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Vecchio 22-03-2011, 13:31   #1
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
Vecchio 22-03-2011, 13:50   #2
Avanzato
L'avatar di The Chosen One
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
La strada corretta per venirne fuori a mio parere è proprio questa.Bisogna farsi violenza e non mollare,solo dopo capirai quanto i tuoi confini si sono allargati..
Con me ha funzionato! peccato il contratto trimestrale.. però sono salito di parecchi gradini nella mia scalata.
Vecchio 22-03-2011, 16:02   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
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E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
Io faccio un lavoro che mi mette a contatto con molte persone, all'inizio è stato un pò un trauma, ma poi ci si prende la mano, mi ha aiutato molto....certo non aspettarti di guarire, io al lavoro mi forzo e riesco ad essere normale/quasi estro....fuori dal lavoro mi chiudo e mi isolo -__-.
Comunque ti consiglio assolutamente di cogliere quest'occasione perchè ci si riesce, tranquillo, se ce la faccio io ce la fanno tutti
Vecchio 22-03-2011, 16:16   #4
Banned
 

-----------------------

Ultima modifica di criptico; 14-11-2011 a 12:14.
Vecchio 22-03-2011, 16:17   #5
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
E' ciò che sto pensando di fare...
Ho l'opportunità di fare un lavoro in cui dovrò per forza essere a contatto con molte persone, inutile dire che solo a pensarci mi viene un bel pò di ansia, all'inizio non sarà sicuramente facile, però chissà che la mia psiche non agisca bene e possa aiutarmi a superare questo mio profondo disagio.
Voi cosa ne pensate? Avete mai provato a fare una cosa del genere? Com'è andata?
PS: Vi saluto tutti, non so se qualcuno si ricorda di me, è da un bel pò che non scrivo ma ho continuato a leggervi giorno più, giorno meno quotidianamente
Sì, è una prassi che ho subito.
Non so quanto mi abbia cambiato, di certo non abbastanza per venire definito normale.
Ho dovuto vendere giornali politici porta a porta; adesso quando incontro quelli del partito cambio strada.

La sensazione è quella di riuscirci (e male), ma di non avere adattamenti positivi.
Chi è introverso rimane introverso, e anzi, credo che la crescita personale si sia arrestata spendendo tempo ad estrovertirmi.
Vecchio 22-03-2011, 19:17   #6
Esperto
L'avatar di Redman
 

Io sono anni che faccio un lavoro a contatto con le persone
eppure i miei bei rossori li ho praticamente sempre
la cosidetta terapia d'urto non mi è servita a nulla
Vecchio 22-03-2011, 19:48   #7
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ho dovuto vendere giornali politici porta a porta; adesso quando incontro quelli del partito [...]
Quale pertito, se posso chiedere?
Vecchio 22-03-2011, 19:56   #8
Esperto
L'avatar di Reventon
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Sì, è una prassi che ho subito.
Non so quanto mi abbia cambiato, di certo non abbastanza per venire definito normale.
Ho dovuto vendere giornali politici porta a porta; adesso quando incontro quelli del partito cambio strada.

La sensazione è quella di riuscirci (e male), ma di non avere adattamenti positivi.
Chi è introverso rimane introverso, e anzi, credo che la crescita personale si sia arrestata spendendo tempo ad estrovertirmi.

Mi chiedo spesso ultimamente, poichè prima o poi spero di lavorare e magari sarà uno di questi lavori a contatto con la gente, come si arriva a questa realtà?
Cioè spiego meglio: quali sensazione si hanno, soprattutto se si è una persona che sta un pò alla volta perdendo contatti con la gente e inizia a rintanarsi sempre più in casa? C'è una preparazione prima, una sorta di farsi coraggio, o ci si butta a capofitto senza pensarci? E i primi giorni come sono?
Devo dire che è una cosa che mi da un pò d'ansia solo a pensarci.

Se ti va di raccontare....lo chiedo anche ad altri che hanno fatto l'esperienza.
Vecchio 22-03-2011, 21:12   #9
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

Sono contento che diversi di voi mi abbiano incoraggiato, sinceramente credevo in un parere più negativo a riguardo, domani do l'Okay per il posto, spero che un giorno alla medesima domanda fatta da un altra persona potrò rispondere di si, che lanciarsi a capofitto è una mossa valida per uscire fuori da questa merda.
Vecchio 22-03-2011, 21:23   #10
Banned
 

In bocca al lupo di cuore!!!
Io sono anni che faccio terapia d'urto praticamente in ogni ambito della mia vita...
Niente di eclatante intendiamoci ma qualche miglioramento c'è stato...
Vecchio 22-03-2011, 21:53   #11
Banned
 



Consiglio? SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI!SI !

Io l'ho fatto e sono migliorato parecchio.

Anche se ne resta da fare di strada....
Vecchio 22-03-2011, 22:14   #12
Esperto
L'avatar di Rocky Balboa
 

anche secondo me è la soluzione giusta, in bocca al lupo e aggiornaci!!

tratto da un libro che sto leggendo..

"II motivo per cui è spesso difficile cambiare uno schema (emozionale o comportamentale) è perché è letteralmente "programmato" dentro di te. Un ricercatore ha provato questo muovendo il dito di una scimmia avanti e indietro, monitorando le connessioni fra le cellule dei nervi nel cervello. Con il ripetersi del movimento, lui notava che il filo di connessione si fortificava e, dopo aver mosso il dito dell'animale centinaia di volte, si formava un percorso senza resistenza."programmato" per questo tipo di comportamento, il dito della scimmia continuava a piegarsi da sé, perfino dopo la fine del condizionamento."


la fase piu' difficile è senza alcun dubbio all'inizio.
Vecchio 23-03-2011, 00:21   #13
Banned
 

Rocky hai colto il nodo principale: non siamo così geneticamente, come alcuni vogliono farci credere (benchè certo ci sia una qualche predisposizione), ma abbiamo subito un pesante condizionamento, per cui, a livello prettamente fisico, abbiamo alcune vie neuronali (quelle della fobia) molto forti ed altre (quelle che ci indurrebbero alla socievolezza) molto deboli. L'unica cosa che possiamo fare è de-condizionarci, con allenamenti finalizzati a creare nuovi percorsi sinaptici, che si traducono in nuove strategie di approcciarsi alla realtà: questo, ovvio, è un compito lungo e faticoso, richiede disciplina ed esercizi mirati esattamente come un allenamento in palestra, altrimenti i risultati non ci saranno o saranno scarsi (e questo credo sia il caso di tutti quelli che prima dicevano di aver provato e di aver fallito, o aver ottenuto risultati modesti). E' come se mi iscrivessi in palestra, andassi là ogni tanto a fare qualche esercizio a casaccio, poi mi lamentassi perchè non ho risultati.
Sinteticamente, a grey: ce la puoi fare, ma non illuderti, no ci saranno miracoli e dovrai fare un passettino alla volta. Specialmente nei primi tempi, quando dovrai fronteggiare tutte le tue fobie e constatare i tuoi limiti, sarà dura psicologicamente; ma se terrai duro e rimarrai focalizzata sul tuo obiettivo, i risultati ci saranno, e potrebbero essere, chissà, anche al di sopra delle tue aspettative. Tutto dipende da te.
Vecchio 23-03-2011, 00:27   #14
Banned
 

E' probabile che la terapia d'urto non funzioni con tutti, ma vedo che hai preso nella maniera giusta l'approccio a questa nuova esperienza. Agli inizi sarà un pò traumatico, non ti scoraggiare subito, resisti...è come se devi scontare una pena per guarire, in bocca al lupo
Vecchio 23-03-2011, 00:36   #15
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Reventon Visualizza il messaggio
Mi chiedo spesso ultimamente, poichè prima o poi spero di lavorare e magari sarà uno di questi lavori a contatto con la gente, come si arriva a questa realtà?
Cioè spiego meglio: quali sensazione si hanno, soprattutto se si è una persona che sta un pò alla volta perdendo contatti con la gente e inizia a rintanarsi sempre più in casa? C'è una preparazione prima, una sorta di farsi coraggio, o ci si butta a capofitto senza pensarci? E i primi giorni come sono?
Devo dire che è una cosa che mi da un pò d'ansia solo a pensarci.

Se ti va di raccontare....lo chiedo anche ad altri che hanno fatto l'esperienza.
Allora, io non sono fobico, sono un taciturno introverso poco sociale, ma non ho patologie in corso.
Sono entrato nel partito perché al nord soprattutto ci sono questi tizi che pubblicizzano riunioni e poi, quando abbocchi, cercano di farti ritornare. Sono esperti nella persuasione ed io, un po' perché ero interessato, un po' perché avevo bisogno di contatti sociali, ho accettato di dare loro una mano.
Da una parte mi piaceva, da un'altra era stressante, anche perché, essendo introverso, le mie rese erano da primato negativo.
Non era un lavoro, era puro volontariato e quindi non ci guadagnavo nulla.

Altro estrovertimento consisteva nel mio lavoro principale: l'insegnante. E' un lavoro che reputo disadatto ad un introverso, in quanto è fondamentale sapersi vendere. Insegnare è puro estrovertimento e snaturamento: consiste nell'obbligare dei ragazzi a fare cose che non volevano fare. E' un lavoro continuo di persuasione.
Oggi quando passo davanti ad una scuola mi viene da vomitare.

Terapia d'urto? No grazie. Scelgo Anepeta.
Vecchio 23-03-2011, 00:37   #16
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Quale pertito, se posso chiedere?
Si trattava di un partito leninista extraparlamentare.
Vecchio 23-03-2011, 00:46   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Chi è introverso rimane introverso, e anzi, credo che la crescita personale si sia arrestata spendendo tempo ad estrovertirmi.
Quoto, la terapia d'urto non funziona per tutti. L'introversione, poi, a differenza della fobia, è una parte del carattere ineliminabile.
Vecchio 23-03-2011, 00:48   #18
Esperto
 

Può essere una buona cosa. Però fai attenzione. A quello che dici e a come lo dici, non devi far trapelare "stranezze" della tua vita ed insicurezze.
Vecchio 23-03-2011, 09:28   #19
Esperto
L'avatar di barclay
 

Io ho sempre lavorato col pubblico: nessun miglioramento. Sono il tizio simpatico, disponibile ed insignificante
Vecchio 23-03-2011, 11:52   #20
Avanzato
L'avatar di RainWillEnd
 

Quote:
Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Io ho sempre lavorato col pubblico: nessun miglioramento. Sono il tizio simpatico, disponibile ed insignificante
Se risulti così vuol dire che utilizzi solo toni di voce e stati d'animo simpatici, solari... questo genere di atteggiamento è ottimo nell'approccio, ma manca di qualsiasi spessore, è qualcosa che torna utile quando saluti qualcuno, quando lo approcci, ma non per creare qualcosa di concreto.

Diciamo che all'inizio è bello essere così, per poi bisogna passare a qualcosa di più serio ma cordiale, più avanti ancora serve qualcosa di serio per trattare quegli argomenti che spesso fanno nascere il legame.


L'ho appresa in un seminario sulla vendita dove si parla di voce gialla, verde, blu, rossa. Si trova facilmente sul web.
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