Salve a tutti, ho 21 anni e vivo vicino Milano. Cercherò di non rilasciare un numero eccessivo di informazioni per ragioni legate al non volermi esporre eccessivamente, ma credo sia arrivato il momento di esprimermi e manifestare il mio malessere troppo a lungo evitato. Premetto dicendo che forse non sono la persona più 'disperata' (il termine non è usato con accezione negativa o di sarcasmo) che si possa incontrare su questo forum, ma ciò non toglie che se sono arrivata al punto di scrivere qua sopra una qualche problematica piuttosto pesante deve avermi spinto a farlo. Parto dicendo che sono una ragazza fortunata, ho una famiglia e anche degli amici che mi vogliono bene, ma non è sempre stato così, e soprattutto... vivo una situazione di forte ansia ed emotività che sta compromettendo molto della mia quotidianità. Spesso capita che dica bugie, mento in continuazione a tutti senza distinzione, e anche se mi sento in colpa nel farlo non riesco a smettere. Ormai mento anche su cose futili per le quali non ve ne sarebbe alcuna necessità. Voglio bene alle persone che fanno parte della mia vita ma sento che non mi possono capire del tutto, anzi spesso possono solo in minima parte. Inoltre sento il bisogno di cambiare la mia vita soprattutto in relazione alla mia carriera universitaria che non mi sta soddisfacendo quasi per nulla. Mi prendo qualche piccola vittoria ma poi è come sprofondare nuovamente nel baratro dato che sono al terzo anno e probabilmente (quasi sicuramente) uscirò fuori corso. Ora, non credo che il successo nella vita sia determinato dal tuo laurearti in tempo e con un voto meraviglioso, ma nonostante ciò vedo la mia carriera universitaria come un semi fallimento dato che, pur studiando ciò che amo, affronto ogni esame come se stessi andando al patibolo e non riesco a controllare minimamente ciò che provo davanti ai professori (e questo mi porta ancora di più ad interrogarmi su cosa mi motiva davvero ad affrontare il mio corso di laurea). L'università è solo uno dei tanti problemi purtroppo. Sento da troppo tempo di non sentirmi compresa e capita da chi mi circonda, e questo vuoto temo sia incolmabile se anche quelli che amo non possono aiutarmi. Sono emotivamente estremamente fragile, piango praticamente tutti i giorni e tutto mi tocca sul personale. Spesso mi sono trovata a passare giornate chiusa in casa a non fare nulla e a disgustarmi sempre di più, oltre che a rifiutare richieste di uscita e simili. So che non dovrei lamentarmi più del dovuto, che alcune cose riguardo la mia vita sono apprezzabili e non è tutto da buttare, voglio guardare il bicchiere mezzo pieno e sentirmi meglio ma... qualcosa mi blocca, non ci riesco. Ho pensato di soffrire del disturbo borderline dato il mio continuo e repentino cambio umorale nel corso della giornata, e non riesco a controllare tutto questo. Non posso affidarmi alla stabilità della mia sfera emotiva e quindi sto cercando di far prevalere quella razionale per quanto mi sia possibile, ma con scarsi risultati. Temo anche di essere estremamente paranoica, penso sempre male di ogni cosa ma a livello oserei dire patologico in quanto ogni comportamento altrui viene attentamente analizzato dalla sottoscritta, scandagliato a tal punto da trovarci dietrologie quasi sempre inesistenti, ciò che è nella mia testa diventa realtà assoluta per me e mi porta a dubitare di chiunque. Da questo si deduce come mai io sia così instabile caratterialmente, e quanto questo mi porti a soffrire come un cane per qualunque comportamento che ritengo scorretto sulla base della merda che ho nel cervello che non mi fa ragionare lucidamente. Ho litigato tante volte con gli altri per questo, ma loro non hanno mai capito che cosa mi prendesse in quei momenti anche perché provarlo a spiegare mi risulta complicato, se non impossibile. A questo si lega il mio terrore di rimanere sola e quindi la mia dipendenza affettiva nei confronti degli altri, che mi porta a stare male per delle piccolezze che sono state fatte involontariamente, tanto che nei momenti in cui riesco a pensare lucidamente mi chiedo come faccia ad essere così stupida da dubitare di cose indubitabili e soprattutto come possa qualcuno essere davvero affezionato ad una persona con un carattere così problematico (il che mi porta ancora a dubitare e dubitare... insomma, un cane che si morde la coda). Non sono sicura dell'affetto di nessuno e litigo in continuazione con la mia famiglia che sì, mi vuole bene, ma sminuisce in continuazione queste problematiche e mi accusa di una mancanza di motivazione e concentrazione inammissibili (insomma, non danno peso a come mi sento e al fatto che possa soffrire di qualche malattia mentale). Avrei ancora tanto da dire, ma magari mi aprirò pian piano nel corso delle discussioni nel forum. Mi piacerebbe avere un confronto con persone che si sentono come me o che hanno affrontato problematiche simili, relative anche all'inadeguatezza che spesso provo in contesti sociali vari. Sono molto sensibile e stanca di sentirmi diversa in quanto tale. Non siete stanchi anche voi? Mi sento sempre in colpa per tutto e fragile al punto di scoppiare e andare in frantumi come un vaso gettato per terra. Penso sempre che mi accadrà qualcosa di orribile e ho terrore di perdere tutto, dalle persone ai piccolissimi progressi che ho fatto nel corso del tempo. Voglio stare meglio, ma per davvero.
Spero di trovare persone con cui parlare di questi argomenti, e magari stringere anche un qualche tipo di rapporto nel corso del tempo, chissà.