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Vecchio 07-12-2017, 12:44   #1
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L'avatar di fobicona
 

Buongiorno!
Una delle fobie che più mi fa stare male nella vita è l'amaxofobia, cioè il panico che mi prende al pensiero di dovermi mettere in auto a guidare. Ho letto già diverse discussioni qui sul forum, ma ci tenevo ad aprirne una io. Mi è capitato spesso di sfogliare le discussioni di questo forum sui problemi alla guida. Infatti, ho preso la patente a 19 anni e mezzo - circa cinque anni e mezzo fa -, per fortuna al primo colpo sia teoria e sia pratica, però dei problemi accaduti all'esame di pratica mi avevano convinta di non saper guidare, quindi per anni ho totalmente rimosso questo pensiero dalla mente, aggiungendolo alle mie varie sconfitte. C'è anche da dire che forse ho preso la patente troppo in fretta, quando alla fine non ne avevo poi questa grande necessità: sono molto abituata a camminare e a prendere mezzi pubblici, inoltre, non sono una grande "viaggiatrice" e non ho amicizie o esigenze tali da dovermi spostare molto in auto. Ci avevo riprovato un mese e mezzo fa, facendomi aiutare da mio padre e, inaspettatamente, me la cavavo anche benino, ma purtroppo appena salivo in auto, il panico prendeva il sopravvento e ho dovuto smettere, però questo è un cruccio che vorrei togliermi. Non mi fossi mai presa la patente, ok, attualmente non avrei neanche i soldi per prenderla, ma una volta presa, mi sento come se avessi lasciato una cosa a metà. Infatti già al momento sono single e disoccupata, ci si mette anche questa, ma vabbé...Magari gli altri che guidano hanno motivazioni tipo molte amicizie, il lavoro ecc , cose che io non ho...C'è anche da dire che, di mio, non è che me ne freghi tanto di guidare, però a volte penso di aver buttato tempo e denaro inutile appresso a questa benedetta patente...Se qualcuno se la sentisse di darmi qualche consiglio o di riportarmi la sua testimonianza con la guida/patente, faccia pure
Vecchio 07-12-2017, 13:58   #2
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Consigli purtroppo no, sfortunatamente ho lo stesso problema.

L'altro giorno mi trovavo in macchina con una persona e mi si ghiacciava il sangue nelle vene a girare nel silo del parcheggio anche se non ero io a guidare
Vecchio 07-12-2017, 14:04   #3
dot
Intermedio
L'avatar di dot
 

Anche io ho avuto problemi all'inizio. Ho preso la patente tardi (a 20 anni) per motivi economici. I primi due-tre anni di patente però avevo una paura fottuta di sbagliare, andare fuori dai territori conosciuti, ecc... Quindi guidavo poco e cercavo di usare i mezzi il più possibile.

La terapia d'urto, o meglio la necessità, hanno risolto il problema.

Per mangiare devo lavorare. Prima della patente per lavorare mi faceva le nottate nelle stazioni, dozzine di km a piedi... Dopo la patente centinaia di km, autostrade, grosse città: l'ansia e la paura mi distruggevano ma senza lavorare non potevo mangiare.

Mi capita ancora di andare in paranoia quando c'è qualcun'altro in macchina con me, ma va molto meglio.

La fame risolve qualsiasi problema!
Vecchio 07-12-2017, 18:10   #4
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L'avatar di fobicona
 

Quote:
Originariamente inviata da Demiurgo Visualizza il messaggio
Consigli purtroppo no, sfortunatamente ho lo stesso problema.

L'altro giorno mi trovavo in macchina con una persona e mi si ghiacciava il sangue nelle vene a girare nel silo del parcheggio anche se non ero io a guidare
Idem!
Vecchio 07-12-2017, 18:52   #5
Banned
 

Io ho paura di perdermi.. se ad esempio devo andare in un posto che non conosco, giro con tre navigatori e mi studio il percorso giorni e giorni prima, ho anche l'incubo dei camion se mi passano davanti o di fianco inizio a sudare freddo. Ma queste sono situazioni legate alla guida, l'atto pratico della guida non mi crea grossi problemi.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk
Vecchio 07-12-2017, 18:58   #6
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L'avatar di fobicona
 

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Originariamente inviata da Nagato Visualizza il messaggio
Io ho paura di perdermi.. se ad esempio devo andare in un posto che non conosco, giro con tre navigatori e mi studio il percorso giorni e giorni prima, ho anche l'incubo dei camion se mi passano davanti o di fianco inizio a sudare freddo. Ma queste sono situazioni legate alla guida, l'atto pratico della guida non mi crea grossi problemi.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk
Beato te! Invece stranamente il fatto di perdermi non mi ha mai neanche sfiorato il cervello, però lo comprendo. A quanto pare la guida porta diversi tipi di paure, alcune dovute all'atto pratico (come nel mio caso), e altre dovute al "modo" in cui si guida.
Ringraziamenti da
cancellato18934 (07-12-2017)
Vecchio 07-12-2017, 21:02   #7
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Io non ho tanto la paura di guidare, quanto quella di trasportare terze persone in macchina. Mi agito enormemente, comincio a sbagliare, faccio errori grossolani e guido pure peggio del solito.
Non so quante occasioni di uscire ho perso col rischio che dovessi trasportare altri o metterci la macchina per arrivare in un punto. In certi periodi era uno degli handicap più grandi, tanto che arrivai a "detestare" il fatto di avere l'uso dell'auto e di abitare fuori città, fatto per il quale avrei dovuto sempre e comunque prendere la macchina e quindi rischiato che altri mi chiedessero di trasportarli, cosa a cui io non avrei saputo dire di no. E quindi ogni volta dovevo accampare scuse, non sono di strada ecc.
Fortunatamente ho avuto un paio di "assist" dalla sorte:alcuni amici abitano in centro città (e mai chiedono passaggi) e altri si ritrovano in un posto per raggiungere il quale io devo fare una strada diametralmente opposta agli altri.
Per risolvere quindi evito le uscite a rischio, avendo sviluppato una gerarchia delle possibilità d'uscita:

1) si va in centro città con gli amici che abitano in centro.

2) si va in centro città dopo cena fingendo un'impegno se era prevista una cena a "rischio" fuori centro

3) si va nel consueto posto di ritrovo, se non sono previsti ulteriori spostamenti

4) si evita ogni altro itinerario fuori mano

5) se il punto 4 è inevitabile si accampa un "io vi raggiungo dopo, sapete sono impegnato".

6) si evita ogni locale alla moda, rigorosamente tutti a rischio. Quella "serata" l'anno inevitabile riesco sempre a non essere guidatore designato: minaccio grandi bevute

7) casi particolari:
a) capodanno fuori casa in posto "comodo": si va cercando di subodorare ogni rischio possibile, se il rischio si presenta:
a.1) si neutralizza con anticipo: si va prima con la scusa di trasportare in anticipo vivande varie (se capodanno in casa), si va via prima con scusa.
a.2) si sfrutta ogni opportunità possibile: ad es. un capodanno dove ho gentilmente messo l'auto a disposizione di mia sorella, liberandomene (dell'auto) e scroccando lo spostamento in andata
b) capodanno in posto scomodo ma raggiungibile: si accampa impegno prima e si arriva a "cose fatte"
c) capodanno in posto scomodo e lontano: si salta a piè pari.
d) spostamento "particolare" lontano: ci si organizza strategicamente a seconda del caso.
Vecchio 07-12-2017, 21:04   #8
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A me invece guidare rilassa, infatti quando sono giù spesso prendo la macchina e vado in giro...

Ma cos'è che ti inquieta? La possiblità di fare incidenti? Di perdere il controllo della vettura? Di fare figure di merda con gli altri automobilisti? La claustrofobia dell'abitacolo? O apparentemente non c'è nulla?
Ringraziamenti da
Usuaroo (07-12-2017)
Vecchio 08-12-2017, 12:30   #9
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L'avatar di fobicona
 

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Originariamente inviata da Flood Visualizza il messaggio
A me invece guidare rilassa, infatti quando sono giù spesso prendo la macchina e vado in giro...

Ma cos'è che ti inquieta? La possiblità di fare incidenti? Di perdere il controllo della vettura? Di fare figure di merda con gli altri automobilisti? La claustrofobia dell'abitacolo? O apparentemente non c'è nulla?
E' come se un mostro - cioè il panico - s'impossessasse di me, senza motivo
Vecchio 08-12-2017, 13:14   #10
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Io pian piano ce la sto facendo. Attualmente sono quasi completamente libero, faccio viaggi in autostrada e l'ultima volta ho trasportato familiari. Rimangono da superare le difficoltà di avere passeggeri estranei (non familiari), e nelle tresferte di lavoro per ora faccio guidare gli altri. Ma non posso negare che rispetto a 5, e ancor di più a 10 anni fa, sia cambiato tutto, con infinito beneficio per la mia vita.

La cosa che mi preme far capire è che si tratta di un percorso lento, graduale, per cui si impiega anche anni e non c'è nessun bisogno di avere fretta. Però bisogna fare quei passettini piccoli, uno dopo l'altro. Prendendosi anche delle pause dopo essere saliti di un gradino, ma non tornando indietro. Poi le esigenze e gli imprevisti della vita decidono per noi, e capendo quando ci si può spingere, si può fare ulteriori passettini avanti.
Vecchio 08-12-2017, 20:45   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da fobicona Visualizza il messaggio
E' come se un mostro - cioè il panico - s'impossessasse di me, senza motivo
Cerca di razionalizzare la cosa. Chiediti: cosa potrebbe succedere? Un incidente? Ma quello può capitare anche se stai a casa (gli incidenti domestici sono tra le prime cause di decesso).
Poi non so, procedi a piccoli passi. Tipo accendi l'auto e stai un po' ferma per ambientarti, magari metti su un cd che ti piace o che ti dà la carica. La musica alle volte aiuta molto a sbloccarsi...
Ringraziamenti da
Rainbow Veins (08-12-2017)
Vecchio 13-12-2017, 18:54   #12
Avanzato
L'avatar di fobicona
 

Ancora grazie a voi per avermi risposto
Comunque ho delle novità, e sapeste quanto sono positive! Domenica mattina, dopo che il giorno prima mamma e papà mi avevano ribadito più volte la necessità di riprendere a guidare, dissi a papà che ero pronta a ricominciare le guide e lui mi ha risposto testuali parole: - Adesso te lo faccio sapere io a te quando, non lo so, ti vedo troppo indecisa. - Naturalmente non gli dirò più nulla, sono passati tre giorni e lui fa finta di nulla, conoscendolo vuole accantonare la cosa. Non mi resta che aspettare di avere qualche soldo tra le mani (potrei anche morire prima) e rivolgermi a qualche autoscuola...
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