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16-09-2025, 19:01
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#21
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Esperto
Qui dal: May 2025
Messaggi: 1,531
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Quote:
Originariamente inviata da Nodnod
mi sembra di aver letto che pure l'insegnante fomentava i ragazzini a perculare la vittima
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Beh esattamente alla stessa età lo faceva un mio insegnante, ero pesantemente bullizzato e lui dava man forte ai miei aguzzini durante la lezione, era un ragazzo giovane un bell'uomo, chissà cosa lo spingeva a comportarsi così, comunque l'anno dopo cambiai insegnante e passai da essere il peggiore della classe nelle sue materie a uno dei migliori, con lui prendevo tre e quattro con la nuova insegnante 7 8 e anche qualche nove, e il fatto molto strano è che la nuova era severissima nel giudizio, si trovarono tutti ad avere la media abbassata tranne io che raddoppiai la mia, comunque non fu facile superare quel periodo almeno per una decina di anni, poi il tempo come sempre nel mio caso ha sistemato tutto o me lo ha fatto dimenticare, se dovessi incontrare quelli che mi picchiavano e bullizzavano a scuola non mi farebbe nessun effetto, ma capisco che a quindici anni non si vede la fine di quel dolore, anche io al tempo mi domandavo spesso se aveva senso vivere così.
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17-09-2025, 09:45
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#22
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Intermedio
Qui dal: Jun 2025
Messaggi: 270
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Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina
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Penso che non sia giusto che se ne sia andato lui. Spero di non essere censurato, mi assumo le responsabilità di quello che scrivo, ma gli autori devono fare una brutta fine, altro che giustificarli "sono ragazzi". Fanno schifo, hanno più cattiveria e malizia degli adulti. Se fosse stato mio figlio o una persona a cui volevo bene li avrei cercati uno a uno.
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17-09-2025, 09:50
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,138
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
A quanto pare aveva subito sempre bullismo, alle elementari, alle medie e poi alle superiori. A quel punto probabilmente, pure se i genitori gli avessero proposto di cambiare scuola, avrebbe rifiutato, convinto che avrebbe trovato il bullismo anche lì.
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E' una convinzione sbagliata. Uno dei miei errori è stato proprio quello di rimanere nella scuola superiore dove ero isolato ed emarginato per tutti e 5 anni.
Guarda caso è successo di trovarsi in questa condizione anche ad uno dei miei tanti nipoti (figlio di una mia cugina). Un suo ex amico gli aveva fatto terra bruciata, raccontando in giro nella sua scuola che era strano, prendendolo in giro e facendogli in breve terra bruciata attorno, tanto che nessuno gli rivolgeva la parola.
Memore di quello che mi era successo ho consigliato alla sua famiglia di cambiarlo di scuola.
Il cambio, fatto dopo molte resistenze, perchè non si voleva abbandonare la "Scuola prestigiosa" , è stato utile,e non è più isolato e preso in giro, anche se ovviamente rimane un ragazzo timido.
Purtroppo questo è una convinzione diffusa:"Se anche fuggi lontano, i tui problemi ti seguiranno, non puoi sfuggire a te stesso"
Peccato ci si dimentichi che spesso i problemi psicologici siano il riflesso di come gli altri ci trattano. E cambiando l'ambiente quindi cambia anche la percezione di noi stessi.
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Ultima modifica di milton erickson; 17-09-2025 a 14:02.
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17-09-2025, 18:03
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#24
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Principiante
Qui dal: Sep 2025
Messaggi: 43
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È inutile prenderci in giro, aveva dei tratti che anche in altre scuole è possibile che lo avrebbero perseguitato. Evidentemente il ragazzo era anche molto sensibile perché qualcun altro ci avrebbe riso sopra e scherzato anche lui sui difetti dei compagni mentre lui non si è integrato e purtroppo ha fatto quella fine.
Quello che mi chiedo io, non capisco come mai il padre ha deciso di avere un figlio se poi, guardandolo in faccia, più che il padre mi sembrava il nonno. Sono storie già nate male.
La colpa alla base è di tutti, ovvero delle istituzioni e di tutti i responsabili, ovviamente il ragazzo e la famiglia non c'entrano niente. Però mi dava quasi l'impressione che il padre non gli ha fatto capire come ci si comporta in gruppo, non giustifico nessuno perché alla base io non mi adeguo e nemmeno mi faccio schiavizzare da nessuno. Però tanto per esempio, ho visto che a ogni cosa il ragazzo andava a riferire ai professori, evidentemente li considerava come dei papà buoni che subito lo avrebbero assecondato. Questo perché il padre non l'ha abituato bene, gli doveva fare capire da bambino che la giustizia non esiste e che nel lecito bisogna avere pazienza. Ad esempio non c'è bisogno di portare sempre la spia agli insegnanti se non c'è qualcosa di particolarmente grave sotto. Così facendo si è attirato più facilmente le ire dei compagni. Quando fai parte di un gruppo, non puoi metterti facilmente contro gli altri membri, anche perché poi con questa gente ci devi convivere. Ma la colpa alla base ce l'hanno le istituzioni e i professori. A volte non ci vuole niente, una sgridata agli altri e nessuno gli avrebbe fatto più niente per non mettersi i professori contro, perché le persone sono paurose e abituate ad essere sottomesse per paura di pagarla. Sono prima i professori a fare schifo e poi tutto il resto. Così facendo hanno fatto aggravare la situazione. Infine nel senso buono mi fa pena il padre che ha detto che il figlio si è tagliato i capelli per non assomigliare a Nino D'Angelo e quindi per non essere insultato. Sembrano cose da pazzi, cose da quattro soldi, eppure il ragazzo per queste cose si è suicidato. Secondo me, prima di iniziare la scuola, il ragazzo avrà pensato: se devo iniziare male, chi me lo fa fare? Giustamente era già in ansia e purtroppo si è ammazzato.
Secondo me anche la famiglia ha fatto degli errori, come anche il ragazzo: gli hanno fatto credere che la giustizia esistesse e che le cose si potessero aggiustare subito mentre il ragazzo sembrava un po' il classico ragazzo di oggi, viziato e iper attivo che non aveva sviluppato pazienza e temperanza, allora la prima cosa che non gli è andata bene, subito si è ammazzato. Perché parliamoci chiaro, un bambino che prende qualcosa e si uccide, non è normale, immaginate la scena, immaginate che, nonostante era giovanissimo, non ci ha perso tempo. Forse anche il ragazzo aveva dei problemi ma alla base è vittima di una società malata che merita soltanto le peggiori cose.
È la storia di una persona qualunque che poteva capitare a chiunque, una famiglia tranquilla e poi degli scherzi del cavolo lo hanno indotto a questo. Può succedere a chiunque, perciò bisogna fare attenzione e non pensare che sia un caso isolato che non tocca a nessuno.
In tutti i casi facciamoci forza e non soccombiamo mai al male.
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Ultima modifica di Dimar; 17-09-2025 a 18:08.
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17-09-2025, 18:27
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#25
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 982
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Originariamente inviata da Dimar
il ragazzo sembrava un po' il classico ragazzo di oggi, viziato e iper attivo che non aveva sviluppato pazienza e temperanza, allora la prima cosa che non gli è andata bene, subito si è ammazzato.
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Non avevi detto che te ne saresti andato per sempre "da questo gruppo falso e ipocrita"?
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17-09-2025, 19:00
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#26
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Principiante
Qui dal: Aug 2024
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da Dimar
È inutile prenderci in giro, aveva dei tratti che anche in altre scuole è possibile che lo avrebbero perseguitato. Evidentemente il ragazzo era anche molto sensibile perché qualcun altro ci avrebbe riso sopra e scherzato anche lui sui difetti dei compagni mentre lui non si è integrato e purtroppo ha fatto quella fine.
Quello che mi chiedo io, non capisco come mai il padre ha deciso di avere un figlio se poi, guardandolo in faccia, più che il padre mi sembrava il nonno. Sono storie già nate male.
La colpa alla base è di tutti, ovvero delle istituzioni e di tutti i responsabili, ovviamente il ragazzo e la famiglia non c'entrano niente. Però mi dava quasi l'impressione che il padre non gli ha fatto capire come ci si comporta in gruppo, non giustifico nessuno perché alla base io non mi adeguo e nemmeno mi faccio schiavizzare da nessuno. Però tanto per esempio, ho visto che a ogni cosa il ragazzo andava a riferire ai professori, evidentemente li considerava come dei papà buoni che subito lo avrebbero assecondato. Questo perché il padre non l'ha abituato bene, gli doveva fare capire da bambino che la giustizia non esiste e che nel lecito bisogna avere pazienza. Ad esempio non c'è bisogno di portare sempre la spia agli insegnanti se non c'è qualcosa di particolarmente grave sotto. Così facendo si è attirato più facilmente le ire dei compagni. Quando fai parte di un gruppo, non puoi metterti facilmente contro gli altri membri, anche perché poi con questa gente ci devi convivere. Ma la colpa alla base ce l'hanno le istituzioni e i professori. A volte non ci vuole niente, una sgridata agli altri e nessuno gli avrebbe fatto più niente per non mettersi i professori contro, perché le persone sono paurose e abituate ad essere sottomesse per paura di pagarla. Sono prima i professori a fare schifo e poi tutto il resto. Così facendo hanno fatto aggravare la situazione. Infine nel senso buono mi fa pena il padre che ha detto che il figlio si è tagliato i capelli per non assomigliare a Nino D'Angelo e quindi per non essere insultato. Sembrano cose da pazzi, cose da quattro soldi, eppure il ragazzo per queste cose si è suicidato. Secondo me, prima di iniziare la scuola, il ragazzo avrà pensato: se devo iniziare male, chi me lo fa fare? Giustamente era già in ansia e purtroppo si è ammazzato.
Secondo me anche la famiglia ha fatto degli errori, come anche il ragazzo: gli hanno fatto credere che la giustizia esistesse e che le cose si potessero aggiustare subito mentre il ragazzo sembrava un po' il classico ragazzo di oggi, viziato e iper attivo che non aveva sviluppato pazienza e temperanza, allora la prima cosa che non gli è andata bene, subito si è ammazzato. Perché parliamoci chiaro, un bambino che prende qualcosa e si uccide, non è normale, immaginate la scena, immaginate che, nonostante era giovanissimo, non ci ha perso tempo. Forse anche il ragazzo aveva dei problemi ma alla base è vittima di una società malata che merita soltanto le peggiori cose.
È la storia di una persona qualunque che poteva capitare a chiunque, una famiglia tranquilla e poi degli scherzi del cavolo lo hanno indotto a questo. Può succedere a chiunque, perciò bisogna fare attenzione e non pensare che sia un caso isolato che non tocca a nessuno.
In tutti i casi facciamoci forza e non soccombiamo mai al male.
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Il ragazzo aveva dei fratelli più grandi di lui, questo spiega perché il padre sembra un po' avanti con l'età. Non ci troviamo quindi di fronte al classico caso del figlio unico di genitori anziani. Sono comunque d'accordo con quando scrivi che i genitori probabilmente hanno sbagliato a fargli credere che nella nostra società trionfi sempre la giustizia. Non concordo con te però quando scrivi che il ragazzo «sembrava un po' il classico ragazzo di oggi, viziato e iper attivo che non aveva sviluppato pazienza e temperanza». Era un ragazzo che aveva degli interessi e che provava fastidio di fronte alla maleducazione. Si è trovato a dover convivere forzatamente con dei maleducati privi di interesse e, loro si, viziati. Perché mai uno che ha interessi diversi (o, per meglio dire, che ha qualche interesse diverso dal darci sotto con droga e alcol) e che non sopporta la volgarità gratuita deve rischiare di essere preso per il culo dai coetanei? È questo il punto della questione.
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17-09-2025, 19:41
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,306
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Ho letto un pò di questa storia, della denuncia ai carabinieri e delle segnalazioni alla scuola non c'è traccia, lavorando in un ente pubblico mi pare alquanto improbabile visto che tutto quello che entra viene tracciato, al funerale i compagni dicono di essere andati, i genitori dicono che è andato solo un compagno.
Sono tutti d'accordo con tanto di insabbiamento delle prove o c'è qualcosa che non torna nella versione dei genitori?
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17-09-2025, 19:58
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#28
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Principiante
Qui dal: Aug 2024
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Ho letto un pò di questa storia, della denuncia ai carabinieri e delle segnalazioni alla scuola non c'è traccia, lavorando in un ente pubblico mi pare alquanto improbabile visto che tutto quello che entra viene tracciato, al funerale i compagni dicono di essere andati, i genitori dicono che è andato solo un compagno.
Sono tutti d'accordo con tanto di insabbiamento delle prove o c'è qualcosa che non torna nella versione dei genitori?
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Probabilmente i genitori si sono limitati a chiedere di essere ricevuti dal preside e dal vicepreside, senza però mettere nulla per iscritto. Ecco perché ufficialmente non risulta nulla.
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Ieri, 07:39
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#29
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Intermedio
Qui dal: Jun 2025
Messaggi: 270
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Quote:
Originariamente inviata da 3stm
Leggo anche di una denuncia presentata ai carabinieri misteriosamente "scomparsa".. Altro grande tema quello delle denunce che scompaiono.. il grande tema dei "dati ufficiali sulla criminalità"
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Le denunce non posso scomparire e basta. Che uno vada da polizia o carabinieri "a parlare" è una cosa, ma se uno formalizza una denuncia ne riceve anche copia. Quindi non può scomparire e basta.
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Ieri, 07:42
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#30
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Intermedio
Qui dal: Jun 2025
Messaggi: 270
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Quote:
Originariamente inviata da Dimar
È inutile prenderci in giro, aveva dei tratti che anche in altre scuole è possibile che lo avrebbero perseguitato. Evidentemente il ragazzo era anche molto sensibile perché qualcun altro ci avrebbe riso sopra e scherzato anche lui sui difetti dei compagni mentre lui non si è integrato e purtroppo ha fatto quella fine.
Quello che mi chiedo io, non capisco come mai il padre ha deciso di avere un figlio se poi, guardandolo in faccia, più che il padre mi sembrava il nonno. Sono storie già nate male.
La colpa alla base è di tutti, ovvero delle istituzioni e di tutti i responsabili, ovviamente il ragazzo e la famiglia non c'entrano niente. Però mi dava quasi l'impressione che il padre non gli ha fatto capire come ci si comporta in gruppo, non giustifico nessuno perché alla base io non mi adeguo e nemmeno mi faccio schiavizzare da nessuno. Però tanto per esempio, ho visto che a ogni cosa il ragazzo andava a riferire ai professori, evidentemente li considerava come dei papà buoni che subito lo avrebbero assecondato. Questo perché il padre non l'ha abituato bene, gli doveva fare capire da bambino che la giustizia non esiste e che nel lecito bisogna avere pazienza. Ad esempio non c'è bisogno di portare sempre la spia agli insegnanti se non c'è qualcosa di particolarmente grave sotto. Così facendo si è attirato più facilmente le ire dei compagni. Quando fai parte di un gruppo, non puoi metterti facilmente contro gli altri membri, anche perché poi con questa gente ci devi convivere. Ma la colpa alla base ce l'hanno le istituzioni e i professori. A volte non ci vuole niente, una sgridata agli altri e nessuno gli avrebbe fatto più niente per non mettersi i professori contro, perché le persone sono paurose e abituate ad essere sottomesse per paura di pagarla. Sono prima i professori a fare schifo e poi tutto il resto. Così facendo hanno fatto aggravare la situazione. Infine nel senso buono mi fa pena il padre che ha detto che il figlio si è tagliato i capelli per non assomigliare a Nino D'Angelo e quindi per non essere insultato. Sembrano cose da pazzi, cose da quattro soldi, eppure il ragazzo per queste cose si è suicidato. Secondo me, prima di iniziare la scuola, il ragazzo avrà pensato: se devo iniziare male, chi me lo fa fare? Giustamente era già in ansia e purtroppo si è ammazzato.
Secondo me anche la famiglia ha fatto degli errori, come anche il ragazzo: gli hanno fatto credere che la giustizia esistesse e che le cose si potessero aggiustare subito mentre il ragazzo sembrava un po' il classico ragazzo di oggi, viziato e iper attivo che non aveva sviluppato pazienza e temperanza, allora la prima cosa che non gli è andata bene, subito si è ammazzato. Perché parliamoci chiaro, un bambino che prende qualcosa e si uccide, non è normale, immaginate la scena, immaginate che, nonostante era giovanissimo, non ci ha perso tempo. Forse anche il ragazzo aveva dei problemi ma alla base è vittima di una società malata che merita soltanto le peggiori cose.
È la storia di una persona qualunque che poteva capitare a chiunque, una famiglia tranquilla e poi degli scherzi del cavolo lo hanno indotto a questo. Può succedere a chiunque, perciò bisogna fare attenzione e non pensare che sia un caso isolato che non tocca a nessuno.
In tutti i casi facciamoci forza e non soccombiamo mai al male.
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La colpa è solo dei bulli e insegnati. Il fatto che il padre sia anziano o giovane, che gli abbia insegnato o no a stare in gruppo e via dicendo non rileva nulla.
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Ieri, 11:27
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 29,261
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Quote:
Originariamente inviata da Dimar
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Gli spioni non piacciono a nessuno, è evidente. Poi è ovvio che non è come il carcere, però il concetto è quello, sei uno di cui non ci si può fidare, uno che parla con le guardie. Ha fatto bene o ha fatto male a parlarci, io questo non lo so, io al bullismo ho sempre reagito con una potenza di fuoco 5-10 volte superiore a quella ricevuta. Per come la vedo io solo così si può arginare. Mi prendevano in giro? Ombrellata in testa. Bastonata sulla schiena. Ho fatto passare anche delle noie ai miei genitori, ma mio padre non mi appoggiava ma non mi diceva neanche niente di che. Mia madre mi appoggiava in pieno e quando andava a parlare con gli insegnanti gli diceva "se non volete che lui si ribelli fate in modo che non lo prendano in giro, altrimentui lui si ribellerà sempre!"
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Ieri, 12:02
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#32
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,374
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a nessuno frega un cazzo di te fino a quando non sei morto... dopo si accorgono che c'era qualcosa che non andava e forse si poteva fare qualcosa per aiutarti... dopo...
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