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13-02-2014, 00:35
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#1
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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E' molto tempo che non scrivo sul forum, ma leggo quotidianamente gli interventi.
Mi trovo in una crisi personale profonda in cui mi sto trovando faccia a faccia con la mia vera natura.
Posso dire di aver superato totalmente i miei problemi relazionali con le persone. Sono mesi che mi trovo all'estero e ho dovuto interagire con milioni di persone di vario tipo per diverse ragioni e faccio un lavoro a contatto con pubblico senza difficoltà, ansie, sensi di inferiorità, timori, insicurezza, ecc.
Ma, nonostante questi incredibili progressi, mi sento molto male. Mi sento impermeabile. Nulla mi tocca sul piano emozionale. Provo totale disinteresse per le relazioni amicali e sentimentali. Posso trovarmi a interagire con divertimento e simpatia con chiunque, ma poi io non sento il bisogno di nessuno. Vorrei stare da sola, ma al tempo stesso ho paura di fare questo salto nel buio, di mollare tutto per poi pentirmene.
Attualmente ho in corso una convivenza con una persona con cui sto da molti anni. La sera arrivo a casa e vorrei stare completamente da sola. Invece devo soffrire la sua presenza, la sua voglia di parlare, il suo affetto. Non ce la faccio più. Non voglio essere costretta. Non sono felice. Superare la fs o la tendenza a evitare non significa trovare la felicità. Mi sono illusa. Devo accettare la mia natura da introversa e solitaria, il mio disinteresse e mancanza di bisogno di relazioni e mollare tutto.
NON QUOTARE, please
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13-02-2014, 00:53
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Anche io pensavo che dopo aver superato la FS sarei stato bene. Invece ho visto, come te, che superarla è solo una piccolissima parte, seppur importantissima, del "problema generale". Si, perchè poi ti puoi trovare con grande inesperienza in molti campi, ti puoi trovare ancora troppo introversa e silenziosa per instaurare rappporti duraturi e soddisfacenti, ti ritrovi con un linguaggio corporeo ancora da sistemare, con l'autostima da aumentare e probabilmente anche con il dover costruire la propria personalità fatta di valori. Valori che la FS, tenendoci chiusi a casa, non ci permetteva di sviluppare.
Non è vero che sei costretta ad accettare la tua natura. Non è scritto da nessuna parte come sei. Devi DEVI seguire la tua felicità. Chiediti cosa ti renderebbe felice, cosa vorresti fare, quali sarebbero le condizioni per cui ti ritroveresti felice. E raggiungile, piano piano, pezzo per pezzo, batttaglia dopo battaglia.
Non ci credo che tu non sai cosa ti renderebbe felice. Riorganizza le idee, cerca di capire se stai ricadendo in qualche mentalità disfunzionale, avanti ConLEStelle, non mollare ora!
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13-02-2014, 00:55
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#3
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Volevo aprirlo anch' io un topic proprio su questa cosa, le prospettive che si aprono quando si riescono a ridimensionare (per non dire eliminare) le difficoltà di interazione. Si è solo a metà dell' opera, forse.
Il fatto, secondo me, è che se per svariati motivi si vive per anni richiusi in se stessi anche quando il "guscio" si rompe comunque la forma mentis solitaria permane. Però anche questo non è un punto d' arrivo, si può cambiare ancora, anzi, si deve, perchè dopo un po' non si riesce più a vivere in quella sorta di autosufficienza fasulla che c' era prima: e però intrecciare rapporti significativi con le persone non è affatto facile come relazionarcisi estemporaneamente (quando non si hanno blocchi) ...
Nel tuo caso, per quanto riguarda il rapporto di cui parli, io direi che avresti bisogno della classica "pausa di riflessione", il fatto però che tu sembri aver paura di questo (parlando di "salto nel buio", "paura di pentirsi" etc.) è significativo: probabilmente non hai poi tutta questa voglia di stare davvero da sola.
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13-02-2014, 01:07
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#4
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Anche io pensavo che dopo aver superato la FS sarei stato bene. Invece ho visto, come te, che superarla è solo una piccolissima parte, seppur importantissima, del "problema generale". Si, perchè poi ti puoi trovare con grande inesperienza in molti campi, ti puoi trovare ancora troppo introversa e silenziosa per instaurare rappporti duraturi e soddisfacenti, ti ritrovi con un linguaggio corporeo ancora da sistemare, con l'autostima da aumentare e probabilmente anche con il dover costruire la propria personalità fatta di valori. Valori che la FS, tenendoci chiusi a casa, non ci permetteva di sviluppare.
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Ho seguito i tuoi recenti sviluppi e i tuoi problemi sul lavoro.
Nel mio caso è diverso. Io con la gente, al lavoro o no, mi sento sicura, non mi sento inesperta. Se c'è una cosa che ho acquisito davvero, è il totale menefreghismo dell'opinione altrui. Mi butto in qualsiasi cosa voglia/debba fare senza nessun problema. Il mio problema è interiore. Quando sei "costretto" a vedere gente tutto il giorno tutti i giorni, crolli. Non ce la faccio. Sento il bisogno di rinchiudermi nella mia tana e stare con me stessa. Da ciò l'idea di mollare tutto per vivere in solitaria. Da ciò probabilmente il menefreghismo per le relazioni con gli altri, amicali o sentimentali, una volta consumata la % (soggettiva per ognuno di noi) di tempo che si sta con gli altri, consumata, mio malgrado, tutta nell'orario lavorativo.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Non è vero che sei costretta ad accettare la tua natura. Non è scritto da nessuna parte come sei. Devi DEVI seguire la tua felicità. Chiediti cosa ti renderebbe felice, cosa vorresti fare, quali sarebbero le condizioni per cui ti ritroveresti felice. E raggiungile, piano piano, pezzo per pezzo, batttaglia dopo battaglia.
Non ci credo che tu non sai cosa ti renderebbe felice. Riorganizza le idee, cerca di capire se stai ricadendo in qualche mentalità disfunzionale, avanti ConLEStelle, non mollare ora!
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Vorrei fosse così. Sicuramente devo capire cosa desidero davvero e come voglio vivere, ma non è facile "decidere" con lucidità col peso del rischio di sbagliare irrimediabilmente.
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13-02-2014, 01:10
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#5
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Il fatto, secondo me, è che se per svariati motivi si vive per anni richiusi in se stessi anche quando il "guscio" si rompe comunque la forma mentis solitaria permane. Però anche questo non è un punto d' arrivo, si può cambiare ancora, anzi, si deve, perchè dopo un po' non si riesce più a vivere in quella sorta di autosufficienza fasulla che c' era prima: e però intrecciare rapporti significativi con le persone non è affatto facile come relazionarcisi estemporaneamente (quando non si hanno blocchi)
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La forma mentis di cui parli è la natura dell'introverso, che per quanto sia aperto, simpatico, sicuro, avrà voglia di stare per conto suo per un'elevata percentuale del suo tempo.[/QUOTE]
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13-02-2014, 01:19
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#6
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
La forma mentis di cui parli è la natura dell'introverso, che per quanto sia aperto, simpatico, sicuro, avrà voglia di stare per conto suo per un'elevata percentuale del suo tempo.
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Una certa tendenza a voler stare per conto proprio probabilmente permarrà sempre, però io ho sempre più l' impressione che una persona che sta davvero sola per un' elevata percentuale del proprio tempo ... non sta ancora davvero bene.
Non volere nessuno intorno denota sicuramente ancora una fase di transizione, quand' anche lo si voglia davvero e si agisca concretamente in tal senso.
A volte certe fasi sono molto lunghe.
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13-02-2014, 01:29
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Ho seguito i tuoi recenti sviluppi e i tuoi problemi sul lavoro.
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Tutte cavolate, sono ancora troppo stupido io, me la prendo troppo per questa cosa delle donne E' storia passata, si torna a combattere per gli obbiettivi veri ed importanti.
Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Vorrei fosse così. Sicuramente devo capire cosa desidero davvero e come voglio vivere, ma non è facile "decidere" con lucidità col peso del rischio di sbagliare irrimediabilmente.
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Di che cosa hai paura? Perchè credi di sbagliare? Alla domanda "Che cosa mi rende felice?", non ottieni una risposta chiara da parte di te stessa? Non ottieni quella specie di elenco di cosa che dovresti avere nella tua vita per poter essere felice? Che può benissimo essere presente un "voglio stare da sola per tot tempo ogni giorno", non c'è nulla di male se questo è ciò che vogliamo.
Non devi scoraggiarti così tanto. Guarda dove sei arrivata, complimentati per ciò che hai raggiunto ed ora dai un'altra svolta alla tua vita! Susu!
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13-02-2014, 01:36
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#8
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Alla domanda "Che cosa mi rende felice?", non ottieni una risposta chiara da parte di te stessa? Non ottieni quella specie di elenco di cosa che dovresti avere nella tua vita per poter essere felice? Che può benissimo essere presente un "voglio stare da sola per tot tempo ogni giorno", non c'è nulla di male se questo è ciò che vogliamo.
Non devi scoraggiarti così tanto. Guarda dove sei arrivata, complimentati per ciò che hai raggiunto ed ora dai un'altra svolta alla tua vita! Susu!
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No, mi manca n elenco di cose che mi possono rendere più serena/felice.
La paura sorge quando alcune delle cose che pensi ti possano fare più felice siano in contrasto con altre cose attuali, che non sai effettivamente se vuoi o meno.
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13-02-2014, 11:52
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
La forma mentis di cui parli è la natura dell'introverso, che per quanto sia aperto, simpatico, sicuro, avrà voglia di stare per conto suo per un'elevata percentuale del suo tempo.
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Concordo, anche io sono introverso.. secondo me dobbiamo riuscire ad accettare la nostra introversione, anche se agli occhi degli altri ci fa sembrare "strani" perché spesso non concepiscono che una persona desideri passare così tanto tempo da sola.
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13-02-2014, 12:21
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#10
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Avanzato
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 403
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ConLeStelle, scusa se mi permetto e sono facilona, forse... ma secondo me la tua domanda è "devo mollare o no questo convivente?" stare davvero sola come desidero mi renderà felice? Bè, se ho capito giusto, purtroppo nessuno ha la risposta tranne te. Se invece non ho capito niente... scusa!!!
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13-02-2014, 12:24
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Estero? *_________*? Sei in Americaaa? *-* *-* Spero di sì!!! Se sei in America fai un giretto nel Maine e salutami Stephen King (digli: "Un saluto da un suo Grande Lettore e Fan, oltre che scrittore/imitatore dei suoi romanzi." ). W America!
Comunque... Non va bene mollare tutto, restare da soli. Credimi, a lungo andare soffrirai molto. A meno che tu non strutturi la tua vita in modo da avere dei rapporti ogni tanto.
L'introverso non è un asociale, è una persona che ha bisogno dei suoi spazi, di fare delle attività in solitudine, ma sente anche il bisogno di aprirsi (come qualunque altra persona in questo mondo e universo). =) Probabilmente la convivenza non fa per te (e non farebbe neanche per me, sai?). Forse dovresti trovare un ambiente che ti permetta di stare anche da sola. ^^
Un consiglio che ti do è: NON ISOLARTI PER NESSUN MOTIVO!!!
Ciao!
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13-02-2014, 13:01
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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hai la fortuna di avere una persona al tuo fianco da anni, parla con lui e pensa che qui c'è chi passa o ha passato l'inferno e le crisi più profonde da solo nel senso letterale del termine. Se poi il problema è lui chiarisci le idee e non fargli perdere tempo, anche se ovviamente lo ferirai, ma sempre meglio di prenderlo in giro.
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Ultima modifica di Labocania; 19-02-2014 a 02:01.
Motivo: Eliminato il contenuto del quote.
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13-02-2014, 14:26
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Conlestelle siamo uguali e poi anche io sono all'estero
Io non riesco a capire, forse qualcuno a mia insaputa mi droga con il prozium, chissà forse in futuro faro parte del clerical degrammaton....
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13-02-2014, 14:47
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#14
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da mr.Nessuno
hai la fortuna di avere una persona al tuo fianco da anni, parla con lui e pensa che qui c'è chi passa o ha passato l'inferno e le crisi più profonde da solo nel senso letterale del termine. Se poi il problema è lui chiarisci le idee e non fargli perdere tempo, anche se ovviamente lo ferirai, ma sempre meglio di prenderlo in giro.
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Avevo chiesto di non quotare, per favore. Rimuovi il quote? Grazie
L'amore appare troppo semplice agli occhi di chi non lo ha mai vissuto.
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13-02-2014, 15:32
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Buckingham Palace
Messaggi: 949
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Anche io mi son posto molte volte questa domanda, anche se forse in un senso più allargato... "E se un bel giorno dovessi svegliarmi e rendermi conto che sto bene? Niente più fs, dap, depressione ecc ecc?"
La risposta frena l'entusiasmo iniziale:" è tardi ormai, ho sprecato troppi anni, non si torna più indietro".
I meccanismi sensazionali che si sono formati nel corso della mia esistenza non sarebbero in grado di adattarsi a una nuova situazione del genere, nel giro di poco tempo ricascherei nel solito circolo vizioso di pensieri...
Personalmente credo che se questo tipo di disturbi viene risolto in un lasso breve di tempo c'è una grossa speranza di poterli catalogare come episodio di vita passeggero. Mentre se superano il lungo periodo senza significativi miglioramenti, coadiuvati da opportune terapie farmacologiche e non, entrano a far parte di tutto il resto dei nostri giorni tra alti e bassi e l'unica maniera di renderli sopportabili sia imparare in qualche modo a conviverci.
P.S.
Qualche utente ha già sollevato la questione... Ma sei sicura che quel bisogno di solitudine sia dovuto alla tua patologia e non al fatto che hai problemi nel tuo rapporto?
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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13-02-2014, 18:00
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Anche io pensavo che dopo aver superato la FS sarei stato bene. Invece ho visto, come te, che superarla è solo una piccolissima parte, seppur importantissima, del "problema generale". Si, perchè poi ti puoi trovare con grande inesperienza in molti campi, ti puoi trovare ancora troppo introversa e silenziosa per instaurare rappporti duraturi e soddisfacenti, ti ritrovi con un linguaggio corporeo ancora da sistemare, con l'autostima da aumentare e probabilmente anche con il dover costruire la propria personalità fatta di valori. Valori che la FS, tenendoci chiusi a casa, non ci permetteva di sviluppare.
Non è vero che sei costretta ad accettare la tua natura. Non è scritto da nessuna parte come sei. Devi DEVI seguire la tua felicità. Chiediti cosa ti renderebbe felice, cosa vorresti fare, quali sarebbero le condizioni per cui ti ritroveresti felice. E raggiungile, piano piano, pezzo per pezzo, batttaglia dopo battaglia.
Non ci credo che tu non sai cosa ti renderebbe felice. Riorganizza le idee, cerca di capire se stai ricadendo in qualche mentalità disfunzionale, avanti ConLEStelle, non mollare ora!
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Mi pare che abbia scritto che ha bisogno di più spazio per sè stessa. Questo la renderebbe felice.
O forse vorresti che le persone cercassero la felicità o una risposta confacente alla tua visione delle cose (nello specifico una vita relazionale preponderante, come quella che lei ha già descritto ma che non la fa star bene)?
La mia non è polemica, nè mi aspetto una risposta, vorrei solo far riflettere.
@ ConLeStelle: proprio non puoi ritagliarti i tuoi spazi senza sconvolgere la tua vita attuale?
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Ultima modifica di Novak; 13-02-2014 a 18:03.
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13-02-2014, 20:05
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Mi pare che abbia scritto che ha bisogno di più spazio per sè stessa. Questo la renderebbe felice.
O forse vorresti che le persone cercassero la felicità o una risposta confacente alla tua visione delle cose (nello specifico una vita relazionale preponderante, come quella che lei ha già descritto ma che non la fa star bene)?
La mia non è polemica, nè mi aspetto una risposta, vorrei solo far riflettere.
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Figurati se voglio far passare la mia visione delle cose per arrivare alla felicità....
E guarda qua:
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Di che cosa hai paura? Perchè credi di sbagliare? Alla domanda "Che cosa mi rende felice?", non ottieni una risposta chiara da parte di te stessa? Non ottieni quella specie di elenco di cosa che dovresti avere nella tua vita per poter essere felice? Che può benissimo essere presente un "voglio stare da sola per tot tempo ogni giorno", non c'è nulla di male se questo è ciò che vogliamo.
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Già avevo scritto che se la cosa che la rende felice è stare più tempo da sola, allora è quella la via.
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13-02-2014, 20:40
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Perfect
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13-02-2014, 22:37
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#19
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Niente giudizi, niente "IO farei" o "IO penso che e quindi..." ( "e quindi o si fa come dico io O si fa come dico io", sempre molto in auge qua dentro)... No, hai già detto tutto quello che c'era da dire, sai quello che devi fare.
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14-02-2014, 10:48
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#20
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
vorrei fare due domande:
a quanti anni hai avuto questi progressi sociali e diminuzione dell'ansia?
hai preso o prendi psicofarmaci?
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Piccoli passi sono stati compiuti piano piano nel corso degli anni, ma la svolta decisiva e i progressi a ritmo più incalzante sono a 24-25 anni.
Mai preso farmaci, perché tranne qualche episodio, non ero depressa e per cui non credo che in tali casi siano necessari farmaci a dare la spinta iniziale. Occorre un percorso introspettivo e di analisi interiore dei pensieri disfunzionali.
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