pierfabio81

salve sono in cura da due settimane con Mutabon antidepressivo 2 mg + 25 mg 3 volte al giorno, depamag 600mg al giorno e carbonlithium 600mg al giorno (dopo diversi anni di risperdal 2 mg al giorno per una diagnosi di schizofrenia).Adesso mi è stato detto che è diversa e la mia assolutamente non è schizofrenia. Sono tanto stanco e addormentato. Vorrei sapere se c'è un modo per sentire di meno la stanchezza. E' possibile capire dal trattamento anche la possibile diagnosi? La terapia comunque la seguo come ho sempre fatto.. Grazie a tutti e scusate la domanda banale ma davvero non so come fare. Fabio.

Crystal

Tanti farmaci danno sonnolenza, presumo anche quelli che prendi tu.
Per esperienza ti dico che dal trattamento è molto difficile capire la diagnosi perchè alcuni farmaci possono variare il trattamento della problematica in base ai dosaggi. L'unico modo è chiedere con domanda diretta e senza vie di fuga allo psichiatra qual'è/quali sono le diagnosi.
Può capitare che però gli specialisti dissentano tra di loro, in quel caso cerca di aver fiducia di uno di loro a livello empatico e cerca di scegliere quello che ti sembra più chiaro, disponibile ed esauriente.

Keith

Guarda, con tutta probabilità è il mutabon antidepressivo a darti sonnolenza, chiedi allo psichiatra se puoi rivedere le quantità o cambiare antidepressivo e la diagnosi la devi chiedere a lui, così non si può capire.

pierfabio81

grazie innanzitutto per le risposte. il mio nuovo medico ha detto che ho una forte depressione che mi causa fobia sociale. Dalla cura il litio e il depamag si usa come stabilizzatore dell'umore. Ha detto il mio medico che mi tira fuori...finalmente un po di luce dopo anni di buio... quindi è l'antidepressivo...

Stella89

Ciao,può essere l'antidepressivo a causarti questo stato di torpore,ma concordo con gli altri, devi discuterne con il tuo medico che saprà modulare meglio la terapia tenendo conto delle tue reazioni al farmaco.Da mesi non prendo più psicofarmaci,l'ultimo prescrittomi,l'eutimil indicato per l'ansia e con una componente antidepressiva,l'ho dovuto sospendere per via di effetti collaterali che si sono fatti sempre più pesanti nel tempo (l'ho preso per tre anni).Tra questi c'era proprio una forte sonnolenza che durava tutto il giorno,unita ad una nausea permanente,simile a quella che si prova quando si ha il mal d'auto,per intenderci.
Alla fine ho deciso,con l'approvazione della psicoterapeuta, di abbandonare la via del trattamento farmacologico,anche in seguito ad una serie di diagnosi fatte e poi smentite nel tempo,sempre accompagnate da farmaci di ogni tipo.Alla fine ho detto basta,ma questo è il mio caso.Se senti affidabile il tuo medico,seguilo,sempre parlando apertamente dei tuoi dubbi e degli effetti collaterali che ti possono dare disagio.Buona fortuna!

pierfabio81

a volte perdi la speranza... uno dice una cosa... un altro ne dice un altra... ed io sono lontanissimo da quello che ero prima

Stella89

Questa cosa mi ha sempre lasciata perplessa.Vai da uno psichiatra e ti dice una cosa,vai da un altro e ti dice tutt'altro,e non è capitato solo a noi due penso.Posso capire,data la natura complessa della psiche,che fare una diagnosi precisa e definitiva come per le malattie del corpo,non è possibile,ma che medici di uno stesso settore(se pur con metodologie d'intervento differenti in base all'orientamento)formulino diagnosi completamente diverse,delineando quadri clinici agli antipodi tra loro,mi disorienta e non poco.Posso arrivare a comprendere un errore di valutazione che porta a diagnosticare (faccio un esempio) un disturbo bipolare ad un soggetto che invece ha una depressione classica,e che magari per sua specificità caratteriale e personale,reagisce in modo peculiare alla malattia,alternando periodi in cui cerca di rialzarsi a periodi in cui si riabbatte.La malattia è sulla pelle di chi ce l'ha,ognuno ha la sua personalità,il proprio carattere,la propria storia che lo fa reagire in modo peculiare rispetto ad un altro, la depressione di tizio non potrà mai essere uguale a quella di caio.Scambiare però una nevrosi per una psicosi,mi sembra una svista importante.Ammetto la mia pressocchè totale ignoranza in materia,e capisco che spesso alcuni sintomi presenti in un quadro possono comparire in un altro differente(ansia e fenomeni di dissociazione nella psicosi,come nella nevrosi),ma se hai studiato almeno i quadri principali,saprai individuare dopo qualche tempo nel tuo paziente la maggior parte dei sintomi evidenti e riallacciarli in una patologia specifica che può reggersi su base nevrotica o psicotica.Se il paziente ha una patologia,quella è,e deve essere riscontrata,almeno nel quadro generale,da diversi medici del settore.La schizofrenia è una forma di psicosi,la più grave,e può avere dei sintomi in comune con forme di isteria e di nevrosi,ma il quadro,la configurazione,la dinamica strutturale della malattia è completamente diversa,almeno così ho letto e sentito da più parti.A differenza di patologie fisiche,qualcosa in più possiamo fare noi stessi,in prima persona,per superare qualcosa che è di natura mentale e psicologica.Nel caso di una malattia fisica seria ci possiamo solo che affidare completamente ad un medico di fiducia,nel caso di un disagio psicologico,possiamo fare molto per noi stessi,utilizzando tutte le risorse che abbiamo dentro di noi.Lo psicologo/psichiatra dice una cosa che il medico chirurgo non ti dirà mai,ovvero "la spinta deve partire da te,altrimenti tutto è inutile"(e anche in quei casi una buona reazione psicologica ad una malattia che è fisica,sembra avere influenza positiva.Ti dico questo perchè penso che tu non debba dipendere totalmente dai medici/psichiatri,dalle aspettative che riponi in loro,ma devi prima di tutto ascoltare te stesso e poi ascoltare loro,avvalendoti degli strumenti che ti danno.Alla base ci sei tu,se loro cascano con le loro diagnosi e le loro cure,tu continua a cercare la tua strada,non cascare anche tu,non perdere la speranza,così perdi di vista te stesso.Torna ad ascoltarti,al di là del disagio,al di là della storia clinica,ascoltati tu come persona e vedrai che non appena lo farai,togliendo per un momento,il pensiero omnipresente della malattia,ti ritroverai,ti risentirai e non potrai perdere la speranza,perchè tu ci sei,stanco,provato,ma sei sempre tu.Non siamo la nostra malattia,nè tantomeno diventiamo tutt'uno con una diagnosi formulata e che talvolta è pure sbagliata..ora torno a dormire,che stasera m'è presa una botta di insonnia,sono le 3!!Scusa per eventuali sconnessioni,dai possono essere giustificate data l'ora :-))

dotrue

Rispondo solo ora che mi hanno tolto il ban. A dire il vero tutti e tre i farmaci che prendi possono dare (e la danno) stanchezza e sonnolenza. Se li combini poi direi che il risultato è assicurato, però nn è detto che sia una cosa così negativa e in particolare se tu nn riesci a mantenere sotto controllo l'ansia o l'agitazione. Sarebbe interessante capire il motivo per cui ti hanno dato una diagnosi di schizofrenia a suo tempo. In teoria potrebbe essere possibile capire a grandi linee quale potrebbe essere la diagnosi a partire dal trattamento, il problema è che bisognerebbe almeno essere abbastanza sicuri che il trattamento sia quello corretto per te...e visto che hanno confuso una diagnosi di schizofrenia con un'altra direi che nn hanno nemmeno loro le idee chiare....cmq hai 2 stabilizzanti dell'umore, il che farebbe pensare ad un disturbo bipolare, o ad un disturbo di personalità che esponga a forti e frequenti oscillazioni dell'umore (sto pensando al DP borderline). Però io nn so niente di te, nn sono un medico e nn so cosa abbiano in testa quelli che ti hanno in cura, per cui prendi il tutto con le pinze.
Mi lascia perplesso il fatto che nn ti abbiano spiegato nè qual'è la tua diagnosi, nè quali sono le finalità del trattamento, al di là del fatto che qualche psichiatra possa diagnosticarti x e qualcun altro y. Alcuni disturbi sono in comorbilità, alcuni sono più evidenti in certi periodi, alcuni nn sono completi ma raggiungono parzialmente i criteri di un disturbo o più di uno. Per cui posso capire che spesso gli psichiatri abbiano idee confuse o diverse tra di loro, ma almeno che ti spieghino cosa hanno in testa loro in quel momento e perchè ti hanno messo certi farmaci in trattamento