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Vecchio 04-05-2015, 12:21   #1
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L'avatar di Flying_higher
 

Un saluto a tutti. Ho scoperto questo forum per caso, digitando su google “vergine a 35 anni” nella speranza di trovare, ahiloro, quante più persone possibili che condividessero con me questo poco invidiabile record (io in realtà ne ho 34…). Una magra consolazione.

E dire che, nel remoto passato della mia infanzia, la mia esperienza con le donne era stata così precoce e promettente, da farmi immaginare un presente ben diverso da quello attuale...
Ma credo ci sia qualcosa di ancora peggio. Quello non è il solo record da guinness dei primati che vanto: a ben 34 anni, io non ho ancora un lavoro. Anzi, non ho fatto un solo giorno di lavoro in vita mia. E non sono né nobile, né ho rendite da sfruttare.

Divertente, vero? Mi piacerebbe, ma non sto scherzando. Tutto quello che sono riuscito a mettere insieme, dopo il diploma, sono stati dei brevi stages e corsi di formazione, che non hanno mantenuto nulla di quello che promettevano.

Purtroppo abbandonai l’università troppo presto, colpa si, in gran parte delle difficoltà di un corso che non mi apparteneva (ingegneria) ma anche, senza dubbio, devo questo rifiuto del mondo accademico (che rispecchiò quello del mondo in generale) a “Lei”. La compagna di quasi tutta la vita. Non una bella fanciulla, si capisce. Mi riferisco invece alla “Fobia Sociale”, anche se molti la chiamavano semplicemente “timidezza”.


E’ ironico pensare che da piccolo questa “fobia sociale” mi era estranea. Mi ricordo (e mi ricordano) come un bambino socievole, allegro, a mio perfetto agio con le persone, oltre che piuttosto bello fisicamente (c’entrerà qualcosa?).

Le elementari…il primo confronto vero con gli altri. Qui iniziai a sviluppare un carattere più introverso, tanto che con gli anni (sebbene in seconda riuscii pure a farmi una fidanzatina, la mia prima e unica) mi feci la reputazione di essere il “timidone” della classe. Ma ero anni luce distante da quello che sarei diventato in seguito. Una timidezza “normale”, accettabile. Non mi creava ancora nessun problema.

Il punto cruciale della mia evoluzione negativa fu il passaggio da scuole elementari a medie. Passaggio che io soffrii moltissimo. Non ho ancora ben capito tutte le motivazioni di questa svolta, ma da allora, oltre a esser un ragazzino timido e che si vergognava facilmente, diventai molto silenzioso (almeno in contesti sociali) e soprattutto, piuttosto rigido e impacciato nei movimenti. E questo si, che era un problema. Adesso faticavo molto a socializzare con i miei nuovi compagni di classe. Anzi, avevo sempre la sensazione che tutti mi guardassero ed esaminassero, solo per poi giudicarmi in modo negativo. Sensazione che da allora in poi non mi ha più abbandonato.

E che si è ampliata drammaticamente nel secondo stadio di sviluppo della “fobia”, negli anni in cui sono stato chiuso in casa dopo aver lasciato perdere gli studi universitari: rossori diffusi e tremori del viso, delle mani, difficoltà a parlare in modo fluido, in tutte le situazioni in cui l’attenzione di altre persone è concentrata su di me (o almeno quando credo che lo sia: noi fobici siamo campioni nel farci pensieri spesso irragionevoli).

Cosa che si amplifica quando intorno a me si trovano donne giovani e/o attraenti. E si, perché ora spesso provo un forte disagio quando sono a contatto con quella tipologia di femmine, un senso di netta inferiorità, credo per la mia mancanza di esperienze sessuali o amorose con loro, e la scarsità di amicizie. Io non le conosco, mentre loro conoscono tutto degli uomini. Questo pensiero è sufficiente ad annientarmi.

Insomma, oggi mi ritrovo in uno stato assolutamente pietoso. Senza amore, amici, lavoro, e senza aver collezionato significative esperienze di vita, di quelle che formano davvero un uomo. Cosa avrà contribuito a ridurmi così?

L’esser andato ad abitare in campagna a 6 anni, (il che non permetteva di stare a contatto con la gente quanto prima), immagino abbia giocato un ruolo importante, nel far germogliare la fobia. Una cosa sicuramente positiva sotto certi altri aspetti, ma che ha contribuito molto a limitare fortemente le mie interazioni con il prossimo.

E che è correlata ad una secondo causa, ancora più grave: l’aver avuto un padre troppo iperprotettivo, chiuso mentalmente e severo (una combinazione letale), difetti peggiorati dopo che perse il lavoro, nel periodo in cui iniziai la scuola media. Da allora egli sprofondò nella depressione e non si diede più da fare per trovarne un altro, anzi si rinchiuse in casa facendo solo dei lavoretti di fai da te, e limitandosi ad accompagnare me e mio fratello a scuola e mia madre al lavoro.

Non doveva esistere nient’altro per noi, secondo il suo punto di vista. Tutto lo svago era solo perdita di tempo e/o soldi, e andava disincentivato (cosa che fa tuttora). Inutile dire che così le relazioni sociali (già non entusiasmanti) di tutta la famiglia si ridussero al minimo.

Mia madre era stata diversa, più “buona” e sensibile verso le esigenze di noi figli, seppur presa dal suo lavoro.. ma lo era anche col marito, finendo per essere fin troppo devota verso di lui. Una crocerossina.. Così facendo ha sacrificato alcuni degli aspetti più belli della sua vita e di quella dei suoi figli.

Due bambini, con relazioni sociali che si esaurivano nelle ore passate a scuola. Il pomeriggio si tornava a casa, a 10 km dalla città, e si stava lì fino alla mattina dopo. Quasi sempre. Un solo amico storico, vicino di casa, e il gioco rappresentavano in quegli anni di giovinezza andata gli unici divertimenti, sempre però confinati agli immediati dintorni di casa mia. Rarissime le uscite in centro, e minima la frequentazione delle ragazze. Questa situazione è andata avanti più o meno fino all’ultimo anno delle superiori. Poi, vuoi per la patente e una macchina finalmente mia da sfruttare, vuoi per l’inizio dell’università e una agognata iscrizione in palestra, la mia vita sociale ebbe un qualche miglioramento.

Probabilmente vi starete chiedendo come mai non abbia reagito prima, non abbia cercato di fuggire da quella vita assurda, buttandomi fuori a qualsiasi costo. La mia mancanza di ambizioni, la mia pigrizia, la mia timidezza, hanno fatto il resto. Oggi ne sono consapevole. L’errore, la colpa principale della mia rovina, è stata mia.

La mia autostima si è abbassata progressivamente nel tempo, anche perché sono sempre stato bravo, fin dall’adolescenza, a crearmi dei complessi per qualsiasi mio difetto fisico/estetico che spuntasse fuori. Purtroppo qui sono stato anche sfortunato. Oltre alla miopia, che, sono sicuro, mi ha fatto perdere una buona fetta di sicurezza in me (e sono sempre stato riluttante a mettere gli occhiali), un’acne grave su dorso e viso a partire dai 16 anni, e soprattutto una perdita di capelli fin troppo precoce, sono risultati per me dei flagelli devastanti. Non mi piacevo più, e credevo di avere un aspetto ormai inaccettabile anche per gli altri, in particolare le mie coetanee.

Proprio quando dovevo darmi da fare, ed avevo guadagnato un po’ di autonomia, avevo i mezzi per uscire, mi sono lasciato andare. Mollai gli studi universitari, come detto, dopo il primo anno. Messo in crisi sia dalla difficoltà oggettiva degli studi, che soprattutto dagli enormi problemi di socializzazione (in quell’aula così affollata ero sempre solo), ho preferito lasciare tutto e rinchiudermi in casa anch’io. Ho preferito infliggermi da solo la solitudine, piuttosto che subirla per mano di altri.

Isolandomi in un mondo fantastico, parallelo, fatto di videogiochi, cinema, lettura di fumetti e libri, anime giapponesi. Musica elettronica. Classici interessi da nerd, chiaro. Tanto, ormai ero diventato troppo brutto per fare altro. E mentre mio fratello minore, seppur timido anche lui, si era opposto a quella situazione di vita casalinga forzata, riuscendo alla fine ad uscirne (almeno, ne sono contento per lui), io non feci altrettanto.

Mi bastava fuggire dal mondo reale e rifugiarmi nella mia tana, la mia stanza, soffocare tutto nella mia realtà alternativa. Che, per quanto mi abbia fatto comunque divertire, mi ha anche fatto perdere di vista il mondo esterno e le esigenze che mi richiedeva. Mi sono limitato a una ricerca di lavoro superficiale, sempre più vacua e inutile col passare degli anni. Anche perché non ho mai capito cosa volessi davvero diventare.

Mi pento di tante cose. Non aver saputo sfruttare la mia giovinezza, quando ero ancora considerato un bel ragazzo. L’essermi fatto condizionare dall’opera demolitrice di mio padre, che ci ha inculcato sempre la paura del mondo esterno, invece di insegnarci ad affrontarlo ( e ora si lamenta pure che non lavoriamo). L’aver usato come alibi i miei difetti fisici per nascondermi dalla vita vera.

Ora non vedo più vie di uscita. Sono diventato apatico, e quando non lo sono, malinconia, invidia, odio per gli altri, e per me stesso, sono i sentimenti prevalenti. Neanche le mie passioni storiche, che prima mi tenevano in piedi, riescono più a soddisfarmi. E’crollato tutto come un castello di carte. Mi dà sollievo solo l’autoerotismo, spinto ormai a livelli estremi, il mangiare e dormire.

E tutto perché ho conosciuto una ragazza che mi piace, da impazzire… e perché mi rendo conto che non ce la farò mai ad averla. Con il mio passato, le mie mancanze, gli effetti ancora oggi tremendi della timidezza.. cosa potrei offrirle? Non lavoro, non conosco più nessuno neanche nella mia città, non ho alcuna forma di indipendenza. Non ho una mia vita. L’averla conosciuta mi ha fatto risvegliare in un mondo a cui sento di non appartenere più.

Ho pensato spesso di farla finita. Sparire senza lasciar tracce e lasciarmi morire in qualche bosco, lontano da ogni traccia di umanità. Nonostante io sia stato finora un uomo.

Fino ad allora, sono a disposizione per una chiacchiera, se volete.

Ultima modifica di Flying_higher; 11-05-2015 a 17:33. Motivo: aggiunta spazi, correzioni
Vecchio 11-05-2015, 19:18   #2
Esperto
L'avatar di Pluvia
 

Benvenuto Flying Higher.
Dai pure un'occhiata prima di scrivere al regolamento del forum e alle modalità di segnalazione scorrettezze.

Buona permanenza.
Vecchio 11-05-2015, 19:26   #3
Esperto
L'avatar di HelterSkelter
 

Benvenuto!
Mi è piaciuta molto la tua presentazione.
Vecchio 11-05-2015, 19:45   #4
Esperto
L'avatar di Vargtar90
 

benvenuto, grazie per aver condiviso con noi la tua vita. Purtroppo non possiamo darti certezze, quelle le devi cercare e trovare tu stesso, però magari possiamo mostrarti altre visioni con altri occhi, chiedi aiuto se senti di volere un aiuto. Con quella ragazza non tagliare i ponti, non ti senti pronto? non fa nulla, conoscetevi poi quel che dovrà o non dovrà arrivare, arriverà.
Vecchio 11-05-2015, 20:47   #5
Esperto
L'avatar di Sickle
 

Vecchio 11-05-2015, 20:59   #6
Esperto
 

Benvenuto Flying_higher
Vecchio 11-05-2015, 21:52   #7
Esperto
L'avatar di PeppermintCandy
 

Benvenuto
Vecchio 12-05-2015, 02:10   #8
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Ho letto con molto interesse la tua presentazione, benvenuto
Vecchio 12-05-2015, 09:06   #9
Esperto
L'avatar di Ergo Proxy
 

Benvenuto, Flying Higher...
Vecchio 12-05-2015, 16:01   #10
Intermedio
L'avatar di Flying_higher
 

Grazie a tutti per l'accoglienza)).
Mi spiace di esser caduto anch'io nella trappola della autocommiserazione, succede spesso ultimamente...
Vecchio 12-05-2015, 16:08   #11
Intermedio
L'avatar di Flying_higher
 

Quote:
Originariamente inviata da Vargtar90 Visualizza il messaggio
benvenuto, grazie per aver condiviso con noi la tua vita. Purtroppo non possiamo darti certezze, quelle le devi cercare e trovare tu stesso, però magari possiamo mostrarti altre visioni con altri occhi, chiedi aiuto se senti di volere un aiuto. Con quella ragazza non tagliare i ponti, non ti senti pronto? non fa nulla, conoscetevi poi quel che dovrà o non dovrà arrivare, arriverà.
Grazie per i preziosi consigli. Con la ragazza la situazione si é un pò complicata da quando ho scritto la presentazione, ma almeno sono contento di aver superato una prova molto difficile per un fobico senza disagi eccessivi (poi magari la racconterò più avanti).
Vecchio 12-05-2015, 21:26   #12
Banned
 

Presentazione decisamente ricca, sembra tu abbia un ottimo livello di consapevolezza dei tuoi problemi e delle loro cause.
In qualcosa mi ci rivedo molto, specie nell'isolamento autoimposto.

Benvenuto
Vecchio 12-05-2015, 21:58   #13
Principiante
L'avatar di camilla86
 

Ci hai fatti entrare per un attimo nella tua vita...benvenuto
Vecchio 13-05-2015, 11:27   #14
Esperto
L'avatar di Mr.Ripley
 

Benvenuto Flying_higher, nella tua presentazione mi rivedo in molte cose, devo dire che mi sono sentito anzi come se leggessi quasi la mia storia.
Specie sulla timidezza di base fin dall'inizio, sulla famiglia iperprotettiva e rigida, sull'isolamento forzato, sulla paura di essere giudicati sempre e di sentirsi ridicoli davanti agli altri.
Solo che il mio periodo di discesa verticale è iniziato dopo le medie, fino ad allora ero accettabile diciamo, spero ti sentirai meglio qua sul forum e più capito visto che qua in tanti abbiamo questi problemi
Vecchio 13-05-2015, 11:49   #15
Intermedio
L'avatar di Flying_higher
 

Grazie anche a tutti gli altri
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (14-05-2015)
Vecchio 13-05-2015, 11:54   #16
Intermedio
L'avatar di Flying_higher
 

Quote:
Originariamente inviata da Anakin Visualizza il messaggio
Benvenuto , abbiamo alcuni punti in comune , complimenti per la presentazione!
Mi farebbe piacere confrontarmi con te , spero di leggerti presto , anche un messaggio privato quando vuoi

Ciao, credo che sarò abbastanza attivo qui in questo periodo (ho bisogno anche io di confrontarmi con voi per avere qualche indicazione in più su come muovermi, in tempi brevi).
Vecchio 13-05-2015, 12:08   #17
Intermedio
L'avatar di Flying_higher
 

Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Presentazione decisamente ricca, sembra tu abbia un ottimo livello di consapevolezza dei tuoi problemi e delle loro cause.
In qualcosa mi ci rivedo molto, specie nell'isolamento autoimposto.

Benvenuto

Si, diciamo che aver conosciuto quella donna mi ha fatto capire e vedere le cose in modo diverso da prima.. sentirmi soddisfatto e appagato della vita che facevo, era come prendere in giro me stesso.
Incontrarla è' stato sia un male che un bene per me..
Vecchio 13-05-2015, 13:17   #18
Esperto
L'avatar di Vargtar90
 

Quote:
Originariamente inviata da Flying_higher Visualizza il messaggio
Si, diciamo che aver conosciuto quella donna mi ha fatto capire e vedere le cose in modo diverso da prima.. sentirmi soddisfatto e appagato della vita che facevo, era come prendere in giro me stesso.
Incontrarla è' stato sia un male che un bene per me..
non è un male è solo uno "schiaffo forte" , oppure è come quando ti svegli dal Matrix
Vecchio 20-05-2015, 20:34   #19
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuto
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