Nel thread "come vi sentite in questo momento" scrissi che mi sentivo come il protagonista del film Memento.
Non so se l'avete visto. Parla di un uomo che a causa di un trauma cranico è affetto da amnesia anterograda, ovvero dimentica tutto quello che ha memorizzato nell'arco di 15 minuti.
Il tizio vuol vendicarsi della persona che, oltre ad avergli procurato il trauma, ha stuprato e ucciso sua moglie, ricorda vividamente tutta la scena della fatalità e ha pochissimi indizi (tra cui le iniziali dell'assassino), sicché è costretto a tatuarsi ogni ragionamento sul suo corpo, ogni progresso fatto nelle sue indagini, in modo che, anche se non ricorda "come" sia arrivato a una certa deduzione, sa che è quella.
Se non l'avete visto, è un bel film da vedere.
Beh, io non ho un'amnesia anterograda, ricordo perfettamente. Ma a volte mi sembra come se l'avessi.
A livello emotivo, non capisco perché, tutti i pomeriggi m'incazzo e dico sempre che devo fare certe cose (attività contingenti che rimando di volta in volta). A volte l'incazzatura monta a sufficienza da farmi reagire, verso le 18. Ieri ad esempio mi sono messo di buzzo buono e ho ordinato la stanza, una gran soddisfazione.
Così vado a nanna, a volte felice per essere riuscito a svolgere le attività che mi ero prefisso, più spesso frustrato per non esserci riuscito; in entrambi i casi comunque mi figuro un domani in cui, forte dell'esperienza vissuta, sarò in grado di non reiterare l'errore commesso, o di migliorare la mia performance finalmente positiva.
Ma il giorno dopo già la sveglia è un trauma.
Davo la colpa al fatto che dormivo poco, al fatto che dovevo svegliarmi presto per prendere il treno come un pendolare. Ma ora che dormo il giusto e che sono a 15 minuti dal lavoro, è uguale a prima.
Vado al lavoro scoglionato, e questo forse mi frega.
Nel lavoro non trovo alcun entusiasmo, anzi cerco di far passare le ore. Da un lato non ho voglia di far niente, dall'altra mi annoio, e le attività che svolgo non mi appagano.
Ora sto cercando di domandarmi se esista un nesso tra la mia stanchezza del mattino e la situazione lavorativa che sto vivendo.
A 15 anni presi una cotta pazzesca per una compagna di classe, e ricordo ancora la gioia che mi dava alzarmi 30 minuti prima, poter arrivare a scuola prima che il cancello aprisse per poter passare 10 minuti solo con lei.
Quando, 5 anni fa, fui assunto in questa mansione, ero tutto felice, finalmente vedevo che le cose prendevano una piega giusta, ed ero tutto speranzoso del miglioramento che mi attendeva.
Ora, mi manca la speranza, mi manca davvero la speranza. Ed è un cane che si morde la coda, perché non riesco a provare a far niente, pertanto non riesco ad avviare attività nuove e differenti dalla routine, che inneschino la motivazione di sperare in qualcosa.... di certo non riesco a recuperare la speranza in una vita migliore solo grazie al fatto che riesco a mandare i documenti alla telecom, o che riesco a montare la scrivania del pc, o che faccio %altra_attività_rimandata_in_eterno%.
E così' vivendo riesco a fare le cose solo facendomi violenza.