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Vecchio 23-06-2012, 01:24   #1
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Sono in una discoteca, trascinatoci da %coinquilino% e relativa fidanzata.
É da un po' che il mio intento di non evitare mai, a la "yesman", sta facendo cilecca, ma sentirsi costretti è anche peggio.
Per compensare l'inquietudine ho cercato, come d'uopo in queste circostanze, di annegare il mio sentimento di inettitudine sociale nell'alcol.
Non ha funzionato; e non è la prima volta.
La bottiglia è una gran figliadiputtana, giacché delle volte ha degli effetti positivi con i quali ti ammalia, e delle altre, incubi con cui ti atterrisce.
Sta di fatto che per non assumere il ruolo di reggitore di moccolo professionista stavo a girare il locale a cazzo sciorto, con la tentazione dannata di prendere dal barman una seconda dose della mia demoniaca amante.
La sensazione struggente di invisibilità stava montando in maniera ineluttabile; mi sentivo come nella bolla della pubblicità dell'Amplifon, totalmente isolato dagli altri.
Da lì (e relative questioni economiche sulla liceità di pagare un cocktail 10 euri con debiti a 3 zeri sulle spalle, i cui angosciosi risvolti preferisco risparmiarvi) comincio indagando, a partire da questo specifico forum, su eventuali sostanze che mi permettessero di raggiungere quegli stati mentali che vado disperatamente anelando, che ho già raggiunto a tornate alterne e che tuttavia non riesco a consolidare.
Lo stato mentale di integrazione, di brillantezza, di perfetta comunione con quasi qualsiasi persona con cui mi trovo a interagire. L'ho provata ed è una sensazione talmente magica che a venderla la gente ipotecherebbe la propria casa.
Ma, cosa servono le sostanze, quando alla fine il corpo è in grado di prodursi da solo un quantitativo di endorfine tali da annullare completamente dolori da amputazioni di arti?
Da questo ho proseguito coi pensieri, e mi sono ricordato incredibilmente di un fenomeno veramente strano, capitatomi qualche anno fa. In quel partocolare contesto fui capace di procurarmi un orgasmo col solo pensiero, ripensando a un orgasmo effettivamente vissuto.

Da qui mi sono convinto che con un profondo lavoro di meditazione sia possibile autoindursi stati d'animo a piacimento, e per questo ho scelto di smettere con gli psicotropi, compreso alcol e caffè. Non sarà facile ma sono convinto che sia possibile e sicuramente piú produttivo in termini di autocontrollo, rispetto all'affidarsi agli effetti stocastici di sostanze la cui dinamica non è stata ancora completamente afferrara neanche dalla scienza.
Vecchio 23-06-2012, 01:29   #2
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Non sono mai stato in discoteca ma credo che anche io l'unica cosa che farei è bere al bancone. Ma non per cercare stati d'animo o cosa.. che tanto so che non arriverebbero perchè l'unico effetto che mi fa l'alcool è addormentarmi ma giusto così per fare qualcosa e passare il tempo. Confondersi nello scenario^^ Sulla questione degli stati mentali autoindotti.. bè potrebbe anche essere.
Vecchio 23-06-2012, 01:42   #3
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Da qui mi sono convinto che con un profondo lavoro di meditazione sia possibile autoindursi stati d'animo a piacimento
Di questo sono convinto anch'io.

Quello di cui non sono tanto convinto è di essere capace di riuscirci personalmente.
Vecchio 23-06-2012, 01:52   #4
Esperto
L'avatar di rainbow
 

Mia nonna che aveva una birreria in Germania sosteneva che esistono solo tre tipi di ubriachi: quelli molto allegri, quelli depressi e quelli arrabbiati.
Anche con l'alcol è una questione di stati d'animo... Non fa altro che da "amplificatore", una cassa di risonanza.

La domanda è: come generare stati d'animo positivi? Così come si generano quelli (di cui molti di noi siamo maestri..) negativi, attraverso i Pensieri.
Quando non stiamo bene la prossima volta, invece di chiederci il perchè, se ci domandassimo, cosa sto pensando di così brutto? Che forma ha questo dolore? Cosa dovrei pensare invece? Che forma dovrei dare ai miei pensieri?

Marco fa una giusta osservazione, un qualcosa di nitidamente pensato è esattamente come qualcosa di reale. La mente non sa distinguere ciò che ha fatto da ciò che ha soltanto immaginato! Ci credereste? Eppure è così.
E se non avete bei ricordi costruiteli, "non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice" per esempio...
Vecchio 23-06-2012, 01:57   #5
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da rainbow Visualizza il messaggio
La mente non sa distinguere ciò che ha fatto da ciò che ha soltanto immaginato!
Questa è NLP.
Ho letto anche un capitolo (di Bandler credo) che era intitolato "Creare un ricordo" o qualcosa del genere...
Vecchio 23-06-2012, 02:21   #6
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Non sono mai stato in discoteca
quasi quasi propongo un ritrovo di FS in una discoteca chi ci starebbe?
Vecchio 23-06-2012, 10:54   #7
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
So già che mi annoierei a morte :P [...]
Premesso che se seguissi il mio istinto ragionerei come te (e infatti... non sono mai entrato in una discoteca)..
Credo che il problema maggiore sia la compagnia.
Mi spiego: "ballare" di per sé non dovrebbe essere un problema.
Non è una gara, non devi essere bravo, non hai neanche spazio per esserlo in genere, devi solo seguire la musica e fare qualcosa.
Ma se sei solo in mezzo a gente sconosciuta, avrai facilmente l'impressione di essere un perfetto idiota in mezzo a gente che o non ti considera, o ti ridicolizza.
Diversamente se ci fosse qualcuno con te, che ti segue e con cui puoi rapportarti... maggicamente..!

Ultima modifica di Allocco; 23-06-2012 a 10:59.
Vecchio 23-06-2012, 11:00   #8
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Premesso che se seguissi il mio istinto ragionerei come te (e infatti... non sono mai entrato in una discoteca)..
Credo che il problema maggiore sia la compagnia.
Mi spiego: "ballare" di per sé non dovrebbe essere un problema.
Non è una gara, non devi essere bravo, non hai neanche spazio per esserlo in genere, devi solo seguire la musica e fare qualcosa.
Ma se sei solo in mezzo a gente sconosciuta, avrai facilmente l'impressione di essere un perfetto idiota in mezzo a gente che o non ti considera, o ti ridicolizza.
Diversamente se ci fosse qualcuno con te, che ti segue e con cui puoi rapportarti... maggicamente..!

Si ma ,fidati, io sono peggio di così.. l'ultima volta che una ragazza mi prese per mano e mi obbligò con la forza a ballare con lei era alle medie e la scena fù imbarazzante.. le pestai i piedi non ero a mio agio.. fui traumatizzato perchè lei ci teneva pure..
Alla fine del liceo una mia compagna rimasta sola mi chiese di andare ad un ballo con lei ma non ci sono voluto andare.
Se io fossi stato Squall di FF8... quella sera nemmeno mi sarei trovato al ballo! Mi si sarebbe potuto trovare rinchiuso in quell'ala della scuola dove ci sono i mostri.. ad allenarmi haha

Ultima modifica di Halastor; 23-06-2012 a 11:11.
Vecchio 23-06-2012, 11:32   #9
Esperto
L'avatar di barclay
 

Questo è un esempio lampante di quanto la teoria del “buttarsi” sia una c*****a: i “pensieri disfunzionali” si possono accantonare, ma l'inconscio se ne starà in agguato nell'ombra, pronto a saltar fuori nel momento meno opportuno

Ultima modifica di barclay; 23-06-2012 a 11:34.
Vecchio 23-06-2012, 11:48   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Hanno tagliato una scena, alla fine…
Quella in cui arriva il vero-uomo e se la porta via



Ripensandoci, non è così divertente
Vecchio 23-06-2012, 11:57   #11
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Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Questo è un esempio lampante di quanto la teoria del “buttarsi” sia una c*****a: i “pensieri disfunzionali” si possono accantonare, ma l'inconscio se ne starà in agguato nell'ombra, pronto a saltar fuori nel momento meno opportuno
non esagerare barclay. "Buttarsi" funziona nel momento in cui sei riuscito, consapevolmente o meno, a liberarti dei tuoi pensieri disfunzionali. Se non ti butti non lo saprai mai.
Viceversa, se non ne sei ancora libero comunque non perdi niente. Ti sei buttato, non sei andato incontro a una miracolosa e radicale epifania dalla quale ne sei uscito ultraestroverso; sei rimasto tale e quale a prima.
Solo qualche settimana fa l'uscita con risultati scarsi/deludenti mi faceva star molto male, ma ho capito poi che è un problema di aspettative.

Io buttandomi, con molta piú disperazione e ingenuità rispetto ad oggi, sono riuscito davvero a uscir fuori da un baratro. Il mio paradosso è proprio questo: adesso che sembro quasi una persona normale e giusto un po' timida migliorarsi sembra molto piú impegnativo, mentre quando ero un completo disadattato sociale, prono agli attacchi di panico e all'ansia generalizzata, uscirne è stata solo questione di costanza.

Ad esempio una delle cose che facevo quando andavo a ballare era chiedere a chiunque se mi dava un sorso della roba che stava bevendo, e con risultati sorprendenti. Adesso la mia maggior autoconsapevolezza sociale mi fa realizzare quanto certe uscite fossero bizzarre e inappropriate. E quindi sono paralizzato, bloccato in una ragnatela di convenzioni sociali inibitorie, quando 7 anni fa invece possedevo l'ingenuità dei bambini! Vorrei tanto tornare lì!
Vecchio 23-06-2012, 12:09   #12
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Viceversa, se non ne sei ancora libero comunque non perdi niente. Ti sei buttato, non sei andato incontro a una miracolosa e radicale epifania dalla quale ne sei uscito ultraestroverso; sei rimasto tale e quale a prima.
Oppure hai imparato nuovi motivi per aver paura degli altri, nuove bugie che la gente racconta per allontanarti, nuovi modi in cui te lo possono mettere nel ****, ecc.
Dalle ultime mie due esperienze IRL con le donne, ho solo ricavato nuove paranoie

Ultima modifica di barclay; 23-06-2012 a 12:11.
Vecchio 23-06-2012, 12:22   #13
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http://en.wikipedia.org/wiki/Social_...stance_induced
Vecchio 23-06-2012, 12:22   #14
Avanzato
 

La mente controlla tutto, potenzialmente possiediamo tutte le basi per vivere costantemente nello stato psico-fisico che più ci aggrada, io ne sono sempre stato convinto quello che mi blocca è la consapevolezza che serve un lavoro meditativo ed introspettico molto lungo e difficile(tramite meditazione) diciamo che io non mi sono mai ritenuto in grado di avviare gli ingranaggi giusti nel mio cervello solo "pensandoci".. Quindi ho sempre rimandato questo lavoro meditativo, ma se qualcuno qui sul forum ne avesse esperienza e potesse indirizzarci verso una sorta di "percorso guidato" sarei il primo a buttarcisi..
Vecchio 23-06-2012, 12:32   #15
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mi dispiace ma temo non sia possibile farsi venire l'emozione che si vuole al momento giusto, non vi sembra un pochino irrealizzabile??




Quel che si può fare è eliminare le emozioni, controllarle è difficile figurarsi farsi venire quella che si vuole, toglierle però non ve lo consiglio dato che si vive in uno stato di anedonia totale e un pochino restano quindi non vi aspettate di diventare estroverman.
Vecchio 23-06-2012, 13:23   #16
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Sicuramente stai facendo un ottimo lavoro su te stesso.

Autoindursi stati d'animo a piacimento?Credo sia possibile con una profonda e duratura meditazione, questo però pressupporrebbe un controllo della mente sulla tua psiche.

La domanda è se sia utile controllare i propri stati d'animo attraverso la mente.

Anche io ebbi un periodo così, in cui mi costrinsi a estroversare.La mia personale esperienza mi dice che è come una molla psichica che viene messa in stato tensivo per un pochetto(stato d'estroversione) e poi ritorna al suo stato normale dopo mesi o persino qualche anno(stato d'introversione).
Vecchio 23-06-2012, 16:26   #17
Principiante
 

sono d'accordo su questo concetto...e sono anche d'accordo che per metterlo in pratica bisogna essere molto convinti...e bisogna avere grande forza d'animo..
io ho un problema fobico da aghi e attrezzature medicali di vario genere...me lo porto da bambino questo problema...e quando la mia mente per qualsiasi motivo esterno è più debole...risale a galla il problema...con ovvi disagi sociali...quando mi trovo in un ospedale o presso un presidio medico...provo a controllarmi in tutti i modi ma non sempre ci riesco...questo mi porta ad evitare delle situazioni. ma questo non è sempre possibile, quindi l'autocontrollo mentale sarebbe fondamentale...ma ci vuole allenamento e soprattutto penso che bisogna autoindursi le situazioni negative (nel senso di affrontare fisicamente quella che è una fobia) e tentare di abituare il nostro ego a quella situazione, tante volte fino a quando potrebbe rientrare nella normalità.
Vecchio 23-06-2012, 16:40   #18
Principiante
 

non ti puoi alienare dall'attività incessante dal pensiero, su questo sono d'accordo.
Ma sono anche convinto che comunque quella attività può essere instradata verso la positività...non è facile...ma secondo me ci si può riuscire
Vecchio 24-06-2012, 14:11   #19
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
mi dispiace ma temo non sia possibile farsi venire l'emozione che si vuole al momento giusto, non vi sembra un pochino irrealizzabile??




Quel che si può fare è eliminare le emozioni, controllarle è difficile figurarsi farsi venire quella che si vuole, toglierle però non ve lo consiglio dato che si vive in uno stato di anedonia totale e un pochino restano quindi non vi aspettate di diventare estroverman.
No non è affatto irrealizzabile, ci sono studi e moltissimi metodi di "riprogrammazione mentale" davvero validi, cito tra tutti il primo che mi viene in mente detto PNL"Programmazione Neuro Linguistica", funziona davvero se ti ci applichi con costanza
Vecchio 24-06-2012, 14:21   #20
Esperto
L'avatar di Novak
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Da qui mi sono convinto che con un profondo lavoro di meditazione sia possibile autoindursi stati d'animo a piacimento, e per questo ho scelto di smettere con gli psicotropi, compreso alcol e caffè. Non sarà facile ma sono convinto che sia possibile e sicuramente piú produttivo in termini di autocontrollo, rispetto all'affidarsi agli effetti stocastici di sostanze la cui dinamica non è stata ancora completamente afferrara neanche dalla scienza.
Indurre stati d'animo a piacimento? Non lo so.
Controllare e razionalizzare le proprie paure/emozioni, vivere con meno pressione, più predisposti ad accettare il negativo, indi più sereni? E' possibile.
Se qualcuno ha visto Forrest Gump, ha notato che sia lui che la sua ragazza passano anche attraverso eventi terribili/dolorosi nel corso della loro vita. Solo che il primo accetta la cosa e, anche in maniera un po' ingenua, si lascia trasportare dalla corrente e ne esce sempre, mentre la seconda prova ad opporsi, a contrastarla ad ogni costo, e alla fine muore, metaforicamente, annegata.

Uno che si appresta ad iniziare questo percorso, non crede ai benefici che potrà ottenere. Ci vogliono mesi, ma dopo si sta nettamente meglio, e solo per il fatto di aver modificato il proprio punto di vista, la propria mentalità, senza aver ossessivamente perseguito particolari obiettivi concreti da raggiungere.
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