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Vecchio 05-02-2021, 06:25   #21
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Ci sta che non sempre si riesce a capire, ma nemmeno è vero che sempre tutto è così ambiguo.
I (de)mentalisti sembrano convinti che la risultante di un'interazione umana sia il solo prodotto di ciò che l'altra persona (quindi non il (de)mentalista) pensa di lui, valuta ed agisce. Il (de)mentalista è impotente, alla mercé dell'altrui valutazione, il suo potere negoziale nella dinamica della relazione è sempre inferiore, pare al nulla assoluto. L'opinione che uno ha di sé, il modo in cui si rappresenta e si connota non c'entra nulla. Non è che se magari io, in seguito a deprivazioni emotivo/affettive varie, ho interiorizzato la sensazione di non essere cercato/voluto/desiderato/gradito replico uno stato, un sentimento nell'approcciarmi in generale al prossimo. Il (de)mentalista pensa sempre di saper leggere situazioni relazionali con persone via via differenti in maniera oggettiva e senza pregiudizi di conferma...dei computer insomma, che analizzano il dato pure e semplice, senza meccanismi di condizionamento, pregiudizio ed autopregiudizio Il (de)mentalista rifiuta l'idea che nel nostro cervello esista un'area (il sistema limbico) deputato allo stoccaggio delle emozioni, dove alla minima avvisaglia di una situazione percepita come particolarmente traumatica si attivino dei meccanismi di lettura e risposta rapida che portino a valutare tutto ciò che rimanda anche in maniera minima a quella situazione e quindi a condizionare l'esito delle relazioni.
Vecchio 05-02-2021, 07:05   #22
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I (de)mentalisti sembrano convinti che la risultante di un'interazione umana sia il solo prodotto di ciò che l'altra persona (quindi non il (de)mentalista) pensa di lui, valuta ed agisce.
Fammi capire se io così come sono non piaccio alle donne che mi attraggono (e che in genere attraggono anche altri), cambiando solo opinione su di me, io da solo però, senza cambiare altro, aspetto, abbigliamento, professione, modo di vivere, modifico anche quel che pensano le donne di me?

Io dico che questa idea qua è una scemenza, e non che il risultato dell'interazione è solo quel che l'altro pensa di me. Ad esempio io potrei anche impegnarmi per uniformarmi a quel giudizio e l'altro poi cambierà opinione su di me... Se riesco ad automodificarmi così.

E grazie al cazzo, aggiungo, visto che sono cambiato io in conformità a quel giudizio, non è stato mica solo quel che pensavo io di me a fargli cambiare idea.

Insomma non era certo quel che pensavo di me a risultare rilevante nel far cambiare opinione all'altro in questa interazione qua, ma tutt'altro.

Se un matto crede di essere un ippopotamo secondo te gli altri gli daranno ragione e confermeranno quel che crede perché lui ne è fermamente convinto?

Di persone così, straconvinte di essere altro rispetto a quel che rappresenvano per il senso comune (in termini di valore e così via), ne ho viste a bizzeffe, ma non ho osservato alcuna modifica significativa di questo senso comune tramite le loro opinioni tanto radicate.

Quel che riesce a far cambiare idea in un periodo abbastanza breve quanto la propria esistenza è un cambiamento significativo oggettivo e non l'opinione di sé stessi.
Modificare il senso comune è un processo molto lento, spesso ci vogliono secoli per attuare cambiamenti significativi di questo tipo. Se un tizio nero è nato nell'america schiavista non è che modifica quello stato di fatto pensando di avere lo stesso valore dell'uomo bianco.

Che poi a me di fare una rivoluzione che gioverà ad altre persone non frega un cazzo, se riesco io ad ottenere qualcosa di significativo potrebbe interessarmi, figli non ne ho, non ne voglio e non mi frega nulla di cambiare il mondo se quando sarà cambiato io sarò sotto terra o chissà dove in termini materiali.

Se c'è un'incongruenza tra il valore che mi do da solo e il valore che mi attribuiscono altri, non vincerà di certo il valore che mi attribuisco da solo per magia in ambito sociale.

Già ho fatto questo esempio altrove, se fossi io da solo a poter dare valore alle cose darei valore a certe banconote che disegno io e le spenderei, direi "questa banconota vale quanto una salsiccia" la darei al macellaio e via risolto il problema, "quest'altra vale quanto la stanza d'albergo per una notte" la darei all'albelgatore e avrei risolto, avrei risolto quasi ogni problema così.

Ma mi sa che non funziona così, qualcos'altro in concreto bisgna farlo per forza ed è questo che è realmente rilevante. Qua bisogna cercare di modificare l'opinione altrui con qualche sistema, non la propria, le due cose non vanno affatto di pari passo.

Io ho osservato che anche una convinzione radicata nella testa di un tizio non transita in quella di un altro tizio solo in base a quanto il primo è convinto della cosa. Conta come il tizio cerca di convincere l'altro, e tutte una serie di mosse che non sono correlate direttamente a quanto una persona è certa di un fatto.

Un tizio che sa di essere innocente penserà ingenuamente che il fatto che lo sappia lui con certezza basterà a scagionarlo, ma pensa male, perché non è così in pratica ed è meglio che cerchi un buon avvocato. Non sarà certo il fatto che lui pensa di essere innocente a scagionarlo ma tutta una serie di mosse che funzionano socialmente per modificare l'opinione di giudice e compagnia bella. Si può fare lo stesso anche sapendo di essere colpevoli, quindi qua a me pare che è rilevante tutt'altro.

Ma sono le solite ovvietà, non so nemmeno perché poi risulta così difficile capirle o afferrarle, pare che certe persone vivono sulla luna.

Ultima modifica di XL; 05-02-2021 a 08:05.
Vecchio 05-02-2021, 07:32   #23
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Non è una questione di cambiare opinione soltanto, non è un'idea e basta. E' una cosa molto più profonda ed interiorizzata.
Io pensavo che non avrei mai potuto fare determinate cose o raggiungere dei risultati con persone che credevo non mi calcolassero, se sono riuscito a farle non è sicuramente dicendomi di punto in bianco che ero capace, è stato il prodotto di un processo lungo e meditato, con anche errori e scivolate.

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Se un matto crede di essere un ippopotamo secondo te gli altri gli daranno ragione e confermeranno quel che crede perché lui ne è fermamente convinto?
Mi raccomando, facciamo sempre paragoni pertinenti senza estremizzazioni, tipo questo

Ultima modifica di muttley; 05-02-2021 a 07:34.
Vecchio 05-02-2021, 08:12   #24
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Originariamente inviata da muttley
Non è una questione di cambiare opinione soltanto, non è un'idea e basta. E' una cosa molto più profonda ed interiorizzata.
Io pensavo che non avrei mai potuto fare determinate cose o raggiungere dei risultati con persone che credevo non mi calcolassero, se sono riuscito a farle non è sicuramente dicendomi di punto in bianco che ero capace, è stato il prodotto di un processo lungo e meditato, con anche errori e scivolate.
Ma se io credo che un tizio senza certe caratteristiche non piace alle donne, non è che mi puoi dire poi che è questa opinione qua che produce il rifiuto, comunque è falso, non è la mia opinione di me stesso adesso che produce il rifiuto se è vero che per le donne quelle caratteristiche risultano necessarie.

Se io dico "dovrei diventare così e colà per piacere" poi bisogna cercare di diventare così e colà, l'opinione cosa c'entra?
Se io credo di non piacere adesso non è mica la mia credenza a produrre il rifiuto? O basta che ci provo senza fare nient'altro e ottengo quel che voglio perché sono convinto di qualcosa di falso? Che errori potrei mai fare visto che l'unico errore consisteva nell'opinione "il tizio con caratteristiche x non piace"?

Qua non è mai chiara la comunicazione e quel che si vuole dire e questa è un'altra cosa che mi fa sempre innervosire.

Se io credo che una bella donna adesso così come sono non mi calcola per nulla, sbaglio o no?

L'errore è situato qua o no?

A me pare non sia situato in queste valutazioni, ed è in questo preciso punto che sono in disaccordo con te e altri.

Potrei immaginarmi ricco, o con i capelli ben messi in testa o con chissà cos'altro, poi però devo cercare di diventare così (magari già valuto ora che se fossi fatto così potrei piacere) ma rimane comunque una cosa appesa che può essere faticosa e diventare anche una tranvata nei coglioni e peggiorare la situazione.

Alla fine il succo del discorso è questo: comunque è falso che è la mia non accettazione a produrre non accettazione negli altri, al più può essere vero che le resistenze (interne o esterne) a cambiare come desiderano gli altri che producono non accettazione.
Ma è tutt'altro discorso questo.

Che tu sia riuscito per me è irrilevante, bisognerebbe osservare quante persone riescono, di cosa disponevano e cosa hanno fatto per riuscire effettivamente, e anche questo già l'ho ripetuto più volte.

Ultima modifica di XL; 05-02-2021 a 09:03.
Vecchio 05-02-2021, 09:15   #25
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Ma se io credo che un tizio senza certe caratteristiche non piace alle donne, non è che mi puoi dire poi che è questa opinione qua che produce il rifiuto, comunque è falso, non è la mia opinione di me stesso adesso che produce il rifiuto se è vero che per le donne quelle caratteristiche risultano necessarie.
L'opinione complessiva che tu hai di te produce una parte importante di quello che otterrai in vita. Se una persona come el caballero di arcore è riuscita ad ottenere donne e soldi, pur non possedendo le caratteristiche fisiche comunemente associate all'avvenenza maschile (corpo statuario, folta chioma), è perché la somma di tutte le qualità che si attribuiva (carattere, intraprendenza, furbizia, intelligenza sociale) superava la somma dei difetti per cui non si accettava (principalmente fisici).
Poi non so perché si finisca sempre ad affrontare il discorso sul piano sessuale ma, visto che ci siamo impelagati, avrà condiviso il talamo con più donne un Danny De Vito o quel mio ex alunno che faceva il modello da Abercrombie e più che del suo bel faccino e del suo 1.90, di altro non si fregiava?
Sul fatto che una cosa come la modifica sostanziale del pensiero di sé sia parte di un processo lungo, complicato, irto di ostacoli e ad alto tasso di fallimento, non discuto ma questo non l'ho mai affermato.
Vecchio 05-02-2021, 09:20   #26
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L'opinione complessiva che tu hai di te produce una parte importante di quello che otterrai in vita.
Non può essere vero questo secondo me perché le risorse sono limitate, se le belle donne sono poche non possono di certo averle tutti, a un certo punto le risorse finiscono qualsiasi opinione ognuno possa avere di se e si formerà sempre una gerarchia per distribuire le risorse a causa anche delle preferenze che gerarchizzano, anche in ambito sessuale. Anche per questo 'sti discorsi non riescono a convincermi.
E se tutti avessero la stessa opinione di se stessi che ha Berlusconi o Putin? Che succederebbe?
Non sarebbe sostenibile questa cosa in concreto per diversi motivi.
Non credo proprio che dipende da un'opinione di sé questa distribuzione ma da una lotta di tutti contro tutti dove emergono i migliori (in base a preferenze sociali e cose simili) per aspetto fisico, intelligenza, fiuto negli affari, capacità di truffare il prossimo o anche eliminarlo fisicamente quando intralcia (come ha fatto spesso Putin e anche Berlusconi, anche se non so se è arrivato a tanto, di sicuro ha cercato di sputtanare e ha sputtanato certi suoi avversari) e altre caratteristiche utili per sbaragliare la concorrenza. Agire in concreto e riuscire a mettere in atto cose del genere non penso proprio che dipende da una autovalutazione, bisogna essere capaci di ideare cose del genere e anche essere abbastanza spietati.
Certo che anche qua si può fare una stima e notare che ad esempio le persone alte guadagnano di piú e generalmente occupano una buona posizione sociale rispetto ai bassi.
Le persone piú brutte hanno in proporzione alla loro avvenenza meno relazioni sessuali e con persone meno attraenti, e cosí via.
Non è possibile siano capitati tutti in famiglie di merda e non mi puoi raccontare che 'sta roba non influisce in questa lotta e conta soprattutto quel che ognuno pensa di se stesso da solo in base a quello che gli hanno detto mamma e papà.
Se tutti pensassero di se stessi di essere i migliori e fosse vero che gran parte di quello che si ottiene dipende da questo si andrebbe incontro ad un paradosso. Fanno una gara tutte queste persone che si credono migliori perché provengono da famiglie che gli hanno comunicato questo e si annulla tutto il resto e arrivano tutte prime o si posizionano tutte bene? Non può funzionare cosí come sostiene il Dodo, poi peseranno le altre caratteristiche comunque e non solo la loro personale opinione del loro valore e cosa meritano dalla vita.
Può essere magari vero che si ottiene di piú, ammetto che questo è vero, ma può essere poi comunque scarso se confrontato a quello che ottengono certi altri.

Mi sembra perciò più corretto pensare

Successi e conferma dell'immagine -> Buona opinione di sé

il viceversa è molto più discutibile dato che ci sono anche altri concorrenti e se il successo di alcuni decreterà l'insuccesso di altri, tutto questo finirebbe col produrre un paradosso.

Se tutti partissero da una buona opinione di sé dovrebbero avere successo (riproduttivo e così via) tutti grosso modo allo stesso modo, ma questa cosa viene impedita dalla selezione a monte.

Il discorso relativo alla circolarità che certi psicologi sostengono viene sbugiardato da questi semplici fatti che metto in evidenza. Questo meccanismo non è perfettamente circolare, se si parte da una buonissima opinione di sé e dal mettersi in gioco contro altri ed emerge poi da questo scontro una capacità di riuscità minore delle aspettative, questa opinione di sé viene ridimensionata ma va verso il basso, non verso l'alto, e non è vero che permette tutti in ogni caso di diventare Berlusconi o dei capi di stato.

La buona idea di sé non è detto che vada in un circolo virtuoso verso l'alto in ogni caso, mi sembra un'altra scemenza questa, dipende da un mucchio di altri fattori. Ad esempio può capitare...

Buona opinione di sé -> Scontro -> Insuccessi rispetto all'immagine -> Cattiva opinione di sé (o almeno minore rispetto a prima)

Io ho osservato che un mucchio di persone partono con una buona idea di sé e di conquistatori del mondo, poi si scontrano con altri e va a finire come va a finire, alcuni accumulano successi e rafforzano e confermano la loro immagine, certi altri resistono un po' e se riescono ad emergere poi riescono a rafforzarla, altri osservando più insuccessi capitolano e ridimensionano tristemente certe loro aspettative verso il basso e viene a crearsi cosí la gerarchia di cui ho parlato.

Io non credo che i singoli possano modificare tante cose soltanto in base alla loro opinione, si è tutti vincolati ad altri fattori sociali e biologici, l'opinione fa qualcosa, lo ammetto, ma non tanto come credi tu o altri.

Se si vuole che tutti guadagnino lo stesso bisognerà rendere indipendente il guadagno da certi fattori e non educare tutti in certi modi.

Poi visto che credi a queste cose qua non rompere più le scatole con la musica demmerda e col fatto che sono certi tizi a diffonderla, prenditela con certi cantanti che non credono abbastanza in loro stessi per far emergere la buona musica.

Ultima modifica di XL; 05-02-2021 a 12:13.
Vecchio 05-02-2021, 23:13   #27
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Quindi stai dicendo che se una persona ottiene certe cose non per l'opinione che ha di sé ma per caratteristiche e dotazioni in grado di elevarlo dalla massa, il motivo per cui il 100% dell'utenza qui iscritta è, come si dice, "low-achiever" non dipende da pensieri distorti, autosvalutanti, disfunzionali, ipercritici ma perché è effettivamente composta da mezze seghe senza qualità

Cari utenti del forum, è il vostro collega XL che sta implicando che siete (siamo) una massa di inetti sottosviluppati, fossi in voi una segnalazione la farei
Vecchio 06-02-2021, 06:46   #28
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Cari utenti del forum, è il vostro collega XL che sta implicando che siete (siamo) una massa di inetti sottosviluppati, fossi in voi una segnalazione la farei
Se per inetto si intende chiaramente una persona che in base a certe caratteristiche non viene preferita e ha pochi spazi di sviluppo, sí lo sto dicendo, e penso anche che l' autosvalutazione sia maggiormente un effetto piú che una causa. È per questo che ho scritto che quel meccanismo non è circolare, si potrebbe mostrare che l'alta autostima dipende soprattutto da certe caratteristiche (ovviamente non direttamente ma da come vengono percepite a livello sociale nel contesto di riferimento, quando parlo di migliore mi riferisco a questo) e non solo e soprattutto da idee distorte, se no non si spiega com'è che le persone alte, ad esempio, guadagnano di piú.

Io ad esempio non credo proprio che se si volesse livellare le entrate economiche di tutti gli individui bisognerà mandare tutti dallo psicologo perché i poveri e gli emarginati hanno pensieri distorti e problemi di autostima (che si sono creati per magia da soli o in famiglia come se tutto il resto pesasse 0), bisognerebbe modificare tutt'altro, creare spazi di inserimento alternativi e cosí via.
Solo che siccome una cosa del genere non mette in discussione solo il singolo e la famiglia o qualche idea distorta e contenuta del povero matto isolato, ma tutto il resto fino ad arrivare anche ad aspetti "naturali" dell esistenza (supponendo che la natura non sia affatto buona e giusta e che la distribuzione delle risorse in funzione di qualsiasi tipo di competizione, meritocratica e non - quindi non è questo il vero problema - produrrà lo stesso effetto) non attecchirà mai anche se è in sostanza vera.

La selezione sessuale in ambito umano è un'altra cosa che viene sistematicamente negata, viene mostrato che anche degli animali non riescono ad accoppiarsi e arrancano in questa competizione qua, ma poi quando si passa agli esseri umani si spiega tutto per magia con cose del tipo "ma non credi in te stesso, se ci credessi staresti al posto del capobranco" e via, i tuoi soliti discorsi stereotipati che ripetono poi identici un mucchio di altre persone.
Danny De Vito non so quante volte è saltato fuori in certi discorsi che ho fatto con certi motivatori della domenica. Ma un Danny De Vito da solo non dimostra molto per me, anche alla lotteria qualcuno vincerà di sicuro, ma le probabilità di vincere per ogni giocatore sono comunque scarse. Poi il fatto che salti sempre fuori la dice lunga relativamente al fatto che venga giudicato dai più svantaggiato e sgradevole per l'aspetto dando un bel calcio in culo alle solite menate ipocrite relative al fatto che è soggettiva la cosa e che certe idee relative alla propria sgradevolezza siano partite per magia dalla propria mente indipendentemente dal resto.
Cosa bisogna concludere da tutte 'ste menate? Che anche gli animali che non riescono a riprodursi non credono in se stessi e vanno aiutati cosí e se avessero avuto una famiglia non disfunzionale non sarebbe esistita alcuna gerarchia nel branco?

Non mi convincono piú di tanto queste spiegazioni qua, ammetto che potrebbero essere vere in alcuni e sporadici casi, e che un'iniezione di fiducia può modificare un po' in positivo la situazione, ma non penso che riescano a rappresentare una vera soluzione per i piú perché c'è un concorso di più fattori.

È un sistema questo anche per negare ogni forma di aiuto e sostegno per questo sta in piedi, perché aiutare davvero qualcuno costa e siccome non si hanno i mezzi conviene spostare il focus del problema in cose del genere e quindi piuttosto che dire "la vita questa è noi non abbiamo mezzi e voi vi fottete" è di sicuro più semplice dire "vivete male? siete voi che lo volete perché non credete in voi stessi".

Tu la pensi in un modo io in un altro, è inutile anche continuare a discutere non penso che abbiamo altri argomenti per far cambiare idea all'altro, siamo andati anche fuori tema.

Ultima modifica di XL; 06-02-2021 a 09:18.
Vecchio 06-02-2021, 09:37   #29
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Per te il forum è insomma un ricettacolo di scarti genetici

Vecchio 06-02-2021, 10:54   #30
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Originariamente inviata da SkywalkerJR Visualizza il messaggio
A volte guardando come interagiscono gli altri con me sembrerebbe che io sia la peggior persona possibile.
Anche i peggio raccattati hanno qualcuno che non li considera coglioni.
Però io no sono un coglione qualsiasi cosa faccia.
Pure quando faccio cose fighe, vengono considerate un eccezione alla regola, e nella loro testa rimango un coglione.
In poche parole sembra che qualsiasi cosa io faccia, in qualsiasi modo mi mostri, io sia la peggior persona possibile. Per qualsiasi cosa vengono scelti gli altri.
Io vengo scelto se e solo se, qualcuno ha bisogno che gli ripari il pc.
Quello è l'unico campo in cui vengo scelto...
Se non sei un criminale non sei la persona peggiore possibile.
Vecchio 06-02-2021, 13:27   #31
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Per te il forum è insomma un ricettacolo di scarti genetici

Ma gli "scarti" della selezione non sono necessariamente mostri con tre teste, va chiarito anche questo.
Comunque in ambito sessuale mi sembra che ci siano qua dentro piú scarti maschili che femminili in base a quel che raccontano qua nel forum.
"Scarto" qua significa solo che uno nell'ambiente sociale cosí com'è non riesce ad accoppiarsi o ad avere rapporti sessuali (al di fuori del circuito del sesso mercenario o roba analoga).

Ultima modifica di XL; 06-02-2021 a 14:27.
Vecchio 06-02-2021, 16:24   #32
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Io continuo a pensare che il non successo degli iscritti a forum come questi (specialmente nelle dinamiche sentimentali/sessuali) dipenda più da come ci si autorappresenta in seguito ad un'evoluzione del carattere tortuosa, frammentata e in larga parte traumatica più che a deficit evidenti e palesi. Ci saranno quei casi di utenti deformi ed indesiderabili a tutti, ma non fanno statistica.
Ringraziamenti da
choppy (06-02-2021)
Vecchio 06-02-2021, 18:55   #33
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io continuo a pensare che il non successo degli iscritti a forum come questi (specialmente nelle dinamiche sentimentali/sessuali) dipenda più da come ci si autorappresenta in seguito ad un'evoluzione del carattere tortuosa, frammentata e in larga parte traumatica più che a deficit evidenti e palesi. Ci saranno quei casi di utenti deformi ed indesiderabili a tutti, ma non fanno statistica.
E' un insieme di fattori secondo me, un po' può essere l'aspetto fisico, un po' non saper fare certe cose ritenute fondamentali.

Sono un insieme di "deficit" (li chiamo così ma in realtà sono caratteristiche e stili di apprendimento che non risultano adatti al contesto), a qualcuno può essere più marcato sul versante fisico-motorio ad altri sul versante dell'apprendimento delle pratiche sociali e tutto quello che socialmente le persone dell'altro sesso ritengono necessario.

Secondo me non c'è un'unica causa che porta a queste forme di emarginazione, è la somma di tutte queste caratteristiche che non risulta abbastanza competitiva nel contesto che questa competizione richiede.

Apprendere dagli errori non è un meccanismo automatico e uguale per tutti, supporre che esponendo tutti ad un qualche sistema di apprendimento apprendano tutti allo stesso modo e nello stesso tempo è un'idea sbagliata.

Pensare che la capacità di adattamento ad un ambiente dipenda solo da quanto una persona crede in se stessa è un'altra cosa che reputo estremamente stupida perché ci sono una miriade di altri fattori di cui non si tiene minimamente conto in queste narrazioni psico-demenziali che influiscono sulla buona riuscita della cosa.

Io non è che mi autorappresento soltanto, in un determinato momento della mia esistenza, io sono qualcosa (un corppo fisico) con un certo bagaglio di conoscenze ed abilità, in un determinato momento della mia esistenza, e certe abilità non è che me le rappresento, in un istante o ne sono provvisto in una certa misura o ne sono sprovvisto. Compresa la capacità di apprendere.

Non è che gli abiti che ho addosso, ad esempio, ce li ho perché mi autorappresento in qualche modo, io posso autorappresentarmi come il più elegante dei principi e vestire in maniera tale da allontanare altre persone. Le altre persone osservano come sono vestito effettivamente e non come autorappresento i miei vestiti, generalmente non sono così idiote da poter essere ipnotizzate all'istante, magari lo fossero tutte.

Non ricordo più cosa pubblicizzavano, ma in uno spot un tizio cercava di sedurre una donna, faceva tutto perfettamente ma quando lei sta per capitolare la donna osserva il colore dei calzini... Bianco!
La percentuale di seduzione piomba a 0 .

L'evitamento è una forma di protezione, ma perché una persona non riesce a gestire certe cose in un ambiente, non penso che sia la causa, perché siamo stati esposti tutti in giovane età a certe cose, c'è chi poi non riuscendo a gestirle al passo con gli altri ha iniziato a evitare e chi no. Com'è che io ho imparato a guidare e non ho evitato anche in quest'ambito?
Se era una cosa generale perché non sono stato insicuro allo stesso modo anche qua come in altri ambiti?


Se è una cosa interna completamente indipendente dai successi e insuccessi perché certe cose le si apprende e altre no?

Ultima modifica di XL; 06-02-2021 a 19:38.
Vecchio 06-02-2021, 19:20   #34
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L'avatar di Keith
 

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Cari utenti del forum, è il vostro collega XL che sta implicando che siete (siamo) una massa di inetti sottosviluppati, fossi in voi una segnalazione la farei
Per gli altri non lo so, ma per quanto mi riguarda ha ragione.
Vecchio 06-02-2021, 21:33   #35
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L'avatar di muttley
 

Come ha fatto secondo voi Garrincha, che era praticamente invalido con un sacco di menomazioni fisiche (i medici gli sconsigliarono di giocare a calcio) a diventare uno degli assi storici del pallone?
Come hanno fatto gente come Tony Iommi, Django Reinhardt, Jerry Garcia, gente insomma a cui mancavano delle dita ad imparare a suonare magistralmente uno strumento che richiede proprio l'uso delle dita?
Persone con menomazioni incredibili inerenti proprio l'ambito in cui sono diventati maestri...cosa dunque può aver determinato la loro abilità (non parlo nemmeno del successo, ma della sola abilità) in tali discipline se non la disposizione mentale con cui le affrontavano? Ammettiamo pure che esista quella cosa chiamata talento, da tanti venerata come dote innata frutto della beatificazione divina...erano comunque belli che svantaggiati nonostante tutto il talento del mondo (che è comunque un concetto a cui non credo), mi riesce difficile che questo sia bastato da solo.
Una cosa poi è dire che la forma mentis e le credenze su cui essa si basa non sono un dominio facilmente malleabile con l'uso di un manualetto, un'altra è arrivare a negarne l'aspetto determinante.
Inoltre si fanno sempre riferimenti a situazioni di eccellenza senza invece considerare il punto chiave e cioè che anche se non si raggiunge l'eccellenza esistono sempre grossi margini di migliorabilità, potenzialità che si possono scoprire. Del resto poi, questa famosa eccellenza, non è anche forse un modo per spostare sempre in alto l'asticella del traguardo e autoconvincersi che anche se si è andati più in là non si potrà raggiungere questi esempi? Una maniera come un'altra per educarsi all'infelicità come condizione esistenziale.
Ringraziamenti da
Trinacria (06-02-2021)
Vecchio 06-02-2021, 23:03   #36
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L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Hai dimenticato il batterista dei Def Leppard, quello che suonava con un braccio solo.
Io sono nato con una serie di problematiche, più quelle che son venute dopo, che prese singolarmente valgono forse meno della mancanza di due dita, ma sommate fanno la loro voce.
La vita mi ha segnato, non in un singolo episodio, ma ripetutamente, costantemente e senza il miraggio di una fine.. non voglio fare vittimismo, ma non ho avuto e non ho una vita facile.. e se non ho questa incredibile forza mentale me ne devo fare per forza una colpa? Io non credo. Ho una certa dose di forza mentale, altrimenti non sarei sopravvissuto o sarei ridotto peggio di come sono, ma non ho l'eccellenza nella perseveranza, come non ce l'ha quasi nessuno. non posso farmene una colpa.
Vecchio 06-02-2021, 23:20   #37
XL
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Come ha fatto secondo voi Garrincha, che era praticamente invalido con un sacco di menomazioni fisiche (i medici gli sconsigliarono di giocare a calcio) a diventare uno degli assi storici del pallone?
Muttley tu o ci sei o ci fai e spero vivamente che tu lo faccia a posta altrimenti la cosa è grave. Continui a fare gli stessi esempi e ti ho già spiegato che è la somma totale che fa la differenza.
Poi ti ho anche spiegato che è anche una questione di numeri. Come fa a capitare una cosa quasi impossibile? Perché non era completamente impossibile, ma le probabilità scarse di riuscita restano comunque in piedi.

Ora fammi capire una cosa, visto che hai messo in mezzo questa cosa qua, pensi poi che sia equo togliere pensioni di invalidità ai disabili perché questo tizio ha dimostrato che possono fare tranquillamente tutto quello che fanno gli altri?

Se il tuo ragionamento è corretto perché cavolo bisogna pagare delle pensioni a dei lavativi?

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Originariamente inviata da muttley
Inoltre si fanno sempre riferimenti a situazioni di eccellenza senza invece considerare il punto chiave e cioè che anche se non si raggiunge l'eccellenza esistono sempre grossi margini di migliorabilità, potenzialità che si possono scoprire. Del resto poi, questa famosa eccellenza, non è anche forse un modo per spostare sempre in alto l'asticella del traguardo e autoconvincersi che anche se si è andati più in là non si potrà raggiungere questi esempi? Una maniera come un'altra per educarsi all'infelicità come condizione esistenziale.
Ma la migliorabilità non è uguale per tutti, in un contesto competitivo devi migliorare più degli altri e anche più velocemente.
Bisogna vedere anche quanto è veloce il miglioramento e che funzione segue, per questo non mi convince ancora quel che dici.

Ultima modifica di XL; 06-02-2021 a 23:48.
Vecchio 06-02-2021, 23:37   #38
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XL, non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire: il dibattito è iniziato dall'analisi del pensiero di sé come importante ai fini della riuscita per una persona in uno o più ambiti. Tu continui a dire che non è importante, invece lo è, ti piaccia o meno. Non è tutto, ma è importante.
Non capisco se prendi per i fondelli o cosa. Finché tu pensi il male di te, avrai più possibilità di attuarlo questo male.
Non capisco cosa non sia chiaro di tutto ciò.
Del resto forse sbaglio io ad ostinarmi a discutere con chi ha scelto consapevolmente l'infelicità come stile di vita.
Vecchio 06-02-2021, 23:50   #39
XL
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XL, non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire: il dibattito è iniziato dall'analisi del pensiero di sé come importante ai fini della riuscita per una persona in uno o più ambiti.
Io dico che è molto meno importante di quel che sostieni tu e altri.
Se è il pensiero di sé la cosa fondamentale per trovare lavoro e fare qualsiasi altra cosa in un certo contesto sociale perché cavolo si pagano pensioni ai disabili?
Rispondimi senza senza aggirare le domande. Il sordo mi sa che sei tu, perché già ti ho risposto in relazione a certi esempi e tu ripeti le stesse cose.

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Non capisco se prendi per i fondelli o cosa. Finché tu pensi il male di te, avrai più possibilità di attuarlo questo male.
Non capisco cosa non sia chiaro di tutto ciò.
Mi sa che sei tu che prendi per i fondelli, anche perché di nuovo mi fai esempi di persone disabili, brutte, perché tu mi fai proprio questi esempi qua?
Tu dici che queste persone sono loro da sole a pensare di avere uno svantaggio, di essere meno preferite e così via? E tu perché li hai menzionati?
A me è questa la cosa che proprio mi infastidisce all'ennesima potenza di tutto il mondo sociale di merda, in 999 su 1000 ti comunicano che sei sgradevole, poi quando inizi a pensarlo anche tu di essere sgradevole per questi 999 coglioni, in 999 ti dicono "eh ma guarda che sei tu che non ti vuoi bene e ti disprezzi".

Ultima modifica di XL; 07-02-2021 a 00:08.
Vecchio 06-02-2021, 23:56   #40
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Domanda con pertinenza nulla rispetto all'argomento discusso, comunque è perché i problemi sociali vanno affrontati strutturalmente, cioè con procedure che intervengano sulla collettività, non si può certo pagare psicologi a tutti e organizzare corsi di self improvement o che altro.
Ma se uno come Garrincha, a cui fu detto che era meglio smettere col calcio, non avesse avuto il mindset che aveva, non avrebbe potuto scoprire le altre sue qualità che gli hanno permesso di diventare un campione. Le parti (qualità) del tutto (l'essere un campione). Ma è stato appunto il suo mindset complessivo ad attivare questo processo.
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