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			18-08-2020, 18:09
			
			
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#1
			
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			 Principiante 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Oct 2019 
				Ubicazione: Beyond Coast 
				
				
					Messaggi: 34
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Salve a tutti, come da titolo vi propongo una topic dove si può riflettere sui vari aspetti della società e della stessa realtà che ci circonda. Non devono essere per forza cose negative, chi vuole può anche esprimersi riguardo a quello che ritiene soddisfacente della proprio mondo in cui vive. Sono sempre stato un tipo molto curioso e affascinato nell' analizzare profondamente le meccaniche per cui una determinata cosa funziona in un certo modo nella nostra società e quali sono i fattori che la influenzano. Spero di non aver aperto una discussione già affrontata in altri ambiti, so che molti topic vengono aperti per parlare nello specifico di questo rispetto a quell' altro, questo vuole racchiudere, come una specie di calderone, tutti i pensieri che vi vengono in mente quando riflettete e vi guardate intorno per scrutare quello che sta attorno a noi. 
Sono fiducioso di riuscire ad aprire una discussione dove si possa parlare da adulti dove chiunque possa esprimersi senza essere attaccato, e dialogando con intelligenza e buonsenso. 
Inizio io: sto pensando ultimamente a quanto possano essere complicate le relazioni sociali? Mi domando: quanti dannati elementi entrano in gioco quando si vuole stringere amicizia o una relazione con qualcuno? Come può esistere tra gli uomini una cosa così complicata e piena di variabili?
		  
		
		
		
		
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			18-08-2020, 18:30
			
			
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#2
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Mar 2020 
				Ubicazione: Fogna 
				
				
					Messaggi: 407
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Andrà bene o meno pirlo come allenatore della Juventus 
 
 
Sarà vero che i tool vogliono fare uscire un nuovo album 
 
Conterà tanto l'aspetto fisico per lavorare da hilton o marriot
		 
		
		
		
		
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			18-08-2020, 18:43
			
			
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#3
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Aug 2013 
				Ubicazione: Trani 
				
				
					Messaggi: 9,392
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  EugeneMorrow
					 
				 
				Inizio io: sto pensando ultimamente a quanto possano essere complicate le relazioni sociali? Mi domando: quanti dannati elementi entrano in gioco quando si vuole stringere amicizia o una relazione con qualcuno? Come può esistere tra gli uomini una cosa così complicata e piena di variabili? 
			
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 Si, ma poi le risposte?   
Sono tutte bho o hai qualche idea?
		  
		
		
		
		
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			29-08-2020, 10:39
			
			
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#4
			
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	| 
			
			 Principiante 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Oct 2019 
				Ubicazione: Beyond Coast 
				
				
					Messaggi: 34
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Ho letto qualcosa al riguardo ma per la maggiore sono tutte boh   
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 11:18
			
			
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#5
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Aug 2007 
				
				
				
					Messaggi: 24,838
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Speriamo riescano a finire la ciclabile in viale Monza, a creare altre piste ciclabili e a estromettere quante più macchine possibili dalla cintura urbana di Milano. Con buona pace di quelli che dicono "ma Milano non è Amsterdam" perché forse preferiscono che assomigli a Katmandu.
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 11:23
			
			
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#6
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Jul 2012 
				
				
				
					Messaggi: 30,016
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Rifletto da sempre su quanto la mia vita sia assurda in ogni suo aspetto rispetto a quella di qualsiasi altro individuo terrestre con cui mi confronto.
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 11:35
			
			
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#7
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Nov 2012 
				Ubicazione: Toscana 
				
				
					Messaggi: 4,895
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Sulla centralità del lavoro, sul'impossibilità di farne a meno, senza sei fuori da tutto, ma anche soprattutto sull'impossibilità in generale di fermarsi e di dire non ce la faccio, nella nostra società chi si ferma è perduto.
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 11:35
			
			
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#8
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Feb 2019 
				Ubicazione: WindGap 
				
				
					Messaggi: 6,171
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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					Originariamente inviata da  Pablo's way
					 
				 
				Sulla centralità del lavoro, sul'impossibilità di farne a meno, senza sei fuori da tutto, ma anche soprattutto sull'impossibilità in generale di fermarsi e di dire non ce la faccio, nella nostra società chi si ferma è perduto. 
			
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 ...solo nella nostra?  
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 12:26
			
			
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#9
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Oct 2011 
				
				
				
					Messaggi: 4,674
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Rifletto sulla mia realtà lontanissima da quella degli altri. Purtroppo il mio muro si è alzato ancora di più e non è più possibile abbatterlo.
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 14:22
			
			
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#10
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Nov 2012 
				Ubicazione: Toscana 
				
				
					Messaggi: 4,895
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Dahmer
					 
				 
				...solo nella nostra?   
			
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 Credo di no.
		  
		
		
		
		
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			29-08-2020, 14:27
			
			
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#11
			
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			 Intermedio 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Jul 2020 
				Ubicazione: Iperuranio 
				
				
					Messaggi: 139
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Ultimamente medito su cosa ci sia dopo la morte (fisica). 
Mi domando perché ci sono così tante testimonianze di persone che hanno avuto esperienze di premorte (NDE) tra loro simili, in cui descrivevano luoghi di benessere (associabile al paradiso) o di sofferenza (inferno). 
Si tratta di autosuggestioni, di allucinazioni dovute ad alterazioni transitorie di tipo chimico, neurologico e biologico,o c'è un fondo di verità metafisico? 
Sto valutando se togliermi la vita per sfuggire alle sofferenze terrene, possa effettivamente liberare il mio spirito dal dolore. Perché se c'è un mondo ultraterreno, non ho garanzie di finire nella sponda pia piuttosto che in quella empia. Simile discorso anche talora esistesse la reincarnazione, la mia vita successiva potrebbe essere peggiore o migliore. 
E se invece la mia coscienza smettesse di esistere per sempre? Vale la pena rinunciare all'unica possibilità da cui trarre qualche piccola "gioia" prima che sopraggiunga l'eterno nulla? 
O soffro in vita, o soffro dopo la vita, o non soffro più ma nemmeno esisto... 
Insomma sembra che sono fottuto in ogni caso   
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 14:53
			
			
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#12
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Apr 2015 
				Ubicazione: Ovunque ma non qui 
				
				
					Messaggi: 14,273
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Pablo's way
					 
				 
				Sulla centralità del lavoro, sul'impossibilità di farne a meno, senza sei fuori da tutto, ma anche soprattutto sull'impossibilità in generale di fermarsi e di dire non ce la faccio, nella nostra società chi si ferma è perduto. 
			
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 Questo è terribile..basta solo questo per paralizzarmi e deprimermi
		  
		
		
		
		
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			29-08-2020, 16:42
			
			
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#13
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Jun 2009 
				Ubicazione: Oceania, Pista Uno 
				
				
					Messaggi: 64,275
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Chelios
					 
				 
				Ultimamente medito su cosa ci sia dopo la morte (fisica). 
Mi domando perché ci sono così tante testimonianze di persone che hanno avuto esperienze di premorte (NDE) tra loro simili, in cui descrivevano luoghi di benessere (associabile al paradiso) o di sofferenza (inferno). 
Si tratta di autosuggestioni, di allucinazioni dovute ad alterazioni transitorie di tipo chimico, neurologico e biologico,o c'è un fondo di verità metafisico? 
Sto valutando se togliermi la vita per sfuggire alle sofferenze terrene, possa effettivamente liberare il mio spirito dal dolore. Perché se c'è un mondo ultraterreno, non ho garanzie di finire nella sponda pia piuttosto che in quella empia. Simile discorso anche talora esistesse la reincarnazione, la mia vita successiva potrebbe essere peggiore o migliore. 
E se invece la mia coscienza smettesse di esistere per sempre? Vale la pena rinunciare all'unica possibilità da cui trarre qualche piccola "gioia" prima che sopraggiunga l'eterno nulla? 
O soffro in vita, o soffro dopo la vita, o non soffro più ma nemmeno esisto... 
Insomma sembra che sono fottuto in ogni caso    
			
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 Eran tutte sue, eran lui: l’orrore di questo pensiero, rinascente a ognuna di quell’immagini, attaccato a tutte, crebbe fino alla disperazione. S’alzò in furia a sedere, gettò in furia le mani alla parete accanto al letto, afferrò una pistola, la staccò, e... al momento di finire una vita divenuta insopportabile, il suo pensiero sorpreso da un terrore, da un’inquietudine, per dir così, superstite, si slanciò nel tempo che pure continuerebbe a scorrere dopo la sua fine. S’immaginava con raccapriccio il suo cadavere sformato, immobile, in balìa del più vile sopravvissuto; la sorpresa, la confusione nel castello, il giorno dopo: ogni cosa sottosopra; lui, senza forza, senza voce, buttato chi sa dove. Immaginava i discorsi che se ne sarebber fatti lì, d’intorno, lontano; la gioia de’ suoi nemici. Anche le tenebre, anche il silenzio, gli facevan veder nella morte qualcosa di più tristo, di spaventevole; gli pareva che non avrebbe esitato, se fosse stato di giorno, all’aperto, in faccia alla gente: buttarsi in un fiume e sparire. E assorto in queste contemplazioni tormentose, andava alzando e riabbassando, con una forza convulsiva del pollice, il cane della pistola; quando gli balenò in mente un altro pensiero. — Se quell’altra vita di cui m’hanno parlato quand’ero ragazzo, di cui parlano sempre, come se fosse cosa sicura; se quella vita non c’è; se è un’invenzione de’ preti; che fo io? perchè morire? cos’importa quello che ho fatto? cos’importa? è una pazzia la mia... E se c’è quest’altra vita...! —  
A un tal dubbio, a un tal rischio, gli venne addosso una disperazione più nera, più grave, dalla quale non si poteva fuggire, neppur con la morte. 
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 16:45
			
			
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#14
			
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	| 
			
			 Intermedio 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Jan 2020 
				Ubicazione: Rimini 
				
				
					Messaggi: 238
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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					Originariamente inviata da  TheDutchPhobic
					 
				 
				Sarà vero che i tool vogliono fare uscire un nuovo album 
			
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 Non esageriamo   
		 
		
		
		
		
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			29-08-2020, 17:04
			
			
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#15
			
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	| 
			
			 Intermedio 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Jul 2020 
				Ubicazione: Iperuranio 
				
				
					Messaggi: 139
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Eran tutte sue, eran lui: l’orrore di questo pensiero, rinascente a ognuna di quell’immagini, attaccato a tutte, crebbe fino alla disperazione. S’alzò in furia a sedere, gettò in furia le mani alla parete accanto al letto, afferrò una pistola, la staccò, e... al momento di finire una vita divenuta insopportabile, il suo pensiero sorpreso da un terrore, da un’inquietudine, per dir così, superstite, si slanciò nel tempo che pure continuerebbe a scorrere dopo la sua fine. S’immaginava con raccapriccio il suo cadavere sformato, immobile, in balìa del più vile sopravvissuto; la sorpresa, la confusione nel castello, il giorno dopo: ogni cosa sottosopra; lui, senza forza, senza voce, buttato chi sa dove. Immaginava i discorsi che se ne sarebber fatti lì, d’intorno, lontano; la gioia de’ suoi nemici. Anche le tenebre, anche il silenzio, gli facevan veder nella morte qualcosa di più tristo, di spaventevole; gli pareva che non avrebbe esitato, se fosse stato di giorno, all’aperto, in faccia alla gente: buttarsi in un fiume e sparire. E assorto in queste contemplazioni tormentose, andava alzando e riabbassando, con una forza convulsiva del pollice, il cane della pistola; quando gli balenò in mente un altro pensiero. — Se quell’altra vita di cui m’hanno parlato quand’ero ragazzo, di cui parlano sempre, come se fosse cosa sicura; se quella vita non c’è; se è un’invenzione de’ preti; che fo io? perchè morire? cos’importa quello che ho fatto? cos’importa? è una pazzia la mia... E se c’è quest’altra vita...! —  
A un tal dubbio, a un tal rischio, gli venne addosso una disperazione più nera, più grave, dalla quale non si poteva fuggire, neppur con la morte.  
			
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 Testo molto azzeccato alla mia angoscia. Complimenti!
		  
		
		
		
		
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			29-08-2020, 17:06
			
			
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#16
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Jun 2009 
				Ubicazione: Oceania, Pista Uno 
				
				
					Messaggi: 64,275
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Chelios
					 
				 
				Testo molto azzeccato alla mia angoscia. Complimenti! 
			
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 Grazie, li giro al buon Lisander, sono tutti suoi.  
E' una pagina che mi ha colpito fin dalla prima volta che l'ho letta (trent'anni fa?).
		  
		
		
		
		
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			18-11-2020, 19:47
			
			
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#17
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Apr 2015 
				Ubicazione: Ovunque ma non qui 
				
				
					Messaggi: 14,273
				 
				 
				
				
				
				     
			 
	 | 
	
	
	
		
		
			
			
		
		
		 
			
			Sulla competizione famelica tra le persone che taglia le gambe ai più fragili
		 
		
		
		
		
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			18-11-2020, 19:57
			
			
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#18
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Jan 1970 
				
				
				
					Messaggi: 9,949
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  EugeneMorrow
					 
				 
				Salve a tutti, come da titolo vi propongo una topic dove si può riflettere sui vari aspetti della società e della stessa realtà che ci circonda. Non devono essere per forza cose negative, chi vuole può anche esprimersi riguardo a quello che ritiene soddisfacente della proprio mondo in cui vive. Sono sempre stato un tipo molto curioso e affascinato nell' analizzare profondamente le meccaniche per cui una determinata cosa funziona in un certo modo nella nostra società e quali sono i fattori che la influenzano. Spero di non aver aperto una discussione già affrontata in altri ambiti, so che molti topic vengono aperti per parlare nello specifico di questo rispetto a quell' altro, questo vuole racchiudere, come una specie di calderone, tutti i pensieri che vi vengono in mente quando riflettete e vi guardate intorno per scrutare quello che sta attorno a noi. 
Sono fiducioso di riuscire ad aprire una discussione dove si possa parlare da adulti dove chiunque possa esprimersi senza essere attaccato, e dialogando con intelligenza e buonsenso. 
Inizio io: sto pensando ultimamente a quanto possano essere complicate le relazioni sociali? Mi domando: quanti dannati elementi entrano in gioco quando si vuole stringere amicizia o una relazione con qualcuno? Come può esistere tra gli uomini una cosa così complicata e piena di variabili? 
			
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 Sul menefreghismo e l’ipocrisia della gente che rendono complicato il trovare o mantenere le “amicizie”.
		  
		
		
		
		
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			18-11-2020, 20:34
			
			
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#19
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Jul 2013 
				Ubicazione: Provincia di Milano 
				
				
					Messaggi: 4,773
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			Molto banalmente, penso perché questo Universo, questo pianeta e questa vita siano un inferno.  
 
Ma alla fine non ce un perché è così e basta.  
 
In questo senso sono vicino al pensiero gnostico.
		 
		
		
		
		
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			18-11-2020, 22:41
			
			
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#20
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Sep 2020 
				Ubicazione: In una città lombarda 
				
				
					Messaggi: 674
				 
				 
				
				
				
				     
			 
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			sono settimane che penso che secondo me se vivo fino ad avere 80 anni vedrò la fine del mondo con le catastrofi naturali, ne sono troppo convinta. abbiamo le ore contate.
		 
		
		
		
		
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