|
10-05-2010, 15:05
|
#1
|
Principiante
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 69
|
|
Ultima modifica di paola; 09-01-2016 a 14:15.
|
10-05-2010, 15:49
|
#2
|
Banned
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: Nel Bosco
Messaggi: 707
|
devi solo spostare quello che loro pensano di te su di loro.e quello che pensi di te su di te.purtroppo non ci si può scegliere la famiglia in cui crescere, una cosa e sicura non sei l'unica malata, anche i genitori, fratelli e sorelle del velinismo, sono dei malati.dei malati senza consapevolezza della loro malattia, che li porta a vedere te come un aliena per delle stupidaggini..buffo...l'alternativa e levarsi dai coglioni.non sò quanti anni hai.non sò il tuo livello di fobia.quindi mi astengo dai consigli pratici.oppure semplicemente ascolta le loro stronzate , ma non dargli il minimo peso.impara da te stessa , chi sei.non da loro.ma tu ste cose le saprai già.ciao.quante alle "medaglie" al valore o i riconoscimenti , per la loro mentalità penso sia una cosa "normale"fare quello che fai tu , sono le tue mansioni di schiava-famiglia oppure come dici tu pensano di aiutarti in sto modo.ciao.
|
Ultima modifica di Freddy_Krueger; 10-05-2010 a 15:52.
|
11-05-2010, 01:43
|
#3
|
Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
|
come dice Freddy non so quanti anni hai, se ancora studi, il livello di difficoltà
psicologica che hai ...
in teoria sarebbe buono cercare un lavoro e filarsela alla svelta, magari in un'altra città (quel discorso "traccia indelebile di mio padre " mi ha colpito , mi ricorda dei " tutta uguale a tuo babbo " detti a me ... fai piani per andartene da lì , ne vale la pena )
|
|
11-05-2010, 10:34
|
#4
|
Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
|
Premessa Non ti conosco e non conosco fino in fondo le tue problematiche.
Cio' che penso (da perfetto GENERALIZZATORE) è però che c'è in generale bisogno di self control
(e forse anche tu dovresti puntare sull'autocontrollo).
E' evidente che hai ben chiaro in testa cio' che per te è giusto e cio' che invece ti provoca sofferenza. Sei sufficientemente "lucida". Ma non riesci a confrontarti con chi ti sta attorno nel modo che vorresti (perchè magari cambiando i tuoi atteggiamenti ti sentiresti giudicata o avresti paura di una loro reazione illogica o perchè appariresti ai tuoi occhi irriconoscente nei loro confronti, ecc.).
Credo che probabilmente dovresti imparare un diverso modo di approcciarti a loro.
In teoria: dovresti saper controllare e placare le emozioni e le sensazioni dannose: la rabbia, la delusione, il rancore, il disprezzo, l'umiliazione, l'impotenza, ecc.
E dovresti riuscire a presentarti a loro in modo sereno, accogliente, rispettoso, senza mai cadere in una chiusura, senza mai arrivare a rinfacciare le cose, e imponendo a te stessa ed al tuo interlocutore di discutere in modo pacato. Il tuo intento deve essere solo quello di rendere noto il tuo pensiero: cio' che condividi e cio' che invece non ritieni giusto. Con queste premesse (cioè con un animo sereno) dovresti penso essere pronta ad affermare parte del tuo "io".
Scappare da quell'ambiente, lasciando tutto in sospeso, non ti gioverebbe. Guarderesti al passato e ti considereresti una vittima impotente. E questo non ti aiuterebbe a crescere.
In pratica: cerca qualcosa su internet, fatti aiutare dalla tua psicologa, fai qualche corso, ecc.
Conclusioni: self control. (La soluzione non è cambiare il loro modo di porsi nei tuoi confronti, ma è cambiare il tuo modo di porti nei loro confronti).
|
|
11-05-2010, 16:03
|
#5
|
Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
|
Quote:
Originariamente inviata da soloio
Premessa Non ti conosco e non conosco fino in fondo le tue problematiche.
Cio' che penso (da perfetto GENERALIZZATORE) è però che c'è in generale bisogno di self control
(e forse anche tu dovresti puntare sull'autocontrollo).
E' evidente che hai ben chiaro in testa cio' che per te è giusto e cio' che invece ti provoca sofferenza. Sei sufficientemente "lucida". Ma non riesci a confrontarti con chi ti sta attorno nel modo che vorresti (perchè magari cambiando i tuoi atteggiamenti ti sentiresti giudicata o avresti paura di una loro reazione illogica o perchè appariresti ai tuoi occhi irriconoscente nei loro confronti, ecc.).
Credo che probabilmente dovresti imparare un diverso modo di approcciarti a loro.
In teoria: dovresti saper controllare e placare le emozioni e le sensazioni dannose: la rabbia, la delusione, il rancore, il disprezzo, l'umiliazione, l'impotenza, ecc.
E dovresti riuscire a presentarti a loro in modo sereno, accogliente, rispettoso, senza mai cadere in una chiusura, senza mai arrivare a rinfacciare le cose, e imponendo a te stessa ed al tuo interlocutore di discutere in modo pacato. Il tuo intento deve essere solo quello di rendere noto il tuo pensiero: cio' che condividi e cio' che invece non ritieni giusto. Con queste premesse (cioè con un animo sereno) dovresti penso essere pronta ad affermare parte del tuo "io".
Scappare da quell'ambiente, lasciando tutto in sospeso, non ti gioverebbe. Guarderesti al passato e ti considereresti una vittima impotente. E questo non ti aiuterebbe a crescere.
In pratica: cerca qualcosa su internet, fatti aiutare dalla tua psicologa, fai qualche corso, ecc.
Conclusioni: self control. (La soluzione non è cambiare il loro modo di porsi nei tuoi confronti, ma è cambiare il tuo modo di porti nei loro confronti).
|
Non sono tanto d'accordo
Vorrei precisare che ci sono casi, in cui hai addosso tutto un ambiente famigliare malato , in cui puoi usare tutto il self control che vuoi ma te lo mettono in chiul lo stesso , magari cambiando loro le regole a metà partita, facendo alleanze che non ti aspettavi etc
Alla fine che ci si ricava ? Magari hai retto,ah sei stato bravo/a .... ma ti hanno saturato di rospi da mandare giù, ti hanno magari segato anche decisioni pratiche che avresti preso, e continui a organizzare la vita in funzione di Loro, a cui regali la fatica del tuo self control oltre a tutto il resto delle fatiche che una persona di solito ha ...
... in cambio di che ? Affermazione del tuo io ? intanto non è detto : queste persone potrebbero non avere nessuna voglia di essere leali, gli sei funzionale se non ti affermi quindi si può inasprire ancora più il conflitto .... inoltre l'io è meglio affermarlo in situazioni più produttive , più utili per Tuo futuro, e che per quanto possano essere dure è molto probabile che siano più divertenti
Penso sia meglio andarsene appena c'è uno spiraglio per potersi mantenere economicamente prima di venire logorati e di aver perso troppo tempo
|
|
11-05-2010, 16:27
|
#6
|
Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
|
Sono d'accordo con te aisljng!
Infatti non ho consigliato di continuare a rimanere in un ambiente a lei ostile.
Ma ho solo pensato di proporre un diverso modo di porsi di fronte alle persone ed alle situazioni. Cioè trovare il modo per affrontare il problema e non solo scappare.
|
|
|
|