clanghetto

L'altro giorno ero disteso sul letto e allenavo il cervello a pensare (è uno dei miei hobby..così aumento i collegamenti e dievnto più intelligente anche se, per contrappeso, divento più pazzo) quando ad un certo punto mi sono soffermato sul perché io non piango mai...manco quando ce ne sarebbe bisogno.

In effetti io non sto mai male, non esterno mai. Sono solo molto lamentoso.

Ho notato che nelle situazioni strane io rido..tipo mio padre svenne e io ridevo e non era nervosismo o imbarazzo.

Quindi ho pensato...non è che la risata è diventata il mio pianto?

nymphe

Eccomi qui, quella che ride sempre al momento sbagliato

Adesso non so se la tua risata sia legata all'isterismo, però capita nei momenti drammatici (riguardo magari le disgrazie altrui) di trovare dell'ironia, anche se "moralmente" sarebbe scorretto.

(Vedi lo svenimento di tuo padre)

daimoneu

Lol... voglio farlo anch'io!

Se hai un brutto rapporto con i tuoi è normale che provi meno empatia per loro.
Forse se fosse successo lo stesso a una persona a cui tieni moltissimo avresti reagito in modo diverso?

Redrum_

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Black Moon

Se non piangi non significa che non stai male Clang.

Martello

Semplicemente forse nn vuoi tanto bene a tuo padre e ti fa piacere che svenga.

Inosservato

no, non credo, penso che siano reazioni nervose al forte stress del momento...

quando morì mio padre ero un bambino, mi ricordo che mi sforzai di piangere (praticamente finsi) perchè già avevo capito che si "doveva" fare così, ma internamente non provavo nulla, anzi ero quasi sereno, ed io volevo bene a mio padre, mi manca ancora oggi figurati....

Fallitoperenne

io non rido mai.penso che se rido poi si scatenerà una sorta di legge del contrappasso che porterà alla realizzazione di tragici eventi.meglio stare pronti a disperarsi

Fallitoperenne

con la mia faccia faccio un figurone ai funerali.sembra quasi che partecipo al dolore dei familiari dell'estinto/a.
e poi che cavolo ho da ridere:sono un fallito

clanghetto

Nella mia risata (riguardo l'evento di mio padre) non era sadica o di compiacimento...semplicemente la situazione mi faceva ridere: mia madre che già lo dava per morto e mio padre che per una feritina era svenuto. Ero piccolo cmq...sui 12,13 anni.

Adesso non è che rido sempre su tutto...una volta cadde davanti a me un signore senza braccia (era scivolato) e trattenni la risata a stento.

Oppure ho riso mezz'ora perché avevo iniziato un gioco simile a scarabeo con la parola ANUS.

@daimon...è semplice però nn garantisco sugli effetti. Il rapporto brutto coi miei è slo da parte mia perché cerco di nn fare guerre inutili.

@Blue...è vero ma io sono più lamentoso che altro ed è male.

@Inox...non sono mai andato ad un funerale e mai andrò, non mi interessano.

PS: bisogna anche considerare che il pianto per me equivale ad una grande umiliazione, una di quelle reazioni insulse e criticabili pesantemente e poi lo associo alla femminilità che io ripudio fortemente.

Fallitoperenne

io invece 3 anni fa andai a chiamare mio nonno per consegnargli una raccomandata.entrai in casa sua,lo trovai riverso nella vasca da bagno con un inizio di schiuma alla bocca e che non riusciva a parlare.lo misi sul letto chiamai mia madre e mia zia.praticamente aveva avuto un ictus.mia zia voleva che lo salvassi io
una famiglia color marrone!

Titus

Capita anche a me di ridere in situazioni dove di divertente c'è ben poco. Ma spesso è una risata isterica, rido per non piangere visto che di lacrime proprio non me ne escono.
A me succede di ridere quando mi faccio male, invece di maledire tutto e tutti io mi metto a ridere come un cretino. Oppure ricordo alle superiori quando c'era da fare un minuto di silenzio, trovavo la situazione buffa e dovevo trattenere a forza la risata.

very90

Nonono, non penso che il motivo sia quello.
Anche a me capita nei momenti meno opportuni, quando da ridere non ci sarebbe veramente nulla ma non so perchè mi capita. Cerco di trattenere la risata ma con scarsi risultati. Ciò non vuol dire che non ti importa nulla della persona in questione o dell'evento spiacevole che è appena accaduto, è una reazione (un po' strana) che ha il corpo, ma questo credo che sia estraneo ai sentimenti che stai provando in quel momento.
Clang la risposta sta tutta qua. E' il discorso che si trattava già qualche tempo fa qua sul forum. Il tuo non piangere è legato al fatto che tu consideri il pianto in maniera molto negativa, da femminuccia, che non ti rende virile, che è una reazione legata a sentimentalismi inutili.Magari se tu riuscissi a slegarti da questa connotazione culturale sbagliata ed entrassi nell'ottica che invece piangere è una reazione normalissima, come tante altre ed indipendente dal sesso, potresti ottenere dei miglioramenti. Anche perchè il pianto è un mezzo per incanalare la rabbia, la tristezza, quindi potrebbe anche giovarti.

Moonwatcher

La tua sì?

(scusa la battuta )

nymphe

Hahahaa (che brutta questa faccina )

very90

Questa qui è più carina:

clanghetto

Io evito tutte le possibili cause di scherno, il pianto è uno di questo. Già sto pensando a quando morirà mia nonna e il mio primo pensiero è se piangerò, sperando che non sia così.

Non broccolare nei miei thread ffffffuuuuuuuu

Noctis

Da bambino ridevo quando "qualcuno" alzava le mani verso di me, ridevo ogni volta che provavo dolore fisico.
Per il dolore psicologico invece la prima reazione istintiva è quella di rimanere fermo e in silenzio, mentre quando diventava insopportabile mi lasciavo andare a risate isteriche tanto che mi prendevano per pazzo (anche da bambino).

Ora sto cercando di contenere tutto dentro, quando arrivo al massimo della sopportazione trattengo il respiro, e urlo "dentro me stesso".

Don Chisciotte

Lila.

pure a me è capitato nelle situazioni dolorose o in cui non c'era niente da ridere di farlo ..per esempio nelle situazioni in cui tutti piangono o soffrono..oppure quando son svenuta una volta e mi stavano "soccorrendo" a me veniva da ridere a crepapelle...bo..che ne sai che meccanismi strani si azionano nel cervello. A volte mi sento proprio un insensibile (ma magari)