Dedalus

Fall to rise: l'articolo-intervista.

Prologo. Forse nemmeno Dostoevskij sarebbe mai stato capace di creare un personaggio così romanzesco. Se non lo vedete guardate meglio, guardate le sfumature, i dettagli, l’anguillesca abilità di quest’uomo: Andrea Diprè. È talmente falso da diventare autentico, talmente viscido da risultare coraggioso, solido. Anche nei video che fa con i maggiori casi umani della penisola c’è ma non c’è, è dentro ed è fuori, è presente ma impassibile, con quel mezzo sorriso che sembra sempre in procinto di scoppiare in una risata e invece resta lì, appeso a un’espressione indecifrabile. La sua è stata una discesa strabiliante, partita da ambienti ecclesiali, passata dalle tv cattoliche, di partito e locali, fino a scendere giù giù alla scoperta della miserabilità, intervistando sul web solo disperati, pornostar o escort, superando ogni morale, etica e vergogna e praticando l’unica cosa di cui gli importa, il culto di se stesso. Ora il suo canale YouTube ha 125mila iscritti, la sua pagina Facebook 204mila like. Per molti è un personaggio riprovevole, schifoso. E lui? Se ne frega. «A me non me ne frega un cazzo, puoi scriverlo».

Cvd. Si è fatto un passo oltre Carmelo Bene ed Emil Cioran, semplicemente perché al loro tempo non avevano la tecnologia distributiva adatta ed un paese senza difese immunitarie che potevano assecondare delle negazioni di sé più che letterarie. Erano ontologicamente educati, costretti all'educazione, dalla forma del libro e dello schermo televisivo.

Odradek

Funzionerebbe egregiamente in politica, temo.

Loner

Quoto pienamente questa parte.


Diprè è un grande ... Non voglio dire cosa, fatto sta che è un grande.

Mirrorpriors

Quest'introduzione mi ha piegato c'è poco da dire...

Per quanto riguarda lui non lo seguo, però so di ciò che fa. E dei personaggi che intervista...

dentromeashita

a me non mi frega di lui e la sua visione dipreista
sgonfiatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ogni tanto
non sei un buon modello specie per i piccoli
so chi è come pensa cosa dice cosa fa
ogni tanto troppo spesso sorge dalla terra un illuminato col culo uguale alla faccia

dentromeashita

sta società va distrutta e ricostruita da zero non si puo andare avanti cosi
almeno nei valori da trasmettere

Ventolin

articolo interessante, alcune cose non le conoscevo, come il fatto che viene da un paesino di 300 anime dove ha avuto un'educazione fortemente cattolica. Un'infanzia che si incastra perfettamente con quello che è diventato poi...per contrasto. A modo suo Diprè è un filosofo, un nichilista, un pessimista cronico. Oltre ad essere - si intende - un fancazzista di serie A con un ego smisurato

Comunque se Diprè andasse al governo, forse si farebbe il salto di qualità. Non solo andrebbe a puttane l'Italia, ma anche gli italiani

Stefania90

Se ne frega di cosa pensa la gente di lui perchè il suo cervello ormai è andato, il suo lobo frontale devvessere ormai una poltiglia e riuscite bene a capire il perchè.
L'unica cosa che forse, forse riesce ancora a fare e mettere in fila due, tre parole inventate per giunta.

Dedalus

Lo è a partire da ora, più che altro. Ogni intervista ti trasforma nella teoria di te stesso.

Ventolin

in che senso scusa? nel senso che si è messo a "pensare" in quei termini solo quando ha raggiunto la notorietà, per giustificare il proprio comportamente di fronte a tutte le persone che lo intervistano? beh si, potrebbe darsi...ciò non toglie che la sua filosofia, anzi addirittura religione, "dipreista" è ben congegnata nella sua banalità nichilista/edonista, e si può sintetizzare così: la vita è inutile, non esiste cultura nè valori dunque bisogna vivere solo seguendo il proprio istinto.

Che sia un gran furbone non lo metto in dubbio...però ha una sua coerenza di fondo, ammette ciò che fa e non nasconde ciò che pensa

Dedalus

No, è qualcosa che prescinde dalla persona. L'intervista ti mostra nell'attimo della preferenza, della presa di posizione. Un po' come nell'etica sartriana la scelta che io compio è una scelta che chiunque altro al mio posto dovrebbe intraprendere.
L'intervista mostra che tu hai dato certe risposte alla vita, risposte che io lettore posso far mie.

Anche se molto probabilmente DiPrè non insegnerà niente sotto questo piano, non si può rendere emulabile un olocausto; come non basta non lavorare per essere Cioran (come quei due studenti spagnoli che lo avvicinarono per esprimergli la volontà di vivere come lui). E comunque DiPrè è uno che non ci tiene proprio a sparire.

Giusto son curioso di vedere se il suo pensiero, che poi è quello sadiano, verrà elaborato culturalmente. A vedere la reazione media dell'articolo su Facebook, pare proprio di no. E non mi stupisce, non c'è bisogno di farlo; si sa già che nel godimento assoluto la morte è solo una contingenza, che il limite si infrange fino a quando non ti infrangi tu da qualche parte. Ma appunto questo lo farebbe un emulo di DiPrè, non DiPrè, che è un esperimento dei limiti dello stesso DiPrè. In questo senso, a modo suo, è unico.

NoSurrender

Io odio profodamente andrea diprè, quello scemo...

Odradek

Sarebbe a questo punto interessante un'intervista ai freak che Diprè sfrutta disprezzandoli, e che barattano la propria già limitata dignità per un effimero successo in rete.

Novak

Tanto rumore per un cocainomane allo sbando, cos'ha inventato di innovativo? Il farsi perchè la vita non c'ha un senso? Ognuno adotta un modus vivendi in relazione alle sue possibilità, lui ha scelto questo, cosa c'è di nuovo sotto il sole?

Mirrorpriors

Cioè... Ogni volta che vedevo un suo video, e partiva la sigla mi veniva sempre da ridere. Per la contrapposizione di ciò che ispira la musica, ciò che ci si aspetta di vedere con una sigla del genere, e ciò che si vedrà in realtà

Dedalus

[Un moderatore potrebbe correggermi l'Andre del titolo in Andrea? Vi ringrazio.]

Odradek

Ma la sigla è di Debussy o di Ravel ?

Mirrorpriors

E' di Debussy.

mdh

Lol io abito a meno di 50km da dove è nato diprè

suicida

ho già avuto modo di contattarlo tempo fa, segnalando un personaggio dipreista al massimo, tale michael montecrossa (dipreista perché vive all'insegna del "fò quello che mi pare", ha tipo tre mogli ed è convinto che la sua musica sia una benedizione), preso spudoratamente per il culo da quel fenomeno che anni fa si vedeva su brand new. purtroppo pare che diprè non sia riuscito a intervistarlo, comunque sto seriamente pensando di contattarlo nuovamente per proporre un progetto discografico. magari è interessato al concetto d'etichetta indipendente o sarcazzo. comunque mi fa spaccare, ricordo un primo commento che lasciai sul tubo e suonava tipo "il nuovo andy kaufman". ero ubriaco, ovviamente.