Sicuramente nessuno di voi l'avrà letto (è un libro finanziato su KickStarter, uscito nei primi mesi del 2014).
Un libro di fantascienza molto bello, con tanti spunti di riflessione sulla solitudine, sull'amicizia, sull'affetto, sulle incomprensioni, sulla diversità, sulla ricerca dell'ignoto, sul progresso e più di tutti sull'evoluzione della morale umana (o meglio post-umana).
Parla di un ingegnere 70enne si scopre malato incurabile, gli restano dai 6 ai 12 mesi di vita. La moglie non lo ama più da decenni, da quando loro figlio morì in un incidente domestico. Sono anni che sta lavorando ad una macchina del tempo, e finalmente si è deciso, si lascerà tutto alle spalle ed andrà nel futuro, in un viaggio di sola andata (la teoria dietro alla sua macchina del tempo permette viaggi solo in avanti, non all'indietro), destinazione 200 anni nel futuro, alla ricerca dell'ignoto.
Solo che sbaglia i calcoli di fisica avanzatissima, finisce in un futuro differente, in un mondo allo stesso tempo utopico e distopico...