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22-03-2011, 13:31
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#1
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Intermedio
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 241
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E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
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22-03-2011, 13:50
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#2
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Laggiù..
Messaggi: 400
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Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox
E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
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La strada corretta per venirne fuori a mio parere è proprio questa.Bisogna farsi violenza e non mollare,solo dopo capirai quanto i tuoi confini si sono allargati..
Con me ha funzionato! peccato il contratto trimestrale.. però sono salito di parecchi gradini nella mia scalata.
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22-03-2011, 16:02
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox
E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
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Io faccio un lavoro che mi mette a contatto con molte persone, all'inizio è stato un pò un trauma, ma poi ci si prende la mano, mi ha aiutato molto....certo non aspettarti di guarire, io al lavoro mi forzo e riesco ad essere normale/quasi estro....fuori dal lavoro mi chiudo e mi isolo -__-.
Comunque ti consiglio assolutamente di cogliere quest'occasione perchè ci si riesce, tranquillo, se ce la faccio io ce la fanno tutti
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22-03-2011, 16:16
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 602
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Ultima modifica di criptico; 14-11-2011 a 12:14.
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22-03-2011, 16:17
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox
E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
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Sì, è una prassi che ho subito.
Non so quanto mi abbia cambiato, di certo non abbastanza per venire definito normale.
Ho dovuto vendere giornali politici porta a porta; adesso quando incontro quelli del partito cambio strada.
La sensazione è quella di riuscirci (e male), ma di non avere adattamenti positivi.
Chi è introverso rimane introverso, e anzi, credo che la crescita personale si sia arrestata spendendo tempo ad estrovertirmi.
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22-03-2011, 19:17
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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Io sono anni che faccio un lavoro a contatto con le persone
eppure i miei bei rossori li ho praticamente sempre
la cosidetta terapia d'urto non mi è servita a nulla
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22-03-2011, 19:48
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Ho dovuto vendere giornali politici porta a porta; adesso quando incontro quelli del partito [...]
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Quale pertito, se posso chiedere?
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22-03-2011, 19:56
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Sì, è una prassi che ho subito.
Non so quanto mi abbia cambiato, di certo non abbastanza per venire definito normale.
Ho dovuto vendere giornali politici porta a porta; adesso quando incontro quelli del partito cambio strada.
La sensazione è quella di riuscirci (e male), ma di non avere adattamenti positivi.
Chi è introverso rimane introverso, e anzi, credo che la crescita personale si sia arrestata spendendo tempo ad estrovertirmi.
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Mi chiedo spesso ultimamente, poichè prima o poi spero di lavorare e magari sarà uno di questi lavori a contatto con la gente, come si arriva a questa realtà?
Cioè spiego meglio: quali sensazione si hanno, soprattutto se si è una persona che sta un pò alla volta perdendo contatti con la gente e inizia a rintanarsi sempre più in casa? C'è una preparazione prima, una sorta di farsi coraggio, o ci si butta a capofitto senza pensarci? E i primi giorni come sono?
Devo dire che è una cosa che mi da un pò d'ansia solo a pensarci.
Se ti va di raccontare....lo chiedo anche ad altri che hanno fatto l'esperienza.
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22-03-2011, 21:12
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#9
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Intermedio
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 241
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Sono contento che diversi di voi mi abbiano incoraggiato, sinceramente credevo in un parere più negativo a riguardo, domani do l'Okay per il posto, spero che un giorno alla medesima domanda fatta da un altra persona potrò rispondere di si, che lanciarsi a capofitto è una mossa valida per uscire fuori da questa merda.
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22-03-2011, 21:23
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 2,115
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In bocca al lupo di cuore!!!
Io sono anni che faccio terapia d'urto praticamente in ogni ambito della mia vita...
Niente di eclatante intendiamoci ma qualche miglioramento c'è stato...
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22-03-2011, 21:53
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#11
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Rockwell
Messaggi: 2,018
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Consiglio? SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI !
Io l'ho fatto e sono migliorato parecchio.
Anche se ne resta da fare di strada....
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22-03-2011, 22:14
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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anche secondo me è la soluzione giusta, in bocca al lupo e aggiornaci!!
tratto da un libro che sto leggendo..
"II motivo per cui è spesso difficile cambiare uno schema (emozionale o comportamentale) è perché è letteralmente "programmato" dentro di te. Un ricercatore ha provato questo muovendo il dito di una scimmia avanti e indietro, monitorando le connessioni fra le cellule dei nervi nel cervello. Con il ripetersi del movimento, lui notava che il filo di connessione si fortificava e, dopo aver mosso il dito dell'animale centinaia di volte, si formava un percorso senza resistenza."programmato" per questo tipo di comportamento, il dito della scimmia continuava a piegarsi da sé, perfino dopo la fine del condizionamento."
la fase piu' difficile è senza alcun dubbio all'inizio.
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23-03-2011, 00:21
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#13
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 115
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Rocky hai colto il nodo principale: non siamo così geneticamente, come alcuni vogliono farci credere (benchè certo ci sia una qualche predisposizione), ma abbiamo subito un pesante condizionamento, per cui, a livello prettamente fisico, abbiamo alcune vie neuronali (quelle della fobia) molto forti ed altre (quelle che ci indurrebbero alla socievolezza) molto deboli. L'unica cosa che possiamo fare è de-condizionarci, con allenamenti finalizzati a creare nuovi percorsi sinaptici, che si traducono in nuove strategie di approcciarsi alla realtà: questo, ovvio, è un compito lungo e faticoso, richiede disciplina ed esercizi mirati esattamente come un allenamento in palestra, altrimenti i risultati non ci saranno o saranno scarsi (e questo credo sia il caso di tutti quelli che prima dicevano di aver provato e di aver fallito, o aver ottenuto risultati modesti). E' come se mi iscrivessi in palestra, andassi là ogni tanto a fare qualche esercizio a casaccio, poi mi lamentassi perchè non ho risultati.
Sinteticamente, a grey: ce la puoi fare, ma non illuderti, no ci saranno miracoli e dovrai fare un passettino alla volta. Specialmente nei primi tempi, quando dovrai fronteggiare tutte le tue fobie e constatare i tuoi limiti, sarà dura psicologicamente; ma se terrai duro e rimarrai focalizzata sul tuo obiettivo, i risultati ci saranno, e potrebbero essere, chissà, anche al di sopra delle tue aspettative. Tutto dipende da te.
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23-03-2011, 00:27
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#14
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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E' probabile che la terapia d'urto non funzioni con tutti, ma vedo che hai preso nella maniera giusta l'approccio a questa nuova esperienza. Agli inizi sarà un pò traumatico, non ti scoraggiare subito, resisti...è come se devi scontare una pena per guarire, in bocca al lupo
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23-03-2011, 00:36
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da Reventon
Mi chiedo spesso ultimamente, poichè prima o poi spero di lavorare e magari sarà uno di questi lavori a contatto con la gente, come si arriva a questa realtà?
Cioè spiego meglio: quali sensazione si hanno, soprattutto se si è una persona che sta un pò alla volta perdendo contatti con la gente e inizia a rintanarsi sempre più in casa? C'è una preparazione prima, una sorta di farsi coraggio, o ci si butta a capofitto senza pensarci? E i primi giorni come sono?
Devo dire che è una cosa che mi da un pò d'ansia solo a pensarci.
Se ti va di raccontare....lo chiedo anche ad altri che hanno fatto l'esperienza.
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Allora, io non sono fobico, sono un taciturno introverso poco sociale, ma non ho patologie in corso.
Sono entrato nel partito perché al nord soprattutto ci sono questi tizi che pubblicizzano riunioni e poi, quando abbocchi, cercano di farti ritornare. Sono esperti nella persuasione ed io, un po' perché ero interessato, un po' perché avevo bisogno di contatti sociali, ho accettato di dare loro una mano.
Da una parte mi piaceva, da un'altra era stressante, anche perché, essendo introverso, le mie rese erano da primato negativo.
Non era un lavoro, era puro volontariato e quindi non ci guadagnavo nulla.
Altro estrovertimento consisteva nel mio lavoro principale: l'insegnante. E' un lavoro che reputo disadatto ad un introverso, in quanto è fondamentale sapersi vendere. Insegnare è puro estrovertimento e snaturamento: consiste nell'obbligare dei ragazzi a fare cose che non volevano fare. E' un lavoro continuo di persuasione.
Oggi quando passo davanti ad una scuola mi viene da vomitare.
Terapia d'urto? No grazie. Scelgo Anepeta.
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23-03-2011, 00:37
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Quale pertito, se posso chiedere?
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Si trattava di un partito leninista extraparlamentare.
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23-03-2011, 00:46
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Chi è introverso rimane introverso, e anzi, credo che la crescita personale si sia arrestata spendendo tempo ad estrovertirmi.
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Quoto, la terapia d'urto non funziona per tutti. L'introversione, poi, a differenza della fobia, è una parte del carattere ineliminabile.
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23-03-2011, 00:48
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#18
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Messaggi: 663
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Può essere una buona cosa. Però fai attenzione. A quello che dici e a come lo dici, non devi far trapelare "stranezze" della tua vita ed insicurezze.
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23-03-2011, 09:28
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#19
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Io ho sempre lavorato col pubblico: nessun miglioramento. Sono il tizio simpatico, disponibile ed insignificante
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23-03-2011, 11:52
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#20
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Avanzato
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Bari
Messaggi: 384
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Io ho sempre lavorato col pubblico: nessun miglioramento. Sono il tizio simpatico, disponibile ed insignificante
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Se risulti così vuol dire che utilizzi solo toni di voce e stati d'animo simpatici, solari... questo genere di atteggiamento è ottimo nell'approccio, ma manca di qualsiasi spessore, è qualcosa che torna utile quando saluti qualcuno, quando lo approcci, ma non per creare qualcosa di concreto.
Diciamo che all'inizio è bello essere così, per poi bisogna passare a qualcosa di più serio ma cordiale, più avanti ancora serve qualcosa di serio per trattare quegli argomenti che spesso fanno nascere il legame.
L'ho appresa in un seminario sulla vendita dove si parla di voce gialla, verde, blu, rossa. Si trova facilmente sul web.
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