Mik80

Per chi ha giocato a calcio o altri sport di gruppo nel periodo 6 11 vi son stati utili per mandare giù le critiche o per farci il callo ? Che ricordi avete? Benché poi la vita di ognuno di noi sia andata diversamente.

Silent Bob

Esperienza orribile e durata poco: emarginato e infine escluso, perché incapace, tesissimo, taciturno e "strano" ."Strano" proveniente da famiglia "strana": era nota la mia situazione familiare. Si trattava di basket nel doposcuola. Ricordo ragazzini incapaci come me, ma ben accetti.

Equilibrium

Ho letto sport gruppo alimentari

Equilibrium

Dai 6 agli 11 anni ero timido, ma giocavo tantissimo con gli altri amichetti di cortile, ai tempi avevo anche una folta schiera di cuginetti con cui giocare....è stato proprio dopo gli 11 che mi sono perso e infobicato

limitless

Pessimi ricordi, i miei volevano a tutti i costi che praticassi sport di squadra e fui praticamente costretto a seguire un gruppo sportivo di basket, ma oltre ad essere una schiappa, ero anche totalmente fuori dal gruppo e quindi le lezioni si riducevano ad un nulla di fatto.

La ciliegina sulla torta fu raggiunta quando dopo un raduno dove giocammo in trasferta ebbi un litigio con un bambino sul pullman del ritorno, finì in lacrime e quello fu l'ultimo giorno che mi videro, ovviamente i miei non la presero benissimo...

pure_truth2

Purtroppo la condotta evitante si mise in moto proprio in quei contesti,le prime volte.
Non che sia mai stato trattato male,o emarginato, il problema risiedeva piuttosto nella mia percezione degli eventi.
Vivevo ogni cosa con ansia, avevo il terrore di subire urla iraconde dagli istruttori,dai compagni o dal pubblico,nel caso avessi fatto una qualsiasi cazzata. Avevo il terrore di essere convocato per una partita, e soprattutto il terrore che vi fossero anche i miei ad assistere sugli spalti ( il contrario di quello che volevano gli altri). È stato così per calcio, basket,nuoto, pallavolo,ginnastica etc.
Alla fine ho sempre mollato, non ce la facevo.
La cosa mi dispiace molto, perché non ero neanche male negli sport,ma tant'è.. una grande parte della formazione caratteriale me la sono giocata.
Non c'è ambito della mia vita che non sia stato quanto meno toccato dall'ansia sociale,e nonostante tutto mi posso ancora ritenere fortunato, avendo letto esperienze ben peggiori.

Delta80

Sono andato a calcio per 2 anni , tra i 9 e i 10 anni , ho discreti ricordi di quegli anni tutto sommato

Hor

Anch'io ho pessimi ricordi.
Ho fatto uno sport su spinta dei miei genitori, ennesimo tentativo di farmi diventare più "normale", ma i risultati non si sono visti, anzi. È stato un sollievo quando ho potuto mollare.

tsubaki

non è uno sport di gruppo ma alle elementari ho fatto danza e siccome dicevano che ero brava mi avevano spostato nel gruppo avanzato con quelle grandi. io avevo 10 anni e stavo con quelle di 14. queste neanche mi degnavano di uno sguardo, ho continuato per qualche anno e poi ho abbandonato perché non ce la facevo più a rimanere sola. entravo in spogliatoio e non mi salutavano. c'erano i momenti di pausa e tutte parlavano tra di loro in gruppetti e io rimanevo sola a fissare il vuoto. bisognava fare esercizi in due e io ero quella che non sapeva mai con chi stare.

Teach83

Quando ero piccolino, nel cortiletto di casa riuscivo a giocare con gli altri (avevamo una porta da calcio costruita coi legni), proprio perchè era una sorta di bolla d'isolamento, ma già alle medie cominciavo a ritirarmi (mi dovevano sempre chiamare).
A scuola da piccolissimo (6- 7 anni), giocavo con gli altri ma a momenti alterni me ne stavo in classe a fare "disegnini" da solo ( spesso mi richiedevano i disegni, e quindi questa sorta di ammirazione mi ha risparmiato il bullismo).
Fuori da scuola riuscivo a legare solo con poche persone, e le vedevo sempre singolarmente... se c'erano altre persone che non conoscevo (tipo altri loro amici), scattava l'ansia.
Iscritto a Nuoto: terrore acqua, suoni, bambini schiamazzanti, doccia e freddo. Tutti sembravano divertirsi, tranne me. Abbandonato.
Minibasket: iscritto perchè c'era il mio unico amichetto. Ansia e sudori freddi, confusione. Abbandonato.
Tennis: l'unico sport che mi divertiva, e poi era 1 vs 1 e non c'era casino.
Però era costosetto, ed a una certa ho smesso ( seconda o terza media ).

choppy

Io ho giocato solo un po' in oratorio ai campi estivi. La mia squadra guadagnò punti grazie alle mie prestazioni atletiche e quando non li guadagnò, in alcune discipline ero il migliore della mia squadra (c'è da tenere conto che ero tra i più grandi) ero anche arrivato a capire come dosare le mie energie : nella seconda gara sui 100 metri piani, visto che nessuno voleva partecipare e visto il risultato nella precedente gara, mandarono avanti me, ma avevo dato il 101% nella gara precedente, quindi una volta capito che non avevo speranze di far guadagnare punti alla mia squadra, mi sono ritirato per la stanchezza e per recuperare per le gare successive.

Quando facevano le squadre di calcetto a educazione fisica difficilmente mi sceglievano, spesso mi sceglievano all'ultimo e mi lasciavano in panchina (perché mi rifiutavo di fare il portiere, non perché non ne avevo voglia, ma perché sono scarso, quelle due volte che ho accettato ho subito 20 goal, forse esagero, ma non troppo).

Ho praticato anche arti marziali, ma non mi piaceva tanto, per un anno solo (info in privato).

Inosservato

in ordine cronologico

nuoto - meh :-/

judo - bello ma ero la mascotte, non so perchè ma erano tutti molto più grandi di me di età, ero il più piccolo fra i giganti, le prendevo pure dalle ragazze!!

calcio - esperienza direi traumatica, ed ero pure bravino, all'oratorio me la cavavo bene ma in quel contesto di squadra "vera" ero totalmente annichilito dall'allenatore che in pratica era antonio conte che allenava dei bambini, provate ad immaginare

tennis - molto bene, è stato il mio sport per gli anni a venire, nonostante il sacrificio economico che comportava per le condizioni economiche in cui eravamo allora in famiglia, fa parte di quelle cose che dai per scontate e che invece capisci solo da adulto

Mik80

Perché hai smesso poi?

Delta80

Avevo problemi poi famigliari

Texas

Il mio problema, sintetizzando al massimo, era la paura della competizione e del giudizio, motivo che mi faceva vivere lo sport con l'ansia addosso.

Mentre gli altri arrivavano alla partita con la voglia di giocare, di mostrare le loro capacità o quanto imparato, per me era un incubo e evitavo perché la mia mentalità era sbagliata : vivevo con la paura di fallire ed essere giudicato.

Si capisce da sé, che per un bambino o un ragazzino, esporsi volontariamente a un qualcosa che genera sofferenza e ansia, non può che portare alla fuga o all'evitamento.

Norlit

Alle elementari ho praticato solo il nuoto e un po' di golf, ma sport di squadra mai.