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Vecchio 06-04-2014, 20:26   #21
Esperto
 

Non posso abbandonare questo come altri topic che mi stanno particolarmente a cuore per più di un motivo.

--------------

Canto V-Paolo e Francesca
One of my turns




Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
Day after day, love turns grey
prese costui de la bella persona
like the skin of a dying man.
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Night after night, we pretend it's all right

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
But I have grown older
mi prese del costui piacer sì forte,
and you have grown colder
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
and nothing is very much fun any more.



Ritorno indietro, seguitando (cit.), per associare la coppia di amanti per antonomasia a una canzone dei Pink Floyd che è caratterizzata da un'atmosfera formalmente opposta, ma per certi aspetti contigua.
In One of my turns il protagonista di The wall, la rockstar Pink, sovrappone un altro mattone agli altri nel muro del suo progressivo isolamento dal resto del mondo. E questa è la volta del suo rapporto con le donne. Dall'inserto di una telefonata intercontinentale tra questa canzone e la precedente si apprende che "Mr. Floyd" è stato lasciato dalla moglie per un altro uomo (episodio purtroppo autobiografico per il leader della band e autore del testo di questa canzone, Roger Waters, che durante una tournée negli USA sentì la voce di un uomo in risposta a una telefonata fatta alla moglie). Ecco, quindi, comparire il motivo del tradimento, anche se Pink dovrebbe rivestire per l'occasione i panni di Gianciotto.
Durante la canzone, Pink viene presentato dopo che si è portato a casa una groupie che si meraviglia per la grandezza e la ricchezza dell'arredamento. Pink è però già preso dalle sue ossessioni e forse si sente in colpa per essersi allontanato dalla moglie e averne in qualche modo provocato l'abbandono: non a caso le parole iniziali con cui esordisce non rispondono in alcun modo alla persona che gli è di fronte, ma rievocano l'inaridirsi del rapporto con la moglie.

E sono queste parole che ho voluto riportare quasi come antitesi a quelle con cui Dante descrive l'insorgere dell'amore: da un lato bellezza e leggiadria, amore come attributo quasi inevitabile di un cor gentile, dall'altro la vecchiaia, la freddezza, addirittura la pelle di un uomo morente come simboli della crudeltà e della durezza con cui ognuno dei due partner vede e tratta l'altro quando è venuta meno la passione che li teneva uniti, nonostante si tentino di salvare le apparenze (we pretend it's all right, e nella canzone successiva di The wall Pink dirà di aver bisogno della moglie per distruggere le prove di ciò che non va di fronte ai suoi amici).
A questo punto la sensazione di impotenza, il senso di colpa, la vergogna e l'umiliazione non conoscono altra valvola di sfogo che uno scatto d'ira, una delle crisi di Pink (one of my turns), che si sfoga contro l'arredamento dell'appartamento terrorizzando l'incolpevole groupie. Così come la violazione delle consuetudini sociali e la violazione dell' "onore" non lasciano a Gianciotto altra scelta che il sangue.

La posizione di Dante riguardo al tradimento della famosa coppia potrebbe risultare ambigua a un lettore pienamente immerso nella concezione moderna del tradimento (quasi del tutto "sdoganato"), perché condanna sia gli amanti sia il tradito all'Inferno, per il loro assassinio (Caina attende chi a vita ci spense). In realtà io penso che non sia cosa di poco conto condannare alla regione più spregevole e profonda dell'Inferno un uomo di famiglia potente e mosso dall'intento ampiamente condiviso al tempo di far valere i suoi diritti di legittimo consorte. Ma a parte questo, trovo che sia in entrambi i testi ci sia una forte focalizzazione sulla concezione dell'amore.
Da un lato, infatti, Dante si distacca dall'illusione provenzale, cortese e in parte stilnovistica dell'amore per la "bella persona" come mezzo di elevazione spirituale tout court: questa concezione spesso non è altro che una maschera con cui rendere licito, nobilitare il libito, come è detto della regina Semiramide nel canto e come la stessa Francesca fa col suo discorso, quasi a giustificare il suo operato (galeotto fu il libro e chi lo scrisse) in base a un'intera tradizione letteraria e culturale (a cui apparteneva anche Dante: non sono casuali il suo interesse accorato per la storia di Francesca e il suo svenimento finale).
Dall'altro la storia di Pink evidenzia chiaramente come si possa essere soli anche in coppia, se i motivi per cui si sta insieme sono puramente convenzionali e non realmente fondati sul genuino desiderio di godere della vicinanza dell'altro e di rendere piacevole la propria per lui. Anche qui si denuncia un'illusione, un artificio che troppe volte viene chiamato amore. La solitudine di Pink non verrà risolta né dal rapporto con la moglie né tantomeno dalle frotte di groupie ansiose di condividere un briciolo della vita della famosa rockstar: perché è in lui stesso la difficoltà a instaurare rapporti degni di tal nome.

Così, in un crescendo di disperazione e di violenza (auto- o etero-diretta), in entrambi i casi le premesse fallaci e non genuine che hanno portato all'instaurazione di rapporti non sani, arrivano inevitabilmente alla loro conclusione tragica. E come Paolo e Francesca restano indissolubilmente avvinti nel loro legame ma anche nella loro concezione distorta che nobilita un amore che di per sé non ha motivi per esserlo (tutte le anime dell'Inferno, del resto, sono cristallizzate nella mentalità e nelle inclinazioni che ebbero in vita: né potrebbe essere altrimenti, visto che il pentimento è escluso dal loro orizzonte e dalle loro stesse scelte), così Pink resta chiuso dietro il suo muro, sostanzialmente indifferente a tutto ciò che accade al di fuori di esso: guardare la TV, finire a letto con la groupie, mangiare qualcosa (come indicato nell'allucinata serie di domande a vuoto finali), nulla conta ormai per lui: nothing is very much fun any more.

Ultima modifica di Winston_Smith; 07-04-2014 a 09:13.
Vecchio 06-04-2014, 20:28   #22
Intermedio
L'avatar di Static
 

Epico.
Vecchio 07-04-2014, 10:13   #23
Esperto
 

In realtà l'epos è quello della Divina Commedia, e della Divina Commedia del rock
Vecchio 27-04-2014, 01:18   #24
Esperto
 

Ulteriore considerazione: il turn, la svolta o potrei dire la crisi, di Pink può essere accostato alla bufera infernale incontrollata che cambia continuamente direzione e travolge di qua, di là, di giù, di su i lussuriosi.
Uno sfogo di impotente frustrazione che, pur provocando danni, non intacca il cuore del problema, che è ben nascosto all'interno della mente di Pink: così il vento del secondo cerchio porta in giro le anime in un moto apparentemente libero e non preordinato a una direzione, ma in realtà non è che l'espressione del loro traviamento e turbamento interiore, l'incarnazione del loro vivere secondo il mutevole talento del momento: una libertà solo apparente che non risolve le problematiche interiori e nega per sempre la pace con il resto del mondo e con sé stessi.
Vecchio 27-04-2014, 02:02   #25
Avanzato
L'avatar di darkside
 

«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»,
cominciò Pluto con la voce chioccia;
e quel savio gentil, che tutto seppe,

disse per confortarmi: «Non ti noccia
la tua paura; ché, poder ch'elli abbia,
non ci torrà lo scender questa roccia».

Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia,
e disse: «Taci, maladetto lupo!
consuma dentro te con la tua rabbia.


Non è sanza cagion l'andare al cupo:
vuolsi ne l'alto, là dove Michele
fé la vendetta del superbo strupo».


...
Vecchio 28-04-2014, 16:11   #26
Esperto
 

Ringrazio sentitamente darkside per il suo contributo nel topic omonimo ^^

Devo dire che per avari e prodighi avevo in mente un'altra scelta, stay tuned , però volevo capire cosa ti ha suscitato l'accostamento tra Pluto e A saucerful of secrets. E' per il Papé Satàn accostato alle distorsioni vocali di Gilmour? ^^
Vecchio 18-05-2014, 19:55   #27
Esperto
 

Ritornando momentaneamente ai primi sei canti, prima di passare al VII, devo dire che dal momento in cui ho sentito e soprattutto compreso il finale di Dogs non ho potuto che pensare al VI canto e in particolare alla scena finale del colloquio tra Dante e Ciacco.
Ciacco può essere davvero who was dragged down by the stone?

L'elenco sempre più serrato di tipologie umane in qualche modo "sconfitte", come in fondo sono i "cani" nella loro alienante rincorsa agli agi del loro ruolo di ausiliari del potere (i "maiali") può fare il paio con le considerazioni morali della DC sulle varie tipologie di dannati (alcune delle quali messe in bocca allo stesso Ciacco). Ma al di là della rispondenza o meno del significato testuale e del "messaggio" morale, io ci sento un'eco crescente di disperazione, un secco elenco di vite senza scampo, secco come le risposte che Ciacco dà a Dante, concluse da quel brusco "Più non ti dico e più non ti rispondo".
Non è forse Ciacco colui che spit in the fan, sputa nel ventilatore il fango in cui è immerso e che getta su tutta Firenze, dove di giusti ce ne sono solo due?

E poi, crescendo:

who was fitted with collar and chain

(un cane tra gli altri cani che ululano alla pioggia, ma un cane che si è scelto da solo le sue catene, dopotutto)

who was breaking away from the pack

(colui che si estranea dal gruppo per giudicare l'origine della degradazione dei suoi concittadini)

who was only a stranger at home, se non colui che viveva a stretto contatto coi potenti di Firenze senza far parte della loro classe sociale? Se Ciacco è il cane, loro non possono che essere i maiali.

Finale:

who was ground down in the end

(immerso nel fango: le ombre giacciono a terra tutte quante, e lui è ground, è terra, è materia bruta, è sozza mistura de le ombre e de la pioggia)

who was dragged down by the stone

(cessato il suo discorso, i suoi occhi perdono i connotati di umanità e lui cade giù, con un ultimo sguardo a Dante, di testa e pesantemente come l'ultimo colpo di batteria della canzone, come una pietra, puro corpo materiale cieco alla luce del ben dell'intelletto)

Ultima modifica di Winston_Smith; 19-05-2014 a 13:07.
Vecchio 18-05-2014, 20:20   #28
Banned
 

appena ho visto il titolo ho pensato a "the dark side of the moon"
Vecchio 19-05-2014, 09:43   #29
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da red dragon Visualizza il messaggio
appena ho visto il titolo ho pensato a "the dark side of the moon"
Tu l'hai detto (cit.)
Vecchio 20-05-2014, 10:45   #30
Esperto
 

Aggiungo qualche considerazione anche sul parallelo The trial - Minosse nel V canto: è evidente che si tratta di due giudizi volutamente grotteschi e farseschi. Che le immagini "forti" della coda di Minosse e del Vostro Onore Verme stiano a significare il modo allucinato con cui l'animo giudica se stesso e le proprie malefatte?

The evidence before the court is / uncontrovertible, there's no need for the jury to retire: non c'è processo, non c'è giuria, non c'è dibattimento, solo capi d'accusa presentati dai "testimoni a carico" (il maestro, la moglie, la madre) nel caso di Pink e dal dannato stesso nel caso di Minosse. La sentenza è già scritta, il vero giudizio è avvenuto prima, presso Dio o nella coscienza di Pink, che in cuor suo sa che l'unico modo per uscire dalla spirale di isolamento e paranoia in cui si è volontariamente infilato è abbattere il muro.

Le anime dicono e odono, e poi son giù volte... to be exposed before their peers.
Vecchio 20-05-2014, 12:12   #31
Esperto
 

E nell'accostamento tra il III canto, all'ingresso dell'Inferno e Another brick in the wall part III, vedo quasi un botta e risposta Pink - Dante, penzampo'.

I don't need no arms around me
I don't need no drugs to calm me


(Virgilio invece la sua mano a la mia puose / con lieto volto, ond’io mi confortai, per accompagnare Dante smarrito oltre la porta)

I have seen the writing on the wall e maestro, il senso lor m'è duro

Don't think I need anything at all
No, don't think I need anything at all


(invece per Virgilio c'è bisogno di avere coraggio, di prendere una decisione, ogne viltà convien che qui sia morta)

All in all it was all just bricks in the wall
All in all you were all just bricks in the wall


(e tanti mattoni nel muro della paura, dell'autoisolamento, dell'autolesionismo sono i dannati, e gli ignavi in particolare:

[...] tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto
)

Ultima modifica di Winston_Smith; 03-06-2014 a 11:03.
Vecchio 03-06-2014, 11:30   #32
Esperto
 

Quanta disperazione nel vero e proprio grido che costituisce l'assolo centrale di Hey you!
L'amplificarsi e il ripetersi delle note fanno da sfondo e adeguata risonanza al progressivo e (apparentemente) inesorabile regredire di Dante, nel canto I, di nuovo verso la selva oscura, quando la lupa, l'idolatria dei beni terreni, l'avversario più temibile da affrontare senza l'aiuto della Grazia, lo ricaccia man mano là dove 'l sol tace, lontano dal colle luminoso. Sembra una spirale che si avvolge sempre più verso il basso, mentre appunto il Poeta rovina, rotola in basso loco: non a caso in entrambi i testi si insiste sul concetto di altezza, di divario troppo alto da colmare (the wall was too high, io perdei la speranza dell'altezza), di caduta verso il basso (together we stand, divided we fall). Mi immagino un precipitare verso la disperazione, sulle note sempre più stranianti della canzone, finché l'intervento della voce della ragione non fa sì che l'uomo perduto nella sua solitudine non decida di guardare al di là del muro delle sue paure per chiedere aiuto (miserere di me, can you help me?) e decidere di intraprendere la strada per il ritorno alla vita e alla speranza (per lo tuo me' penso e discerno/che tu mi segui, don't tell me there's no hope at all).

Ultima modifica di Winston_Smith; 03-06-2014 a 11:36.
Vecchio 30-03-2020, 18:28   #33
Esperto
 

Moderatori, non è necroposting: il topic è mio!

In questo tempo di quarantena/Quaresima, di (forzata) riflessione e coincidente col periodo in cui fu compiuto il Viaggio, il bisogno di riprendere contatto con certe verità diventa più forte

--------------
E ovviamente in questo caso l'accostamento è quasi automatico, ma meno scontato di quanto potrebbe sembrare a prima vista:

Canto VII-Avari e prodighi
Money




Qui vid’i’ gente più ch’altrove troppa,
Money, it's a gas
e d’una parte e d’altra, con grand’urli,
Grab that cash with both hands and make a stash
voltando pesi per forza di poppa.



Percotëansi ’ncontro; e poscia pur lì
Money, get back
si rivolgea ciascun, voltando a retro,
I'm all right Jack keep your hands off of my stack
gridando: "Perché tieni?" e "Perché burli?".



ché tutto l’oro ch’è sotto la luna
Money, it's a crime
e che già fu, di quest’anime stanche
Share it fairly but don't take a slice of my pie
non poterebbe farne posare una.



Quest’è colei ch’è tanto posta in croce
Money, so they say
pur da color che le dovrien dar lode,
is the root of all evil today
dandole biasmo a torto e mala voce
But if you ask for a raise it's no surprise
that they're giving none away, away, away

Ultima modifica di Winston_Smith; 02-04-2020 a 15:32.
Vecchio 30-03-2020, 19:40   #34
Esperto
L'avatar di Sintra
 

Amor, ch’a nullo amato amar perdona. Se ho capito bene, avrebbe dovuto dire "non amar", però non ci stava :/
Vecchio 02-04-2020, 15:17   #35
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Sintra Visualizza il messaggio
Amor, ch’a nullo amato amar perdona. Se ho capito bene, avrebbe dovuto dire "non amar", però non ci stava :/
Credo sia da intendere come "a nessuno che sia amato risparmia di amare", più o meno letteralmente.
Vecchio 02-04-2020, 17:42   #36
Esperto
L'avatar di Sintra
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Credo sia da intendere come "a nessuno che sia amato risparmia di amare", più o meno letteralmente.
"Risparmia" risolverebbe tutto. I miei libri parafrasano con "non permette ad alcuna persona che sia amata di non amare a sua volta" e "non tollera che chi è amato non riami", quindi non quadrava c:
Vecchio 25-04-2020, 19:15   #37
Esperto
 

Il tintinnio di monete del registratore di cassa all'inizio di Money da tempo non cessa di assonare con il rotolare dei pesi degli avari e dei prodighi, nella mia mente.
In un'ideale trasposizione cinematografica (cit.) avrei visto bene un graduale emergere dal buio di enormi massi che si muovono lentamente, accompagnati dall'intro della canzone. In particolare staccando l'inquadratura da un lato (avari) e dall'altro (prodighi), seguendo il ritmo alternato del suono metallico.
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