Supermanes

Sono un essere umano, dotato di emozioni e sentimenti. Sto soffrendo, e mi sforzo di non soffrire ma è come chiedere ad una gamba dolorante di non fare male. La sofferenza di ora non apporta niente, non accresce, non eleva. Non sono speciale, non sono diverso da molti altri, e nemmeno migliore o peggiore, solo uno dei tanti. Non credo che i miei problemi siano più gravi di quelli degli altri, non mi interessa essere ricordato, apparire migliore di quello che sono. Desidero solo pace, serenità interiore, calma. Il dolore non lo reggo più, la stretta allo stomaco quando realizzo la direzione che ha preso la mia vita, per tanti motivi. Il mio entusiasmo, la voglia di vivere sono forti, per fortuna (purtroppo?), e le cose semplici che qualcuno darebbe per scontate io le apprezzo in modo particolare e mi dispiace vedere l'abulia di tanti più fortunati di me. Non è depressione, è vita insopportabile. Di solito mi concentro su problemi pratici, che poi hanno soluzioni pratiche e reali, ma la mente come la controllo? Va da sé, e ci mette un attimo a deprimersi. La psicoterapia diventa sempre più inutile, e sempre lo è stata forse. Non ho niente che non va, la tristezza è conseguenza della vita che faccio, non uno stato di alterazione dell'umore. Allora forse sarebbe meglio non svegliarsi, un giorno di questi. Il mondo va a vanti e le persone continuano a fare le loro vite, e io sto in pace, almeno. Abbiate cura di voi.

Melodia

Siamo speciali anche se siamo "uguali"

Anche se consideri - e forse lo è - la tua vita insopportabile, adesso stai vivendo e non è mai troppo tardi per creare una deviazione sul proprio sentiero; possiamo togliere le ghiaia e le erbacce da esso se lo vogliamo.
Se stai soffrendo, benda le parti dolenti, cicatrizzale se riesci.
Se il mondo va a passo troppo veloce tu aumenta il tuo se lo desideri, puoi riuscirci.

Anche se non ti importa di essere ricordato io cercherò di farlo e ti auguro di riuscire a trovare quella pace che cerchi.

gwynplaine87

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XL

Sai in questo periodo condivido abbastanza queste sensazioni, la psicoterapia però mi serve ancora comunque come un buon palliativo (non ha risolto praticamente quasi nulla, ma mi aiuta a resistere) altrimenti avrei già smesso di andarci.
Io delle volte mi dico "va bene, non riesco con sforzi ragionevoli che riesco a sopportare a modificare certe cose che a me non stanno bene, però se posso ancora vivere in qualche modo, anche se non è il massimo, tanto vale aspettare la fine di questo film che fino ad ora non è stato granché, perché poi uscendo da questa sala di proiezione qua - la nostra esistenza - non è che ci sarà qualcos'altro da guardare".
Non si sa mai, un colpo di fortuna, qualcosa di inaspettato che non dipende affatto da te, può darsi che capita. Molte persone raccontano e sono convinte di aver provocato loro quel che a queste capita, ma hanno una visione ristretta dell'esistenza, se certi eventi fossero andati diversamente la loro vita magari non sarebbe quella che è e loro non sarebbero quelli che sono.
Cerca di avere solo cura di te stesso e basta, se delle cose belle arrivano le prendi, se no vivicchi come facciamo in tanti.
Spero di essere riuscito un po' a consolarti .