Cara mamma,
È la tua festa.
È la tua festa e tu hai reclamato un regalo,ma la pianta che ti ho regalato al tuo compleanno è morta.Allora niente pianta, ti ho fatto una torta,ma è uscita tutta dalla tortiera, ho rovinato il forno ed è rimasto un quadrato marrone e molle, te la porto lo stesso.
Cara mamma,con te non si può mai parlare perchè ci chiudi la bocca,o ti alzi e vai via,perchè hai le pignatte sul fuoco.
Mamma tu vorresti nipoti,ma mi hai insegnato che avere figli è la peggiore delle disgrazie e io grazie a te non ne avrò mai,e ti ringrazio per questo.
Tu mi hai sempre detto che non ce la potevo fare,e infatti non ce l'ho mai fatta.
Tu sei convinta che io sia sfigata e infatti lo sono.
Ti preoccupi che abbia sempre da mangiare a sufficienza e sia abbastanza coperta in inverno e al fresco d'estate.
Non preoccuparti mamma, le tue ossessioni mi hanno tenuta al riparo, nutrita e vestita quanto basta, e sola e in balía del mondo.E di te,dei tuoi sbalzi d'umore e del tuo fare il bello è il cattivo tempo nelle nostre vite,tutti ossessionati da te.
A te non piacciono le persone schive e riservate,non ti piace mio fratello e ti piacevo io, perchè chiacchieravo tanto.
Ma tu non hai orecchie per ascoltare, hai la testa sotto la sabbia, dormi e ti riposi e io ero sola,ti cercavo,non ti trovavo, e tu non capivi perchè non volevi.
Mamma,sono stata io a dire a tutti che la tua era depressione forte, che non erano capricci,che andavi curata.Però tu non ti sei occupata della mia, tu non sopporti la nostra sofferenza e non la vuoi.E io non te la mostro.
Mamma io non ti ho mai voluta,fin da piccola volevo disperatamente un'altra mamma,bella giovane e allegra, volevo una mamma che abbracciava, e ora che dovrò occuparmi di te come farò?Come farò,ad amarti se non mi hai insegnato ad amare .
Siamo una l'ossessione dell'altra, tu mi hai insegnato la paura,e io l'ho imparata.