Non cambia nulla.
Di manovre poco trasparenti da parte degli Usa ce ne sono, certamente, ma non mirano ad un conflitto bellico. A me sembra che si attenda il casus belli e l'Iran, saggiamente, non lo offre. Non ancora, almeno.
La situazione in Medio Oriente è delicata e l'Iran rappresenta una minaccia, soprattutto per Israele, eterno protetto degli Usa.
La sensazione è quella di una tattica attendistica adottata dagli Stati Uniti, l'impressione è che se mai si arriverà alla guerra sarà per colpa dell'Iran.
Ma stiamo parlando di una guerra futuristica, perché ora l'Iran non riuscirebbe nemmeno ad impensierire l'Italia. Ecco perché occorre impedire che il progetto nucleare di Ahmadinejad prosegua: tra una decina di anni potremmo pentirci di aver temporeggiato e di aver ripreso Teheran con timide sanzioni.
Meglio Obama che Romney, da questo punto di vista. Lo scellerato repubblicano aveva già garantito di non escludere un eventuale intervento militare in Iran, una volta eletto presidente.
Già si sfregava le mani per l'occasione di "esportare democrazia stelle e strisce" anche in Iran, memore delle gloriose imprese dei Bush.
I repubblicani statunitensi hanno un debole per l'esportazione di democrazia in oriente