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03-01-2013, 11:34
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Girando su internet mi è capitato di scorgere questo grafico... Ora, io mi son sempre chiesta se realmente potessi far qualcosa per essere una persona migliore, provando a lavorare su dei punti in particolare (dal comprare il giornale ogni giorno per essere informata allo sforzarmi di essere meno critica e polemica e più gentile con gli altri, etc.)...
Per cui vi chiedo: esistono, secondo voi, dei particolari atteggiamenti o comportamenti che generalmente possono avvicinarci al nostro ideale di persona, a come vorremmo essere, alla figura dell'uomo/donna di successo (che sia in campo lavorativo, affettivo o altro)?
Inoltre, che ne pensate dei punti elencati in quest'immagine?
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03-01-2013, 11:41
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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secondo me tutti e 2 i rami portano all esaurimento nervoso
sta disperata voglia di schematizzare l essere umano per avere un manuale d uso è una semplificazione semplicistica
se proprio dovrei fare 2 rami dividerei le persone in : Felici e Infelici e ognuno ha robe diverse che lo portano ad essere felice o meno.
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03-01-2013, 11:49
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
secondo me tutti e 2 i rami portano all esaurimento nervoso
sta disperata voglia di schematizzare l essere umano per avere un manuale d uso è una semplificazione semplicistica
se proprio dovrei fare 2 rami dividerei le persone in : Felici e Infelici e ognuno ha robe diverse che lo portano ad essere felice o meno.
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e la felicità o l'infelicità secondo te provengono da cause esterne o interne? Siamo investiti dalla felicità o la ricerchiamo e otteniamo/conquistiamo?
Per successo si può intendere anche l'esser soddisfatti di ciò che si è. Per cui il punto è: chi lo è, è necessariamente perché ha accettato ciò che già ha o c'è anche chi lo è perché è riuscito ad essere ciò che si era prefissato...? Cioè, è una cosa fattibile porsi degli obiettivi, progettare chi si vuole essere (modi di pensare e di agire) e riuscire poi ad esser così effettivamente? Non credo di esser stata tanto chiara...
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03-01-2013, 11:56
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Dovrei essere la donna più di successo del mondo, se quell'immagine fosse vera.
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03-01-2013, 11:56
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Medea
e la felicità o l'infelicità secondo te provengono da cause esterne o interne? Siamo investiti dalla felicità o la ricerchiamo e otteniamo/conquistiamo?
Per successo si può intendere anche l'esser soddisfatti di ciò che si è. Per cui il punto è: chi lo è, è necessariamente perché ha accettato ciò che già ha o c'è anche chi lo è perché è riuscito ad essere ciò che si era prefissato...? Cioè, è una cosa fattibile porsi degli obiettivi, progettare chi si vuole essere (modi di pensare e di agire) e riuscire poi ad esser così effettivamente? Non credo di esser stata tanto chiara...
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da cause esterne e interne da decisioni da qualsiasi cosa ti riguarda , quello che volevo dire è che quelle cose scritte in quei 2 rami nn valgono per tutti
c è il tizio che ama pianificarsi la vita per raggiungere un obbietivo e il tizio che non ama per nulla pianificarsi la vita è solo un esempio.
c è gente "cattiva" che è felice quando fa del male agli altri e ce gente "buona" che è felice quando fa del bene agli altri.
quindi son schematizzazioni un po cosi casuali volte a semplificare na roba che di semplice nn ha nulla , cioè la vita.
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03-01-2013, 11:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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è interessante la rappresentazione delle due persone. quella di successo (che è vestita come la classica donna che lavora in ufficio, o donna manager) appare aperta e disponibile e sicura di sè.
la persona non-di-successo è tutta rannicchiata e chiusa su se stessa (sembra un disperato a dirla tutta), da l'idea di essere insicura e poco disponibile verso gli altri.
come rappresentazione è un pò esagerata e stereotipata. su alcuni punti concordo, ma dire che tutte le unsuccesfull people sono così chiuse su se stesse e che non sono minimamente disponibili verso gli altri e anzi, sono gelosi dei successi altrui...mi pare una visione leggermente esagerata e negativa.
e poi se tutte le persone di successo fossero così disponibili e altruiste, il mondo sarebbe un posto leggermente migliore.
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03-01-2013, 12:11
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Son d'accordo che è un'immagine un po' esagerata e stereotipata, l'ho presa solo come spunto di riflessione. Credete in qualche punto e/o siete mai riusciti a cambiare facendo progetti (al di là delle differenze individuali, mi riferisco a coloro che, come me, non accettano se stessi e hanno un modello di come dovrebbero essere)?
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03-01-2013, 12:14
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#8
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Avanzato
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Milan
Messaggi: 414
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ti conviene fare una lista di cio' che non 'accetti' di te stessa e trovarne un'alternativa realizzabile
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03-01-2013, 12:16
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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In pratica PollyAnna vince sempre
Secondo me ci sono troppe variabili impossibili da schematizzare
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03-01-2013, 13:17
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Per "persona migliore" io sinceramente non ci faccio necessariamente coincidere "persona di successo in società".
Quindi bisogna appunto vedere cosa intende ogniuno con quel "Persona migliore".
Per me alcune cose che bisognerebbe fare per essere "persone migliori" sono
-seguire il proprio cuore
-essere chiari e diretti quando si dice qualcosa
-allenare il fisico continuamente
-leggere / fantasticare / creare qualcosa con la fantasia
-viaggiare / conoscere nuove realtà
-circondarsi delle persone buone ed allontanarsi da quelle che non lo sono (l'isolamento è fondamentale per essere persone migliori.. come si dice: Se vai con lo zoppo.. )
-filtrare pesantemente le informazioni in entrata per mantenere la mente il più possibile spontanea e non ragionare per stereotipi
-Non leggere il giornale e non guardare il telegiornale. (Il fatto di NON sapere molte cose, ti rende a tutti gli effetti una persona migliore. Si ricollega al "filtrare le informazioni in entrata")
-infrangere qualche regola ogni tot
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03-01-2013, 13:33
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#11
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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la colonna di destra potrebbe essere il manifesto ideale per il PRE
Per il resto: guardatevi "limitless", non tutto il film (per quanto caruccio).
La prima parte. Quando il protagonista prende la sua prima pillola.
La prima cosa che gli viene da fare cos'è? Ordinare casa, che era un disastro.
Poi gli viene l'impulso di migliorarsi nell'aspetto, nella sua presentabilità.
Il tutto si potrebbe quindi ricondurre alla dicotomia tra ordine e disordine.
La persona di successo è ordinata e sa porre in correlazione gli accadimenti della sua vita e le sue azioni. La persona non di successo vive tutto scorrelato, in maniera caotica e casuale, le sue azioni non hanno focus e non riesce a collegarli con gli eventi che vive.
Non è un caso che la persona di successo non creda molto nella fortuna e nel destino, mentre la persona non di successo ci creda parecchio, e pensi di essere piuttosto sfortunata.
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03-01-2013, 13:36
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#12
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 883
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Quel grafico è una vaccata secondo me
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03-01-2013, 13:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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E dopo i Belli vs Brutti, gli Sfigati vs i Fighi(bulli), ecco a voi i Successful vs Unsuccessful. Sembra di stare a Ciao Darwin.
Come se il successo e l'insuccesso consistessero per tutti nelle medesime cose.
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03-01-2013, 14:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Premetto che una distinzione tra persone di successo e persone non di successo non mi piace per niente. Ma vabbè, prendiamo il succo del discorso tralasciando la forma.
Quoto alcuni punti del discorso di Marco Russo, ma dissento come al solito su altri.
Cosa quoto:
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
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Visione consigliata: "Match Point" di Woody Allen, che dimostra anche come una persona possa illudersi contemporaneamente di essere fortunata e di successo.
Cosa non quoto (o, meglio, quoto solo parzialmente):
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Per il resto: guardatevi "limitless", non tutto il film (per quanto caruccio).
La prima parte. Quando il protagonista prende la sua prima pillola.
La prima cosa che gli viene da fare cos'è? Ordinare casa, che era un disastro.
Poi gli viene l'impulso di migliorarsi nell'aspetto, nella sua presentabilità.
Il tutto si potrebbe quindi ricondurre alla dicotomia tra ordine e disordine.
La persona di successo è ordinata e sa porre in correlazione gli accadimenti della sua vita e le sue azioni. La persona non di successo vive tutto scorrelato, in maniera caotica e casuale, le sue azioni non hanno focus e non riesce a collegarli con gli eventi che vive.
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Alla proposta cinematografica di Marco Russo contrappongo ovviamente "8 1/2" di Federico Fellini , ricordando che se è essenziale ricercare un maggiore equilibrio, è tuttavia ugualmente essenziale accettare la vita nel suo essere caotica, casuale, bella confusione. Cercare di mettere troppo ordine nella propria vita e nei rapporti con sé e con gli altri non può che portare a un incubo, a un tunnel dal quale sembra di non poter uscire.
Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso, ma questa confusione sono io, io come sono non come vorrei essere, e non mi fa più paura! Dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato, solo così mi sento vivo...
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03-01-2013, 14:26
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Medea
esistono, secondo voi, dei particolari atteggiamenti o comportamenti che generalmente possono avvicinarci al nostro ideale di persona, a come vorremmo essere, alla figura dell'uomo/donna di successo (che sia in campo lavorativo, affettivo o altro)?
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Il mio è un ideale di non-persona, di come vorrei non-essere, della non-figura di uomo/donna di successo: depersonalization is the way
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03-01-2013, 15:32
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 1,496
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La vera persona di successo dovrebbe prendersi quello che vuole da entrambi i grafici ihmo.
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Ultima modifica di MCLovin; 03-01-2013 a 15:37.
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03-01-2013, 15:41
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#17
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 838
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a me in italia mi sembra che per essere di successo o meno è tutto legato alla famiglia di origine e alle spintarelle che ricevi..
alla fine vanno avanti i soliti 4 stronzi che conosco tizio e caio..non esiste meritocrazia pure se sei come quello di sinistra finisci ad essere quello di destra perché ne vedi troppe e ti finiscono per girare le palle e per forza diventi così..
per esempio un concorso e hai studiato tantissimo e ti senti come la persone di sinistra in pace col mondo..fai il concorso e prendono gente che ha avuto la spintarella e tu fuori per un soffio quando per meritocrazia ci saresti dovuto essere tu...per forza diventi come la persona di destra
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Ultima modifica di crome; 03-01-2013 a 15:44.
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03-01-2013, 15:49
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#18
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 883
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Ma ragazzi voi ancora credete nel mito che la persona di successo sia una persona che si sia fatta da sola?Oggi,soprattutto in un paese come l'italia,successo vuol dire(non sempre ma spesso) nascere nella famiglia giusta,quindi cosa c'azzecca quel grafico?
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03-01-2013, 16:01
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#19
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 838
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andate a chiedere alle persone che hanno un buon lavoro come l'hanno trovato..
vedrete le solite risposte..
quando studiavo addirittura al percorso per aiutarti ad inserirti nel mondo del lavoro ci dicevano di fare un grafico con tutti quelli che conoscevamo (amici dei genitori, parenti,etc) e chiedere a loro se potevano aiutarci a trovar lavoro visto che il lavoro si trova per conoscenze...
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03-01-2013, 16:06
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#20
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 883
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Quote:
Originariamente inviata da crome
andate a chiedere alle persone che hanno un buon lavoro come l'hanno trovato..
vedrete le solite risposte..
quando studiavo addirittura al percorso per aiutarti ad inserirti nel mondo del lavoro ci dicevano di fare un grafico con tutti quelli che conoscevamo (amici dei genitori, parenti,etc) e chiedere a loro se potevano aiutarci a trovar lavoro visto che il lavoro si trova per conoscenze...
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Quoto .io quasi tutti quelli che conosco che hanno un buon lavoro, alla fatidica domanda"ma come ci sei entrato dentro?"mi rispondono tutti:all'epoca conoscevo tizio che mi ha presentato caio.Ma tutti eh
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