ThinkHappy

Non ce la faccio più.
E' da quando ho scoperto che la mia prof di matematica,donna relativamente giovane (sulla 50ina), è rimasta vedova che non riesco a non pensare a lei.
Quando la vedo,per i corridoi e in classe l'ansia mi aumenta.
Credo che il mio cervello abbia trovato in lei una figura "amica" perchè anche lei sicuramente ha sofferto tanto,e forse potrebbe capirmi.
Però poi quando la vedo non posso fare a meno di pensare che in realtà lei sia come tutti gli altri,non si mostra particolarmente sensibile e non mostra debolezze di alcun tipo. E la cosa mi fa arrabbiare.
Quando sono a casa penso a lei (non sempre,eh ) in situazioni "estreme e pericolose"...le classiche pare da sociofobica.
Secondo voi a cosa può essere dovuto? E come faccio a smettere di fantasticare?

Altamekz

Chi non mostra debolezze è molto probabile che ne sia saturo. Chi meno te lo aspetti ti sorprende, non puoi mai sapere cosa si cela dietro ad una persona.

Che rapporto c'è con lei? E' rimasta proprio sola? niente figli?

Who_by_fire

La mia prof di matematica era una figa di meno di 40 anni...

ThinkHappy

Nessun rapporto. Sono una persona molto distaccata. Non permetto a quasi nessuno,men che meno a una prof , di "conoscermi".
Gira voce che abbia una figlia,ma non è sicuro.
Cmq la cosa strana è che proprio sembra una stronza: pur sapendo di situazioni famigliari veramente difficili di una mia compagna di classe non fa altro che riprenderla per le assenze.
Io non so cosa fare,davvero.
Da quando mi hanno detto che è vedova tutte le volte che la vedo mi sale un'ansia terribile,cerco di farmi "conoscere" almeno superficialmente con alcuni miei comportamenti,ma poi quando la sento parlare mi sembra una come tante,una che se ne frega.
Vorrei solo smettere di pensare a lei.

TimeBomb

Anch'io ogni tanto penso a una mia prof di filosofia..mi vengono i brividi se penso a quando mi chiamava per cognome....brrr...ti faceva venire un ansia ma un ansia....però è davvero in gamba.

Susy

La mia dott.ssa di base da quando è romasta vedova e ha avuto una depressione fortissima, mi prescrive gli psicofarmaci con la consapevolezza di chi HA CAPITO cosa significa soffrire di potologie psichiatriche, prima mi guardava dall'alto in basso, schifata.

ajMcwill

quando ho letto il titolo del post mi erp immaginato già delle scene ALLA PIERINO... invece no, che delusione

cmq: ti domandi com puoi dimeticarla? allora, innanzitutto le chiedi mano, poi la sposi rimpiazzando il marito morto e poi, quando ti sei stancato definitivamente di lei puoi mollarla senza troppo rancore.... semplice, no ?

Winston_Smith

ThinkHappy è una ragazza, comunque...

ajMcwill

ops

barclay

Non capisco di che situazioni stavi parlando. Questa storia, comunque, ha un qualcosa di autodistruttivo, secondo me.

ThinkHappy

Sì,sono una ragazza,e non ho tendenze lesbiche


Avevo letto in un altro topic che è molto frequente x i fobici immaginarsi situazioni estreme e di pericolo in cui i fobici siano gli "eroi" della situazione.
Es: tu e la tua famiglia siete al mare,la tua sorellina sta affogando e tu ti butti in acqua per salvarla. Tornato in riva sano e salvo con tua sorella,la tua famiglia ti acclama e ti vede con occhi diversi.

Autodistruttivo?

barclay

Desiderare l'approvazione di qualcuno che molto probabilmente non te la darà mai mi sembra un po' autolesionista (parlo per esperienza).

ThinkHappy

Credo che tu abbia ragione.
Ma come faccio ad uscirne?
A voi non è mai capitata una cosa simile?

barclay

Secondo la mia esperienza da soli non se ne esce. Va detto, però, che la mia situazione era peggiore, trattandosi di amore non corrisposto per una collega. Nel mio caso la psicoterapia è stata utile.