Ho letto dell'ennesimo suicidio. Ho ripensato a quante volte io ho visto nel suicidio la soluzione a tutto, o meglio, la via d'uscita.
Ho ripensato a quante persone ho contattato proprio perchč in realtā morire č sempre stata l'ultima delle mie volontā.
Ho letto di quanti si dispiacciono per una persona che muore e ho visto i nomi e ho capito che ci si dispiace solo una volta che si č morti ma nessuno si dispiace di quanto avrebbe potuto fare e non ha fatto, di quella volta che ha girato le spalle a uno e all'altro.
Mi sono rivista lė. Fantasma tra i fantasmi ed ho capito che il suicidio non č nč la soluzione, nč la via d'uscita. E' un passaggio obbligato e per quanto una persona vuole vivere, vivere da sola, cosė, non ha senso.
Ma non ha senso nemmeno non far mai parte di un gruppo, non ha senso che chi legge qui pensa ma chi č questa e cosa vuole? ma non se ne era mica andata? ma....
Alla fine del suicidio resta solo un pianto pių o meno falso, una bara pių o meno vuota e poco pių.
Non c'č nessuna differenza tra un cancro e la fobia sociale. Entrambi ti portano via. E l'unica cosa che fa chi ti sta vicino č dirti mi dispiace e toccarti la spalla con un guanto, che non si sa mai, magari sei contagiosa.
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