Mi sono nuovamente rivolta in psichiatria al csm e ora sono in ballo con una serie di esami e accertamenti e valutazioni per vedere se sarà il caso e se sarà possibile somministrarmi una terapia farmacologica, avendo famigliarità per la bipolarità e avendo una ciclotimia così bipolarizzata la psichiatra parlava di stabilizzatori dell'umore (eventualmente, ma non è detto che potrò prenderli).
Al momento mi sento combattuta ma forse per la prima volta mi rendo conto che è tutta la vita che vivo così, fra questi cicli lunghi o brevi di sindrome depressiva/periodi attivi-iperattivi (per i miei standard)/periodi ansiosi con somatizzazioni etc. ...
Parlare con la psichiatra per quanto sia stato tutto sommato gentile è stato abbastanza sgradevole, sembra di esser lì per descrivere un dolore al braccio comunque lasciamo perdere.
Non so se chiedervi pareri sugli stabilizzatori dell'umore perché per ognuno magari è soggettivo e perché non vorrei fasciarmi la testa prima di rompermela.
Lei ha detto che raccoglierà anche informazioni dalla psicoterapeuta che mi ha seguito (non molto a lungo) al csm, poi ci sentiremo per i risultati degli esami e valuterà il da farsi... Boh...
Non so se parlerà anche col mio precedente psichiatra che è un uomo completamente esaurito ed in burnout forse da anni.
(la sua sentenza finale fu “lei è ciclotimica, non ci sono cure, è fatta così, è il suo carattere, faccia la psicoterapia”, quindi boh).