23-12-2012, 16:05
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[da Wikipedia] "
Al contrario di quanto si pensava finora, una ricerca del Center for Translational Psychiatry del Feinstein Institute for Medical Research e del Zucker Hillside Hospital di New York, rivela che in realtà l'assunzione di cannabis ha effetti positivi sulle funzioni cognitive dei pazienti affetti da schizofrenia.
Il parere della Commissione dei ministeri della sanità e della Commissione del parlamento canadese è però che l'uso di cannabis possa far emergere problemi latenti piuttosto che crearne di nuovi. La stessa tesi è condivisa dal Prof. Gessa.
Secondo una ricerca pubblicata dall'università di Oxford, l'uso cronico a lungo termine della cannabis non arreca danni di tipo cognitivo. Uno studio dei dottori Thomas F. Densona dell'University of Southern California e Mitchell Earleywineb dell'University of New York ha mostrato una diminuzione della depressione nei consumatori di cannabis.
Al fine di scongiurarne l'uso da parte dei soggetti predisposti a reazioni avverse, l'Institute of Psychiatry di Londra sta sviluppando un test che dia la possibilità di individuare tali soggetti e quindi prevenire il possibile danno.[22].
Secondo i ricercatori britannici Theresa Moore (Università di Bristol) e Stanley Zammit (Università di Cardiff), esistono correlazioni tra consumo cronico della cannabis e psicosi: la rivista Lancet ha pubblicato un loro studio secondo il quale nei fumatori predisposti a malattie psicotiche, la marijuana possa aumentarne l'insorgenza del 41%.
Di parere opposto uno studio dell'università di Oxford datato luglio 2007 dove i ricercatori sostengono che solo in rari casi questo sia riscontrabile e nella misura dell'1%"
Proprietà farmacologiche: "Al di là delle controversie sull'uso della canapa come stupefacente, va considerato che essa è stata per migliaia di anni un'importante pianta medicinale, fino all'avvento del proibizionismo della cannabis. Ad ogni modo negli ultimi decenni si è accumulato un certo volume di ricerche sulle attività farmacologiche della cannabis e sulle sue possibili applicazioni.
Il più noto promotore, nonché studioso, degli usi terapeutici della pianta di cannabis e della sua decriminalizzazione è il prof. Lester Grinspoon, psichiatra e professore emerito dell'Università di Harvard. Il più famoso attivista antiproibizionista è stato forse l'americano Jack Herer, autore del best-seller del 1985 The Emperor Wears No Clothes.
In Italia studi approfonditi sui suoi effetti sono stati effettuati dal Professor Gian Luigi Gessa docente di Neuropsicofarmacologia e direttore del Dipartimento di Neuroscienze all'Università di Cagliari.
Una meta-analisi del 2001 (che analizza tutti gli studi clinici pubblicati fino al 2000) conclude che la Cannabis è efficace nel dolore neuropatico e spastico, meno in altri tipi di dolore. Ma successivi studi clinici hanno mostrato effetti significativi anche nel dolore tumorale, ed hanno confermato l'ottima attività per il dolore neuropatico e per i sintomi dolorosi nella sclerosi multipla (spasticità, sintomi della vescica, qualità del sonno).
Gerarchia delle possibili indicazioni terapeutiche
Effetti stabiliti da studi clinici contro: nausea e vomito, anoressia e cachessia, spasticità, condizioni dolorose (in particolare dolore neurogeno)
Effetti relativamente ben confermati contro: disordini del movimento, asma e glaucoma
Effetti meno confermati contro: allergie, infiammazioni, infezioni, epilessia, depressione, disordini bipolari, ansia, dipendenza, sindrome d'astinenza
Effetti allo stadio di ricerca contro: malattie autoimmuni, cancro, neuroprotezione, febbre, disordini della pressione arteriosa."
la versione giusta
visto che succede?? Effetti delle canne
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Ultima modifica di ftz-Bastiani; 27-02-2013 a 12:03.
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