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Vecchio 24-06-2013, 22:14   #21
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
grazie a tutti per aver letto e risposto

Devo dire che, nonostante ultimamente mi sia lasciata un po' abbattere da tutto, non sono stata affatto male dai miei zii e cugini e loro mi hanno chiesto di rimanere per un po' di giorni così sono tornata oggi. Mi ha fatto bene staccare per un po' da questo posto e anche dal pc. In realtà l'ho sempre detto che stare lontano dalla città e dalla casa in cui vivo con i miei e mio frattelo non può farmi che bene.
Infatti anche la settimana prossima torno da loro perché mi hanno chiesto di fare da babysitter ai miei cugini. Tra l'altro così posso stare più tempo con la mia cugina di 13 anni..spero davvero che riesca a vivere un'adolescenza meno complicata e distruttiva rispetto alla mia.

Per quanto riguarda l'idea di uscire con tutti quei finti amici, ho valutato bene e sono giunta a delle conclusioni.
In teoria vorrei fiondarmi lì in mezzo così, a crudo. Ovviamente vorrei soprattutto uscire e divertirmi e poco importa se questo può significare beccarsi frecciatine continue. ma il problema è un altro, cioè la mia reazione.
Siccome tendo a prendere troppo sul serio questo genere di cose, le possibilità sono due:
- incamero senza sapere cosa rispondere fino a sbottare e fare qualcosa di spiacevole tipo menare a qualcuno o mettersi a rompere oggetti a caso com'è già successo.
- mi fanno sentire la più merda delle merde e mi chiudo in casa per il resto dell'estate.
ecco.

Ma siccome, dis-quotando Roy, non ho mai rimpianti, magari si potrebbe pure tentare. è sempre un'esperienza e quello che voglio è imparare a stare in questo mondo, perché non ci so stare quasi mai. In ogni caso, per quanto suoni ridicolo da scrivere, auguratemi buona fortuna mentre leggete questo perché sto andando in mezzo ai lupi. -.-

Per il resto ringrazio a tutti di aver letto e risposto. Il fatto è che questo tempo per tutti noi è troppo breve e non possiamo permetterci di annoiarci. qualcosa bisogna fare sempre. qualsiasi cosa. Non sprechiamo il nostro tempo raga, non buttiamoci giù così..almeno proviamoci..e mi scuso se dicendo questo magari manco di tatto o di sensibilità verso qualcuno che proprio non ci riesce..lo so cosa significa volerlo tanto ma non riuscirci.
Scusa ho letto solo ora il post

buona fortuna allora! Concordo, bisogna sempre provarci!
Vecchio 27-06-2013, 16:57   #22
Esperto
 

E' difficile scrivere oggi sopra a questi tasti di pianoforte, con questo profumo di gigli che un'insolita corrente del nord fa ancora più fresco.
Questa sera la fiamma dello stabilimento di raffineria ha ripreso a tremolare sulla sua torre, spandendo un'opaca oscurità verdastra intorno, sul turchese del crepuscolo. Come una città futuristica, il gruppo di strane torri brilla dei suoi molti fari, lampioncini e luci che si ergono a frastagliare l'orizzonte con i loro profili cattivi.

Intanto questo doloroso tramonto accende le mie ferite da scoglio e il cemento in lontananza, tingendolo di un rossiccio quasi anticato.
C'è odore di mare, di ferrovie, di anidride carbonica rilasciata dagli aerei che decollano minuscoli nell'aeroporto a pochi chilometri di pianura.
Pare che il casello dell'autostrada sia stato costruito per lampeggiare in eterno, per deturpare questa campagna che sopravvive con i suoi odori nascosti, con i suoi grilli stanchi, i suoi gatti lamentosi e i suoi terreni pallidi.
E c'era quest'aria satura di anidride carbonica anche ieri sera, mentre correvo senza riuscire a stare al passo delle lunghe gambe di mia zia. Giù per quegli sterrati senza più lucciole ho chiuso gli occhi lacrimanti di fatica.

Adesso ci sarebbe stata un'enorme quercia di cinquecento anni, proprio qui, davanti a me, se non si fosse sradicata durante uno di questi torridi pomeriggi. Mia zia era rientrata un attimo per prendere altri panni da stendere sul terrazzo e, uscita di nuovo, l'albero già non c'era più: riverso sul campo di girasoli si era sdraiato lentamente, senza uno scricchiolio. Come un vecchio stanco.
Invece qua c'è sempre casino, in questa casa, ed è difficile scrivere.
C'è una colonna piena di segni a matita, in questa casa. Sono i segni delle altezze della gente che è passata in quella casa, e le mie sono le più sbiadite, credo. L'ultima risale al 2006, ma avevo già smesso di crescere molti anni prima. Poi i miei zii hanno cominciato a segnare anche le altezze di altre persone e infine quelle dei propri figli.

Ora una vecchia finestra ha preso a sbattere per il vento e ora ci immagino mia cugina tra un po' di anni, alta, splendida con la sua coda di cavallo dietro la nuca, che si affaccia per parlare a voce alta a qualcun altro giù in strada; proprio come ha fatto ieri.
Ora invece è andata via la luce, ed è ancora più difficile scrivere, col foglio sempre appoggiato ai tasti bianco panna del pianoforte di mia cugina, che ha provato ad attaccare il phon per asciugarsi i lunghissimi capelli mentre la lavatrice era accesa. Tutti si affaccendano trafelati per far tornare la corrente, mentre mio cugino più piccolo continua a far rimbalzare per terra una palla di gomma. Se chiudo gli occhi diventa buio e mi rendo conto che potrebbero essere anche le quattro di notte; e per un attimo immagino che siano davvero le quattro di notte e che tutti si siano impazziti e si comportassero come se fosse giorno.
Passa un treno, e con il suo rumore anche la solita sensazione di compiaciuta amarezza.

E' difficile scrivere, oggi. Soprattutto adesso che riapro gli occhi e realizzo che il giardino davanti a questa finestra non è altro che un comunissimo sputo d'erba con quattro alberelli potati e un comunissimo gatto obeso dei vicini che ci indugia annoiato. Eppure quand'ero piccola sembrava tutto così affascinante e angosciante: le mattonelle rossastre; quell'odore di casa d'altri; le sbarre di quel terrazzo tra le quali potevo infilare la testa a mo' di ghigliottina e guardare di sotto: chissà cosa c'era di sotto, oltre la veranda dei vicini; chissà che una lama pesante non fosse caduta dalle nuvole proprio perpendicolarmente alla mia nuca.
Ma questo posto vibra ancora di quella magia infantile, anche adesso, con questo sentore di luce rossiccia che sbiadisce, e queste rotaie, e questa erba arida e puzzolente e queste urla prolungate di ragazzini che riecheggiano lungo il morire del tramonto.

E poi c'è questo suono confuso, eterogeneo proveniente dalla città; questo suono eterno di città, di grilli, di motorini, di traffico d'autostrada, di cani sperduti che abbaiano e gente che chiacchiera. Ascoltare questi suoni è come come passare la mano sulla superficie di uno strano intruglio, dal quale affiorano di tanto in tanto parti più dense. Tipo una vasca piena di vomito.
Per quanto faccia schifo, il vomito è una cosa naturale. E credo che in questa città, come in qualsiasi altra realtà umana, le cose siano destinate a prendere la loro piega più naturale.
Con il suo mare sporco, che certe mattine è invece un'incantevole distesa piatta e felice puntellata di corpi anziani; con questa tangenziale piena di sporcizia e prostituzione, su cui ogni mattino alle sei passa mio zio per andare a lavoro...Questo è un posto che mi affascina, con tutte le sue assurdità nascoste, con i suoi vecchi che ti squadrano e cambiano strada per non incrociarti se non gli piace la tua faccia o le tue gambe o la tua giovinezza; con le pretese architettoniche dei suoi quartierucoli più imborghesiti....con le sue spiagge rosicchiate dalle maree invernali e rimpiazzate alla meno peggio da ghiaie terrose di cantiere...con il suo lungomare spoglio puntellato di localetti alla moda un po' pacchiani e inverosimili.

Sento che potrei sdraiarmi tra questi campi e scomparire con un fruscio di serpenti, come una vecchia quercia. Sento che potrei lasciarmi sballottare in eterno dal vento come il lembo di una striscia bianca e arancione legata intorno a qualche barchetta spiaggiata...sento che potrei rotolare tra un'infinità di sassolini come un vetro verde che si smeriglia e si perde, per sempre.

Sì, è difficile scrivere sopra a questi tasti di pianoforte senza farli suonare.
Eppure, tra il rimbombare di un aereo e lo squittire degli irrigatori di prati vicini, è anche difficile non far suonare le note scordate di un corpo giovane ma stanco, di un'esistenza rotta. E due note in dissonanza suonano all'improvviso quando mi alzo di scatto, al vibrare terrificante di un tuono vicino, potentissimo e acuto.



La vita è altrove. Non sprechiamola su questo forum.
Vecchio 27-06-2013, 17:08   #23
Esperto
 

per quanto riguarda il resto credo proprio che il consiglio sia questo. soprattutto per i nuovi utenti. questo posto è una merda. fobia sociale punto com. non sprecate la vostra estate, andate su fobiasociale.com.
del resto ogni volta che ho cercato di fare amicizia qui ho sempre finito con lo stare dietro a persone di cui non fregava proprio un cazzo di me. e mi sono rotta di questo. non è qui. NON esistono gli utenti. esistono le persone e le persone sono là fuori. Quindi 2+2 fa 4. Vale la pena farsi una cerchia di fan epistolari che si trollano addosso e ridono tutti davanti a uno schermo muto mentre marchingegnano chissà quale riscatto? vale la pena sputare veleno sul mondo e sul genere femminile e sul genere maschile? il cervello è un organo molle. vale la pena fargli assumere la forma di una figa? i neuroni muoiono. tra poco uno non risponderà più all'altro. e allo stesso modo i rapporti online muoiono.
la risposta è no. Per non parlare dell'imparzialità della nuova moderazione maschilista e retrogada. la risposta è sonounfungowacciuwarioh
e questo è nonno /^_^\\ aiuta nonno a conquisrtare il mondo
Vecchio 27-06-2013, 17:43   #24
Banned
 

alla faccia del talento, questo si chiama genio.
Vecchio 27-06-2013, 18:32   #25
Esperto
 

Quote:
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Vale la pena farsi una cerchia di fan epistolari che si trollano addosso e ridono tutti davanti a uno schermo muto mentre marchingegnano chissà quale riscatto? vale la pena sputare veleno sul mondo e sul genere femminile e sul genere maschile? il cervello è un organo molle. vale la pena fargli assumere la forma di una figa?
Sì, certo.
Vecchio 27-06-2013, 20:02   #26
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

Quote:
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per quanto riguarda il resto credo proprio che il consiglio sia questo. soprattutto per i nuovi utenti. questo posto è una merda. fobia sociale punto com. non sprecate la vostra estate, andate su fobiasociale.com.
del resto ogni volta che ho cercato di fare amicizia qui ho sempre finito con lo stare dietro a persone di cui non fregava proprio un cazzo di me. e mi sono rotta di questo. non è qui. NON esistono gli utenti. esistono le persone e le persone sono là fuori. Quindi 2+2 fa 4. Vale la pena farsi una cerchia di fan epistolari che si trollano addosso e ridono tutti davanti a uno schermo muto mentre marchingegnano chissà quale riscatto? vale la pena sputare veleno sul mondo e sul genere femminile e sul genere maschile? il cervello è un organo molle. vale la pena fargli assumere la forma di una figa? i neuroni muoiono. tra poco uno non risponderà più all'altro. e allo stesso modo i rapporti online muoiono.
la risposta è no. Per non parlare dell'imparzialità della nuova moderazione maschilista e retrogada. la risposta è sonounfungowacciuwarioh
e questo è nonno /^_^\\ aiuta nonno a conquisrtare il mondo
A me dispiacerebbe se tu lasciassi il forum, è vero comunque che bisogna starci poco e preferire la vita reale.
Alla fine sei uscita con i vecchi conoscenti?
Vecchio 26-07-2013, 22:03   #27
Banned
 

ecco stare su questo cazzo di forum ...e sapere che fuori ci sono persone che corrono in bici ...parlano , si confidano ,mangiano insieme ,scopano insieme....fanculo al mondo ...sono uno sfigato di merda...fanculo TUTTO
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