento tirata in causa perché ho aperto io il topic e mi scuso se vi ha infastidito....tanto scomparirò al più presto!
2) Nessuno si è posto in una posizione di predicatore...mah!
Vecchio 20-03-2012, 19:32   #48
Esperto
 

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Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
1) Mai proposta una visione manichea; rileggiti i miei post; non mi pare che emerga questa visione; mi pare di essere stata più complessa nell'esposizione del tutto. Mi sento tirata in causa perché ho aperto io il topic e mi scuso se vi ha infastidito....tanto scomparirò al più presto!
2) Nessuno si è posto in una posizione di predicatore...mah!
Non ti preoccupare, la tua esposizione era più che dettagliata e chiara. Ho l'impressione che sia troppo diffuso nella società odierna il rifiuto a parlare bene dell'introversione (addirittura sembrerebbe comportare il pericolo di una "giustificazione", come se l'introversione fosse qualcosa di cui giustificarsi), nonché la sua identificazione con una patologia (l'avrò scritto almeno 3 volte che non è così, ma questa equazione resiste nelle menti di qualcuno, a quanto pare: e stiamo parlando di questo forum, figuriamoci tra chi l'introversione non l'ha mai vissuta sulla propria pelle).
Vecchio 20-03-2012, 19:56   #49
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Mi sento tirata in causa perché ho aperto io il topic e mi scuso se vi ha infastidito....tanto scomparirò al più presto!
Non hai infastidito nessuno.
Vecchio 20-03-2012, 20:06   #50
Esperto
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
No, significa che se identifichi l'introversione con l'ansia, la paura del giudizio, l'isolamento e quant'altro allora mi sembrerebbe illogico che riuscissi a non averne una concezione negativa. Ma queste caratteristiche non sono necessariamente correlate all'introversione, è un po' come se dicessi che è negativo esser gay o neri solo perché la gente ti considera negativamente.
Secondo te, leopardi, o un gay, col senno di poi, sapendo tutte le sofferenze a cui andrebbero incontro, se potessero scegliere al momento della loro nascita, sceglierebbero di essere introversi, o gay?
winston non rispondere.
Vecchio 20-03-2012, 20:09   #51
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ragazzi io capisco le buone intenzioni di tutti ma qua rischiate di fare più danni di quanti ne vogliate contenere. Poi giustamente le persone come lauretum, che veramente vivono problemi a livello patologico, si innervosiscono.
Eh?
Cioè... Eh?
Che hai detto? Che sono io?
Che intendi?
Che dici?
Ma che ne sai tu?
Ma chi ti conosce?
Ma che vuoi?

Ultima modifica di lauretum; 20-03-2012 a 20:16.
Vecchio 20-03-2012, 20:15   #52
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Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
tanto scomparirò al più presto!
Mi scuso se ho alimentato questo pensiero, e mi auguro che tu lo dica perché stai bene
Vecchio 20-03-2012, 20:18   #53
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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Eh?
Cioè... Eh?
Che hai detto? Che sono io?
Che intendi?
Che dici?
Ma che ne sai tu?
Ma chi ti conosce?
Ma che vuoi?
oggi non ne azzecco una
Vecchio 20-03-2012, 20:25   #54
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
oggi non ne azzecco una
Eh no, ora cortesemente spieghi, in modo sincero e semplice
Vecchio 20-03-2012, 20:34   #55
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ragazzi io capisco le buone intenzioni di tutti ma qua rischiate di fare più danni di quanti ne vogliate contenere. Poi giustamente le persone come lauretum, che veramente vivono problemi a livello patologico, si innervosiscono.
Infatti non si parla di patologia, ma di introversione.


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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Volete ribadire il valore dell'atteggiamento introversivo in un mondo troppo estroversocentrico? bene, bravi! Ma a mio parere se lo fate qua cannate il target alla grande, dovete andare a dire ste cose al resto del mondo, quello popolato da persone normali, con un equilibrio tra estroversione e introversione entro certi parametri!
Anche a loro, certo.
Qui pure va bene, perché gli introversi non sono panda da proteggere, sono persone che ragionano e che necessitano di interpretazioni reali, necessitano di capire che non sono dei pazzi a pensare in quel modo. L'introverso necessita di "sentirsi dentro"; "sentirsi dentro", che adesso come adesso è una sensazione che non saprei tradurre in perifrasi, è il primo passo; in assenza di quel primo passo, tutte le sollecitazioni di crescita personale in modello comportamentista-seduttivo, non avranno presa.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
E già che ci siete, prima di fare certi discorsi bisogna appurare se il proprio sviluppo psichico è all'altezza del ruolo di predicatore.
Chi vuol seguirmi mi segua, chi vuol smentirmi mi smentisca. Sono convinto di quello che dico e anche se avessi fatto tutta la trafila da ultimo degli sfigati a pick up master imprenditore di successo, sarebbe soltanto una mia esperienza non per forza valida per altri.
Io ricevo un'energia positiva da Warlordmaniac, perché mi permette di parlare di quello che penso; Warlordmaniac è più me di me e provo benessere quando Warlordmaniac esce dal PC e dice cose che, sapete bene, IRL sono davvero strane.
Negare se stessi è il rischio dell'introverso, ci si nasconde per paura, ci si autocensura; ma agire non è al contrario di quello che i seduttori pensano, dire quello che vogliono sentire gli altri, ma mostrare il proprio modo di essere outsider. A forza di vincere la paura di passare per strano, la personalità si forma. Se scimmiotti il figo del villaggio, non si forma la tua personalità; è come sperare di correre come un centometrista fortissimo per il fatto di fare le mossacce di Bolt alla partenza.


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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Perché al pari della pressione sociale di un mondo che spinge verso l'estroversione, pressione che a noi fa solo bene visto che nessuno di noi correrà mai il rischio di diventare eccessivamente estroverso, esiste una pressione interiore che spinge alla rassegnazione prima e alla giustificazione poi, portando a ragionamenti consolatori che non aiutano a "guarire", come gli esempi sul fatto che anche gandhi e einstein erano introversi (quello ri gandhi mi ha colpito particolarmente perché gli dissi la medesima stronzata, 10 anni fa, alla psicologa di allora).
No, assolutamente in disaccordo. La pressione interiore che spinge alla rassegnazione potrebbe essere benissimo la nostra natura che ci dice: "Quel traguardo è troppo lontano, non ce la farò mai". E' brutto dirlo, ma di solito è giusto arrendersi. Quanti di voi da piccoli avevano il sogno di diventare calciatori di serie A, o astronauti, o l'uomo più forte del mondo, o un pirata? Si cambia idea, è normale; perché ci accorgiamo che non vogliamo abbastanza arrivare così lontano. Questo vale per tutti. E' un acquisto che necessita di una spesa troppo grande. Estrovertirsi è spesa, è sofferenza, e si paga in termini di salute, tant'è che il suicidio a ciel sereno è solitamente ad opera di un introverso estrovertito. Estrovertimento è forzatura. All'introverso, per stare meglio servirebbe:
1) "Sentirsi dentro"
2) Appassionarsi a degli ambiti per raggiungere determinati obiettivi
3) Arrivare agli obiettivi godendo dei frutti dei suoi ragionamenti, della sua maturità psicologica, della sua scrupolosità, del suo senso etico, del suo nuovo equilibrio, della sua coerenza, della sua apparente inoffensività, della sua lontananza dall'animalità, della sua affidabilità, del suo idealismo.
4) A queste qualità, andrà aggiunto gradualmente, ciò che filtrerà dal mondo estroverso, l'università dell'adattamento e della comunicazione.

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Poi se volete continuare a proporre questa visione manichea del mondo cattivo contro gli introversi buoni, fate pure, sperando che non riusciate a corrompere troppe anime....
Hai mai sentito parlare di eterofobia, cioè di persone perseguitate in quanto eterosessuali?
Il diverso fa paura e chi è in minoranza è più diverso degli altri.
Vecchio 20-03-2012, 20:42   #56
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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Secondo te, leopardi, o un gay, col senno di poi, sapendo tutte le sofferenze a cui andrebbero incontro, se potessero scegliere al momento della loro nascita, sceglierebbero di essere introversi, o gay?
winston non rispondere.
Non è che sia il massimo della correttezza chiedere a un utente di tacere (io non l'ho mai fatto da quando sono iscritto), comunque non risponderò, magari potrebbero farlo meglio di me gli utenti gay del forum.
Dico solo che questa domanda potrebbe essere posta allo stesso modo a tutti coloro che nella propria vita hanno dovuto affrontare problemi pesanti, introversi e non. Ripeto per l'ennesima volta: introversione =/= problematica psicologica.
Vecchio 21-03-2012, 00:23   #57
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L'avatar di paccello
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Negare se stessi è il rischio dell'introverso, ci si nasconde per paura, ci si autocensura; ma agire non è al contrario di quello che i seduttori pensano, dire quello che vogliono sentire gli altri, ma mostrare il proprio modo di essere outsider. A forza di vincere la paura di passare per strano, la personalità si forma. Se scimmiotti il figo del villaggio, non si forma la tua personalità; è come sperare di correre come un centometrista fortissimo per il fatto di fare le mossacce di Bolt alla partenza.
Anche se secondo me qualcuno prenderà ciò come un "Seh, non si vuole cambiare, non si vuole migliorare" e sottinteso "Non si vuole ciulare".
Vecchio 21-03-2012, 11:04   #58
Esperto
 

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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Secondo te, leopardi, o un gay, col senno di poi, sapendo tutte le sofferenze a cui andrebbero incontro, se potessero scegliere al momento della loro nascita, sceglierebbero di essere introversi, o gay?
winston non rispondere.
Io, sarei contento di essere un Leopardi o un Orwell, anche a costo di tenermi introversione ed altri problemi.
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