Avevo costruito una parvenza di tranquillità, nonostante un alone di depressione continuamente vissuto e celato, e l' allontanamento di quell' affetto che era per me il pappagallo è stato un colpo troppo duro.
Mia madre prova pure a consolarmi, non è solo stupida come ne ho parlato finora, ma io non so che fare. Mi ha detto che al limite posso andare a riprenderlo, se non se lo sono già comprati, ma non so che fare. Ogni decisione mia non è mai appoggiata da nessuno, non so se sia meglio lasciare il pappagallo al suo destino o se riprenderlo, e sto male praticamente come sono stato nei periodi peggiori della mia vita, in particolare l' anno scorso. E non è solo per il pappagallo, è anche per tanto altro.
Mi siedo sulla poltrona davanti al computer tutto con la schiena piegata, passo ore cercando di distrarmi con tutti i modi per perdere un po' di tempo, non studio… ho troppa empatia, con tutti i miei problemi, più sto male, più penso a quelli degli altri, in particolare mia madre stessa. Fa una vita simile alla mia, e soffro anche per lei, che passa le giornate quasi unicamente tra casa, e a casa tra telefono e televisione, e a lavoro.
Passo la mia vita tra pigrizia e depressione, la prima motivata comunque dalla seconda che non se n'è andata mai.