Premessa: Capitai qui per caso. Mi piace leggere i vostri messaggi, mi fanno sentire meno solo. Lo so, è una cosa molto vile. Ma cosa ci volete fare, mal comune mezzo gaudio.
Dopo tante settimane trovo il coraggio di presentarmi, la mia paura per il prossimo non si limita solamente alla vita reale. Devo dire la verità, mi sento un povero idiota, ma comunque...
Che dire, sono effettivamente una larva. Come una larva ho vissuto il periodo che per gli altri, per le persone normali, è il più bello di tutta la vita. Posso dire di aver buttato alle ortiche l'intera adolescenza. Però non è dipeso esclusivamente da me e dalla mia intrinseca incapacità di relazionarmi con gli altri; gli anni delle scuole medie sono stati traumatici, e penso che il problema di fondo risieda proprio in quel periodo. Ho subito le cattiverie dei miei compagni e delle mie compagne (una in particolare) dovute al mio aspetto fisico (ero davvero bruttino) che mi hanno riempito la testa di complessi. I ragazzi a quella specifica età sono particolarmente crudeli, non saprei spiegare il perché.
Io ne sono uscito annichilito.
Ora ho una paura folle del giudizio altrui, sopratutto quello femminile.
In presenza di altre persone, in genere sconosciute (ma non solo), soffro di alcuni sintomi riscontrabili anche in soggetti affetti da fobia sociale: sudorazione eccessiva, salivazione scarsa, rossore, battiti accelerati, tremore della voce e sopratutto grosse difficoltà nel parlare. Mi trovo a disagio in qualsiasi luogo al di fuori delle mie quattro mura.
A tutto ciò aggiungiamo una scarsissima autostima, giustificata dal fatto che non so fare nulla, ho sempre fallito in tutti i campi.
Non ho mai consultato alcun specialista e non intendo farlo, anche se forse ne avrei bisogno.
C'è da dire che prima di quegli anni (gli anni delle medie) non avevo mai avuto grossi problemi a relazionarmi con il prossimo, infatti posso dire di aver passato tutto sommato un'infanzia serena. Avevo qualche amico, sebbene il mio carattere sia sempre stato votato all'introversione.
Adesso ho quasi 19 anni e pochissimi amici\conoscenti che sono messi male quanto me, se non peggio. E comunque li vedo di rado, al di fuori della scuola.
Ho trascorso gli ultimi 8 anni di vita nell'apatia più totale, tra videogiochi, libri e cazzate varie. Sempre rigorosamente entro le mura domestiche. Io, socialmente, non esisto.
Ultimamente, però, sto cercando di uscirne. Mi sono messo in testa di coltivare un hobby, per riempire il vuoto. Vorrei imparare a suonare la chitarra, anche da autodidatta. Sto mettendo da parte dei soldi per lo strumento. Ieri ho addirittura accettato un invito al cinema; per quanto il film mi facesse schifo e la compagnia mi mettesse in difficoltà, mi sono sforzato di andarci. Ho sudato freddo, ma ho riempito due ore di nulla con un -dimenticabilissimo- film.
Sempre meglio che macerare in casa.
In questo ultimo mese ho deciso di affrontare la vita un po' più attivamente, pur consapevole di averla irrimediabilmente compromessa.
Questo è quanto. Spero che questa piattissima e freddissima presentazione non annoi nessuno, non sono bravo a scrivere.
Ciao a tutti, e buone feste ^^