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07-08-2015, 21:39
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#1
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Che titolo da professorone universitario! Comunque, mi chiedevo...
secondo voi, in passato, tipo nel 1400, 1600, esistevano i disturbi d'ansia sociale et simila? ovviamente mi pongo questa domanda riguardo alle persone che vivevano in quelle epoche, di qualunque classe sociale esse fossero (visto che la vita delle persone si differenziava molto in base al ceto). Oppure esistevano ma non se ne parlava, dato che la psicologia come la conosciamo oggi è una scienza abbastanza recente? Vorrei sapere un po cosa ne pensate, però sarebbe ancora più bello se ci aiutassimo tipo a fare una ricerca storiografica, magari se c'è qualcuno che fa psicologia come università può essere di grande aiuto!!
Scusatemi lo scientismo e il rigorismo ahahaha
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07-08-2015, 21:48
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#2
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 198
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se per questo esistono problemi sociali anche tra gli animali... per esempio orsi o lupi che vengono espulsi dal branco, a cui non resta altra possibilità se non quella di crepare (raramente riescono a sopravvivere)
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07-08-2015, 21:59
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#3
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da MisterIcs
se per questo esistono problemi sociali anche tra gli animali... per esempio orsi o lupi che vengono espulsi dal branco, a cui non resta altra possibilità se non quella di crepare (raramente riescono a sopravvivere)
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Eh già... infatti io sono rimasto molto affascinato dalle teorie dalla psicologia evolutiva, oppure quelle spiegazioni sui comportamenti umani che permutano concetti dalla biologia riproduttiva ecc...
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07-08-2015, 22:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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È interessante, a volte per esempio mi chiedo se c'era qualcosa di simile alla fobia e all'evitamento nella preistoria.
Non penso, almeno non come oggi. Tuttavia una buona spiegazione dell'origine ed evoluzione del fenomeno non credo sia banale
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07-08-2015, 22:19
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Certamente, bastano dei traumi e in questo mondo di merda è facilissimo averne.
Si può ricercare fino ad un certo punto, bisognerebbe fare una seduta spiritica e iniziare a fare psicoterapia agli spettri.
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07-08-2015, 22:20
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#6
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Certamente, bastano dei traumi e in questo mondo di merda è facilissimo averne.
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Però credo che prima non ci fossero tutte queste complessità e contraddizioni nello sviluppo psicosociale di un individuo...
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07-08-2015, 22:21
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Borromini XXI
Però credo che prima non ci fossero tutte queste complessità e contraddizioni nello sviluppo psicosociale di un individuo...
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Perché no? Le relazioni umane sono complesse per natura.
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07-08-2015, 22:25
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#8
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Perché no? Le relazioni umane sono complesse per natura.
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Una volta capiti i meccanismi di base poi cade tutto il mistero....
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07-08-2015, 22:33
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Secondo me si. Proabilmente eran quelli considerati stupidi , stregoni ecc. i soli timidi erano maggiormente tollerati e forse i soli timidi avevano meno complessi perche nn cerano tutti questi modelli di perfezione svattuti in faccia
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07-08-2015, 22:40
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Borromini XXI
Una volta capiti i meccanismi di base poi cade tutto il mistero....
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Mistero o no, un evento che minaccia l'incolumità fisica e/o il senso di sicurezza di una persona può causare un trauma; se non si rimedia da lì poi parte la spirale di sofferenza.
Per gli uomini primitivi potrebbero essere state violenze nel gruppo, catastrofi naturali e attacchi da parte di animali, poi anche le guerre sono piuttosto efficaci da questo punto di vista e non mancano mai.
L'unica differenza è che le persone (dei paesi ricchi) che stanno male ora si possono curare e sono lasciate meno a sé stesse.
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07-08-2015, 22:43
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#11
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Mistero o no, un evento che minaccia l'incolumità fisica e/o il senso di sicurezza di una persona può causare un trauma; se non si rimedia da lì poi parte la spirale di sofferenza.
Per gli uomini primitivi potrebbero essere state violenze nel gruppo, catastrofi naturali e attacchi da parte di animali, poi anche le guerre sono piuttosto efficaci da questo punto di vista e non mancano mai.
L'unica differenza è che le persone (dei paesi ricchi) che stanno male ora si possono curare e sono lasciate meno a sé stesse.
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Quindi tu pensi che questi comportamenti "maladattivi" come li definisce la scienza abbiano un senso di "conservazione", di "difesa"... io invece li vedo più come delle abilità non sviluppate, dei lati della personalità soppressi, sia che questo sia successo dalla nascita sia che avvenga in seguito a un evento traumatico
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07-08-2015, 22:45
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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Robespierre era sicuramente un introverso eppure era diventato una persona importante, il capo dei ghigliottinatori
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07-08-2015, 22:47
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#13
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
Robespierre era sicuramente un introverso eppure era diventato una persona importante, il capo dei ghigliottinatori
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Hm, alla fine le sfumature caratteriali sono...sfumature, appunto. Io intendevo veri e propri disagi, quelli patologici...Leopardi è l unico che mi viene in mente XD
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07-08-2015, 22:48
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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a parte che la gente se arrivava a 30 anni era fortunata, come uno dava segni di disadattamento se era uomo si metteva a delinquere o crepava (più) in fretta, se era donna finiva per fare la vecchia megera e prima o poi la bruciavano
scherzi a parte sulle condizioni materiali, nelle società premoderne probabilmente la comprensione e il trattamento di disturbi di natura psichica probabilmente era quasi del tutto impossibile, per ovvie ragioni di incompresione soprattutto.
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07-08-2015, 22:50
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#15
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da notime
a parte che la gente se arrivava a 30 anni era fortunata, come uno dava segni di disadattamento se era uomo si metteva a delinquere o crepava (più) in fretta, se era donna finiva per fare la vecchia megera e prima o poi la bruciavano
scherzi a parte sulle condizioni materiali, nelle società premoderne probabilmente la comprensione e il trattamento di disturbi di natura psichica probabilmente era quasi del tutto impossibile, per ovvie ragioni di incompresione soprattutto.
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E' con la società postmoderna, postindustriale che le carte si sono rimescolate...
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07-08-2015, 22:51
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Borromini XXI
Quindi tu pensi che questi comportamenti "maladattivi" come li definisce la scienza abbiano un senso di "conservazione", di "difesa"...
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No, le strategie di adattamento in sé hanno un senso di conservazione e di difesa, ma l'uso eccessivo non deve per forza avere un senso.
Non penso nemmeno sia la domanda adatta: non mi chiederei "ha senso il mio evitamento", ma "cos'è che sto evitando".
Sicuramente c'è stata una serie di esperienze che ha rinforzato le mie strategie, ma da qui ad avere senso ce ne passa...
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07-08-2015, 22:53
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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Quote:
Originariamente inviata da Borromini XXI
E' con la società postmoderna, postindustriale che le carte si sono rimescolate...
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dipende cosa intendi dire. Le carte nella storia sono sempre mescolate.
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07-08-2015, 22:59
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#18
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Ubicazione: A Sud di Napoli
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da notime
dipende cosa intendi dire. Le carte nella storia sono sempre mescolate.
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Mi riferivo a quei momenti nella storia in cui i fondamenti del passato recente smettono di essere i punti di riferimento per il presente... ma questo rimescolamento nell'ultimo decennio è stato portato all'esasperazione! La famiglia, la religione, il lavoro, la città... cosa sono per noi oggi?
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07-08-2015, 23:02
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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Quote:
Originariamente inviata da Borromini XXI
Mi riferivo a quei momenti nella storia in cui i fondamenti del passato recente smettono di essere i punti di riferimento per il presente... ma questo rimescolamento nell'ultimo decennio è stato portato all'esasperazione! La famiglia, la religione, il lavoro, la città... cosa sono per noi oggi?
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se quello che dici esprime la nostalgia del buon-tempo-antico, è una candid camera, spero che te ne rendi conto presto.
Potresti anche scoprire che dalla perdita di quei valori ci si è liberati di zavorra.
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07-08-2015, 23:06
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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Ippocrate nel V secolo a.C riferendosi alle persone fobiche scriveva questo:
"Non è facile vederlo in giro: non sopporta la luce o il frequentare posti illuminati; porta il copricapo calato sugli occhi, non vede e si adopera in ogni modo per non esser visto. Non s’arrischia di entrare in una compagnia nel timore di esser maltrattato o umiliato, di lasciarsi andare in atti o discorsi, o di far sì che lo reputino un poveraccio. Egli pensa che tutti siano lì per guardare lui."
Ippocrate è il padre della medicina tanto che ancora oggi tutti i medici si prestano al Giuramento di Ippocrate
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