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25-01-2013, 15:28
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Questo si può chiamare autolesionismo, nel suo caso può essere sicuramente un disturbo. Per cui è importante che le consigli di frequentare uno specialista.
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25-01-2013, 15:34
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#22
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,630
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quoto chopin, mi sembra un problema parecchio grosso da poter affrontare senza competenze al riguardo.
io di mio, leggendo il post di allocco, quando sono alterato molte volte mi capita di tirar pugni a muri e armadi(che poi tocca cambiare -.-) ma più che autolesionismo in quel caso lo considero un semplice sfogo di nervi, al pari di urlare o piangere
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25-01-2013, 15:56
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#23
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,339
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ma per piacere non tagliarti!!!
siete delle emo?
no io mi tagliai ripetutamente i polsi anni fa,davanti a una stronza che ero innamorato perso,poi ho cominciato a volermi piu bene,e avere piu cura di me stesso,e a imparare a farmi meno male e se son costretto meglio a farlo che subirlo
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25-01-2013, 16:03
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#24
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
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Quote:
Originariamente inviata da dentromeashita
ma per piacere non tagliarti!!!
siete delle emo?
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...
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25-01-2013, 16:41
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#25
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 1,272
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Quote:
Originariamente inviata da dentromeashita
ma per piacere non tagliarti!!!
siete delle emo?
no io mi tagliai ripetutamente i polsi anni fa,davanti a una stronza che ero innamorato perso,poi ho cominciato a volermi piu bene,e avere piu cura di me stesso,e a imparare a farmi meno male e se son costretto meglio a farlo che subirlo
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aspè ti eri fidanzato con una emo e voleva che ti tagliassi ?
Quote:
Originariamente inviata da Quinzio
Ecco esatto buttati dal secondo piano, poi quando sei su un letto d'ospedale con un polmone perforato me lo spieghi cos'è meglio.
Su questo forum si legge roba impossibile.
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il dolore fisico però non dura in genere a lungo, non è facile trovare una persona che per un forte dolore fisico vuole morire
poi come dice Marco Russo può essere controllato con allenamento
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Ultima modifica di Sverso; 25-01-2013 a 16:44.
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25-01-2013, 17:17
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#26
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da Quinzio
Ragazza ma stai scherzando o sei seria ?
Hai terrore del dolore fisico ? Ma è normale.
Cosa vorresti, provare piacere a tagliarti la pelle ?
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Il tono iniziale del topic era ironico, ora lo è diventato un po' meno (per fortuna, forse).
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
la prima volta che mi tagliai, credevo d'essere semplicemente annoiato. Ho provato una sensazione forte d'essere vivo.
Non credo che funzioni allo stesso modo se uno non ha di questi problemi.
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Difatti, mi ha come riportata alla realtà. Una sensazione sconvolgente, decisamente negativa, ma tanto intensa da risvegliami da una sorta di apatia/intensa tristezza.
Quote:
Originariamente inviata da Aree
Ma che significa "mi son tagliata per provare" ?
"mi sono imbottita di psicofarmaci per provare" o
"ho iniziato a digiunare per provare"
se sono "per provare" sti atteggiamenti, e questo significa che sei abbastanza lucida , iscriviti a un corso di bungee jumping, se sei alla ricerca di adrenalina puoi benissimo fare qualcosa che non ti danneggi.
Io non vorrei offenderti, ma mi tenti un sacco
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Quanto meno prima di dire certe cose assicuriamoci di aver capito appieno il significato delle cose, nello specifico l'utilizzo del verbo "provare".
Non era inteso per provare nel senso che volevo vedere cosa si provava così, perchè non avevo nulla da fare, ma provare nel senso che, a causa della sensazione assolutamente intensa, non sono riuscita ad andare oltre un certo punto.
E' un po' come dire "Ho provato a vincere la partita ma non ci sono riuscita perchè l'avversario era troppo forte".
Io non vorrei offenderti, ma mi tenti un sacco.
Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Questa è una motivazione comune per chi si ferisce in preda allo sconforto, istintivamente.
Per dire, come mordersi la mano quando si è arrabbiati, o tirare un pugno a un muro, o prendere una lima e bruciarsi il braccio.
L'altra grande fetta di autolesionisti cercano semplicemente qualcosa su cui avere il controllo.
Ho letto qualche post in questo argomento che mi ha ricordato questo approccio: prendersi cura di sé, darsi dei limiti nel farlo, stare attenti (all'igiene, al modo e tempo, alla componente estetica..)
Tutti modi di trasformare sé stessi in qualcosa su cui posso mettere mano liberamente, al riparo dagli occhi altrui, come si desidera.
Il modo in cui ne parli mi fa supporre che sia questo il caso...
L'idea di "provare" è un'illusione..
Si prova, con l'intenzione di non farlo più; ed è come se... per intenderci...
Come se tu scaricassi il "programma dell'autolesionismo". Lo fai, non ti piace, e lo lasci li... sul desktop.
Rimane a disposizione, ed è incredibilmente forte la tentazione, perché poche cose nei momenti di sconforto sembrano tanto gestibili e rassicuranti come quella..
In realtà, la decima volta che ti farai un piccolo taglietto, disinfettandolo con cura, non ne sarai tranquillizzata.. e vorrai allungarlo di mezzo centimetro... e poi dieci volte dopo ancora un po', e ancora eccetera eccetera..
L'idea stessa del controllo è un'illusione.. ci si dimentica sempre dell'assuefazione agli stimoli.
Come "disinstallare"?
I consigli di Faria e Aree sono i migliori, secondo me.
Nel caso in cui non basti, o non sia possibile.. un buon motivo per smettere è accorgersi di aver esagerato.
Purtroppo prima o poi succede. Quella sensazione di terrore e vulnerabilità che ne consegue è l'esatto opposto di ciò che si vorrebbe ricevere.. può fungere da grilletto per smettere, e iscriversi a un corso di bunjee jumping.
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Non avevo vagliato gli ultimi due punti. E' una prospettiva interessante e ora che ci penso ha un suo senso. Mi ero ripromessa, dopo una sensazione tanto forte, che non l'avrei più fatto...voglio dire, ieri sera sono stata tutto il tempo con il cuore a mille, anche ore dopo l'insano gesto. Oggi la cosa è cambiata, e sto vedendo tutto con un'altra ottica. Credo riuscirò a resistere alla tentazione, in caso, comunque, terrò aggiornato il topic.
Bisogna comunque tenere conto del fraintemdimento che c'è stato riguardo all'utilizzo del verbo "provare".
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Ultima modifica di Dianne; 27-01-2013 a 12:58.
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27-01-2013, 12:56
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#27
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
Dovevo quotare
sii presente per questa tua amica, perchè non credo si sia confidata con molti e se l'ha fatto con te significa che di te si fida e soprattutto che ha bisogno di te, sei sua amica e lei ha tutto il diritto di ricevere affetto e attenzioni da te...chiedile cos'è che non va, se puoi aiutarla, dille esplicitamente che ci sei, sii presente mentalmente e fisicamente e abbracciala direttamente tu, senza aspettare che sia qualcun altro a farlo.
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E' quello che sto facendo.
Ho aperto qualche topic relativo alla incapacità di aiutare le persone che mi sono vicine in questo periodo, e, oltre che al mio ragazzo, pensavo a lei.
Il fatto è che abbiamo un rapporto molto aperto e molto affettivo, ci diamo tutto (lei agli altri chiaramente nasconde i tagli) e cerchiamo di aiutarci a vicenda.
Eppure mi è "arrivata" ieri la notizie che sta continuando ad allargare i tagli e che ormai non sono più collocati soltanto alle braccia...la cosa è difficile, molto difficile. Mi sento impotente. Le ho detto di provare a ridurre piano piano la misura, con calma (Allocco disse che dopo 10 volte potrei volerlo allungare di mezzo centimentro, o usato in un certo senso il principio al contrario: se resisti a non fare tagli troppo lunghi per un po', se ti dai dei paletti precisi, forse con il tempo riuscirai a diminuire l'effettiva grandezza dei tagli).
Lei, a differenza mia, si fa dei veri e propri sfregi e ho paura che la cosa non possa che degenerare...
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27-01-2013, 13:24
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#28
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Avanzato
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 388
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
Ma che significa "mi son tagliata per provare" ?
"mi sono imbottita di psicofarmaci per provare" o
"ho iniziato a digiunare per provare"
se sono "per provare" sti atteggiamenti, e questo significa che sei abbastanza lucida , iscriviti a un corso di bungee jumping, se sei alla ricerca di adrenalina puoi benissimo fare qualcosa che non ti danneggi.
Io non vorrei offenderti, ma mi tenti un sacco
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Che significa "mi tenti un sacco" ?
Che vuoi tagliarti anche tu ?
Comunque credo che la ragione psicologia per l'autolesionismo sia che il dolore provoca il rilascio di sostanze psicoattive come la dopamina e le endorfine. Queste sostanze danno un senso di soddisfazione e di piacere.
Il bungee jumping in questo senso non funziona, perchè non da dolore in se.
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27-01-2013, 13:25
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#29
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Avanzato
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 388
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
Lei, a differenza mia, si fa dei veri e propri sfregi e ho paura che la cosa non possa che degenerare...
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Per fare i tagli cosa viene usato ?
Una lametta da barba ?
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28-01-2013, 20:40
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#30
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da Quinzio
Per fare i tagli cosa viene usato ?
Una lametta da barba ?
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Da coltelli da cucina a lame trovate chissà dove.
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18-03-2013, 19:37
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#31
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Wonderland
Messaggi: 268
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Ricordo quella sensazione. Tutto buio intorno, la lama che tagliava la pelle, il sangue che usciva e tutti i problemi mi sembravano scomparsi, la mia attenzione era totalmente concentrata sul sangue che scorreva. Un attimo dopo sentivo di aver raggiunto il limite della tristezza e che dovevo asciugare le macchie, coprire le ferite e ripartire come se niente fosse. Poi un giorno ho fatto di peggio e ho rischiato di morire. Non mi è bastato e dopo poco ho riniziato a tagliarmi. Poi ho rischiato di nuovo di morire, o ancor peggio, di vivere in condizioni di totale dipendenza dai miei familiari. Da lì ho deciso di smetterla con tutta quella merda, ho deciso che non ne valeva la pena. Ho capito che non si può scappare dai problemi sotterrandoci in una buca profonda 100metri perché prima o poi saremo costretti a tornare su e i problemi saranno sempre lì dove li abbiamo lasciati, e nel caso in cui non fosse più possibile tornare su da quella buca avremo buttato via una vita intera che poteva, tra tutta la merda, regalarci anche momenti stupendi e indimenticabili. I problem vanno affrontati, le emozioni devono essere vissute, anche le più angoscianti, sentire il dolore è davvero l'unico modo per imparare a superarlo, per imparare a riacquistare un sorriso, anche quando si pensava che non ce ne sarebbero stati più.
A chi si taglia oggi posso solo dire che non ne vale la pena. Forse può dare sollievo nel momento stesso in cui la lama scorre sulla pelle ma un attimo dopo tutto torna com'era, anzi peggio di com'era ed ogni volta che afferrerete quella lama il taglio sarà sempre più profondo. E' vero che si richiudono, ma le cicatrici rimangono e non solo sulla pelle. Rimangono sul cuore.
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