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Vecchio 17-03-2012, 20:38   #1
Esperto
L'avatar di clizia
 

http://www.ted.com/talks/lang/en/sus...ntroverts.html

Non aggiungo molto altro; penso che il video parli da sè e che sia molto interessante per tutti coloro che si reputano timidi e introversi, e costretti a subire, in virtù di ciò, una subdola e quotidiana discriminazione per un aspetto della personalità che, in quanto tale, sarebbe semplicemente da considerare come normale.
Purtroppo in una società competitiva come la nostra vi è una percezione distorta di quello che è l'introversione. Da quel che dice questa psicologa, fino al XIX secolo caratteristiche come umiltà, semplicità e riflessione erano viste addirittura come virtù, ma a seguito dei cambiamenti culturali del '900 queste caratteristiche da virtù hanno incominciato ad essere percepite quasi come difetti...
Forse per noi questo video non è nulla di illuminante, ma sarebbe importante che queste idee venissero più ampiamente diffuse, perché non tutte le persone posseggono la consapevolezza della continua svalutazione e marginalizzazione che gli introversi subiscono quotidianamente.
Proprio l'altro giorno mi sono sentita dire da un collega l'ennesima battutina per il mio essere "troppo calma", quasi fosse un crimine commesso a danni di qualcuno...insomma, ci servirebbe più educazione alla diversità e una sensibilizzazione al diverso da noi. Le qualità degli introversi sono moltissime, solo che sono poco appariscenti in una società che valorizza quasi esclusivamente chi urla, grida e si propone in maniera più appariscente. Come valorizzare queste virtù?
La cosa interessante è soprattutto una, a detta della studiosa: 1/ 3 della popolazione sarebbe introversa, ma parte delle persone che lo sono rinnegano questo aspetto, al fine di conformarsi a uno stile di vita che non gli sarebbe in realtà congeniale, e questo perché sono abituate sin da piccine a percepire la parte introversa di sè come sbagliata e necessariamente da modificare, rimuovere....insomma, che ne dite di questo filmato?
Vecchio 17-03-2012, 20:38   #2
Esperto
L'avatar di Pietro
 

ma quale potere...
Vecchio 17-03-2012, 20:43   #3
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da Pietro Visualizza il messaggio
ma quale potere...
Appunto, con questa risposta abbracci inconsapevolmente la prospettiva estroversa, che bolla l'introversione come qualcosa di negativo a tutti i costi;
Se vedi il video ti renderai conto che molti grandi uomini del passato erano introversi (Gandhi, Rosa Parks, Lincoln ecc) e che le persone con questa caratteristica in genere hanno moltissime qualità: serietà, precisione, tolleranza verso le idee altrui, riflessività, attitudine alla creatività ecc.
Vecchio 17-03-2012, 20:50   #4
Esperto
L'avatar di Pietro
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
Appunto, con questa risposta abbracci inconsapevolmente la prospettiva estroversa, che bolla l'introversione come qualcosa di negativo a tutti i costi;
Se vedi il video ti renderai conto che molti grandi uomini del passato erano introversi (Gandhi, Rosa Parks, Lincoln ecc) e che le persone con questa caratteristica in genere hanno moltissime qualità: serietà, precisione, tolleranza verso le idee altrui, riflessività, attitudine alla creatività ecc.
la mia esperienza è questa..sono una persona normale,non Ghandi..non mi interessa avere personalità incredibili..solo una vita normale,che non posso avere
Vecchio 17-03-2012, 20:56   #5
Banned
 

i video di TED li trovo sempre molto interessanti.
Però quando vidi questo rimasi un po..umh.. sorpreso.. da come la speaker approcciò l'argomento.
Quasi a far intendere che gli introversi sono intrinsecamente migliori degli estroversi, in campo intellettuale (cosa che è stata demistificata molte volte nella storia)

comunque, il succo principale del discorso lo condivido. E cioè che essere introversi è semplicemente un'altro (ammissibilissimo) modo di essere, e non dovrebbe essere giudicato male, come spesso avviene nella società moderna. Spesso ci sono dei pregiudizi nei nostri confronti..


come si dice.."chi tace spaventa" (cit. a.merini)
Vecchio 17-03-2012, 21:36   #6
Esperto
L'avatar di clizia
 

@Pietro: il primo passo per una vita normale è iniziare a valorizzarsi, a mio avviso. Questo studio dimostra appunto quali siano le qualità disconosciute degli introversi. Partiamo da quelle per piacere innanzitutto a noi stessi, anziché scimmiottare modi di fare che non ci appartengono per piacere per forza agli altri.

@Faria: bè, si, io ci credo che Gandhi fosse introverso, che non è sinonimo nè di essere timidi o fobici. Quest'ultimi patiscono il giudizio altrui, l'introverso non necessariamente, visto che l'introversione ha a che fare con il modo in cui noi reagiamo agli stimoli esterni ed elaboriamo le informazioni e quindi non ha nulla a che fare con disistima o fobia sociale. Non per forza di cose, insomma!

@Shady: meno male che almeno tu hai valutato questo topic positivamente, al di là del pessimismo!

@tutti: Invece sono stati fatti degli studi sul fatto che spesso gli introversi siano nella media più affidabili e più attenti sul lavoro, nonché bravi e portati nello studio. Lavorando nelle scuole vi assicuro che spesso gli introversi rendono nella media di più degli altri soprattutto nelle materie che richiedono riflessione e silenzio (es. gli elaborati scritti), anche se non sono tipi che "aprono bocca e gli danno fiato" così tanto per fare; poi ovvio che ci sono estroversi altrettanto bravi, nessuno nega il contrario, ma spesso, essendo molto sicuri dei propri mezzi, fanno meno attenzione a determinate cose nel portare a termine il loro compito, risultando di conseguenza meno scrupolosi.

Per me infine il video non vuole dire che gli introversi siano migliore degli estroversi, ma semplicemente cerca di comunicare alle masse l'idea che gli introversi - per anni vittime di pregiudizi e svalutazioni - sono persone con tante qualità nascoste anche se poco evidenti a un occhio poco allenato...la psicologa cerca semplicemente di valorizzare qualcosa che fino a quel momento è stato sempre posto al margine da una società competitiva e legata al culto della personalità com'è quella in cui viviamo...
Vecchio 17-03-2012, 21:37   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
insomma, che ne dite di questo filmato?
dico che se potevo comprenderlo, adesso non stavo qui ma nel forum di socialphobia
comunque se la società umana evolve in una certa direzione, ci saranno dei motivi, trovo illogico pensare che sia una direzione da correggere (utopia). è la direzione che deve essere, non ha senso dire che sia giusta o sbagliata.
Vecchio 17-03-2012, 21:46   #8
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio

Dove è il potere?
Il potere è semplicemente riposto nelle qualità nascoste che noi possediamo e che tante volte reprimiamo per compiacere il prossimo....
Il succo è questo.
Torna all'esempio dell'amore della psicologa per la lettura quando era bambina: tornare a quell'amore, coltivarlo contro tutto e tutti ci darà forza e benessere e magari acculturarci potrebbe divenire anche uno strumento per muoverci meglio nella realtà e comprenderla. Se supinamente a quanto vuole la società noi ci prostriamo al suo modus vivendi, saremo sempre in preda a frustrazione e malessere, perché passeremo eternamente a rincorrere uno stile di vita e un modo di fare che non ci appartiene fino in fondo. Solo riconoscendo le nostre qualità e valorizzandole troveremo un nostro posto nel mondo e troveremo un angolino dove stare in armonia con esso e noi stessi, io almeno la vedo così....

Pensate alla cosa che dice questa studiosa: molti individui sono introversi, ma lo nascondono persino a loro stessi e per compiacere la società o per dimostrare a se stessi di essere in grado di poter resistere alle richieste del mondo, ci si piega ad esse senza veramente valutare se quello che stiamo facendo lo vogliamo per davvero o se agiamo solo perché indotti dal bisogno di conformarci alla maggioranza o alle richieste dell'ambiente. E' questa rincorsa a modi che non ci appartengono a seminare infelicità.
Io la vedo così e ne sono sempre più convinta, anche perché personalmente un angolo di serenità tutto mio l'ho invece trovato, analizzando e comprendendo a fondo i miei reali bisogni interiori...
Vecchio 17-03-2012, 22:00   #9
Esperto
L'avatar di barclay
 

Io morirò solo e dimenticato, proprio perché sono introverso; quanto alle mie "qualità", mi hanno solo portato ad essere sfruttato dagli altri
Vecchio 17-03-2012, 22:13   #10
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Boh, non condivido il modo in cui si pone la questione. Mica ogni sociofobico deve per forza avere delle qualità nascoste. Fa degli esempi sbagliati secondo me. Nessuno di noi vuole che gli altri lo considerino speciale("The power of introverts"), ma tutti sognano di essere visti come persone normali.

Se parlando degli omosessuali, li si descrive come persone con una forte sensibilità e spiccato senso artistico(citando Oscar Wilde, Alan Touring o Marcel Proust), si fa un torto, ad esempio, al mio vicino che è gay ma fa il commesso..
Ma non devono essere qualità per forza eccezionali che portano a diventare uno scrittore o inventore: si può parlare di qualità normalissime per gli introversi, ma pur sempre qualità, come magari la capacità di ascoltare ed empatizzare, la sensibilità ecc. e per avere queste qualità si può benissimo fare il commesso....
Vecchio 17-03-2012, 22:17   #11
Esperto
L'avatar di Novak
 

Il video è significativo, ma a me ha fatto rabbia il vederlo, perchè m'ha ricordato per l'ennesima volta come l'umanità abbia potuto trasformare e demonizzare un'inclinazione caratteriale stupenda come l'introversione (che non è esente da rischi, sia chiaro, esattamente come non lo è l'estroversione) in una sorta di abominio della natura da reprimere sin dall'infanzia. E' meglio che non guardo ste robe, perchè mi fanno solo incacchiare.

Molti non saranno d'accordo e penseranno che invece è solo un danno esser fatti così, mi dispiace ma io la penso sempre di più nella maniera opposta.
Vecchio 18-03-2012, 00:07   #12
Banned
 

Secondo me non è questione nè di rispetto nè di sensibilizzare nè niente... Non è qualcosa che deve partire dagli altri. Non serve essere compresi o addirittura compatiti. Perchè non ce n'è motivo.
Sono calma e nel mio essere calma non ho niente da invidiare a te. E' questo il messaggio che dovresti far passare al tuo collega.
Il potere non ha bisogno di riconoscimenti, pareri positivi o di accettazione. C'è. Si impone. Digli così al tuo collega: <Se tu ,che non sei calmo, sei migliore di me.. allora il tuo essere migliore mi si paleserà. Ma io per ora.. non vedo nulla di simile.>

Ultima modifica di Halastor; 18-03-2012 a 00:13.
Vecchio 18-03-2012, 10:24   #13
Intermedio
 

Per quanti non "masticassero" bene l'inglese ecco il link della versione tradotta (sottotitoli in italiano)
http://www.ted.com/talks/lang/it/sus...ntroverts.html
Vecchio 18-03-2012, 10:31   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Layne Visualizza il messaggio
Se dovessi collocarmi in un punto della "scala intoverso/estroverso" credo che potrei appartenere alla categoria "ambiverso" (in linea di massima...più o meno...), perché a volte ho il desiderio di stare solo con i miei pensieri, altre invece di fare casino ed "estroverseggiare"; purtroppo altre cosine (depressione, ansia, senso di inadeguatezza...apatia, frustrazione) generano confusione, spesso non mi permettono di mettere a fuoco i miei stati d'animo.
Divento incapace di capirmi, questo penso sia l'ostacolo più grande.
Hai spiegato perfettamente quello che sento anch'io! ... anche se aggiungerei il pessimo rapporto che ho con il mio corpo.

Quote:
Originariamente inviata da Llorona Visualizza il messaggio
Per quanti non "masticassero" bene l'inglese ecco il link della versione tradotta (sottotitoli in italiano)
http://www.ted.com/talks/lang/it/sus...ntroverts.html
Grazie!
Vecchio 18-03-2012, 10:57   #15
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Secondo me non è questione nè di rispetto nè di sensibilizzare nè niente... Non è qualcosa che deve partire dagli altri. Non serve essere compresi o addirittura compatiti. Perchè non ce n'è motivo.
Sono calma e nel mio essere calma non ho niente da invidiare a te. E' questo il messaggio che dovresti far passare al tuo collega.
Il potere non ha bisogno di riconoscimenti, pareri positivi o di accettazione. C'è. Si impone. Digli così al tuo collega: <Se tu ,che non sei calmo, sei migliore di me.. allora il tuo essere migliore mi si paleserà. Ma io per ora.. non vedo nulla di simile.>

Mah, guarda, forse mi sono spiegata male; personalmente non cerco nè il compatimento nè niente da parte degli altri. A me va bene come sono fatta, l'introversione mi piace, penso sinceramente di avere delle qualità che nascono proprio a partire da questa mia caratteristica.
Quando mi fanno notare "di essere calma" non mi abbatto mica; anzi, guardo il tizio che mi fa l'osservazione come per dire: "Eh bè??? Quale sarebbe il problema?".
Sono anni che ho abbandonato la paura del giudizio altrui su questo tipo di cose, anche perché personalmente l'introversione non lo trovo un elemento negativo né da demonizzare, anzi, da valorizzare.

Sull'idea che queste idee andrebbero diffuse lo penso non per auto-compatimento, ma semplicemente perché in giro c'è molta ignoranza su molti temi e sino a quando certe conoscenze rimarranno all'oscuro, si rischia di creare una sorta di inconsapevole dittatura della maggioranza.

Esempio banale: quando ero ragazzina io era diffusissimo, ma comunque non si parlava mai di bullismo; sembrava quasi che gli adulti disconoscessero il fenomeno o che lo sottovalutassero. Ora lo si conosce, e soprattutto gli si è dato un nome per individuarlo; spesso, oggi come oggi, nella scuola dell'obbligo, quando insorgono problemi grossi, vengono anche gli psicologi a fare una serie d'interventi per arginare il fenomeno se si presenta in qualche classe se è divenuto incontrollabile o ha superato la soglia della tollerabilità. Ora se parli di "bullismo" tutto sanno cosa sia, prima no. E questo è un semplice esempio, perchè si potrebbe fare lo stesso con l'introversione. Pensi che la maggior parte della gente sappia cosa sia l'introversione, soprattutto nell'adolescenza?

Io dico solo questo: auspico semplicemente una maggior diffusione di certe idee per rendere semplicemente la gente consapevole della realtà e della sua varietà, non c'entra nulla il ricercare la compassione del prossimo. Io parlo di informazioni, diffusione di com'è fatta la realtà e gli uomini per viverli con maggiore consapevolezza e rispetto, tutto qui...

La gente va sensibilizzata attraverso la diffusione di idee e di informazione, così come avviene per il rispetto dell'ambiente, per i diritti degli omosessuali, programmi per incentivare la multiculturalità ecc.
Vecchio 18-03-2012, 11:02   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio
A me va bene come sono fatta, l'introversione mi piace, penso sinceramente di avere delle qualità che nascono proprio a partire da questa mia caratteristica.
È questo il punto, a te piace sguazzarci, altri la odiano perchè ha rovinato loro la vita, specialmente chi non é nato introverso ma lo è diventato per cause di forza maggiore.
In questi casi l'unico desiderio é guarire dall'introversione, non cercare di diffondere la sua esotica ed anticonformista bellezza.
Vecchio 18-03-2012, 11:21   #17
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L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
È questo il punto, a te piace sguazzarci, altri la odiano perchè ha rovinato loro la vita, specialmente chi non é nato introverso ma lo è diventato per cause di forza maggiore.
In questi casi l'unico desiderio é guarire dall'introversione, non cercare di diffondere la sua esotica ed anticonformista bellezza.
Vabbè, ma se si considera l'introversione come una malattia allora è ovvio che non la sopportiamo....a me sembra che siano da "guarire" altri aspetti dell'individuo che sono sì realmente devianti, come l'ansia, la depressione, la paura dell'altro ecc.
Ma non è il caso dell'introversione, a mio avviso....ma poi che significa che a me piace sguazzare nell'introversione?? Mah, mica sono un'adepta votata al Dio dell'introversione, eh....a me piace anche uscire, vedere gli amici, nonostante io sia introversa e ami anche i momenti di solitudine.
Esiste il giusto mezzo nelle cose e la possibilità di essere introversi riuscendo nel contempo a coltivare i rapporti di amicizia, gli interessi condivisi ecc. Come dice anche la psicologa del filmato non esiste l'introverso puro e io infatti non mi sento introversa pura. Ho anche lati estroversi!
Vecchio 18-03-2012, 11:36   #18
Esperto
L'avatar di barclay
 

Ho un nuovo tormentone per voi: introversione e sociofobia non sono la stessa cosa
Vecchio 18-03-2012, 11:37   #19
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L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Ho un nuovo tormentone per voi: introversione e sociofobia non sono la stessa cosa

quoto in pieno!
Vecchio 18-03-2012, 11:39   #20
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Estroverso e Introverso
Premessa importante: l'aura di negatività che circonda la parola "introverso", tipica della cultura contemporanea, è, appunto, un'invenzione dei nostri tempi. Nella dottrina di Jung è del tutto assente. I termini “estroverso” e “introverso” non sono usati per esprimere un giudizio, ma per distinguere due diversi modi di rapportarsi al mondo esterno, quello che Jung chiama l'oggetto.

Soggetto e Oggetto
Sono oggetto le cose e le persone al di fuori del soggetto, cioè il singolo individuo.
L'estroverso ha un rapporto positivo con l'oggetto: lo osserva, studia tutte le circostanze e cerca di adattarsi ad esse il più possibile. La persona estroversa cerca l'approvazione altrui e tende a esprimere giudizi non troppo difformi da quelli del gruppo.
L'introverso invece tende a rimanere distante dall'oggetto, perché è più attratto dal suo mondo interiore. A differenza dell'estroverso, le sue energie non sono rivolte all'esterno ma si concentrano sulla dimensione individuale. Più che con fatti e parole – la dimensione preferita dall'estroverso – si sente a suo agio con emozioni e pensieri. Ama la solitudine, ha un atteggiamento schivo e tende a essere diffidente e pessimista.

Sentimento, Pensiero, Sensazione e Intuizione
La dicotomia Estroversione-Introversione individua due attitudini generali e contrapposte. Oltre a queste, Jung individua quattro funzioni psichiche principali: Sentimento, Pensiero, Sensazione e Intuizione. Ognuna di queste indica un diverso modo di rapportarsi al mondo. Dall'interazione di attitudine e funzione psichica dominante si possono definire almeno otto tipi psicologici principali, che la Guida Pratica alla Psicologia (di Daniela Tosi, ed. Orsa Maggiore) riassume così:
1. Sentimentale Estroverso: diplomatico, espansivo e molto socievole, si inserisce con estrema facilità in ogni tipo di gruppo.
2. Sentimentale Introverso: taciturno, riservato, spesso malinconico, vive i sentimenti in modo esclusivo senza esprimerli all'esterno.
3. Pensatore Estroverso: riformatore, moralizzatore, per lui contano solo i fatti concreti e poco o nulla le teorie.
4. Pensatore Introverso: riflessivo, chiuso al mondo esterno, insegue pensieri astratti ed è del tutto indifferente all'oggetto.
5. Sensoriale Estroverso: esteta, alla ricerca dei piaceri della vita, realista e gaudente, crede solo nei fatti concreti e tangibili.
6. Sensoriale Introverso: animo da artista, per lui conta solo la sua soggettività, attraverso la quale interpreta e si relaziona al mondo circostante.
7. Intuitivo Estroverso: opportunista, dinamico, guidato da uno spiccato senso degli affari e da una notevole carica di entusiasmo.
8. Intuitivo Introverso: sognatore, è colui che più di ogni altro crede nel potere dell'immaginazione.
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