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Vecchio 24-03-2023, 16:25   #1
Esperto
 

Su ispirazione di William Gibson, per me padre indiscusso del Cyberpunk, ecco una visione di futuro che ho avuto questa notte, non mentre dormivo.
Se qualcuno volesse utilizzare questo testo può disporne come vuole, basta che si ricordi dove l'ha preso.
Se qualcuno volesse giocare scrivendo altro io gli andrò dietro.



Shiza sentiva le tempie pulsare insieme alle gambe, ondate vibranti le attraversavano rendendo i colori del Triangolo acidi e intermittenti sotto le sue immense cupole metalliche che avevano l'aspetto di pezzi di cielo crollato e poi riassemblato in un ordine geometrico contro il caos.
Rallentò il passo, sembrava di camminare attraverso spessi strati di colloide che si appiccicavano filamentosi, trattenendo suole, aggrovigliando polpacci. Il piede scavalcò a fatica un gradino inesistente e subito prima di trovare il contatto con il suolo eseguì una leggera rotazione, Shiza sbandò ritrovandosi con i sottili gomiti puntati contro il parapetto trasparente in polimeri e titanio, le gambe sembravano avere nuove articolazioni e lei molleggiando oscillava come una delle insegne con pupazzi meccanici presenti in zona.
Gettò gli occhi dentro il Pozzo, il livello verticale lungo oltre un chilometro che collega gli Esagoni e il Triangolo, strutture alveari dove vivono milioni di persone.
Riusciva a mantenersi in piedi solo grazie al corrimano, la testa ciondolava simile a una vite a cui mancano poche rotazioni per cadere giù, un sorriso liquido le increspava le labbra tatuate e per sentirsi più leggera lasciò scivolare uno sputo. La saliva assunse innumerevoli sfumature mentre cadeva attraverso il Pozzo e la sua intricata selva di luci vorticanti e ologrammi animati, schermi pubblicitari grandi decine di metri, sogni elettronici passioni violente e stati di alterazione indotta.
Sarebbe bastato così poco...-è vietato sporgersi puttana- quella voce le graffiò le orecchie come una scarica elettrica, distorta dagli alto parlanti integrati nel casco del SOC*. L'esoscheletro era alto oltre due metri e lo superava di svariati centimetri la lancia nera, dotata di fucile al plasma integrato, che teneva impugnata davanti a sé con entrambe le mani, la base poggiata contro la strada, mentre intorno bot grandi come cani bippavano eseguendo i loro ciechi eterni programmi, divorando cumuli di spazzatura tossica, schede madri bruciate, cavi di ogni forma e dimensione, silicio fuso e frammenti di innesti bioenergetici venduti nelle sconfinate aree commerciali divenute nel corso del tempo piazze di spaccio affollate intorno gli ingressi blindati delle Arcologie**, sistemi del tutto indipendenti dagli altri sistemi economici e sociali, dotate in certi casi di un proprio esercito privato, di leggi e moneta che, tramite accordi pressioni e prepotenze, potevano estendersi anche oltre le Corporazioni che vivevano al loro interno.
-Dico a te tossica del cazzo, che ti sei sparata, eh, Bluelizard, Dismeril, Lacrime Nere, Ricordi surrogati?-
Le parole erano insetti che ronzavano intorno ai padiglioni auricolari senza mai entrare, si posavano solo per un attimo prima di andare sbattere contro qualche vetrata infrangibile, fritte da scariche elettriche cadevano negli angoli formando minuscoli agglomerati, nutrimento per batteri digitali e randagi biomeccanici in agguato nei centinaia di livelli che si estendono a perdita d'occhio in qualsiasi direzione si guardi.
Provò a muoversi ma le gambe non collaboravano, la sensazione che i piedi fossero imbullonati sul manto stradale -fati i cassi tuvuoi- le parole aderivano sul palato, contro i denti, incespicavano nelle labbra rotolando fuori a fatica, schiantate come uccelli morti in un mondo dove gli uccelli non esistevano più da secoli -è quello che faccio, mi pagano per evitare che teste di cazzo come te creino problemi, magari gettandosi nel Pozzo-

I primi anni di vita non esistono più, i bambini biologici sono estremamente rari, considerati roba da eccentrici o da pazzi, la maggior parte sono adulti dentro corpi artificiali.
L'infanzia, decretata un processo troppo lungo e difficoltoso, venne cancellata dell'ingegneria genetica, i parti naturali completamente sostituiti da feti artificiali creati dentro gli Ovulatori: dopo un mese di incubazione possono uscirne fuori bambini di qualsiasi età, a seconda delle esigenze del cliente.
Le nano macchine collegate alla Rete dei Geni Terminali*** vengono introdotte durante l'incubazione e una volta attivate contribuiscono a strutturare la coscienza del soggetto, l'equivalente di un ragazzo o di un giovane adulto, anche in questo caso è il cliente a scegliere la fascia d'età.
Bambini che ti fissano con sguardi gelidi, di chi non è mai stato figlio né bambino.
Non puoi mai essere sicuro di chi hai davanti, vedi una ragazzina di quattordici anni ma potrebbe nascondere un vecchio Corporativo in circolazione da secoli.
L'inizio e la fine della vita sono diventati indesiderabili, poco commerciali, e di conseguenza sono stati eliminati come qualsiasi altro elemento obsoleto e non performante.
La maternità, l'infanzia, la vecchiaia, la malattia, la morte, non sono più temi dominanti, connaturati all'esistenza di ogni essere vivente: ormai è roba da poveri.

Se questo povero scemo sapesse allora si accortoccerebbe ai miei piedi prima di strisciare uggiolando come un cucciolo pronto a pisciarsi sotto, questo pensiero la divertiva e l'espressione divertita non contribuì a distendere la situazione.
-Le soluzioni sono due: o ti levi dalle palle o ti becchi il collare di contenimento, e i nuovi modelli hanno anche il soppressore vocale. Non ti conviene lo sai.-
Shiza sollevò il dito medio fissandolo con fare curioso, come se non fosse convinta che si trattasse del dito giusto e non appena il SOC protese l'arto biomeccanico per afferrarla percepì come uno spostamento d'aria seguito da una sottile increspatura che lo attraversava dall'alto verso il basso, e negli attimi successivi, quando il sistema dell'esoscheletro rilevo danni permanenti, la confusione aumentò.
L'arto precipitò al suolo con uno stridio ferroso e nello stesso tempo, a causa delle ossa e dei tessuti all'interno, gorgogliante, il taglio era stato così veloce e preciso che le parti metalliche recise mostravano bagliori rossastri dovuti al rapidissimo innalzamento della temperatura, mentre tutta la materia organica che proteggeva era stata cauterizzata. Il SOC non sanguinò e nemmeno fece in tempo a urlare dato che il segnale elettrico venne bloccato prima di arrivare al cervello: quel modello di esoscheletri inibivano il dolore. Incredulo fissava il proprio arto amputato poco sopra il gomito poi il pezzo per terra e di nuovo tornava all'inizio, una sorta di loop causato dallo shock, dalla mancanza di elementi adatti a ricostruire una sequenza logica dell'accaduto. Troppo rapido anche per la percezione sensoriale aumentata dal circuito dell'esoscheletro.
Nemmeno Shiza fece in tempo a capire cosa stesse succedendo ma non appena il tizio in piena furia le puntò conto la lancia, pronto a colpirla con il plasma, in rapida successione venne tagliata insieme al casco corazzato, a quel punto il colosso oscillo per pochi secondi e si spense cadendo in mezzo a un mucchio di rifiuti sintetici marchiati con ideogrammi e loghi pubblicitari fluorescenti.
-Andiamo a casa- nonostante fosse ancora in piena botta e le endorfine ballavano come i morti nelle miniature medievali, quella voce inconfondibile riuscì a strapparle di dosso il vacuo sorriso che ancora aleggiava su quei lineamenti da sedicenne dopo l'abbattimento del SOC.
Non le era chiaro da dove provenisse la voce perché la tecnologia bellica impiantata nel corpo del suo Ghost**** impediva la localizzazione e sembrava che arrivasse da ovunque, e lui non disattivò nemmeno la rifrazione della luce che lo rendeva invisibile al resto del mondo.
-Wu...- fu tutto quello che riuscì a dire, poi una scarica di colori le annebbio la vista e...cazzo, quella roba era veramente buona.


Note:
*Servizio Ordine Corazzato
** le Arcologie nel Cyberpunk sono in linea generale dei "micromondi" autarchici, indipendenti dall'ambiente che le circonda e in alcuni casi possono avere anche un proprio clima, una propria atmosfera grazie a sistemi di pressurizzazione e tecnologie varie, luoghi che possono ospitare anche migliaia o milioni di persone unite sotto vari tipi di Corporazioni pubbliche o private
*** termine preso dal manga BLAME!, i Geni Terminali permettono, ad ogni individuo autorizzato, di collegare la propria matrice genetica, oltre alla propria mente, alla Rete e così entrare in essa ad un livello ora inimmaginabile perché la Rete ormai non è più definita virtuale ma viene considerata solo un differente tipo di realtà, spesso più complessa e impattante del mondo che ora definiamo reale
**** persone particolarmente ricche e/o importanti possono disporre di particolari guardie del corpo, chiamate Ghost, che costano cifre astronomiche anche per via degli impianti tecnologici che li rendono ormai lontani dagli esseri umani

Ultima modifica di insiemealvento; 24-03-2023 a 16:30. Motivo: formattazione testo
Vecchio 24-03-2023, 18:09   #2
Esperto
L'avatar di Kitsune
 


prompt: cyberpunk high populated slums city with big adversting screens sexy girl standing next to a "tall man in an exoskeleton holding a spear"
Guidance scale: 7,5
Ringraziamenti da
insiemealvento (25-03-2023)
Vecchio 08-04-2023, 23:42   #3
Esperto
 

Parte 1

Scansione retinica attivata...
Allineamento...
Localizzazione satellitare in corso...
Stabilizzatore atmosferico...
Riduzione delle interferenze...
Ottiche ad alta risoluzione...
Messa a fuoco dinamica...
Analisi multifattoriale...
Isolamento...
Rilevazione...
Agganciato...
Ingrandimento x1
10
100...


Stop.
Eccolo, come previsto è in compagnia. Imposta un angolo di quarantacinque gradi e ingrandisci l'immagine. Bene così. Perché vanno a piedi? Solo i Figli della Rovina si muovono in quelle zone senza un mezzo blindato e rimangono vivi per raccontarlo.
Godono della momentanea protezione della Cittadella.
Notevole, non credevo ci sarebbero riusciti, anche se ciò non rende la loro strada priva di pericoli potenzialmente mortali.
Li raggiungo e mi assicuro che nulla possa interferire?
No, lasciamoli fare, tu mi servi altrove.
...
Wu
Sono qui
Già che ci sei una volta sceso nel Pozzo contatta i Gatti
...
Sento il tuo sguardo di disapprovazione piantato dietro la nuca...sì è vero, avevamo detto che quella sarebbe stata l'ultima volta ma lo so io e lo sai tu: sono gli unici, oltre te, in grado di infiltrarsi in quel luogo senza finire bruciati.
...
Ogni volta che osservo la Ram non posso fare a meno di provare stupore. È incredibile, avevano raso al suolo la zona con precisione chirurgica eppure sono spuntati fuori nuovamente, con la cieca ostinazione di un tumore dopo un un bombardamento chemioterapico. Strati su strati di solitudini senza via d'uscita uniti al quel tipo di miracolosa resilienza che solo ratti e scarafaggi possiedono. Emersi dalle crepe nel terreno, simili a rifiuti tossici, hanno conquistato nuovamente ciò che rimaneva di quella terra martoriata, ricostruendo centimetro dopo centimetro la vita o almeno la sua parvenza surrogata. Una lenta e inesorabile macchia nera che si allarga inghiottendo tutto ciò che incontra. A quel punto nemmeno le Corporazioni avevano più nulla da obiettare, avendo già speso quantità incalcolabili di risorse per fare tabula rasa senza ottenere i risultati che gli analisti avevano previsto, non erano più disposte a investirne altre. Distolsero i loro sguardi satellitari e puntarono i loro laser altrove, verso orizzonti elettrificati, nuovi mercati, terreni edificabili dove innalzare torri con giardini pensili, cascate di megabit e arcologie per paradisi artificiali e ricercatori scientifici alla dipendenze dei nuovi padroni. Luoghi inaccessibili, scanditi da battiti di una precisione geometrica, nuovi ordini di matematica efficienza, sterili e impassibili come i loro cuori. Secondo te come hanno fatto a resistere a così tanto potere?
Wu? Sei ancora qui?
Non era più lì da un pezzo, scivolato via silenzioso come un'ombra di velluto attraverso altre ombre, seguendo traiettorie impercettibili a chi vive fuori dalle reti neurali amplificate da impianti così costosi da poter sballare i mercati di intere micro economie.
Nessuno, tranne Wu e coloro che lo avevano reso tale, conosceva le sue origini e sarebbe stato così folle da ficcare il naso in quel campo minato. Circolavano voci riguardo un gruppo di hacker che finirono con i cervelli fritti, alcuni morti in modi cosi fantasiosi che vengono ancora presi come esempi da evitare, entrati nel linguaggio comune di chi bazzica mercati neri e corre su fibre ottiche verso gli angoli meno illuminati della Rete.
A volte anche i detentori di ricchezze e potere oltre ogni immaginazione potevano sentire quel vuoto che ti circonda il cuore quando batte al ritmo della solitudine; ma di solito era una sensazione breve ed esistevano vaste metodologie per ingannarlo giusto il tempo necessario a dimenticare di essere ancora umani.

Più si allontanavano dall'agglomerato principale, un caos di edifici pre assemblati con pezzi di stampe 3D e baracche multilivelli unite con rottami e resti di cupole geodetiche, più aumentava il senso di estraniazione dovuto alle surreali incursioni della realtà aumentata che trasformava vaste zone della periferia, insieme ai suoi colossali scheletri di navi militari crivellate da colpi di ogni forma e piattaforme antigravità annerite dalle esplosioni ormai accuratamente saccheggiate, in danze di fantasmi olografici resi intermittenti dalle interferenze dell'inquinamento elettromagnetico unito ai guasti dei proiettori installati in zone non raggiungibili dai comuni mortali; alti nascosti e impassibili come occhi divini.
Non è consigliabile avvicinarsi a questa zona per coloro che sono soggetti ad attacchi epilettici e nella generazione precedente non erano in pochi. Vari tipi di radiazioni ionizzanti e rifiuti tossici fanno il resto, rendendo la Ram uno dei quadranti con maggiore concentrazione di mutazioni e deformità varie. In alcuni tratti poco illuminati sono visibili aloni dai colori traslucidi che gli conferiscono l'aspetto di un deserto di metallo fluorescente abitato da psicotici cultori delle macchine e alcuni tra i più disperati rappresentanti della specie umana, o almeno ciò che di essa è rimasto dopo le ultime Guerre Corporative, definite dai testimoni involontari e dai reduci più che altro come uno smaltimento di rifiuti umanoidi ormai non più integrabili né controllabili attraverso corruzione o coercizione. Ogni zona era contesa a fini speculativi e quando era chiaro che non potevano recuperarla scattavano i protocolli e veniva rasa al suolo insieme a tutto quello che conteneva.
Voci mai confermate sostengono che nella rete di cunicoli sotterranei collegati ai bunker e al sistema delle fognature vagano enormi insetti con teste umanoidi oppure umanoidi con teste di scarafaggi o ratti, insomma niente che valga la pena incontrare se non sei stanco di vivere, un incallito feticista dei bio-hazard o un membro della SDS*.
Tutto questo rende la Ram una delle zone di attracco solitamente selezionate dalla Cittadella quando non vuole visite inaspettate.
L'enorme sagoma dai profili aguzzi illuminati da led e scariche elettrostatiche fluttuava ad un centinaio di metri dal suolo sfinito, colmo di buchi e cavi che entravano e uscivano come flebo dal corpo martoriato di un moribondo, proiettando su di esso un'ombra vasta come una catena montuosa avvolta da vapori densi che ne sfumavano le vette e la rendevano quasi un miraggio stagliato in un lontano orizzonte verso il quale avanzavamo come due batteri necrofagi in cerca del prossimo pasto.
Ogni volta provavo la stessa sensazione: migliaia di occhi freddi e sottili come bisturi che ti dissezionano l'anima in cerca di qualche porta d'accesso secondaria con l'ostinazione di un cybervirus da mercato nero. Le tempie compresse in maniera simile a quando indossi i caschi pressurizzati. Acido fenico e ruggine che ti mordono la lingua. Assurdo.
L'uomo che camminava al mio fianco, definibile come un amico, non poté fare a meno di deglutire con una certa fatica, sembrava avesse preso un pugno in gola dall'arto biomeccanico di un gorilla, uno di quelli che solitamente si fanno impiantare certi cani da guardia senza tanti soldi né fantasia; feci finta di nulla mentre lo studiavo con la coda dell'occhio.

Note:*Search and Destroy Squad
Vecchio 08-04-2023, 23:43   #4
Esperto
 

Parte 2

Lo hai mai visto un unicorno chimera?
In che senso?
Dal vivo, in carne ed ossa.
Mi prendi per il culo? Chi potrebbe rispondere sì ad una simile domanda? Non riesco a immaginare nemmeno una vaga forma qualsiasi.
Nessuno riuscirebbe finché non lo vede, e per quanto riguarda chi potrebbe la risposta è semplice: la persona per la quale lavoro.
E la persona per la quale lavori chi sarebbe? Dio o un mago?
Direi un miscuglio di entrambi.
È lui quello che si trova al vertice?
Non hanno un vertice ecco perché non possono essere decapitati come qualsiasi altra organizzazione piramidale, altrimenti le Corporazioni non li temerebbero, sono gli unici che hanno lasciato in pace in passato e gli unici con cui fanno affari mantenendo una sorta di rispettosa neutralità, e, detto tra noi non potrei definirlo un lui e prima che ti faccia strane idee nemmeno una lei, quindi lascia perdere certe considerazioni quando varcheremo la soglia.
Perché mi hai trascinato qui, in questo non so dove?
Vivono in un sogno, che altri chiamerebbero incubo, avvolto in spire ripiegate su se stesse come un serpente pronto a colpire. Un serpente cresciuto dentro vasche di coltura cellulare, con una spina dorsale costituita da tre differenti leghe intrecciate a livello molecolare e rivestito da un'evoluzione di quello che un tempo chiamavano kevlar fuso a copolimeri elastomeri. Praticamente indistruttibili senza l'impiego di laser a impulsi, proprio come le loro oscure convinzioni e le pareti esterne della loro nazione errante.
E questo sarebbe il motivo per cui nessuno entra nella loro Cittadella mobile e nessuno ne esce senza il loro consenso?
Più o meno, ma la faccenda è molto più complessa del previsto.
Era quello che temevo, e comunque ancora non capisco la questione dell'...
L'unicorno giusto?
Mi hai confuso e quando mi confondo divento nervoso e quando divento nervoso succedono cose spiacevoli, lo sai.
Era solo un modo per dire che sei finito nel paese delle meraviglie ma a volte è meglio tenere gli occhi chiusi finché qualcuno non ti offre il permesso di aprirli.
Aspetta ferma tutto, io non voglio entrarci là dentro, la mia era solo una remota ipotesi e di certo non sono venuto qui in gita per assecondare qualche tuo folle progetto. In effetti non lo so nemmeno io perché cazzo ti ho dato retta, di certo i soldi sono l'ultimo dei problemi quando entri nella Ram o peggio ancora nella Cittadella.
Be'...ho mentito, siamo entrati da almeno tre ore.
Eh? Ma che cazzo...
Questa conversazione è un loop a livello quantistico, la utilizzano come anticamera preparatoria. Una sorta di test o, in caso di bisogno, una prigione.
Perché?! Lo sapevo! Cazzo lo sapevo che era una pessima idea seguirti...e non rifilarmi una delle tue solite stronzate per turisti da chirurgia plastica!
Sotto certe scale subatomiche nemmeno i segugi neurali riescono a intercettare le loro comunicazioni e scovare i frammenti spazio-temporali dove si annidano, le frequenze sono troppo rapide e mutevoli il che le rende impossibili da prevedere e tracciare, e tutto questo grazie al vecchio principio di indeterminazione di Heisenberg applicato ai nuovi modelli che ho sviluppato in segreto negli ultimi 50 anni insieme ai loro bambini dalla mente alveare.
Sto per vomitare.
Sì, può fare questo effetto, metabolizza con calma, non abbiamo alcuna fretta anche perché qui il tempo è gestito in maniera del tutto indipendente.
Giuro che ti salto alla gola se non ti togli di dosso quel sorriso da pappone soddisfatto, e poi perché avrebbero scelto dei bambini?
Questioni tecniche, temo richiederebbero uno sforzo che ora il tuo cervello non sarebbe in grado di sostenere e poi non sono semplici bambini o almeno non come li intenderesti tu.
Io...non so che dire.
Ora ascoltami bene: se continui a sovraccaricarti il tuo sistema logico potrebbe collassare e tu rischieresti di finire in giro per i vicoli della Ram in preda ad allucinazioni elettroniche senza fine; oltre a bruciare la scheda che ti abbiamo impiantato poco dopo il nostro ingresso.
Cosa? Se ne esco vivo giuro che...
Aspetta un attimo socio...non eri ancora tornato cosciente e fidati si è trattato di un passaggio necessario per evitare spiacevoli conseguenze, ti assicuro che è stato un lavoro pulito, preciso. Non fare quella faccia, puoi fidarti, almeno di me.
Ho forse altra scelta?
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