no-body

Peggio, una forzista di ferro, una rappresentante dell'alta
borghesia introdotta in tutti i salotti buoni.
La conosco indirettamente. E bravi questi dell'M5S...

BbFenix

Si veramente

Inosservato

bello il discorso della Alberti Casellati, alto e declamato con sufficiente distacco e con una buona dose di solennità
fico disastroso (ha parecchi problemi nella lettura) ma vabbè, la colpa è dell'elezione della boldrini che ha abbassato l'asticella, oramai chiunque può ambire a guidare una camera

i miei presidenti preferito sono stati irene pivetti, e spadolini (di cui ho vaghissimi ricordi da bambino, mi rimaneva impresso per ovvi motivi fisici)

Inosservato

intanto l'inviata di mentana scova berluconi e salvini che si abbracciano amabilmente, con dudù sullo sfondo che abbaia festante

chissà come rosica renzi, snobbato da tutti, schifato pure dai suoi, da imperatore d'italia a pensionato di lusso

lauretum

Aspetto di vedere il governo prima di tirare le somme. .

no-body

Con la Casellati al Senato secondo me si chiude un cerchio.
Al di la' del governo per me la vicenda suggella il trionfo
della destra. Una come la Casellati non e' certo per lo stato
sociale e il welfare garantito. Quindi si torna al punto di
partenza: puo' risorgere un partito di sinistra capace di
raccogliere l'astensione e gli elettori orfani confluiti in M5S e Lega ?

Pablo's way

A una prima impressione mi sembra di poter dire che adesso la partita del governo si complica per M5S, ci fosse stata rottura tra Lega e FI sarebbe stato molto più semplice, l'incarico verosimilmente lo riceverà Salvini, che si porterà dietro per forza di cose Berlusconi, che fanno ci stanno?

lauretum

Una delle due camere sarebbe cmq andata a forza italia, un romani non sarebbe stato diverso, i 5s ne hanno preso atto e perso per perso hanno tolto il freno per blindare l'altra

Lo considero un pareggio all'andata, ora in vista del ritorno è presto per parlare di inciuci o sconfitta

lauretum

Salvo risposte appese da dare qua, siete d'accordo a proseguire su forum politica?

Winston_Smith

Vabbé ma il presidente del Senato mica governa.
Vediamo di non farne la nuova Boldrini (meme più rappresentativo che altro contro cui sfogarsi). E del resto come peschi peschi nel cdx caschi male, una delle due Camere se la dovevano comunque beccare. Diciamo che Salvini ha voluto un po' tirare la corda, poi Silvio è riuscito a fare il solito lavoro di "persuasione". Al M5S bastava tenere il punto sui non condannat (quindi no Romani) e si è avuta l'impressione che sarebbero già potuti convergere sulla bernini ieri sera.

no-body

Va bene la politica e' compromesso; si
scelgono rappresentanti per non darsele
direttamente di santa ragione. Pero' qui
l'M5S appoggiando la Casellati ha investito
della seconda carica dello Stato la figlia
putativa di Licio Gelli, non e' arrivata
per caso dove ora si trova; e cio' non fa
pensare bene neanche sulla figura
di Fico, che sinceramente non conosco. Mentre
conosco meglio la Casellati. L'operazione
sarebbe digeribile se Salvini potesse
dire a Silvio: ti abbiamo accontentato
e adesso fatti da parte; cioe' stai fuori
dal Governo. Ma fuori del tutto Berlusconi
non e'; vedremo.

Da'at

No finché a sinistra non ci si intende su cosa significhi esser di sinistra.

Finché non succede accuseranno sempre il Renzi di turno d'esser di destra, convinti ottocentescamente che gli ideali di sinistra si possano oggi come allora esprimere nella logora lotta al capitale.

Da'at

Ma non può esserci proletariato senza prole.

Da'at

Mi sto occupando della politica nazionale in questo thread (più precisamente si parlava della possibilità per la sinistra di attrarre i futuri potenziali transfughi del m5*).

Comunque voglio esplicitare il mio pensiero, perché non ho interesse a far polemica, ma ad avere una discussione arricchente. Ho letto non ricordo dove la riflessione di un intellettuale che mi ha colpito, secondo cui il problema della sinistra era che, pur nascendo in funzione della lotta contro le differenze sociali, si è occupata della lotta di classe in quanto all'epoca era ciò che maggiormente caratterizzava queste.

Mentre nell'occidente contemporaneo potrebbe esser sensato aprire una riflessione sulle differenze sociali odierne, che non sono solo (e tanto) di classe, ma di risorse.

Lo devo cercare sto articolo perché mi rendo conto che mi esprimo abbastanza di merda. Ma voglio farti capire che qualcosa mi ha risuonato, visto che nella mia esperienza prima in produzione non specializzata e poi da sistemista mi sono trovato a ottenere un lavoro teoricamente più complesso e di responsabilità, ma con una retribuzione netta inferiore a quella che poteva prendere qualsiasi altro operaio. Cosa che mi ha fatto domandare ad un certo punto "chi me l'ha fatto fare".

Quanto vedo non è un caso individuale, ma uno schema ricorrente in cui chi possiede competenze non ne riceve il giusto riconoscimento, e quindi prima o poi cerca compensazione in altri modi: leciti, adocchiando il mercato del lavoro nei paesi dove il merito viene adeguatamente riconosciuto, o illeciti, sfruttando le proprie posizioni per guadagni accessori.

E ciò a mio avviso mi pare che non sia un gran modo di occuparsi delle differenze sociali. Spero tu mi abbia capito, sono esausto dal raduno di Brescia e non mi esprimo al meglio. Ma questo discorso mi interessa molto. Nel frattempo cercherò l'articolo di cui parlavo.

no-body

Fatto noto ai comunisti, piu' produci e sei produttivo piu' sei sfruttato.
Non e' tanto essere lavapiatti o ingegnere; il mercato puo' prezzare
piu' l'uno o l'altro a seconda della dinamica domanda/offerta.

Gummo

Ammesso che il punto di vista espresso dal tizio sia corretto, mi chiedo come possa dire che il problema della sinistra odierna sia la sua concezione "antiquata" della società, quando in realtà nessun partito dell'arco costituzionale indica e - men che meno -
teorizza un modo per combattere la lotta di classe (magari).

Da'at

Ma secondo me il concetto di lotta di classe è obsoleto, salvo una radicale ridefinizione del concetto di classe.

Probabilmente si può trovare qualcosa di più descrittivo dell'organizzazione produttiva contemporanea.

no-body

Per me non e' osoleto; finche' ci sono pochi
che stanno sopra e molti sotto.
Diciamo che la lotta di classe oggi e' meno urgente
di anni addietro. La gente mangia (di merda), ha un automobile
e un letto dove dormire ed e' tranquilla. Per carita'
c'e' ancora chi lavora in fonderia ma sono piu' una minoranza,
non la massa. La sopravvivenza alla massa e' stata garantita.
Di lotta se ne parla quando la vedi; ma oggi
dove la vediamo ? Percio' il concetto sembra obsoleto.

no-body

Direi che innanzittutto significa non votare la Casellati per il Senato:

http://www.lodio.it/2018/03/24/doman...cinque-stelle/

Da'at

Per fare una facile battuta:
le classi si sono sciolte con l'esame di maturità. Poi dovrebbe arrivare il tempo dell'età adulta.

Il punto è che non ci sono le classi. Quest'errata identità tra differenze sociali e differenze di classe è uno degli errori cardini di certe ideologie veterosinistre.

Sarà che sono avvantaggiato dai miei studi tecnici, ma il termine "classe", ad esempio in statistica o in informatica, indica un'entità definita rigidamente da dei confini. E invece, sociologicamente, ci troviamo immersi in un continuum di differenze minime (e quindi di ingiustizie) dove son quasi tutti al tempo stesso prevaricatori e prevaricati. Privilegiati ed esclusi.

Così succedono cose come che se la sinistra si occupa dei diritti dei nekri immigrati ci sarà tutto un protestare da parte dei prevaricati immediatamente sopra, a partire dai lavoratori italiani (compresi gli italiani nekri ormai istituzionalizzati); ma se poi arriva un Minniti di turno a gestire una situazione immigratoria fuori controllo, c'è invece chi accusa il suo partito di non esser di sinistra, di fare accordi coi torturatori libici, di non occuparsi degli oppressi e dei poveri, ecc.

Il risultato di questo usare uno strumento inappropriato come la lotta di classe per affrontare i problemi contemporanei è che si radica la convinzione nella gente che forse la cosa veramente sbagliata è questo desiderio di lotta all'ingiustizia, e che forse in fondo in fondo è proprio l'ingiustizia ad esser giusta (e così alé si vota lega).