2. agg. e s. m. Detto di chi, per una serie di circostanze non sempre dipendenti dalla sua volontà, non è riuscito a realizzarsi nella vita, e si trova quindi in una situazione di disagio psicologico, sociale, culturale e sim.: un giovane s., una ragazza s.; più com. come sost.: lei è un’ottima impiegata, ma il suo collega è uno s.; non vorrai prendere per marito quello s.!; con la sua eccessiva indulgenza ha fatto della figlia una s.; che famiglia di spostati!
2. agg. e s. m. Detto di chi, per una serie di circostanze non sempre dipendenti dalla sua volontà, non è riuscito a realizzarsi nella vita, e si trova quindi in una situazione di disagio psicologico, sociale, culturale e sim.: un giovane s., una ragazza s.; più com. come sost.: lei è un’ottima impiegata, ma il suo collega è uno s.; non vorrai prendere per marito quello s.!; con la sua eccessiva indulgenza ha fatto della figlia una s.; che famiglia di spostati!
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E con questo excursus etimologico abbiamo scoperto che è un termine che si attaglia bene probabilmente a una buona parte dell' utenza ...