Ogni volta che mi avvicino e conosco meglio persone, dopo un tempo t succede che avverto una rottura interiore, come se quelle persone che potrei considerare più che conoscenti mi deludessero nel profondo anche se non fanno nulla di male.
Una delle cose che forse mi da più fastidio è il mio egocentrismo, il frequentare e lo stare con persone in fondo solo per non sentirmi troppo solo o per avere l'ooportunità di conoscere nuove persone, magari qualche ragazza. E invece vedo che questi conoscenti vanno avanti con le proprie vite, con le proprie scelte, e alle volte mi sento messo in disparte.
Rispetto alle mie prime amicizie vere e sincere, che poi sono finite per gelosie o fraintendimenti, cerco di prendermela di meno, ma ogni tanto questa sensazione ritorna. Ad esempio oggi, quando dei conoscenti dell'università fanno: "Tizio caio si vede che è molto complessato, ma anche tu non sei da meno". Oppure: "Non te la prendere ma questo discorso non ti riguarda, in fondo Tizio caio manco lo conosci".
Capita anche a voi? Siete riusciti a "migliorarvi" nel tempo oppure il carattere non si cambia? E' giusto utilizzare l'indifferenza come arma per non soffrire queste avversione nei confronti di conoscenti/amici?