Ultimamente sto riflettendo sul fatto che tutta la mia vita gira attorno alla mia famiglia e al di fuori di essa non mi resta nulla. Le persone che mi conoscono rimangono stupide dal fatto che nonostante abbia solo 25 anni sono già papà di 3 bambini, in effetti mi rendo conto di aver fatto le cose molto in fretta ma ho sempre pensato che questa sia stata la mia salvezza.
Vi racconto un po la mia storia: sono sempre stato un ragazzo eccessivamente timido e introverso, avevo pochi amici e zero contatto con il mondo femminile finché a 18 anni la ragazza per cui avevo una cotta si è accorta di me ed ha avuto inizio la mia storia d'amore. Mi sentivo felice per la prima volta in vita mia e mi godevo quel momento senza pensare al futuro, ma da lì a poco arrivò la notizia che mi ha svoltato la vita, infatti lei ha scoperto di essere incinta. Lei non ha avuto dubbi sul portare avanti la gravidanza, io non senza paure ho deciso di rimanerle accanto, e non me ne sono pentito. Poche settimane dopo il mio diploma è nata la mia bambina, da li nel giro di qualche mese mi sono sposato, ho trovato lavoro e sono andato a vivere con mia moglie e mia figlia, una serie di cambiamenti repentini che hanno totalmente stravolto la mia esistenza. Ho iniziato sin da subito a vedere la mia famiglia come il mio unico scopo di vita, infatti al di fuori di essa continuavo a sentirmi fuori posto a causa del mio carattere chiuso e riservato che mi ha sempre causato problemi in tutti i contesti sociali. Dopo due anni apparentemente sereni la situazione in casa ha iniziato a prendere una brutta piega, infatti a causa di litigi e incomprensioni continue il rapporto con mia moglie si è deteriorato fino a farci prendere in considerazione la separazione, tuttavia in quel periodo lei si è accorta di essere nuovamente incinta, fattore che è stato determinante per la nostra decisione di rimanere insieme. Nell'estate 2017 è nato il mio primo maschietto, questo mi ha dato una grande gioia ma non è stato sufficiente a risanare il rapporto con mia moglie che ha continuato ad essere molto teso portandoci a vivere come separati in casa. Questa situazione combinata con lo stress per il lavoro, la casa, i bambini ecc mi ha condotto in un pesante stato depressivo, che ho affrontato con un percorso di psicoterapia e farmaci durato 2 anni. Fondamentale per permettermi di uscire da questo stato che mi stava distruggendo è stato il graduale riavvicinamento con mia moglie, che vedendomi a pezzi ha deciso di darmi tutto il sostegno possibile. Cosi poco a poco sono uscito dalla depressione, ho rinsaldato il legame con mia moglie e per renderlo ancora più forte abbiamo deciso di avere un altro figlio, il terzo, che con nostra somma gioia ha visto la luce ad metà agosto.
Sembra una storia a lieto fine e in parte lo è, perché la mia famiglia continua ad essere la mia ragione di vita e la cosa che più mi rende felice, sono consapevole di essere un uomo fortunato ad averla. Tuttavia come dicevo in apertura oggi se guardo al di fuori delle mie mura domestiche vedo solo desolazione: non ho uno straccio di vita sociale, niente hobby e passioni da portare avanti, faccio un lavoro che mi garantisce stabilità economica ma non mi appaga per nulla. Il poco tempo libero che ho lo dedico comunque a mia moglie e i miei figli perché non ho altro all'infuori di loro, sono stati e saranno sempre la mia salvezza in questa vita ma oggi mi rendo conto che non posso essere felice se mi annullo per la mia famiglia, questo non significa smettere di amarli anzi, significa amare di più me stesso e crearmi degli spazi per me, sono sicuro che andrebbe a beneficio di tutti perché un padre e un marito insoddisfatto è qualcosa di negativo. Quindi voglio cambiare, anche se ancora non so da dove partire, non so quali posti frequentare e quali interessi coltivare, so solo di dover lavorare su me stesso per aprirmi di più al resto del mondo. Ci vorrà del tempo, ma spero di riuscire.
Grazie a chi ha letto fin qui, se volete commentare fate pure a me fa piacere