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Vecchio 18-11-2011, 06:39   #1
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La scrivo qui perchè ho delle riflessioni da fare che prendono solo spunto dal film. Mi è piaciuta molto di questo film la recitazione di Leonardo DiCaprio, nel film Billy Costighan. La sua interpretazione del ragazzo tormentato e disperato è grande, ha sempre gli occhi lucidi e la faccia da disperato. Nel film è tormentato e disperato fin dall'inizio, ha perso il padre la madre e tutta la famiglia. Prova i test d'ammissione nella polizia di boston, li supera ma lo sbattono a fare l'infiltrato nella banda criminale di un boss assassino, Frank Costello. Allora frequenta lo studio di una psichiatra che fa l'assistente sociale alla quale dice: "sei seduto con un pluriomicida, un pluriomicida, il tuo cuore batte a mille, la mano è ferma, questa è una cosa che ho imparato in prigione, la mano non trema mai". Poi alla domanda della psichiatra "cosa vuoi da me?" lui risponde "il valium", perchè ha gli attacchi di panico. Perchè non regge la pressione e lo stress di essere infiltrato nella banda criminale, potrebbero scoprirlo e ucciderlo da un momento all'altro. Penso che da fobico spesso mi sono comportato in normali interazioni sociali umane sentendomi in pericolo come se potessero davveri scoprirmi e uccidermi, stessa tensione, come se fossi davvero un infiltrato in qualcosa che non mi appartenesse, in un ambiente sociale in cui ero diverso, in cui potevano scoprirmi e cacciarmi (paragonabile a uccidermi). Allora la psichiatra inizialmente non vuole fargli la prescrizione della benzodiazepine, del tranquillante, perchè secondo lui con il suo vissuto rientra nella categoria del potenziale abusatore di droghe, ma poi alla fine lo accontenta. Così Billy Costighan (DiCaprio) d'ora in poi ogni volta che c'è da affrontare il boss Costello o da fare un omicidio o qualunque interazione in cui deve fingere, si vede lui che butta giù alcune pillole di benzodiazepine prima di affrontare la situazione ansiogena, come farebbe il fobico prima della situazione sociale temuta. In un'altra scena lui che non ce la fa più a reggere la pressione e lo stress dell'essere infiltrato, prende una scatola di oxycontin, analgesico oppioide alternativo alla morfina, rimastogli in casa dopo la morte della madre per cancro, e ne butta giù delle pillole. Che dire una grande interpretazione drammatica di Leo DiCaprio.




Ultima modifica di voleressere; 24-11-2011 a 13:53.
Vecchio 18-11-2011, 10:46   #2
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Anch'io vedendo billy costighan ho pensato al parallelo che hai fatto tu.
Grandissimo film e grandissimo di caprio.
Vecchio 18-11-2011, 10:53   #3
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Riflessione interessante.
L'impressione di "poter essere scoperti" credo sia una caratteristica abbastanza comune nel fobico...
In un supermercato entra da solo, sapendo cosa deve comprare.
Prende ciò che gli serve e si dirige alla cassa...
Del tutto convinto che qualcosa non andrà, lo accuseranno di aver rubato, il detector suonerà, la carta bancomat sarà scoperta e cose simili..!

Probabilmente qualcosa nasconde davvero, a sé stesso, a mio parere. =)
Vecchio 19-11-2011, 12:50   #4
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Vecchio 19-11-2011, 15:03   #5
Esperto
L'avatar di Nemo978
 

Il povero Billy è costretto a fare la talpa per riscattare il proprio nome, per mondarsi dalle colpe di una famiglia disastrata.
"Ti faccio solo una domanda: quanto sei incasinato?" gli chiede il sergente Dignam.
Tutto questo mentre l'arrivista Sullivan, protetto dal suo mentore Costello inizia una brillante carriera nell'unità investigativa speciale.

Si può fare un parallelismo con la vita di un fobico/introverso/timido ?
Molte volte ho la sensazione di essere una talpa, mentre lavoro, oppure quando mi trovo tra la gente in situazioni ad "elevata socialità" ho il battito accelerato e la mano ferma . So benissimo di fingere, di indossare una maschera, ma soprattutto di vedere gli altri che fanno come me, il fatto è che a loro non importa: hanno accettato il gioco come fosse perfettamente normale.
Vecchio 24-11-2011, 13:52   #6
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ecco l'altra scena che ho descritto:

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