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Vecchio 19-07-2011, 17:25   #1
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Premetto che mio padre è il tipico pantofolaio con poca dopamina in corpo e mia madre quando ci sono situazioni "particolari" in viso diventa tipo peperone rosso in stato avanzato di maturazione.

Da quando sono stato piccino ero considerato timido e introverso, prima dei fatti che mi hanno segnato*, anni delle elementari passati solo e in disparte sempre zitto e già con la paura delle altre persone, negli anni delle medie si è aggiunto il bullismo, così come finisco la scuola media inizio gli anni delle superiori, qui il bullismo si fà davvero pesante, le somatizzazzioni erano davvero evidenti in questa età e le ho sperimentate tutte...inutile dire che a scuola andavo malissimo, in quegli anni ho perso di vista anche gli amichetti di cortile, son rimasto solo, solo contro il mondo e con i miei genitori, soprattutto mia madre che non si dava pace...mi ha portato ovunque e io sempre son scappato... a quell'età mi sentivo un fallito, una merda, come gran parte della mia vita...inizio a fumar canne e a bere, sempre solo a vagare in giro per le città, nei posti più inpensabili, invece di entrare in aula.
I miei cucini più grandi facevano il resto, sempre che mi perseguitavano e mi trattavano a mmerda. Sono stato bocciato 2 volte alle superiori, a 17 anni ero arrivato a puntarmi il coltello tra il muro e il mio cuore, sarebbe bastato un passo...è stata sempre una grossa tentazione in quegli anni il suicidio. Al quarto anno decido di lasciare la scuola e decido di mia volontà di anticipare la leva militare...non ricordo bene perchè scelsi di fare questo passo ma credo che fù la disperazione e la voglia di andarmene via da quell'ambiente ostile. A 18 anni ho il mio primo vero rapporto sessuale con una donna...una mignotta a pagamento. Il militare è stato abbastanza tragico, soprattutto il CAR, 20 giorni in cui contemplavo constantemente la morte, dopo venni mandato in una piccola caserma per fortuna e li conobbi un vero amico, una persona che a guardarla sembrava un ribusciato di prima categoria, grezzo...ma aveva un cuore grande e io solo dopo 3 mesi lo capii, lui mi aiutò e prendeva spesso le mie difese, mi spronava in continuazione. Vivere le mie somatizzazioni in quell'ambiente fù tragica, inoltre la mia paura più forte divenne quella di attaccar il "tremolio" agli altri, come se il mio disagio o meglio la mia somatizzazione gliela potessi attaccare a mo di "malattia visibilmente trasmissibile". Torno a casa, senza diploma e senza un futuro accettabile dinanzi a me, vedevo tutto nero, i miei genitori si preoccuparono molto e decisero di mandarmi a scuola privata a patto che nel frattempo io lavorassi.(Se non fossero stati così poco diplomatici, soprattutto mia madre oggi credo che sarei morto) fatto una serie immensa di lavori con basso profilo professionale, avrei potuto avere posti migliori, ma il cameriere proprio non me lo sentii di fare, troppa gente...così ho fatto lavapiatti, falegname, contadino, riparatore di motorini, insomma tutti lavori un pò umili(rispettabilissimi per me).Ho abbastanza...sempre sulla difensiva, evitavo le situazioni più imbarazzanti per me con scuse che hanno dell'incredibile.
Studiavo e lavoravo, solo questo conoscevo, amicizie zero, il militare mi aveva imparato ad essere formale nelle situazioni e io mi ci trovavo abbastanza. All'età di 20 o 21 anni qualcosa scatto nella mia mente, ricordo ancora..ero andato da un istallatore di ganci traino a portar la macchina di mio padre, il tipo mi voleva fregar con poca eleganza per farla breve...divenni fuoribondo, io abituato sempre a prenderle, scoppiai letteralmente. Qui inizia il periodo di odio verso tutto e tutti della mia vita, che è durato fino a 3 anni fà.
Na volta preso il diploma, tramite qualche bottarella e qualche dritta da parte di conoscienti di mio padre iniziai il mio lavoro attuale, un lavoro che mi ha portato a viaggiare, na ventina di persone in squadra in giro per il mondo ognuno col proprio grado e qualifica...in 8 anni avrò conosciuto più di 500 colleghi, non eran mai gli stessi, questo lavoro mi ha plasmato e fortificato, pian piano le somatizzazioni e l'ansia son andate via via scomparendo, fino ad oggi in cui praticamente non sono assillato da questa maledetta ansia, non la provo più semplicemente in tutte quelle occasioni che prima per me erano invalidanti.

Trovo enorme difficoltà a parlare delle cose negative della mia vita, molte cose mi saran sfuggite...ma in sostanza è questa la mia storia, simile a molte altre, ma è la mia



Sono stato fobico secondo voi?

*questa parte se ci tenete a saperla ve la posso mandare solo tramite mp
Vecchio 19-07-2011, 17:38   #2
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Dopo 2.050 messaggi hai deciso adesso di scrivere il topic di presentazione?
Non è mai troppo tardi (cit.)
Vecchio 19-07-2011, 17:43   #3
Principiante
 

ok il passato da superfobico , ma ora come va, sei guarito parrebbe dalla fine del racconto?
Vecchio 19-07-2011, 18:18   #4
Intermedio
L'avatar di robottino
 

Non sei un ex sociofobico; ti direi un sociofobico compensato.
Un combattente, in sostanza.

Bravo PricPrac.
Vecchio 19-07-2011, 19:02   #5
Banned
 

Non te l'ho mai detto, ma questa tua determinazione nel lavoro è una cosa che a me manca e che di te ammiro molto. Non ti sei dato per vinto, e infatti vivi egregiamente e non dipendi da nessuno.
Sicuramente non hai avuto vita facile, ma credo che pochi qui dentro abbiano vissuto un "posto al sole".
Poi c'è chi si rassegna e si adagia lentamente, forse inconsapevolmente, e c'è chi, come te, non ci sta e prende la vita per le corna. Massimo rispetto
Vecchio 19-07-2011, 19:17   #6
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

bella storia, il finale è positivo dai

Sei stato sociofobico?
boh...ma che te ne frega? l'importante è che adesso stai meglio
Vecchio 19-07-2011, 19:57   #7
Intermedio
L'avatar di ABARTH
 

Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco Visualizza il messaggio
Na volta preso il diploma, tramite qualche bottarella e qualche dritta da parte di conoscienti di mio padre iniziai il mio lavoro attuale, un lavoro che mi ha portato a viaggiare, na ventina di persone in squadra in giro per il mondo ognuno col proprio grado e qualifica...in 8 anni avrò conosciuto più di 500 colleghi, non eran mai gli stessi, questo lavoro mi ha plasmato e fortificato, pian piano le somatizzazioni e l'ansia son andate via via scomparendo, fino ad oggi in cui praticamente non sono assillato da questa maledetta ansia, non la provo più semplicemente in tutte quelle occasioni che prima per me erano invalidanti
della serie: il lavoro a volte fa miracoli
anche io quando lavoro mi sento meglio, ho uno scopo nella vita, sono distratto dagli impegni lavorativi, ma soprattutto... la sera quando torno a casa mi sento realizzato perche almeno non sono un peso per la mia famiglia.
Ps in questo momento non lavoro e mi sento una pezza
Vecchio 19-07-2011, 20:24   #8
Esperto
L'avatar di Blackrose
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
bella storia, il finale è positivo dai

Sei stato sociofobico?
boh...ma che te ne frega? l'importante è che adesso stai meglio
ma infatti
Vecchio 20-07-2011, 02:46   #9
Banned
 

La mia storia è anche un messaggio per dire che cambiare si può, ognuno ha il suo vissuto e la sua storia personale, ciascun di voi deve trovar la propria strada, chi prima e chi dopo, l'obiettivo è quello di star bene con se stessi prima di tutto. Se non vi scoraggiate ce la potete benissimo fare.

Quote:
Originariamente inviata da Macheda82 Visualizza il messaggio
ok il passato da superfobico , ma ora come va, sei guarito parrebbe dalla fine del racconto?
Si

Adesso sto bene, certo ho ancora molta strada da fare per migliorarmi ancora, per recuperare gli anni perduti, per cambiare le abitudini di anni, per rimettermi al passo.

Ho deciso così tardi di scrivere la mia storia (seppur un sunto estremo) perchè ultimamente mi era venuto il dubbio che io non sia mai stato fobico, volevo anche un vostro parere a riguardo.
Vecchio 20-07-2011, 12:04   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco Visualizza il messaggio
Ho deciso così tardi di scrivere la mia storia (seppur un sunto estremo) perchè ultimamente mi era venuto il dubbio che io non sia mai stato fobico, volevo anche un vostro parere a riguardo.
Da quello che racconti sembri essere stato sociofobico.

Quote:
iniziai il mio lavoro attuale, un lavoro che mi ha portato a viaggiare, na ventina di persone in squadra in giro per il mondo ognuno col proprio grado e qualifica...in 8 anni avrò conosciuto più di 500 colleghi
Hai conosciuto molta gente ma hai anche fatto amicizia con loro? Lo chiedo perché, nonostante il lavoro m'abbia costretto a fare cose che avrei preferito evitare, c'è sempre una sorta di barriera tra me ed i colleghi; anche se potrebbe dipendere dalla mancanza di turn-over.
Vecchio 20-07-2011, 13:03   #11
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Quote:
Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Hai conosciuto molta gente ma hai anche fatto amicizia con loro? Lo chiedo perché, nonostante il lavoro m'abbia costretto a fare cose che avrei preferito evitare, c'è sempre una sorta di barriera tra me ed i colleghi; anche se potrebbe dipendere dalla mancanza di turn-over.

Si, probabilmente può essere la mancanza di attività fuori dall'ambiente lavorativo.


Si, direi che con il 5 % di loro ho fatto amicizia, insomma mi son trovato abbastanza, anche se finito il periodo lavorativo ci perdiamo di vista, a volte ci ritroviamo sul lavoro a distanza di tempo, ma capita poche volte, la quasi totalità dei miei colleghi abita distante dal mio paese, fuori regione, con qualcuno ci sentiam al telefono anche a distanza di anni che ci siam conosciuti, a volte ci mettiam d'accordo per fare il possibile a ritrovarci a lavorar di nuovo insieme.
Il mio ambiente lavorativo è chiuso, insomma siamo in 20 e lavoriamo, mangiamo e il tempo libero molte volte lo passiam insieme, direi rapporto a tu per tu 24 ore su 24 per mesi. Siccome cambian spesso le persone mi son reso conto di quanto anche l'ambiente che si vien a creare influisca su di me, a volte è dura...molto dura, altre volte si sta così così, altre volte si sta benissimo e tutto quello che c'è da fare sembra molto più leggero.
Tieni presente che il 60 % dei miei colleghi ha più di 40 anni, tra i 30 e i 40 saranno intorno al 20 % e più piccoli di 30 anni il restante, son tutti uomini, solo una volta mi è capitato di lavorare con una ragazza.

Mi è capitato di legare di più, dal 18enne al 60enne...insomma dipende dalla compatibilità di carattere.
A volte mi son legato molto a persone totalmente differenti da me, altre volte eran abbastanza vicini di carattere, insomma ci son tante sfumature nel carattere delle persone.

A volte è capitato di diventar subito amico con qualcuno e nel tempo il rapporto è andato a finir a schifio, altre volte ho incontrato gente che mi stava sulle palle per i modi di fare...diciamo a pelle e poi a distanza di mesi ci siam trovati benissimo.

Insomma questo mi ha aiutato a capire che la gente molte volte non è ciò che sembra...oltre che tante altre cose.
Vecchio 20-07-2011, 13:45   #12
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Ciao PriccoPracco, posso chiederti che lavoro fai?
Da come l'hai descritto sembra molto interessante, giri per il mondo, fai cose, vedi gente

Te lo volevo chiedere via mp ma hai la casella piena, broccolator
Vecchio 20-07-2011, 14:14   #13
Esperto
L'avatar di phabio
 

Hai passato l'adolescenza a subire infamità, e hai risposto andando a fare il militare (scelta coraggiosa); ti sei diplomato e adesso hai un lavoro e che ti gratifica e ti ha messo in contatto con 500 persone.
Ma chi sei veramente?
Vecchio 20-07-2011, 14:49   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da phabio Visualizza il messaggio
Hai passato l'adolescenza a subire infamità, e hai risposto andando a fare il militare (scelta coraggiosa); ti sei diplomato e adesso hai un lavoro e che ti gratifica e ti ha messo in contatto con 500 persone.
Ma chi sei veramente?
Uno dei tanti,

io son convinto di non aver nulla di speciale...anzi ti dirò, qui sul forum c'è gente che reputo davvero in gamba, almeno a legger ciò che scrive e come lo scrive....ho quest'impressione.
Mi dispiace che molti si lascino scoraggiare dagli eventi e che non credano di poterne venire fuori, ecco un altro motivo per cui ho portato a testimonianza la mia storia, per dire che è possibile, che bisogna prendere in mano le redini della propria vita e che bisogna aver voglia, convinzione di uscirne. Come detto da stone in un altro thread, non è tanto il come, ma bisogna aver fede che ciò sia possibile.
Vecchio 20-07-2011, 22:50   #15
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco Visualizza il messaggio
Sono stato fobico secondo voi?
Difficile fare la diagnosi solo sulla base di questo tuo racconto.

Sicuramente sei stato sfortunato. Sono contento per te se ora le cose vanno meglio.
Vecchio 20-07-2011, 23:06   #16
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco Visualizza il messaggio
La mia storia è anche un messaggio per dire che cambiare si può, ognuno ha il suo vissuto e la sua storia personale, ciascun di voi deve trovar la propria strada, chi prima e chi dopo, l'obiettivo è quello di star bene con se stessi prima di tutto. Se non vi scoraggiate ce la potete benissimo fare.
bellissime parole, è tutto quello che penso attualmente, sulla mia condizione attuale e sul fatto di trovare la propria strada... chi si ferma è perduto... io sn 5 mesi che sn fermo, qui nella mia stanza... ma da poki giorni mi è arrivata una scossa di automotivazione, o forse è disperazione x scappare da questo stato autodistruttivo in cui mi sn cacciato volontariamente... sta di fatto che mi sto dando da fare per il futuro, a cominciare da qualke lavoretto... a poco a poco fare qualcosa x cambiare, e sperare... tanto sperare
Vecchio 21-07-2011, 00:04   #17
Banned
 

Lascia stare il passato, chi ha avuto ha avuto... goditi il tuo bel presente.
Vecchio 29-07-2011, 22:43   #18
Principiante
 

Secondo me la situazione del sociofobico a volte può nascere dalla mancanza di sostanze chimiche nel cervello, che non vengono prodotte, almeno ultimamente mi sta venendo questa idea perchè le ho provate tutte ma sono sempre privo di energia. Cioè quando si sta ad un livello basso è normale che non si vedano vie di uscita e quindi non basta la volontà. Se qualcosa ti fa migliorare e salire ad un livello superiore allora cominci a vedere qualcosa, se sei nel buio non vedi niente e basta.
Purtroppo chi sta bene o chi ce l'ha fatta può dire, provateci, bisogna lottare ma quando ci sei dentro è un'altra cosa, non vuoi provarci.
In questi giorni sto prendendo l'iperico, sostanza da erboristeria. Appena preso la prima volta invece che "migliorare il tono dell'umore" mi è venuta fuori una grandissima rabbia.
Le volte successive non è successo ma ora sto aspettando qualche effetto, sperando di evitare l'effetto placebo
Vecchio 30-07-2011, 09:51   #19
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Quote:
Originariamente inviata da Simply Visualizza il messaggio
Secondo me la situazione del sociofobico a volte può nascere dalla mancanza di sostanze chimiche nel cervello, che non vengono prodotte, almeno ultimamente mi sta venendo questa idea perchè le ho provate tutte ma sono sempre privo di energia.
__________________________________________________ ____________

Cioè quando si sta ad un livello basso è normale che non si vedano vie di uscita e quindi non basta la volontà. Se qualcosa ti fa migliorare e salire ad un livello superiore allora cominci a vedere qualcosa, se sei nel buio non vedi niente e basta.
Purtroppo chi sta bene o chi ce l'ha fatta può dire, provateci, bisogna lottare ma quando ci sei dentro è un'altra cosa, non vuoi provarci.
In questi giorni sto prendendo l'iperico, sostanza da erboristeria. Appena preso la prima volta invece che "migliorare il tono dell'umore" mi è venuta fuori una grandissima rabbia.
Le volte successive non è successo ma ora sto aspettando qualche effetto, sperando di evitare l'effetto placebo
Lascia proprio perdere l'Ipericum

Non otterrai (nel migliore dei casi) un bel nulla.

Ci son gli specialisti per le cure farmacologiche: rivolgiti a loro .

Col fai da te ,si fan solo danni e basta.

Poi: il fisico e`il tuo ,cosi` come la salute ,anche quella psicologica.
Vecchio 30-07-2011, 11:29   #20
Principiante
 

E' che proprio non ce la faccio ad andare da uno psicanalista, me lo sono detto molte volte, ma poi non lo faccio, non so perchè. Poi un giorno tira l'altro e non prendo mai la decisione. Cioè cerco di essere sincero, a chi me lo consiglia dico si, si, ma in realtà non ne ho proprio intenzione. Forse è pigrizia o imbarazzo, in verità in merito a questo argomento non ho le idee molto chiare
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