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21-01-2014, 17:04
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 974
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Qualcuno sa come fare, per riuscire a ricevere un sussidio, o indennità per malattia, nel mio caso dovuta alla fobia sociale, all'ansia, attacchi di panico e aggiungiamoci pure depressione.
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21-01-2014, 17:33
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#2
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Si chiama invalidità civile: esponi la cosa al tuo medico di famiglia e t'indicherà l'iter.
Parliamo di meno di 300 € mensili
Ovviamente se sussistono le condizioni e se uno ha realmente una patologia.
Chi vuole fare il falso invalido non ha opportunità se non commettendo reati e con la speranza, da parte mia, che venga individuato e punito.
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21-01-2014, 17:43
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Si chiama invalidità civile: esponi la cosa al tuo medico di famiglia e t'indicherà l'iter.
Parliamo di meno di 300 € mensili
Ovviamente se sussistono le condizioni e se uno ha realmente una patologia.
Chi vuole fare il falso invalido non ha opportunità se non commettendo reati e con la speranza, da parte mia, che venga individuato e punito.
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e aggiungo.. se si arriva alla percentuale di invalidità necessaria ad ottenere l'assegno, che mi pare superi l'80%.. e dubito sinceramente che per disturbi di ansia, depressione e fobia sociale si raggiunga tale percentuale..
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21-01-2014, 18:08
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Hai mai provato a fare una terapia? ò.O? A prendere dei farmaci? L'invalidità la si da nei casi estremamente gravi di depressione, tipo che la persona fatica ad alzarsi dal letto. ò.O Se intendi ricevere uno "stipendio". Solitamente, però, per i disturbi d'ansia come la fobia sociale difficilmente si da l'invalidità. ò.O L'invalidità si da nei casi di disturbi gravissimi mentali (depressione maggiore, schizofrenia, disturbo schizofreniforme, che appartiene sempre alle forme di schizofrenia e taaanti altri) che hanno anche uno stato neurovegetativo, ossia la persona è come se fosse in uno stato catatonico, non so se mi spiego. ò.O
Oppure... Nei casi estremi di disturbi della personalità, seppur difficilmente nella personalità evitante. Direi che la si può dare in disturbi della personalità come paranoide e schizotipico. Lo schizoide è difficile anche quello, perché, bene o male, un lavoro può trovarselo. ò.O Molti schizoidi lavorano. Inoltre, gli schizoidi NON sviluppano forme di schizofrenia o psicosi, al contrario dei paranoidi e schizotipici. Anche alcuni casi di narcisismo possono sviluppare disturbi deliranti, seppur contenuti, non da invalidità. Poi, c'è da aggiungere che, in alcuni casi di personalità evitante, può starci l'invalidità civile, specialmente quando la persona NON ha i soldi per pagarsi una terapia e i farmaci. Ma NON raggiungerà MAI uno stipendio!!! Forse nemmeno il paranoide e lo schizotipico! A meno che non sviluppino forme di schizofrenia (o disturbi psicotici) MOLTO gravi e ALTISSIMAMENTE invalidanti.
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21-01-2014, 19:02
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#5
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Ti faccio una domanda secca e diretta...
I benefici economici di un'eventuale invalidità civile li vedi come un'occasione per aver soldi in tasca in modo "passivo"?
Se non è questo il motivo, perché stai cercando il riconoscimento di un'eventuale invalidità civile e perché ti focalizzi sui benefici economici?
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21-01-2014, 19:02
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Ook ho piu chiara la situazione grz a tutti per aver risposto, ma nel mio paese cmq c'è un ragazzo ex drogato, che per depressione ecc, prende una invalidità, forse l'hanno fatto passare per psicotico allora devo dedurre, vabbe chissa che non lo sono pure io cmq, piu passa il tempo e piu mi convingo che posso esserlo, ma non so se lo pensaranno i medici che mi visiteranno pero'
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Ma hai mai provato a fare una terapia Matrix? ?
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21-01-2014, 20:23
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Devi rivolgerti al tuo medico.
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25-01-2014, 17:19
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Rispondo a entrambi, diciamo che economicamente, la cosa pure ha la sua importanza, visto che sia per cause di salute, che per occasioni il lavoro latita, e pur trovandolo, non penso potrei mai fare chissa che di guadagni.
Per quando riguarda la terapia, nei primi anni di malattia e di esplosione della fobia sociale, ho girato due o tre medici in vita mia, ma poi ho smesso sia per fattori economici, e per delusione verso questa branchia medica, sopratutto in seguito ad un episodio particolare, in cui per via di farmaci dati a caso, ho sofferto di bruttisssimi effetti collaterali, e da allora ho paura a prendere farmaci.
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La mia storia terapeutica è simile alla tua, tentativi di cura i primi anni di esplosione dei miei problemi psicologici ma sostanziale delusione sempre più forte, e sensazione di star sprecando anche i soldi della mia famiglia.
Quindi ora niente cura.
Ho un percorso formativo sfavorevole, un'età ormai sfavorevole anche quella, ho tentato di seguire dei corsi di formazione ma non sono riuscito a concluderne nemmeno uno. Dal punto di vista lavorativo sono al top...dell'indesiderabilità.
A differenza tua non conto più di tanto né su un inserimento lavorativo protetto (difficile dire se ci posso ambire, ma come minimo dovrei ritornare in carico al CPS di zona), né tantomeno su una piccola entrata come l'assegno di invalidità (che secondo me difficilmente spetta per casi come il nostro).
Inserimento lavorativo vorrebbe dire pensare di raggiungere il posto di lavoro e lavorare. Sembra incredibile (visti i "bassi" argomenti che spesso ricorrono sul forum) parlare di queste cose, ma c'è gente (ahimè) che ha un serio problema ad affrontare la vita fuori casa. Anche su questo forum. Una stretta minoranza suppongo...
Lavoro in casa? dubito ne esistano di seri, e senza titoli di studio specifici.
Assegno? i soldi non sarebbero male, mi darebbero un minimo d'indipendenza, ma fino a un certo punto. Con le spese ridotte al minimo non peso poi così tanto sulla mia famiglia né ci sono problemi ad arrivare a fine mese.
Anzi, mentre tutti parlano di riduzione di consumi, a me pare solo una cosa di buonsenso, finalmente consumare meno e spendere meno. Ma io l'ho sempre fatto. Ora stando quasi sempre in casa spendo ancora meno
Quando i miei genitori non ci saranno più? vedremo, conto di non rimanere solo, non mi sono arreso ancora del tutto alla mia situazione, ma se proprio non ci saranno altre opportunità potrei vagliare anche questa possibilità dell'invalidità o categoria protetta.
Credo nella solidarietà di coppia, e spero che la mia partner riesca (almeno lei) a lavorare, ha più speranze e possibilità, è più giovane, anche se la crisi è dura di questi tempi.
E credo non sia di quelle donne che cercano l'uomo ricco
Visto che ho la patente, cerco di dare una mano accompagnando, in famiglia, chi ne ha bisogno (fidanzata compresa). E' dura anche guidare, in queste condizioni, ma stringo i denti.
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25-01-2014, 18:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun
La mia storia terapeutica è simile alla tua, tentativi di cura i primi anni di esplosione dei miei problemi psicologici ma sostanziale delusione sempre più forte, e sensazione di star sprecando anche i soldi della mia famiglia.
Quindi ora niente cura.
Ho un percorso formativo sfavorevole, un'età ormai sfavorevole anche quella, ho tentato di seguire dei corsi di formazione ma non sono riuscito a concluderne nemmeno uno. Dal punto di vista lavorativo sono al top...dell'indesiderabilità.
A differenza tua non conto più di tanto né su un inserimento lavorativo protetto (difficile dire se ci posso ambire, ma come minimo dovrei ritornare in carico al CPS di zona), né tantomeno su una piccola entrata come l'assegno di invalidità (che secondo me difficilmente spetta per casi come il nostro).
Inserimento lavorativo vorrebbe dire pensare di raggiungere il posto di lavoro e lavorare. Sembra incredibile (visti i "bassi" argomenti che spesso ricorrono sul forum) parlare di queste cose, ma c'è gente (ahimè) che ha un serio problema ad affrontare la vita fuori casa. Anche su questo forum. Una stretta minoranza suppongo...
Lavoro in casa? dubito ne esistano di seri, e senza titoli di studio specifici.
Assegno? i soldi non sarebbero male, mi darebbero un minimo d'indipendenza, ma fino a un certo punto. Con le spese ridotte al minimo non peso poi così tanto sulla mia famiglia né ci sono problemi ad arrivare a fine mese.
Anzi, mentre tutti parlano di riduzione di consumi, a me pare solo una cosa di buonsenso, finalmente consumare meno e spendere meno. Ma io l'ho sempre fatto. Ora stando quasi sempre in casa spendo ancora meno
Quando i miei genitori non ci saranno più? vedremo, conto di non rimanere solo, non mi sono arreso ancora del tutto alla mia situazione, ma se proprio non ci saranno altre opportunità potrei vagliare anche questa possibilità dell'invalidità o categoria protetta.
Credo nella solidarietà di coppia, e spero che la mia partner riesca (almeno lei) a lavorare, ha più speranze e possibilità, è più giovane, anche se la crisi è dura di questi tempi.
E credo non sia di quelle donne che cercano l'uomo ricco
Visto che ho la patente, cerco di dare una mano accompagnando, in famiglia, chi ne ha bisogno (fidanzata compresa). E' dura anche guidare, in queste condizioni, ma stringo i denti.
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Una volta il figlio rimasto solo che risiedeva con i genitori aveva diritto alla pensione di reversibilità, ma non so oggi.
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25-01-2014, 20:46
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Ook ho piu chiara la situazione grz a tutti per aver risposto, ma nel mio paese cmq c'è un ragazzo ex drogato, che per depressione ecc, prende una invalidità, forse l'hanno fatto passare per psicotico allora devo dedurre, vabbe chissa che non lo sono pure io cmq, piu passa il tempo e piu mi convingo che posso esserlo, ma non so se lo pensaranno i medici che mi visiteranno pero'
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Ci vuole una diagnosi accertata da uno psichiatra, comunque può darsi che quel ragazzo ex tossico abbia anche problemi fisici visto la "vita" che ha fatto.
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25-01-2014, 21:16
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#11
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Ook ho piu chiara la situazione grz a tutti per aver risposto, ma nel mio paese cmq c'è un ragazzo ex drogato, che per depressione ecc, prende una invalidità, forse l'hanno fatto passare per psicotico allora devo dedurre, vabbe chissa che non lo sono pure io cmq, piu passa il tempo e piu mi convingo che posso esserlo, ma non so se lo pensaranno i medici che mi visiteranno pero'
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è molto probabile che LO SIA
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30-01-2014, 20:10
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Per quando riguarda la terapia, nei primi anni di malattia e di esplosione della fobia sociale, ho girato due o tre medici in vita mia, ma poi ho smesso sia per fattori economici, e per delusione verso questa branchia medica, sopratutto in seguito ad un episodio particolare, in cui per via di farmaci dati a caso, ho sofferto di bruttisssimi effetti collaterali, e da allora ho paura a prendere farmaci.
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Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun
La mia storia terapeutica è simile alla tua, tentativi di cura i primi anni di esplosione dei miei problemi psicologici ma sostanziale delusione sempre più forte, e sensazione di star sprecando anche i soldi della mia famiglia.
Quindi ora niente cura.
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Anche io ho dovuto cambiare tre psicologi, ma ora mi trovo bene ed i risultati si vedono.
È dura e ci vuole tempo, però sto molto meglio!
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30-01-2014, 20:19
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
l'unica strada per me ormai resta questa dell'invalidità, per quando riguarda l'altra via potrebbe essere quella sentimentale, ma ormai la vedo piu dura, proprio per i problemi psicologici che ho, non so se trovo qualcuna coraggiosa che mi piglia.......
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Anch'io una volta sognavo che arrivasse il principe azzurro, mi sposasse e mi permettesse di fare la casalinga, prendendosi cura di me in tutto.
Poi mi sono svegliata ed ho compreso che anche se si trova qualcuno che ci sopporta nonostante i nostri problemi psicologici, non possiamo chiedergli che si prenda cura anche del nostro mantenimento su tutta la linea. Funziona per un pò, dopodichè si stufa: nessuno vuole fare da balia a una persona per sempre.
Per quanto mi riguarda, ho scartato la via dell'invalidità.. scelta sofferta, ma voglio provare a prendere in mano la mia vita da sola, almeno tentare. Poi se e quando non ci riuscirò e fallirò, mi rimarrà solo quella strada..
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30-01-2014, 22:04
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Anch'io una volta sognavo che arrivasse il principe azzurro, mi sposasse e mi permettesse di fare la casalinga, prendendosi cura di me in tutto.
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Ma che tipo di casalinga sognavi di fare?
Che la casalinga sia una mantenuta è un mito da sfatare, a seconda del tempo e dalle mansioni dedicate alla casa se fare la casalinga fosse un mestiere si prenderebbero dai 2000 ai 7000 € al mese.
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30-01-2014, 22:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Ma che tipo di casalinga sognavi di fare?
Che la casalinga sia una mantenuta è un mito da sfatare, a seconda del tempo e dalle mansioni dedicate alla casa se fare la casalinga fosse un mestiere si prenderebbero dai 2000 ai 7000 € al mese.
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Non intendo sminuire le faccende della casalinga.. lo so bene che in casa si lavora, ma la differenza è che sei tra le tue mure di casa con la tua famiglia, che si suppone non ti faccia paura comee un datore di lavoro, i colleghi e il mondo esterno.. ma io parlo da sociofobica...
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31-01-2014, 13:29
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#16
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,206
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Anch'io una volta sognavo che arrivasse il principe azzurro, mi sposasse e mi permettesse di fare la casalinga, prendendosi cura di me in tutto.
Poi mi sono svegliata ed ho compreso che anche se si trova qualcuno che ci sopporta nonostante i nostri problemi psicologici, non possiamo chiedergli che si prenda cura anche del nostro mantenimento su tutta la linea. Funziona per un pò, dopodichè si stufa: nessuno vuole fare da balia a una persona per sempre.
Per quanto mi riguarda, ho scartato la via dell'invalidità.. scelta sofferta, ma voglio provare a prendere in mano la mia vita da sola, almeno tentare. Poi se e quando non ci riuscirò e fallirò, mi rimarrà solo quella strada..
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Beh un tempo era più normale la cosa.. Oggigiorno se non si lavora in 2 far quadrare i conti diventa dura (specie con dei figli.. ma del resto senza figli è anche poco utile e controproducente avere una casalinga fissa in casa imho..).
O ci si trova qualcuno di parecchio agiato economicamente o è quasi impossibile.. Anche per questo è difficile trovare qualcuno che accondiscenda a questa sistemazione..
Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Ma che tipo di casalinga sognavi di fare?
Che la casalinga sia una mantenuta è un mito da sfatare, a seconda del tempo e dalle mansioni dedicate alla casa se fare la casalinga fosse un mestiere si prenderebbero dai 2000 ai 7000 € al mese.
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Ellamadonna
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Ultima modifica di RhyenaN; 02-02-2014 a 23:40.
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02-02-2014, 23:26
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Anch'io una volta sognavo che arrivasse il principe azzurro, mi sposasse e mi permettesse di fare la casalinga, prendendosi cura di me in tutto.
Poi mi sono svegliata ed ho compreso che anche se si trova qualcuno che ci sopporta nonostante i nostri problemi psicologici, non possiamo chiedergli che si prenda cura anche del nostro mantenimento su tutta la linea. Funziona per un pò, dopodichè si stufa: nessuno vuole fare da balia a una persona per sempre.
Per quanto mi riguarda, ho scartato la via dell'invalidità.. scelta sofferta, ma voglio provare a prendere in mano la mia vita da sola, almeno tentare. Poi se e quando non ci riuscirò e fallirò, mi rimarrà solo quella strada..
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Beh, questo è, diciamo, molto femminile, ma di un tempo più che del presente. Ormai in effetti le donne in genere vogliono essere indipendenti, anche economicamente, e ciò è giusto.
Ma qui non si parla genericamente della società, ovvio. Qui si parla di casi molto particolari, di persone arrivate a 30 anni senza aver lavorato (tra queste ci sono anch'io). Giusto per sgombrare il campo dalle altre ipotesi.
E' brutto ammetterlo, ma se mi chiamassero ora, non andrei a lavorare, perché accettando un'ipotetica offerta mi sentirei "prigioniero" di questa scelta, l'ansia mi logorerebbe, fino all'impossibilità di gestirla. In passato mi sono dato all'alcool in situazioni del genere. Preferisco evitare.
Quindi non è nemmeno un problema di mancanza di opportunità o di crisi economica, quello può essere un'aggravante.
Tutti speriamo di farcela a superare questi blocchi, ma non è affatto semplice e non è affatto detto che, cure, farmaci, e il tempo, cambino le cose.
Quindi, non escludo nemmeno l'ipotesi di dover essere aiutato dalla partner (intanto ci sono i genitori e si spera ci saranno ancora a lungo).
L'invalidità può essere pure una possibilità.
Una persona si stufa di starti appresso? l'ho spesso pensato, mi sembrava di averne avuto anche prove convincenti con ex ragazze del passato, ma spero e credo che ciò non succederà.
Dipende dalla persona. Se è una persona che ti dà inconsapevolmente (oppure no), del tempo definito, una sorta di ultimatum per cambiare, allora o riesci a cambiare o la storia finirà.
Però se è una persona che davvero ti capisce, e magari (in maniera più o meno accentuata) vive le stesse cose, non si allontanerà.
E' che spesso si cerca davvero una specie di salvatore, di crocerossino/a, o principe/principessa, è un po' lo stesso.
Qualcuno che magari stia bene e speri ti contagi con la sua vita normale.
Non è più una mia aspirazione. Pazienza.
Preferisco una persona che cammini con me, non che mi guidi, perchè quelli che cercano di guidarti poi scappano perché vai troppo piano per loro.
E se non si lavora in due...beh...non lo so. Esiste anche la Caritas in qualche modo si farà.
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