L'ho scritto tante volte che i miei non mi capiscono, ma non ho mai sentito questa cosa forte come in questo periodo...
Dovete sapere che tutti i maschi nella mia famiglia (con tanto di fratello di mio padre) sono persone abbastanza egoiste e con la tendenza a pensare che le cose sono come pensano loro. Ovvero, loro hanno sempre ragione, gli altri non vanno ascoltati, nessuno li deve contraddire.
E mia madre è una persona super sensibile capace giusto di essere super servizievole e super riconoscente verso mio padre (lei non lavora, quindi si comporta come se niente le fosse dovuto).
Io ho sempre avuto idee, idee, idee, ma nessuno mi faceva fare mai niente, mi beccavo un sacco di no, e i miei non si sono abituati a essere accondiscendenti perchè i miei fratelli erano tranquilli, loro non chiedevano mai niente, anche adesso non hanno progetti particolari per la vita...
Io non ho idee perchè sono diventata apatica negli anni, e mi odio perchè non mi sento me stessa, loro sono semplicemente persone che prendono la vita come viene.
Se faccio qualcosa con i miei fratelli, bisogna fare come vogliono loro.
Io così ci litigo, e la colpa me la prendo sempre io.
Capita che i motivi delle loro pretese siano stupidi, veramente, piccole cose materialiste... E comunque i miei (o almeno mio padre) danno ragione a loro! Io mi sento presa in giro.
Ho scatti di rabbia, a sentirmi dire "fai silenzio", "stai zitta", eccetera, divento matta, mi prende veramente l'ira e quando mi arrabbio alzo tanto la voce, e, per esempio (come prima) tiro pugni al tavolo...
Mia madre dice che devo abbassare la voce, che sono esagerata, che non sono normale, i tre idioti ridono. Veramente, tutti e 3 identici, ridono come se io fossi stupida.
E' così che mi fanno sentire. Stupida, e pazza.
Ho notato che loro semplicemente
non ci fanno caso...
Vanno a fare altro, cambiano discorso... Si aspettano che sbollisca da sola.
E io che ho tanta rabbia perchè sono 21 anni che non mi sento capita, devo starmene da sola a rodermi dentro... E ogni volta mi sento peggio...
Ho pochi amici che vedo più spesso, le altre persone che conosco le definirei "conoscenti"... E non riesco a parlare con loro... Non riesco a dire "sto male perchè..."... mi sembra di dare fastidio, di parlare di problemi
inutili (come diceva un altro utente in una discussione recente), perchè è così che mi fanno apparire i miei problemi... inutili.
E sapete qual'è il peggio? Che fra un fra un po' inizio a credergli.
Perchè nessuno mi da mai ragione su niente, nessuno mi ascolta nel profondo perchè (suppongo) è più facile fare gli ignoranti che affrontare un problema, soprattutto se non ti riguarda.
...Ma io non voglio diventare così. Non voglio essere come loro...
Che pensano che la vita sia dolore e lavoro, perchè è così che è la loro.
Non sopporto che mio padre odi tutto quello che piace a me, che i miei fratelli se ne freghino, che mia madre faccia "finta di niente" e dica che non devo fare casino perchè "fuori ti sentono tutti", perchè "poi arriva tuo padre e si arrabbia se fai le lagne"...
Io non ce la faccio con loro... Però non riesco a staccarmici, perchè non saprei da chi andare, o dove andare, senza soldi...
Non voglio dargli tutte le colpe per la mia tristezza, ma loro mi parlano come se io fossi una persona a parte... Come se tanto dovessi diventare pazza (visto che sono la copia sputata di una parente "pazza"), o accettare la vita...
A me la vita
non piace... Non ho relazioni intense con le persone e non ho obiettivi, credo che in questo momento non sentire appoggio non possa fare altro che inchiodarmi per terra...
Non so veramente come muovermi... Mio padre ormai ha un'età che la sua testa non la cambierà più, si è già adattato molto (nel senso che una volta si lamentava per TUTTO, adesso molte volte non comincia nemmeno ad aprire bocca per non stancarsi) e non mi capirà mai...
Ma io cosa dovrei fare?
Laurearmi, aspettare di trovare (forse) lavoro nell'ambito per cui ho studiato, prendere pochi soldi, cominciare a vivere in un appartamento da sola (sola, sola, solaaa), forse trovare uno che mi sposa, e pian piano spegnermi come loro e magari avere dei figli e essere indifferente verso di loro come loro lo sono stati con me perchè avrò "problemi più grandi a cui pensare"?
Io sono
terrorizzata, all'idea di diventare matta, o malata e costringere i miei familiari a prendersi cura di me, oppure di arrivare a 30 anni, quando i miei saranno anziani, e dover spendere il tempo tra lavori deprimenti e la loro cura...
Ma con chi ne parlo?
La gente non vuole sentire "sono depressa, non mi piace niente, ho paura della vita, ho paura di non sbloccarmi, di rimanere sola, di essere incapace..." ...nessuno vuole.
Ma io una volta avevo dei progetti, e mi immaginavo con una bella casa e dei figli, adesso non immagino nemmeno che un giorno mi sposerò, non mi immagino al lavoro,
non mi immagino in niente.
Ed è una cosa che mi fa marcire dentro, e allora sono arrabbiata, e scatto e loro sembrano essere così ottusi... E io così diversa.
Scusate il poema...