Tema molto interessante...da un lato la nostra società è molto più ricca e informata di ogni società passata, ma oggi l'uomo è individualista, mentre nel passato contava in modo fondamentale la comunità, a partire dalla famiglia (molto più numerosa di quella di oggi) al villaggio e così via.
Posso portare la mia esperienza personale (no, ancora non ho inventato la macchina del tempo
): il ramo materno della mia famiglia è calabrese e là ho almeno 10-15 parenti stretti tra zii, cugini ecc. e per molti versi i "costumi" sono all'antica, tipo italia degli anni '50-'60, il che è l'esatto opposto del ramo paterno, romano, di cui conosco si e no 3-4 parenti che non vedo quasi mai.
Ebbene, nei periodi che passo in calabria, mi accorgo che anche volendo non riesco a stare da solo e isolarmi come faccio invece qua a roma...da un lato è faticoso perchè ho bisogno dei miei momenti di solitudine, dall'altro però la vicinanza forzata in qualche modo mi stimola a fare meglio, ad agire, ad avere esperienze...in sostanza, là mi sento meno introverso e solitario