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17-06-2015, 11:38
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#21
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
@franz poi ci sono le persone giudicanti davvero , sempre pronti a criticare gli altri e trinciare giudizi , ma sono una minoranza ...hai ragione tu agli altri in buona sostanza di noi non frega un tubo
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Certamente ci sono: ma, se proprio non possiamo evitarli perché sono inseriti nella nostra quotidianità ( colleghi di lavoro, di scuola, vicini di casa etc. ), possiamo comunque relativizzare i loro giudizi, perché appunto provengono da persone caratterialmente rompiballe.
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17-06-2015, 11:44
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#22
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 280
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Questa è una condizione classica per noi. L'essere ipercritici verso noi stessi,bassa autostima,paura del costante giudizio esterno (prevalentemente percepito in negativo) unito a un giudicare gli altri in maniera più assolutoria perché in fin dei conti "sono meglio di me loro hanno il diritto di sbagliare ogni tanto". BALLE. Ci raccontiamo queste cose a causa di quello che ci è successo da piccoli ( nel mio caso un padre incontentabile) ma ce lo diciamo anche perché abbiamo paura del cambiamento. Il primo paso da fare è capire che nessuno può avere la pretesa di sapere cosa c'è nella testa degli altri e questo lo hai già colto ma non basta: serve quello scatto d'orgoglio che ci fa apprezzare come siamo,quell'umiltà nel perdonare i genitori (solo se lo meritano però!) e accettare che il passato è passato e apprezzare qualsiasi dimostrazione anche minima d'amore che ti danno e soprattutto capire che gli altri non stanno sempre a guardare noi. Comprendere che i problemi non sono un nostro monopolio e che anche loro avranno dei grattacapi ma vanno avanti. Parlare con qualcuno e scoprire che persone non sociofobiche avevano paura del giudizio esterno nei momenti più impensabili (come fare la fila al ristorante) mi ha aiutato molto. Ho capito che i nostri problemi sono anche altrove ma che io ne avevo in eccesso. Non se ne sono andati e non se ne andranno mai del tutto però impari a conviverci e non ti ci fai influenzare più di tanto. E la forza di volontà insieme alla curiosità sostituiscono le paure e l'ansia
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17-06-2015, 11:46
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#23
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 280
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
@franz poi ci sono le persone giudicanti davvero , sempre pronti a criticare gli altri e trinciare giudizi , ma sono una minoranza ...hai ragione tu agli altri in buona sostanza di noi non frega un tubo
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Prorio in virtù di questo loro comportamento il nostro giudizio nei loro confronti ci rende immuni dal loro. Serve autostima anche qui.
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17-06-2015, 12:02
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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Penso serva il sostituire il giudicare se stessi con il giudicare le proprie azioni.
Fin quando si agisce in coerenza con i propri principi, non si ha motivo di giudicarsi negativamente.
Sottolineo, propri.
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17-06-2015, 12:17
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Agli "altri" di noi normalmente non frega nulla. E quand' anche il tizio che ci passa di fronte per strada davvero ci noti e pensi "che strana faccia quello là", 5 secondi dopo sta già pensando a tutt' altro.
La paura del giudizio è retaggio di un' infanzia vissuta sotto l' influenza di figure giudicanti che hanno plasmato la mentalità di chi si sente sempre sotto esame: ma si tratta di percezioni distorte, la realtà con cui bisognerebbe imparare a rapportarsi è quella dell' indifferenza altrui, più o meno accentuata.
Il problema è che la figura giudicante piano piano viene interiorizzata, e diventa parte dell' individuo... ma l' illusione del continuo giudizio altrui è solo una proiezione dello spietato giudizio personale, a sua volta residuo dell' impronta subita nell' età della formazione.
Certo, poi ci sono casi e casi: è anche possibile che la persona abituata ad essere giudicata, nel resto della sua vita si vada poi a cercare altri contesti davvero giudicanti, perché quella ( malsana ) maniera di relazionarsi gli è comunque più familiare.
Compendio di psicologia trovato nell' uovo di Pasqua.
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E' sempre bene ricordare queste cose.
Quote:
Originariamente inviata da ilPaul
Questa è una condizione classica per noi. L'essere ipercritici verso noi stessi,bassa autostima,paura del costante giudizio esterno (prevalentemente percepito in negativo) unito a un giudicare gli altri in maniera più assolutoria perché in fin dei conti "sono meglio di me loro hanno il diritto di sbagliare ogni tanto". BALLE. Ci raccontiamo queste cose a causa di quello che ci è successo da piccoli ( nel mio caso un padre incontentabile) ma ce lo diciamo anche perché abbiamo paura del cambiamento. Il primo paso da fare è capire che nessuno può avere la pretesa di sapere cosa c'è nella testa degli altri e questo lo hai già colto ma non basta: serve quello scatto d'orgoglio che ci fa apprezzare come siamo,quell'umiltà nel perdonare i genitori (solo se lo meritano però!) e accettare che il passato è passato e apprezzare qualsiasi dimostrazione anche minima d'amore che ti danno e soprattutto capire che gli altri non stanno sempre a guardare noi. Comprendere che i problemi non sono un nostro monopolio e che anche loro avranno dei grattacapi ma vanno avanti. Parlare con qualcuno e scoprire che persone non sociofobiche avevano paura del giudizio esterno nei momenti più impensabili (come fare la fila al ristorante) mi ha aiutato molto. Ho capito che i nostri problemi sono anche altrove ma che io ne avevo in eccesso. Non se ne sono andati e non se ne andranno mai del tutto però impari a conviverci e non ti ci fai influenzare più di tanto. E la forza di volontà insieme alla curiosità sostituiscono le paure e l'ansia
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Concordo.
Nel mio caso sto notando che io, probabilmente avendo introiettato un giudizio genitoriale troppo sminuente, non mi sono mai accontentato di quello che sono e quello che faccio. Una cosa fatta da me o è il massimo, il top (e mai lo è stato, sono una persona con capacità normali, e comunque c'è sempre uno più bravo di te) oppure è 'na schifezza e tanto vale non farla.
Questa logica del tutto o niente mi ha impedito di formare una sana autostima, perché non faccio nulla che mi vada bene e che possa fare da base per un'idea di me stesso più stabile e convinta. L'autostima si costruisce come un muro con tanti mattoncini, se ogni volta che prendi un mattoncino ti sembra difettoso e lo butti via il muro non lo costruirai mai.
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17-06-2015, 12:26
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#26
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Avanzato
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: (quasi)Roma
Messaggi: 312
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"tu giudichi, giudichi sempre, tutti e tutto" mi é stato detto qualche giorno fa. .pensiamo di vivere in funzione del giudizio altrui ma a quanto pare dall'esterno appare il contrario
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17-06-2015, 12:38
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#27
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Principiante
Qui dal: Jun 2014
Messaggi: 76
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Quote:
Originariamente inviata da sato
ti giudichi male e poi vedi nei giudizi degli altri la conferma alla visione che hai di te stessa...
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concordo tantissimo. è quello di cui ho dovuto prendere consapevolezza. oltretutto, la cosa assurda è che tu ti mal giudichi, ti aspetti la conferma, ma se invece arriva una sconferma chiara (gente che dimostra di aprezzarti, si complimenta, cerca la tua amicizia) la ignori e quindi non diventa esperienza che ti fa cambiare la percezione di te, ma viene come cancellata. Finendo per ricodare solo le conferme negative che comunque cerchi tu.
Per rompere questo circolo a me ha aiutato prendere consapevolezza delle mie qualità e dei mie valori, e "tenerle a mente" quando ero in una situazione in cui solitamente mi sentivo giudicata.
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17-06-2015, 13:12
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 653
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Noi,gli altri se ne fregano
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17-06-2015, 15:40
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Scusa XL ma tu perché non lavori? Perché hai mollato il lavoro che facevi? Ti sentivi giudicato dalle persone che avevi intorno? E come facevi ad esserne così sicuro?
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Per diversi motivi, ed il primo e più importante è che mi toglieva troppe energie. Io non riesco proprio a guadagnare tramite un lavoro (almeno "lavoro" inteso come lo intendono attualmente qua da noi).
Prima o poi può essere che trovo un'attività che riesco a svolgere senza sentirmi troppo male e che può divenire fonte di reddito, ma adesso proprio non c'è e non la vedo.
Ora io ammetto che questa cosa non mi riesce proprio, ma poi oltre a non poter fare affidamento su un'entrata economica decente (unica cosa che davvero mi manca) devo constatare che, soltanto in base a questo, io vengo giudicato male da moltissime persone attorno a me, che le relazioni con l'altro sesso subiscono comunque colpi... E così via... Vieni ritenuto una sorta di difetto sociale.
Non mi si può dire che creo io questa situazione qua (intesa come "reazioni delle persone al semplice fatto che non lavoro") con la creazione di giudizi fittizi e che posso essere e vivere come mi pare e gli altri non batteranno ciglio... Mi si prende solo per i fondelli quando poi mi viene detto questo.
Mi si può dire solo al più che la creo questa reazione non lavorando, ma in questo caso io faccio o non faccio qualcosa, non esprimo affatto giudizi, i giudizi relativi a quel che faccio o non faccio a quanto pare non li esprimo comunque io.
Avessi il potere di indirizzare e modificare il giudizio altrui nei miei confronti direttamente l'avrei già usato abbondantemente questo potere e starei messo molto meglio adesso.
Non è che sono matto io nel percepire tutto questo (questa non è un'idea delirante tipo quella dei paranoici che sostengono di esser perseguitati dagli Ufo o dai servizi segreti), esiste davvero ed è molto diffuso questo atteggiamento negativo nei confronti di chi non lavora (e non ha un'entrata economica paragonabile a quella di un lavoro) e bisogna anche conviverci con questo atteggiamento negativo sociale qua qualora ti trovassi in una situazione analoga alla mia.
Ti dicono che parte da te l'atteggiamento negativo, ma poi com'è che quando sto da solo o non frequento certe persone e ambienti non parte proprio nulla?
Ci sono ovviamente anche altre persone nella mia stessa situazione e fortunatamente la maggior parte di queste non giudicano (queste persone frequento attualmente).
Comunque c'è anche una minoranza che si autoflagella da sola, non solo non riesce ad inserirsi o adattarsi, ma si giudica pure male all'ennesima potenza così come la giudica chi si è inserito in certi modi assumendo questo punto di vista qua.
Il fatto che sia diffuso un certo modo di etichettare in modo negativo dei tipi di persone all'interno di certi ambienti lo vedo, non mi si può dire che sono "paranoie" mie. Tieni presente che non sto dicendo "non dev'essere così" sto solo dicendo che c'è, è diffuso questo modo di etichettare o far fuori le persone all'interno di certi rapporti sociali, e che non parte di certo da me o dalle persone che vengono giudicate male in certi sensi.
Questo è solo un aspetto della faccenda, ovviamente ce ne sono anche altri, ma in generale non è detto che sia vero che il giudizio negativo relativo a qualcosa parte da chi viene giudicato, spesso questo non possiede nemmeno uno "specchio" grazie al quale potersi guardare.
Magari si avesse questo potere qua, basterebbe giudicarsi perfetti e come assolutamente preferibili e gli altri poi grazie soltanto a questa convinzione qua ci riterrebbero tali?
Non ci sarebbe bisogno di scendere a compromessi con le loro preferenze relative al cosa dovremmo essere noi per risultare piacevoli e gradevoli a questi?
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Ultima modifica di XL; 17-06-2015 a 16:10.
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17-06-2015, 17:50
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#30
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Certo che ci giudicano ma secondo me non in maniera così distruttiva come pensiamo.
Non tutte le persone che incontriamo piacciamo ovvio, ma forse chissà che qualcuno non ci giudichi anche positivamente... prendiamone atto.
Poi se abbiamo così paura del giudizio degli altri è perché ci percepiamo inferiori oppure siamo così soli da non avere appoggi e soddisfazioni esterne.
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17-06-2015, 19:26
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#31
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
concordo tantissimo. è quello di cui ho dovuto prendere consapevolezza. oltretutto, la cosa assurda è che tu ti mal giudichi, ti aspetti la conferma, ma se invece arriva una sconferma chiara (gente che dimostra di aprezzarti, si complimenta, cerca la tua amicizia) la ignori e quindi non diventa esperienza che ti fa cambiare la percezione di te, ma viene come cancellata. Finendo per ricodare solo le conferme negative che comunque cerchi tu.
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Giusto. E' un bias cognitivo. Per descriverlo si fa sempre l'esempio di quando stai pensando di comprare una certa automobile, e in quei giorni per strada la vedi comparire decine di volte, come se tutti ne avessero una. Semplicemente ora la stai notando mentre prima la ignoravi.
Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Per rompere questo circolo a me ha aiutato prendere consapevolezza delle mie qualità e dei miei valori, e "tenerle a mente" quando ero in una situazione in cui solitamente mi sentivo giudicata.
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E' una cosa che sto cercando di fare anch'io. Ho scritto su un foglio una serie di cose positive che posso dire su di me, un elenco di capacità, attitudini e valori. Senza dire balle, solo quelli di cui sono convinto. Questo permette due cose: anzitutto di mettere a fuoco alcuni aspetti positivi su cui prima non si era mai posta l'attenzione, e quindi ricordarseli un pò più spesso quando si vanno ad affrontare le situazioni ("tenerle a mente" come hai detto tu); inoltre permette di capire che perfetto non lo è nessuno, noi abbiamo determinate caratteristiche come altri ne hanno altre, e la nostra bravura sarà nel fare forza sulle nostre capacità per risolvere i problemi che via via si porranno.
Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Certo che ci giudicano ma secondo me non in maniera così distruttiva come pensiamo.
Non tutte le persone che incontriamo piacciamo ovvio, ma forse chissà che qualcuno non ci giudichi anche positivamente... prendiamone atto.
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Infatti, se da una parte è vero che la maggior parte delle persone con cui interagiamo non ci giudica nè positivamente nè negativamente, è anche vero che qualcuno inevitabilmente si farà una cattiva idea di noi. Nessuno è in grado di piacere a tutti. Bisogna quindi riuscire ad affrontare la disapprovazione degli altri e a farsela scorrere addosso senza vederla come un attacco radicale alla nostra persona. Anzitutto perché la singola persona che ci giudica negativamente per una cosa può non avere un'idea negativa di noi nel complesso; e inoltre perché comunque noi dobbiamo avere un'autostima che sia in grado di reggere anche alla disapprovazione di uno o due individui, senza traballare ad ogni scossone.
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Ultima modifica di Blue Sky; 17-06-2015 a 19:30.
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17-06-2015, 20:33
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Uno dei miei passati problemi (un po' anche adesso) è la paura di essere giudicata. Ero convinta che tutti mi giudicassero (senza motivo) male, stupida, poco interessante, ecc... e che mi allontanassero. Ma poi una volta ho pensato, ma non è che sono io che penso male degli altri, che dò per scontato che gli altri sono giudicanti? Non sono io allora che per prima li giudico male? Non so se mi sono spiegata, comunque avete mai fatto questo tipo di riflessione, o comunque la vostra paura del giudizio è sempre motivata?
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è sicuramente come hai scritto qui
il giudizio è tutto nostro, e la paura ci fa pensare che gli altri siano severi con noi come noi stessi lo siamo
ok, non si capisce niente, la frase è scritta in un italiano pessimo, ma se si rilegge più volte alla fine il senso lo si afferra ._.
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17-06-2015, 23:34
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#33
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 694
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Io non tendo a giudicare male le persone, anzi, solitamente mi metto sempre un gradino più sotto a tutti, mi sminuisco spesso e mi considero di gran lunga inferiore agli altri. Ho un'autostima praticamente nulla e sono molto più critica verso me stessa di quanto non lo sia verso gli altri, per questo ho sempre paura di essere giudicata negativamente da chiunque.
Quote:
Sono gli altri che ci giudicano o siamo noi?
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Per rispondere alla domanda, credo di essere io per prima a giudicarmi fin troppo male... e spesso mi giudico peggio di quanto in realtà non facciano gli altri.
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Ultima modifica di Ninfee; 17-06-2015 a 23:41.
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17-06-2015, 23:42
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#34
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,550
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Io non penso di essere particolarmente giudicante verso gli altri. Sono troppo giudicante verso me stesso. Richiedo a me stesso standard più elevati rispetto a quelli che richiedo agli altri. Mi sminuisco in continuazione e giustifico sempre gli altri. Di fronte a un errore mio, dico "ecco, sono un incapace", di fronte all'errore altrui dico "ci sta, non l'ha fatto apposta".
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Quoto su tutta la linea.
Spesso ragiono troppo su ciò che gli altri compiono riconducendo sempre tutto alla buona fede.. Per me invece non faccio sconti e punto dritto al giudizio (con verdetto negativo o cmq sminuito).
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Ultima modifica di cancellato2713; 17-06-2015 a 23:45.
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18-06-2015, 01:54
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#35
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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che gli altri giudicano(chi più, chi meno) mi pare lapissiano.
poi che bisogna fregarsene veramente del giudizio altrui e quindi dargli pochissimo peso anche..
fosse sempre facile fregarsene
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18-06-2015, 17:10
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Quote:
Ti giudichi male e poi vedi nei giudizi degli altri la conferma alla visione che hai di te stessa...
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Questo è il motivo principale del perchè la fobia sociale è una brutta bestia da eliminare.
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19-06-2015, 20:59
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#37
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,083
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Uno dei miei passati problemi (un po' anche adesso) è la paura di essere giudicata. Ero convinta che tutti mi giudicassero (senza motivo) male, stupida, poco interessante, ecc... e che mi allontanassero. Ma poi una volta ho pensato, ma non è che sono io che penso male degli altri, che dò per scontato che gli altri sono giudicanti? Non sono io allora che per prima li giudico male? Non so se mi sono spiegata, comunque avete mai fatto questo tipo di riflessione, o comunque la vostra paura del giudizio è sempre motivata?
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Tutto è una previsione che facciamo. Tutto è focalizzazione. Se guardi un albero davanti a casa tua con la paura che un giorno ti cada addosso mentre esci dalla porta, allora vedrai tutti gli indizi che presagiscono a quel accadimento. Se invece lo guardi con il desiderio di entrare in armonia con la natura, allora vedrai tutti gli indizi che confermano l'armonia tra te e l'albero.
In questo senso, siamo noi a vedere il giudizio negativo, perché guardiamo le persone con la paura, dunque vediamo gli indizi che presagiscono all'emarginazione da parte della società.
Con questo non sto dicendo che l'albero non ti può cadere addosso o che la società non ti può emarginare, sto solo dicendo che siamo noi a decidere come impiegare le nostre risorse cerebrali, i nostri "occhi mentali", in base ai nostri obiettivi.
Se il nostro obiettivo è "evitare l'emarginazione" è sicuro che vedremo tutti gli indizi che presagiscono all'emarginazione, all'esclusione, alla non accettazione.
Forse dovremmo cambiare obiettivi, i nostri obiettivi devono essere altri, le cose positive che desideriamo per la nostra vita.
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Ultima modifica di cancellato15035; 19-06-2015 a 21:04.
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19-06-2015, 23:29
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#38
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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la verità è che pensiamo che tutti ci giudichino perchè siamo noi i primi a giudicare, o almeno io son così. So che è sbagliata la cosa, ma come per l'arrossire, non riesco a bloccare il pensiero.
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20-06-2015, 08:01
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
la verità è che pensiamo che tutti ci giudichino perchè siamo noi i primi a giudicare, o almeno io son così. So che è sbagliata la cosa, ma come per l'arrossire, non riesco a bloccare il pensiero.
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Io però non penso che tutti abbiano interesse a giudicarci in certi sensi... Solo se cerchi di ottenere o intrattenere relazioni più strette con gli altri vieni valutato. Stai alla larga e nessuno ti giudica (per strada a chi vuoi che gliene freghi qualcosa di te?), cerca di inserirti in ambito lavorativo, proponi un progetto a qualcuno, oppure chiedi ad una donna di uscire e ti accorgerai che vieni giudicato e valutato e come da queste persone con cui interagisci, poi stai sicuro che questi giudizi non partono di certo dalla tua testa, c'è anche quella degli altri con cui hai a che fare che lavora molto in tal senso.
Ad esempio i voti a scuola non me li davo di certo da solo né sentivo questa necessità eppure i voti c'erano... E nemmeno quando sono andato a fare un concorso pubblico per ottenere un inserimento giudicavo e valutavo da solo se mi spettava questo posto. A me sembra che vengono usati criteri esterni e vengo valutato e schiacciato in una graduatoria in base a questi, non è mica vero che mi vado a piazzare là dove preferisco in base a quel che mi passa per la testa!?
Le persone intorno a me poi sostengono che sono io a fare queste cose da solo e che sono il primo a giudicare (male) me stesso piazzandomi a piacere in certe posizioni gerarchiche basse (economiche e sociali)...
Ma alla luce di un'esame di realtà minimamente serio, le cose poi non stanno così.
Se ce l'avessi il potere di piazzarmi dove mi pare restando ed essendo quel che mi pare, mi sarei già piazzato lì da un bel pezzo... Mi sarei dato un buono stipendio, mi sarei fatto apprezzare da certe donne che mi piacciono davvero così come sono (e avrei impedito che queste mi rifiutassero)...
Sono io a decidere come vengo giudicato dalle altre persone? E allora perché diavolo dovrei scegliere di esser giudicato male e di essere scartato?
Ecco, mi dà fastidio chi afferma e sostiene queste cose relative all'autogiudizio che crea il giudizio esterno degli altri nei nostri confronti, perché sono affermazioni palesemente false.
Tutta questa teoria è un'enorme presa per i fondelli perché cerca di attribuire un enorme potere al singolo individuo... Potere che all'atto pratico il singolo non ha affatto.
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Ultima modifica di XL; 20-06-2015 a 08:35.
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20-06-2015, 09:04
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#40
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Principiante
Qui dal: Jun 2015
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 42
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Andro' controcorrente nel dire che il giudizio degli altri non solo e' inevitabile, ma anche naturale.
Il giudizio e' il meccanismo con cui la mente dell'uomo interpreta la realta' che ha di fronte. Tutto deve essere esaminato e catalogato in qualche modo.
Non so, forse questa tendenza deriva dal fatto che usiamo un linguaggio limitato per comunicare agli altri una realta' che invece e' sfumata. La natura non ha "salti" (per questo adoro la "logica fuzzy").
Il punto e': accettiamo il fatto che gli altri ci giudicheranno sempre per un meccanismo naturale e scegliamo quindi di non dare troppo peso alla cosa. Ovvero freghiamocene!
Gli altri ci giudicano, ma ai piu' quanto importa veramente di noi? Poco o nulla. Quindi perche' curarci del loro giudizio?
Ho osservato che solo ignorando il giudizio altrui riesco a essere veramente me stesso. E quando ci riesco mi relaziono meglio con gli altri, che ironicamente mi apprezzano di piu'.
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