silenzio

Esistono ancora i Milanesi? Wow! Vi prego ditemi dove si nascondono!

claire

Bravetto Crozza che fa Zaia, di solito il veneto non viene bene a nessuno che non sia veneto, forse è il migliore che ho sentito seppur con delle imperfezioni. A me Crozza non fa ridere, ma impegno e talento da imitatore sono indiscutibili.
Nei film e vari tentativi di fare i veneti mi sanguinano le orecchie solitamente.
Almeno Crozza non fa il veneziano dato che Zaia non lo è, quando dico che sono veneta mi si rivolgono con espressioni veneziane , che non uso mai, le capisco ma ho altro idioma.


Detto ciò, lascia stare, non difendere gli abitanti della metropoli italiana, hanno venduto l'animaccia a Berlusconi, e se l'è portata nell'aldilà, sono creature particolari, da cui diffidare.


( E chi non capisce che scherzo ha venduto l'anima pure lui, potrei dire "ho amici milanesi" ma sarebbe tipo "ho amici gay, ho amici neri, ma sono bravissime persone", quindi niente, poi quando ho finito di infamare Milano passo a Rovigo. Anche lì abitano creature a parte, e prive di anima.)

claire

Dove vuoi che siano...tutti qua dentro stanno

muttley

Noi abbiamo avuto Piazza Fontana, omicidio Calabresi, omicidio Feltrinelli...abbiamo già dato ampiamente oltre cinquant'anni fa
Comunque, a scanso di equivoci, non sono indiscriminatamente contro il moralismo, il perbenismo, il farisaismo, non è tanto il "cosa" che mi preme ma il "quanto". Un po' di moralismo ci vuole sempre ma è importante sapere quando la misura è colma e quando invece occorre fare ancora un po' di morale

claire

Sono d'accordo, pienamente.

Trinacria

Queste cose non le capisci facendo ricerche su internet dove trovi tutto e il contrario di tutto. Ogni individuo è una persona a se stante e non ha senso paragonarsi agli altri.
Evidentemente sono stupida e non capisco ma se una cosa mi fa stare male io evito di continuare a farla.

claire

Non sei stupida, ma non tieni conto che ci sono patologie e disturbi che impediscono di evitare quello che nuoce a se stessi. Ma forse non hai mai letto Marcellino e per questo la fai facile.
Poi spesso evitare quello che fa male non è facile nemmeno per chi non ha patologie psic o gravi dipendenze da sert, ad esempio chi si sceglie sempre il partner "malessere", come va di moda dire adesso. O chi non riesce a stare a dieta. Mica sono persone gravemente disturbate queste, che abbisognano di psicofarmaci in dosi massicce, solo umane con dei limiti, i quali hanno certe cause. Ognuno ha vizi e dipendenze che non gli fanno bene, gravi o meno, grandi o piccole.
Oh, poi beata te se riesci sempre a fare solo e sempre quello che ti fa bene senza mai cedere e sbagliare verso te stessa. Lo dico senza polemica, se è così mi fa piacere che qualcuno sia così equilibrato, vuole dire che è un punto d'arrivo possibile. Conosco perfino psicoterapeute specializzate che hanno punti deboli, difficoltà a fare la scelta migliore per se stesse sempre, e quindi spesso mi son chiesta se esiste chi riesce sempre a resistere a tutto senza mai cedere all proprie debolezze controproducenti, dato che perfino chi ha fatto certi percorsi professionali e personali, e deve aiutare gli altri a risolversi e volersi bene, poi
in qualcosa ci casca.
Non è semplice come sembra "evitare quello che fa male".
Per la maggior parte delle persone è abbastanza semplice evitare di prendersi a martellate le dita dei piedi. So che fa male- non lo faccio.
Diverso è quando si è spinti verso qualcosa in virtù di un bisogno: mi fa troppo voglia quella brioche. Una brioche è ben diversa da una martellata sull'alluce. É da una settimana che non mangio dolci. La mangio, perché mi dà piacere, ne sento la necessità adesso. Il diabetologo che mi dirà che se ancora non la pianto coi dolci crepo, non è adesso. É dopodomani, e ci soffrirò. Ma adesso,ora, é la brioche che soddisfa il mio bisogno. Cedo alla necessità di adesso? O non cedo perché razionalizzo che mi fa male?
Dipende. Da tantissime variabili interne ed esterne.

Axolotl~

È come dire a un depresso di non essere depresso, a un ansioso di non avere paura , se hai il Doc NON RIESCI a evitare le ossessioni, sennò che ossessioni sono ? Infatti ci vogliono le medicine e la terapia psicoterapeutica.

Sikerhoof

Sì, ma da quanto ho capito è seguito e assume anche dei farmaci. Però è evidente che il disturbo è ancora molto presente, altrimenti non tornerebbe così spesso su certi pensieri. Non è una questione di colpa, ci mancherebbe, ma a quanto pare le terapie in corso non stanno dando l’effetto sperato.

Axolotl~

Questo è evidente , però non è utile dirgli di non pensare alle cose .. infatti dovrebbe parlarne con i suoi medici. Lui chiede conferme perché si sente rassicurato, come nel caso dell'ipocondria . Ma appunto noi non possiamo farci nulla se non consigliarlo di parlarne con chi lo segue .

claire

Invece potrebbe essere migliorato, per quello che ne sappiamo. Migliorare non significa mica guarire del tutto. Non è mica semplice curare certi disturbi senza avere ricadute , non per niente ci sono gli specialisti, e lui ne ha girati.
Poi anche se non fosse migliorato, non é he dicendogli "evita di fare quello che ti fa male", lo aiutiamo più noi che i medici.
Torno all'esempio dell'alcolismo, prendiamolo come sintomo di un disturbo, come lo è nel suo caso la ricerca ossessiva delle rassicurazioni estetiche su internet. Non è che se l'alcoolista ha delle ricadute, significa che non sta migliorando , e nemmeno che dicendogli "non bere che ti fa male, guarda, io mica bevo, mi fa male " lo aiuto più del percorso di cura. Il quale può essere giusto o sbagliato, ma data la complessità di certe questioni, e in base agli elementi che abbiamo e alle competenze che abbiamo , eviterei di semplificare con "siccome ha delle ricadute non sta
migliorando".

Sasuke

Il significato di fariseo è completamente alterato in senso spregiativo anche tu fai omnia categoria

Sikerhoof

Si, per carità può essere pure che stia migliorando, forse sono io ad avere aspettative irrealistiche, pensando che un farmaco ti risolva il disturbo. A quanto pare in molti casi non funziona così. Bisogna provarne tanti, cambiare dosaggi, trovarne uno che non dia effetti collaterali troppo pesanti ecc. Insomma una gran rottura di coglioni

muttley

Anche moralista e perbenista ormai.
PS Che significa fare omnia categoria?

Edera

Dalla foto sembri normale come altre persone che ci sono in giro

claire

Uhm a quanto vedo , difficilmente un farmaco, uno solo , "guarisce" da patologie psico,a meno che non siano lievi e temporanee. Ma nemmeno la combo,spesso. Ed è così anche per tante malattie fisiche dopotutto, il cervello è un organo come gli altri. Va anche accettato che ci siano cose che non guariscono mai del tutto, si possono al massimo tenere sotto controllo in modo da riuscire a conviverci.
Ovviamente a Marcellino auguro di guarire e se non fosse possibile, di migliorare al massimo.

Sasuke

Fare categoria unica, sai quel tipo di persone che dicono i mussulmani sono tutti un problema o gli ebrei(con la codardia di chiamarli sionisti per non essere apertamente antisemiti)sono tutti ricchi o assassini di plastellinesi, il perbenismo non c'entra niente con fatti di millenni fa almeno che tu non pensi a tratti caratteriali genetici che si tramandano da millenni, e saresti comunque in torto sempre tu perché andresti a dare specifiche caratteristiche negative a un determinato gruppo sociale, del quale tra l'altro non sai nulla.

muttley

Ma non capisco in che modo il discorso anti-generalizzazione (che condivido) avrebbe attinenza con quello che ho scritto qualche post fa.

Sasuke

Chiediti quale significato recondito dai al termine fariseo.

Marcellino1991

Ragazzi, mi sento meglio. Da 11 giorni sto facendo un PTRI ( Piano Terapeutico Riabilitativo Individuale) in una struttura semiresidenziale. Una cosa da dire c'è: quando stavo in cura dal precedente psichiatra, stavo malissimo e ho passato le pene dell'inferno. Ma adesso sto molto meglio. Ho solo paura di fare schifo a tutte le donne per la mia faccia. Non mi do più i pugni in testa, non grido più per strada, non ho più comportamenti aggressivo e ho smesso di dormire 17 ore al giorno... Tutto questo nel giro di un anno e tre mesi