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04-11-2017, 10:49
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#1
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Circa due settimane fa mi sono trasferita e vivo da sola in un piccolo appartamento nello stesso palazzo dove vivono i miei. È un piccolo passo, intendo mettermi presto a cercare un altro posticino un po più lontano fisicamente ma comunque pensavo che li avrei continuati a vedere giornalmente, visto che comunque gli voglio bene, avevo sempre vissuto in casa con loro tra alti e bassi e nonostante tutto non avevo intenzione di sparire dalle loro vite. Ora però mi chiedo se non ci voglia un taglio più netto, perché non riesco a staccarmi emotivamente da loro. Ma forse la casa e la frequenza con cui ci si vede non c'entra poi molto, il mio problema è che penso se stanno bene, se sono felici,se posso fare qualcosa per loro. E mi rovino io, perché loro hanno tanti problemi, singolarmente e tra di loro. L'unica cosa che li unisce è il loro amore per me e a volte mi sento in obbligo di fare di tutto per loro. Ora per esempio...attualmente sto facendo ancora il pranzo a casa loro, perché deve arrivarmi la cucina, e quel momento lo odio. Loro si mal sopportano e io mi metto a fare la buffona per farli sorridere e farli stare bene. Non funziona mai e loro nemmeno se ne accorgono. Quindi non vedo l'ora, tra qualche settimana al massimo spero, di poter fare tutti i pasti a casa mia. Al massimo scendero una volta al giorno a sentire come stanno e fargli un po di compagnia, ma so già che comunque starò sempre a pensare a loro. Il problema è che la loro vita è stata troppo incentrata su di me. Esistono come miei genitori, poco come coppia. Escono solo per fare la spesa e qualche commissione, poi sempre a casa. Ognuno in una stanza diversa e non si parlano mai. Mio padre ha problemi di salute, è in gran sovrappeso ma passa le giornate a mangiare e rimbambirsi davanti alla tv. Mia madre non fa nulla per scuoterlo, nulla. La sua soluzione è chiudersi nel mutismo, stare il più possibile lontana da lui e all'ora dei pasti sbattergli i piatti davanti risentita, ce l'ha sempre con lui per qualcosa, anche mentre mangia lo guarda sempre di sottecchi con la faccia schifata e aspetta che faccia qualcosa di sbagliato, tipo versare un po di vino o sporcarsi la felpa di sugo, per fare battute sarcastiche e dire che non ne può più. Mio padre vive per la televisione, io cerco di distoglierlo ogni tanto coinvolgendolo e chiedendogli aiuto per qualcosa ma non vede l'ora di lasciarmi per tornare al divano. Ieri a pranzo mi ha bestemmiato contro perche ho detto una cosa a mia madre mentre in tv stavano parlando della sua squadra del cuore e non gli ho fatto capire che dicevano. Ha degli scatti di ira immotivati per poi passare al vittimismo, tipo ieri quando sono entrata a casa insieme al mio cane, che ho portato con me, ha detto ' eh lui (il cane) è l'unico che mi vuole bene, un giorno di questi prendo un treno e me ne vado per sempre, tolgo il disturbo che do solo fastidio ecc'. Sono sicura che quando io non ci sono loro discutono spesso, ma non litigano più ormai, si limitano a dirsi frasi schifate di disprezzo. Ecco, questi sono i miei genitori e io li amo, perché con me sono sempre stati dei bravissimi genitori, hanno fatto il meglio, so di essere la luce dei loro occhi. Però ho la certezza che devo fare qualcosa per me stessa perché devo staccarmene. Quello che provano l'uno per l'altra io non posso cambiarlo, se sono tristi non posso tirarli su ogni volta, e comunque devo vivere la mia vita, se la caveranno da soli. Come faccio a metterlo in pratica? Mi sto dicendo in questi giorni ' ora che avrò casa completa non mi vedranno per giorni, tanto che può succedere? ' ma so gia che non ce la farò. Eppure devo, ho 31 anni e non posso staccarmi fisicamente dai genitori e poi restarne dipendente emotivamente. Datemi qualche consiglio per favore!
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04-11-2017, 10:55
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#2
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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A me non sarebbe cambiato molto vivere attaccati.
Vivo a 12 km e li vedo una volta ogni due settimane circa,a volte una volta a settimana,so che non devo vederli troppo per stare meglio.
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04-11-2017, 11:04
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#3
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Ma sei passata da un giorno all altro dallo stare a casa con loro al non vederli per giorni? E loro come l'hanno presa? Se ti va di dirlo, i tuoi genitori sono in qualche modo simili ai miei o sono ' normali ' e quindi non avevi rimorso di lasciarli da soli temendo un crollo da parte loro? Ora che torni a casa ogni due settimane, riesci ad essere più distaccata?
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04-11-2017, 11:11
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#4
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Il mio è stato un distacco netto,dovuto a una crisi famigliare di cui non sto a dire.
Si, mi preoccupo per loro è non sono emotivamente libera,penso sempre che se non stanno bene e c'è malumore in casa loro non sto bene nemmeno io ,vorrei "sorvegliarli"ma ,con grande sforzo,mi tengo lontana perchè devo proteggermi.
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04-11-2017, 11:45
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#5
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Il mio è stato un distacco netto,dovuto a una crisi famigliare di cui non sto a dire.
Si, mi preoccupo per loro è non sono emotivamente libera,penso sempre che se non stanno bene e c'è malumore in casa loro non sto bene nemmeno io ,vorrei "sorvegliarli"ma ,con grande sforzo,mi tengo lontana perchè devo proteggermi.
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Grazie per aver risposto...mi sento meno sola a leggere che c è che gente che prova emozioni simili..a volte ho provato a parlarne con qualcuno e hanno sminuito il tutto con cose tipo ' ma ancora a pensare a mammà e papà stai?? Baaasta...sei grande!! Fatti una vita per fatti tuoi '. Devo essere sincera..è soprattutto mio padre che mi preoccupa. E il fatto che vedo che mia madre non ha nessuna intenzione di prendersi cura di lui per cose che non riguardino i pasti e lavargli i vestiti e simili. Lei è una donna forte e autosufficiente, molto in gamba e indipendente. Per lei non sarebbe affatto un problema vedermi poco o nulla anzi! Tifa per la mia emancipazione. Mio padre invece...Non è autosufficiente, non guida più l'auto, non può né andare in bici né camminare a lungo, ha problemi di salute e ultimamente anche psicologicamente sta peggiorando...si è rinchiuso nel suo mondo fatto di tv e imprecazioni varie, non vuole gente in casa, dorme tantissimo e quando è sveglio è davanti alla tv, ogni cosa che lo distoglie dalle sue abitudini è un dramma...in tutto questo mia madre non lo aiuta per nulla e quindi resto io, l'unica che lo fa scherzare e ridere un po..e se me ne vado lui si rinchiudera ancor più nelle sue fantasie. D'altra parte so che lui sarebbe egoista se mi volesse sempre con lui, ecco magari se glielo dico lui mi risponde ' no ma è giustissimo che ti ti faccia la tua vita ' seguito poi da frasi tipo ' tanto io ormai quanto devo campare ancora, non ti preoccupare di questo vecchio che tra poco toglierà il disturbo ' facendomi sentire in colpa anche se so che non sto facendo nulla di sbagliato. Come faccio a uscirne?
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04-11-2017, 11:52
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Penso che del tutto non se ne esca mai.Loro invecchieranno e avranno bisogno di cure,e dovremo farcene carico.
Ti posso dire solo che a me ha aiutato vivere lontano e non vederli e non condividere le mie cose,ma non sono ancora emotivamente indipendente da loro e ci sto lavorando da anni in terapia.
Ti dico anche che allontanarmi e pensare finalmente a me è stato molto doloroso,ho dovuto prendere in mano la mia vita e i miei problemi.
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04-11-2017, 12:05
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#7
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Grazie davvero. Abbiamo molte cose in comune. Io però al contrario tuo sono serena e tranquilla quando sono da sola, nel gestirmi casa e cane da sola, uscire per spesa e commissioni, fare cose che riguardano solo me. Non faccio alcuna fatica e non penso ai miei problemi in famiglia, che puntualmente ricompaiono non appena varco la soglia di casa loro, facendomi ripiombare nell angoscia. Ultimamente sto davvero bene quando non li vedo, mi rendo conto che è terribile ed è una contraddizione visto che è evidente quanto sia legata a loro da quanto mi preoccupo, però sono arrivata ad avere la certezza, come l'hai avuta tu, che per stare bene devo vederli il meno possibile. Non riesco a risolvermi a fare il passo decisivo. Loro sono tutt'altro che invadenti e se io non vado a casa loro, loro da me non verrebbero mai senza telefonare e in ogni caso senza una buona ragione. Su questo sono fortunata. Sono io che li cerco per vedere che aria tira da loro, e se tira una brutta aria, anche se ci sto solo per un quarto d'ora, mi sono rovinata la giornata anche io. È assurdo e anche ingiusto, alla mia eta il mio umore non può dipendere da quello dei miei genitori. Ora ho l'occasione di staccarmi visto che non avrò più bisogno di mangiare da loro, ho il mio lavoro part time, i miei guadagni e risparmi, ho auto e bici e sono in grado di gestirmi da sola, mi sembra assurdo avere questo continuo tarlo che mi rode. È assurdo che gli voglio tanto bene ma soprattutto quando non li vedo e non li sento, eppure vorrei vederli e sentirli per sapere se posso stare tranquilla. Ma tanto che potrei fare comunque? Sono le loro vite, io sono la loro parente più prossima ma ho la mia vita e i miei problemi...personalmente non vorrei mai che un mio figlio non fosse sereno per colpa mia. Non posso imporgli di star bene ma non posso farci nulla. E c è sempre la speranza in fondo al cuore che ritrovandosi finalmente soli come tanti anni fa, capiscano che hanno bisogno l'uno dell'altra e si ritrovino come coppia, riscoprano il piacere anche solo di fare due chiacchiere o guardar un film insieme. Chissà. Io intanto lavoro febbrilmente per la mia indipendenza fisica ed emotiva.
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04-11-2017, 13:07
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#8
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Anche andassi a vivere lontano mia mamma la voglio sentire almeno un paio di volte al giorno,non esiste che mi si contesti questo.
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No ma secondo me è giustissimo e anche io non ho alcuna intenzione di sparire dalle loro vite perché ci tengo troppo a loro...il punto è che se telefoni e vieni a sapere, o percepisci, che c è qualcosa che non va in loro, che sono tristi o spenti o non stanno bene...tu riesci una volta chiuso il telefono a non pensarci più? Sapendo che comunque non puoi fare nulla o quasi? Se sei a casa è diverso...ma se ci si allontana fisicamente bisognerebbe mettere una distanza anche emotiva...
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04-11-2017, 14:58
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 998
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Io me ne sono andata a vivere da sola in modo piuttosto repentino (avevo trovato lavoro e mi hanno chiamata subito) e anche abbastanza lontano, una cinquantina di chilometri. Questo due anni e mezzo fa, e i miei ancora sono lontani dal ripigliarsi. Io mi sento molto male per loro, specialmente mia madre la vedo in crisi, forse perchè alla fine ero la cosa più simile ad un'amica che avesse, adesso infatti lamenta la solitudine e appena ci vediamo mi vomita addosso tutti i suoi problemi, cosa che comunque ha sempre fatto. Sono persi,sbandati, cercano di riempire il vuoto in modo frenetico ma di base sono sempre depressi. Poi come dici tu loro hanno solo me e mio fratello (ma di più me), il loro ruolo di genitori. E anche io devo dire che fatico a uscire dal ruolo di figlia. Anche se a volte mi sembro io il loro genitore. Non li ho mai visti come adulti forti e capaci di cavarsela, ma sempre fragili e deboli, spesso mi sento che li devo proteggere, sorreggere. Poi mi sento male quando penso che stanno invecchiando e che moriranno. Che casino.
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04-11-2017, 15:31
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#10
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Vedo che non sono sola ( io è come se da sempre mi fossi assunta la responsabilità di farli felici, e ora che stanno invecchiando e sono più musoni e testoni e nel caso di mio padre che anche la salute non sia più al top, farli felici è sempre più difficile e io la vivo male..al tempo stesso ho avuto un sussulto di orgoglio quando ho capito che dovevo pensare a me prima di tutto e quindi ho deciso, completamente senza appoggio da parte loro all'inizio, di ristrutturare l appartamento e andarci a vivere da sola..Ora devo trovare l equilibrio perché diciamo in un certo senso sono ancora più in ansia e ci tengo a far capire soprattutto a mio padre che non li ho abbandonati facendomi vedere e sentire di tanto in tanto tutti i giorni...ma mi chiedo: non sarà ancora più deleterio così? Non dovrei staccarmene maggiormente? Di che cosa ho paura?
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04-11-2017, 17:01
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 998
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Che poi questo rapporto incasinato penso mi abbia rovinato il modo di vivere l'affetto 4ever, nel senso che ormai per me il bene che voglio a qualcuno si misura in modo proporzionale all'ansia che provo per quella persona. Uff.
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04-11-2017, 20:12
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Secondo me come sempre il tutto dipende come sempre da sta fottuta società attuale che vuole vederci soli, individualisti, egoisti, emancipati, liberi da ogni "vincolo" parentale (mi sa che diventeremo come la Svezia dove la gente muore sola in casa e nessuno se ne accorge per mesi )
Sicuramente è positivo avere i propri spazi e comunque ognuno ha la propria vita ma non capisco sta cosa di doversi per forza staccarsi emotivamente "del tutto" dai genitori (sembra quasi un obbligo), in particolare se si ha un buon rapporto e se c'è reciproco rispetto (ad esempio i miei non sono invadenti, rispettano la mia privacy ecc).
Tra l'altro nel mio caso sono le uniche persone di cui mi fido ciecamente e che mi aiuterebbero per qualsiasi cosa (tipo se domani mi rompo una gamba e finisco all'ospedale verrebbero subito a portarmi la borsa e ad informarsi su come sto, di certo se non avessi loro e mia sorella non verrebbe nessuno almeno per i primi giorni...), quindi mi sento anch'io in dovere, nel limite del possibile, di aiutarli tanto più che invecchiando hanno i primi problemi (tra l'altro quest'anno siamo stati colpiti da un grave lutto in famiglia e ho riscoperto una "solidarietà" famigliare che un po' avevo perso).
Poi ovvio nel mio caso è più facile perché sono solo, se uno è in coppia e ha la sua famiglia è un po' diverso ed è sicuramente più difficile conciliare il tempo sia per la propria famiglia che per quella d'origine.
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04-11-2017, 20:15
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#13
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Principiante
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Mi-Va
Messaggi: 46
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Anche io sono in una situazione molto simile...
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04-11-2017, 21:29
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
Secondo me come sempre il tutto dipende come sempre da sta fottuta società attuale che vuole vederci soli, individualisti, egoisti, emancipati, liberi da ogni "vincolo" parentale (mi sa che diventeremo come la Svezia dove la gente muore sola in casa e nessuno se ne accorge per mesi )
Sicuramente è positivo avere i propri spazi e comunque ognuno ha la propria vita ma non capisco sta cosa di doversi per forza staccarsi emotivamente "del tutto" dai genitori (sembra quasi un obbligo), in particolare se si ha un buon rapporto e se c'è reciproco rispetto (ad esempio i miei non sono invadenti, rispettano la mia privacy ecc).
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Dipende pure da noi, c'è gente che neanche in svezia muore da sola e gente tipo me che morirebbe da sola anche nel centro di napoli negli anni '50.
Io ho sentito il bisogno di andar via di casa per fare quest'esperienza, sperando di diventare più "adulto", anche agli occhi degli altri. Per ora non riesco a valutare quanto sia servito, sicuramente sono più solo, ma ho anche imparato a fare tante cose che prima non facevo. E' stato un volermi mettere alla prova.
Il distacco emotivo per me un po' ci vuole perché poi quando non ci saranno più potrebbe essere troppo dura, è come se volessi prepararmi pian piano.. difficile da spiegare. Anche se cmq ci sentiamo tutti i gg e ci vediamo 1-2 volte a settimana.
Ora che siamo più distaccati andiamo anche più d'accordo.
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04-11-2017, 21:51
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
Secondo me come sempre il tutto dipende come sempre da sta fottuta società attuale che vuole vederci soli, individualisti, egoisti, emancipati, liberi da ogni "vincolo" parentale (mi sa che diventeremo come la Svezia dove la gente muore sola in casa e nessuno se ne accorge per mesi )
Sicuramente è positivo avere i propri spazi e comunque ognuno ha la propria vita ma non capisco sta cosa di doversi per forza staccarsi emotivamente "del tutto" dai genitori (sembra quasi un obbligo), in particolare se si ha un buon rapporto e se c'è reciproco rispetto (ad esempio i miei non sono invadenti, rispettano la mia privacy ecc).
Tra l'altro nel mio caso sono le uniche persone di cui mi fido ciecamente e che mi aiuterebbero per qualsiasi cosa (tipo se domani mi rompo una gamba e finisco all'ospedale verrebbero subito a portarmi la borsa e ad informarsi su come sto, di certo se non avessi loro e mia sorella non verrebbe nessuno almeno per i primi giorni...), quindi mi sento anch'io in dovere, nel limite del possibile, di aiutarli tanto più che invecchiando hanno i primi problemi (tra l'altro quest'anno siamo stati colpiti da un grave lutto in famiglia e ho riscoperto una "solidarietà" famigliare che un po' avevo perso).
Poi ovvio nel mio caso è più facile perché sono solo, se uno è in coppia e ha la sua famiglia è un po' diverso ed è sicuramente più difficile conciliare il tempo sia per la propria famiglia che per quella d'origine.
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Sono d'accordo.
Il problema è la dipendenza emotiva negativa,fatta di ricatti e sensi di colpa.Ma volersi un bene "sano"in una famiglia è bellissimo e giusto,ci mancherebbe.E anche che un figlio con un rapporto equilibrato con i suoi ci conviva,se tutti stanno bene,si collabora e non si sta per utilitarismo.
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04-11-2017, 22:58
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Dipende pure da noi, c'è gente che neanche in svezia muore da sola e gente tipo me che morirebbe da sola anche nel centro di napoli negli anni '50.
Io ho sentito il bisogno di andar via di casa per fare quest'esperienza, sperando di diventare più "adulto", anche agli occhi degli altri. Per ora non riesco a valutare quanto sia servito, sicuramente sono più solo, ma ho anche imparato a fare tante cose che prima non facevo. E' stato un volermi mettere alla prova.
Il distacco emotivo per me un po' ci vuole perché poi quando non ci saranno più potrebbe essere troppo dura, è come se volessi prepararmi pian piano.. difficile da spiegare. Anche se cmq ci sentiamo tutti i gg e ci vediamo 1-2 volte a settimana.
Ora che siamo più distaccati andiamo anche più d'accordo.
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Pero' il distacco emotivo è comunque fisiologico, i rapporti cambiano (ad esempio con i miei ho un rapporto tra adulti, non è di certo quello che avevo a 16 o 17 anni). Secondo me questa storia del distacco anticipato per prepararsi al "distacco definitivo" è solo una "scusa", le persone si frequentano e si vedono finché sono in vita, anzi quando poi non ci saranno più si potrebbe avere dei rimpianti per non esser stati troppo presenti.... alla fine credo che l'utentessa si faccia troppi problemi, ha i suoi spazi (vive comunque da sola anche se nello stesso stabile), se non c'è un motivo particolare (lavoro o altro) non vedo perchè debba andare a vivere da sola a 30 km da casa perchè si sente in dovere (verso chi? deve render conto a qualcuno?) di staccarsi del tutto dai suoi
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05-11-2017, 00:20
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,688
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I miei genitori hanno avuto un ruolo cruciale sul formarsi dei miei disturbi (ma dai) ma tutto sommato ora andiamo d'accordo, e tra di loro va tutto bene. Detto questo , se un giorno dovessi andare via di casa, cercherei di rimanere in contatto, non vedo perché no... Ma chi ha un rapporto disfunzionale deve tagliare i ponti e quel cazzo di cordone ombelicale, non rimanete attaccati a chi vi fa stare male , facile a dirsi ovviamente ma capirlo è già il primo passo.
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05-11-2017, 11:01
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#18
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 251
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Il mio problema è che quando vedo e sento che le cose non vanno bene per loro, anche quando ritorno a casa o esco per fare le mie cose non sono mai completamente serena, mi sento un po in colpa perché sono lontana da loro quando magari se fossi stata in casa come quando lo ero fino a poche settimane fa, potevo proporgli di fare qualcosa insieme per farli svagare, suggerirgli di chiamare degli amici ecc..però non è nemmeno giusto che io mi accolli questo dovere morale, perché un domani se avrò una famiglia e dei figli miei ecc nn potrò continuamente pensare a loro, certo aiutarli se avranno bisogno di cure e supporto per i mali della vecchiaia è scontato,ma non è che ogni giorno potro farli felici...mi preoccupo troppo per loro sempre
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05-11-2017, 11:58
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#19
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Ciao Claire, comprendo un po la tua situazione perché ha qualche nesso con quello che provo io verso la mia famiglia.
Mi stupisco come questi passaggi della vita vengano gestiti spesso con uno schiocco di dita, o come girare la pagina di un giornale...
A me pare uno dei più grandi problemi che un figlio/a possa dover trovarsi a gestire...E' il primo vero e proprio passo verso una maturazione completa...molto più importante di altri passi che uno può fare dopo quando diventa indipendente, trova un compagno/a e decide di farsi una famiglia.
Soprattutto perché spesso in questi casi si è da soli, come ad esempio nel tuo..e puoi contare solo sulle tue risorse.
Io ho un fratello ed ho dei genitori che nonostante alcune piccole incomprensioni, vanno ancora d'accordo e si vogliono molto bene.
Non ci sono situazioni che mi mettono con le spalle al muro, e dal canto mio cerco di portare serenità e buonumore per far si che questi ingranaggi permangano per sempre.
Però pensieri come i tuoi mi hanno sfiorato spesso...che farei io se dovesse succedermi una cosa del genere? Ovviamente sono solo paure, non realtà di vita come la tua e quindi non sono impellenti e tendono a perdere forza man mano.
E' una situazione che ti crea stress, e quindi va affrontata e migliorata in quel senso...
Un compromesso è sempre un ottima cosa sia per te che per i tuoi genitori, però credo che l'appartamento lì vicino sia utile solo per fare un passo verso una più netta indipendenza, un passaggio per ammorbidire la drasticità del cambiamento.
Non sai quanto mi fa male darti questo consiglio, perché per come sono fatto non so se lo farei, ma credo che per il tuo benessere personale tu debba staccarti un po di più dai tuoi, mettendoti come obiettivo tra un po di tempo di vivere un po più lontana.
La vita ci mette davanti a scelte che se vengono procrastinate creano solo stress e incasinamenti vari.
La vicinanza ai tuoi potrai farla comunque sentire, e potrai "tastare" il terreno su come si trovano senza la tua presenza frequente, quando andrai da loro, passando con loro meno tempo ma di qualità.
Anche adesso quello che puoi fare e cercare di non vivere con loro anche se hai un appartamento separato, prova a mollare un pò la presa, e valuta obiettivamente cosa sembra cambiare.
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05-11-2017, 12:49
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Claire86
Il problema è che la loro vita è stata troppo incentrata su di me.
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Questo è il punto focale del problema secondo me.
I genitori spesso riversano sui figli, o ancor di più sull'unico figlio tutti i loro progetti, sogni, riscatti.. e se questo non avviene.. e con noi fobici/timidi, persone dalle scarse abilità sociali che di conseguenza avranno una vita non tanto desiderabile, allora i genitori si sentono persi.
Penso che con i figli l'investimento è talmente grande che poi non c'è più tempo di coltivarsi come coppia o come singole persone. Io mi sento molto in colpa per questo, ho dei sensi di colpa molto forti, ma da una parte mi dico che non è giusto, non volevo nascere io figlio unico, evitante e tutto il resto.. io queste cose non le ho scelte. Anzi, ho cercato cmq di fare qualcosa e ho limitato di molto i danni.
Credo che non dovremmo avere sensi di colpa e che i genitori debbano farsi la loro vita ed essere di supporto ai figli, non da ostacolo o ricatto emotivo.
Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
Pero' il distacco emotivo è comunque fisiologico, i rapporti cambiano (ad esempio con i miei ho un rapporto tra adulti, non è di certo quello che avevo a 16 o 17 anni). Secondo me questa storia del distacco anticipato per prepararsi al "distacco definitivo" è solo una "scusa", le persone si frequentano e si vedono finché sono in vita, anzi quando poi non ci saranno più si potrebbe avere dei rimpianti per non esser stati troppo presenti.... alla fine credo che l'utentessa si faccia troppi problemi, ha i suoi spazi (vive comunque da sola anche se nello stesso stabile), se non c'è un motivo particolare (lavoro o altro) non vedo perchè debba andare a vivere da sola a 30 km da casa perchè si sente in dovere (verso chi? deve render conto a qualcuno?) di staccarsi del tutto dai suoi
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Ma dovrebbe essere una scusa per cosa.. questo passaggio non l'ho capito..
Io ho voluto distaccarmi ora, anche se non ce n'era bisogno urgente, perché adesso non sono ancora troppo vecchi, e hanno potuto reggere la botta, perché per loro lo è stato, ancora relativamente "bene" e soprattutto perché sono in due.
E poi diciamo che il mio desiderio è sempre stato (però ormai viste le mie condizioni dico "era") quello di farmi una famiglia mia e mi sarebbe farmi trovare già indipendente dalla mia partner. Mi attirava anche l'idea di vivere da solo, di provare almeno per un po'.. e cmq è un'esperienza utile, anche se non è come pensavo, ma questo dipende da me perché non ho amici e non ho situazioni che possano rendere il vivere da soli interessante.
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