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Visualizza i risultati del sondaggio: Quanto odiate le anime/manga?
Li odio 2 6.25%
Li odio e non mi piace chi ne usufruisce 4 12.50%
Indifferente 18 56.25%
Mi piacciono 8 25.00%
Chi ha votato: 32. Non puoi votare questo sondaggio

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Vecchio 18-10-2023, 14:25   #41
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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Vabbè ma un sacco di cose si possono fare per evadere dai pensieri e concentrarsi solo su quella cosa. Che sia andare in palestra ogni giorno e focalizzarzi sui risultati da raggiungere, che sia suonare uno strumento e durante la performance essere totalmente assorti nell’attività e perdere la consapevolezza spazio-temporale, che sia meditare e concentrarsi sul qui e ora imparando a non rimuginare sul passato e temere il futuro. Uno cosa dovrebbe fare per non perdere contatto con la realtà? Stare immobile tutto il giorno a fare il bilancio della vita? Che poi realtà cosa significa? Essere “presenti” nel qui e ora? Oppure pensare continuamente al passato, al presente e a futuro senza distrarsi un secondo? Vivere la realtà significa dedicarsi solo a ciò che ci rende produttivi per la società? Non so. Mi sembrano affermazioni vaghe. Poi capisco il collegamento tra anime e distanza dalla realtà, ma succede solamente perché gli anime ci rappresentano, molti anime non hanno come protagonista il super eroe o il figo di turno, ma il ragazzo apparentemente insignificante, codardo, con pochi amici, snobbato dalle ragazze. Quindi è facile vengano apprezzati da un certo tipo di persone. Tra i il guardare anime e andare fuori di testa pensando che la realtà sia il mondo degli anime c’è una bella differenza, nel secondo caso si parla di psicosi.
Il discorso è effettivamente tutto un po' vago, ma perché è (forse) difficile e soprattutto molto lontano dagli schemi mentali più comuni, a cui siamo abituati.

Non volevo parlare in generale degli anime, non credo che quello che ho scritto valga in tutti i casi, ma solo dire che da adolescente gli appassionati che ho conosciuto sono stati quasi sempre del tipo che ho descritto, e per questo mi è rimasto un senso di antipatia e un pregiudizio negativo. Posto che un bell'anime comunque me lo guarderei senza problemi.

Per quanto riguarda la seconda parte, capisco bene che alcuni (valeva un po' anche per me, da adolescente) si sentano rappresentati dai personaggi descritti. Però... boh, a me piacerebbe che le persone paurose, che hanno pochi amici, che sono snobbate "dalle ragazze", evitassero di rinchiudersi in cameretta per il resto della vita e affrontassero le cose, restando incidentalmente disponibili alla relazione con me. Il che non significa smettere di leggere gli anime, a scanso di equivoci. Gli anime possono essere la coperta di Linus ma anche un vero interesse.

Sarebbe anche un bell'inno (vero e concreto) al rispetto delle diversità e delle persone in quanto tali, oltretutto.

Ma ovviamente non è una cosa che "devono" fare, semplicemente piacerebbe a me.

Ultima modifica di Angus; 18-10-2023 a 14:36.
Vecchio 18-10-2023, 15:19   #42
Esperto
 

Però bisogna dire che anime e manga riescono a rappresentare tutta una varietà di esperienze umane a volte andando anche contro la morale. Facendo degli esempi: la depressione, il suicidio, la mancanza di denaro, la perdita dei genitori, omosessualità, transgenderismo, personaggi maschili dalle sembianze femminili e viceversa, attrazione tra fratello e sorella o tra cugino e cugina, attrazione tra persone con grande differenza di età, prostituzione. Nei cartoni occidentali si riesce ad osare solamente usando la chiave ironica. Degli anime (ma anche dei film) giapponesi mi piace potermi aspettare qualsiasi cosa e la spontaneità con cui vengono mostrate senza veli e senza taboo le diversità, i vizi, le perversioni umane che generalmente non si vuole vedere.
Vecchio 18-10-2023, 15:32   #43
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Però bisogna dire che anime e manga riescono a rappresentare tutta una varietà di esperienze umane a volte andando anche contro la morale. Facendo degli esempi: la depressione, il suicidio, la mancanza di denaro, la perdita dei genitori, omosessualità, transgenderismo, personaggi maschili dalle sembianze femminili e viceversa, attrazione tra fratello e sorella o tra cugino e cugina, attrazione tra persone con grande differenza di età, prostituzione. Nei cartoni occidentali si riesce ad osare solamente usando la chiave ironica. Degli anime (ma anche dei film) giapponesi mi piace potermi aspettare qualsiasi cosa e la spontaneità con cui vengono mostrate senza veli e senza taboo le diversità, i vizi, le perversioni umane che generalmente non si vuole vedere.
Questo è verissimo, anch'io al tempo apprezzai molto questo fatto. Mi piacque ad esempio non poco Family Compo, che per i canoni del fumetto occidentale è pura follia.
Ringraziamenti da
juan (18-10-2023)
Vecchio 18-10-2023, 15:38   #44
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Essendo una bambina degli anni '80 sono cresciuta con i cartoni animati giapponesi (amo chiamarli così) e, da brava ragazza degli anni '90 con i manga (primissimo acquisto Ken il guerriero della Granata press). Quanti ricordi e quanti soldi spesi in fumetti
Da ormai più di 10 anni la passione si è spenta (sono cambiata io? sono cambiate le storie? Boh!) però hanno sempre un posto nel mio cuore.
Vecchio 18-10-2023, 15:51   #45
Des
Esperto
L'avatar di Des
 

Non sono il mio genere preferito ma ogni tanto mi capita di guardare qualcosa.
Vecchio 18-10-2023, 16:46   #46
Banned
 

Li amavo in passato, poi ho perso un pò interesse, o meglio non ne trovo moltissimi che apprezzo. Alcuni tuttavia mi sono rimasti nel cuore:
-FMA
-Death Note
-Fruit Basket
-le primissime stagioni di naruto
Ringraziamenti da
anahí (18-10-2023)
Vecchio 18-10-2023, 17:36   #47
Esperto
L'avatar di Chamomile
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Il pensiero è concesso, non è concesso attribuire a me cose che non penso e non ho scritto, soprattutto quando te l'ho già fatto presente due volte.
Lol ma sei pure il solito che sostiene che gran parte degli utenti racconti bugie sulla base di non si sa cosa, e poi segnali se qualcuno ti risponde scherzosamente che se avere passioni "sentite" allontana dalla realtà rimangono solo sopravvivenza e riproduzione? Andiamo bene... Vabbè, un'altra discussione priva di senso, saluto anche perché degli anime in generale me ne importa poco.
Vecchio 18-10-2023, 17:41   #48
Esperto
L'avatar di zoe666
 

sono sempre stata più da fumetti marvel che da manga. Ho passato la mia adolescenza con chris claremont e tanto mi basta.
Vecchio 18-10-2023, 18:53   #49
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
saluto
Vecchio 18-10-2023, 19:03   #50
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Però bisogna dire che anime e manga riescono a rappresentare tutta una varietà di esperienze umane a volte andando anche contro la morale. Facendo degli esempi: la depressione, il suicidio, la mancanza di denaro, la perdita dei genitori, omosessualità, transgenderismo, personaggi maschili dalle sembianze femminili e viceversa, attrazione tra fratello e sorella o tra cugino e cugina, attrazione tra persone con grande differenza di età, prostituzione. Nei cartoni occidentali si riesce ad osare solamente usando la chiave ironica. Degli anime (ma anche dei film) giapponesi mi piace potermi aspettare qualsiasi cosa e la spontaneità con cui vengono mostrate senza veli e senza taboo le diversità, i vizi, le perversioni umane che generalmente non si vuole vedere.
Quoto anche le virgole.
Vecchio 18-10-2023, 19:10   #51
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Quoto anche le virgole.
puoi fare qualche esempio di anime in cui questi
Quote:
la depressione, il suicidio, la mancanza di denaro
sono temi centrali?
Vecchio 18-10-2023, 19:31   #52
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
puoi fare qualche esempio di anime in cui questi sono temi centrali?
Come anime al volo e tra quelli che ho visto mi vengono in mente:
- Wonder Egg Priority.
- Paranoia Agent. Questo non tutto, ma c'è un intero episodio (non ricordo che numero) che tratta i suicidî di gruppo in Giappone, quelli compiuti da aspiranti suicidi che si ritrovano tramite internet per compiere insieme ciò che da soli non riuscirebbero a compiere.
- Haibane renmei. È ambientato in un Mondo immaginario post-mortem e a un certo punto si capisce che ci finiscono le persone che, nella vita precedente si sono suicidate e la cosa, verso la fine, viene tematizzata anche se non in maniera troppa esplicita (ma tutto l'anime si basa sulla vaghezza).
- Colorful. Lungometraggio, narra dell'anima di un defunto che si reincarna in un ragazzo che morirà per suicidio, con la missione di prevenirlo.
- Orange. Anche questo parla di un tentativo di impedire un suicidio, da parte del protagonista che riceve lettere da un se stesso futuro, che lo avverte che un suo amico è depresso e si suiciderà.
- Serial experiments lain.
- Boogiepop Phantom.

Magari juan riesce a citarne altri.
Ringraziamenti da
Darby Crash (18-10-2023)
Vecchio 18-10-2023, 19:46   #53
Esperto
L'avatar di froschio
 

Il problema è che la maggior parte degli anime sono stupidi e essenzialmente filler. Anche fra i più popolari. Stessa cosa vale per le serie tv, forse di meno però.
Ma comunque ci sono anime (e i corrispettivi manga se ci sono) che sono dei capolavori che vanno assolutamente visti e letti. Di solito quelli più vecchi sono migliori. I fan ossessionati dagli anime possono essere fastidiosi e allontanano persone che potrebbero esserne interessate.


Per quello che vale, questa è l'opinione di Hayao Miyazaki:

Vecchio 18-10-2023, 19:49   #54
Esperto
L'avatar di Varano
 

A me è piaciuto molto Nana...l'ho scoperto tardi
Vecchio 18-10-2023, 21:06   #55
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Non li odio.. perché mai dovrei odiarli?
Vecchio 18-10-2023, 21:20   #56
Jai
Esperto
L'avatar di Jai
 

Una buona sceneggiatura, una buona caratterizzazione e una scelta stilistica godibile sono imprescindibili nel raccontare una storia interessante, a differenza della forma che viene usata per farlo e perfino dal genere.

Ultima modifica di Jai; 19-10-2023 a 01:11.
Ringraziamenti da
CamillePreakers (18-10-2023), froschio (18-10-2023)
Vecchio 18-10-2023, 22:28   #57
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo Visualizza il messaggio
Manga mai letti, anime ogni tanto guardo qualcosa ma sono molto lontano dall'esserne ossessionato.
Da piccolo ero uno dei rari casi a cui non fregava niente di Dragonball.
Idem, mai visto, paradossalmente ne ho saputo di più da adulto grazie a reel e a parodie.
Vecchio 18-10-2023, 22:41   #58
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
puoi fare qualche esempio di anime in cui questi sono temi centrali?

Gyakkyou burai Kaiji: La storia è ambientata nel Giappone del 1995, quando, dopo il diploma, Ito Kaiji si trasferisce a Tokyo per cercare lavoro, ma trova la città immersa nella più grande crisi economica della sua storia. Depresso, nel suo appartamento minuscolo, si dedica all'alcol, al fumo e al gioco d'azzardo, immerso in una povertà che spesso lo spinge fino alle lacrime. Un manga che parla di una uomo e delle difficoltà del vivere ai margini di una società logica e inquadrata rigidamente come quella giapponese. (trama copiata da animeclick perché scrivo male)

Neon Genesis Evangelion: non credo ci sia un personaggio sano di mente e non traumatizzato

Welcome to the NHK: supercitato su questo forum: La storia ruota attorno a Satou Tatsuhiro, di 22 anni, un ragazzo che vive autorecluso nel suo appartamento a Tokyo. Egli rappresenta il classico hikikomori giapponese, il quale non ha vita sociale da circa 4 anni, ha lasciato l'università e vive dei soldi che gli mandano i suoi genitori. Il solo metter piede fuori casa provoca numerose paranoie e turbe psicologiche nel nostro protagonista. A sconvolgere la sua monotona esistenza di NEET, sarà una misteriosa ragazza, Misaki, che con candore si insinuerà nella vita di Satou riconoscendo immediatamente in lui la sua essenza di hikikomori (di nuovo copiato da Animeclick)

Sangatsu no Lion: Tra chi soffre di depressione cronica una metafora comune che viene usata per descrivere quello che provano è l'idea di annegare, e Un marzo da leoni la presenta in maniera più letterale che metaforica.
La sigla di apertura e di chiusura mostrano sia Rei galleggiare inerte nelle oscure profondità dell'oceano che agitarsi in una corrente che gli arriva ai fianchi verso un orizzonte illuminato. La regia visiva mostra la depressione di Rei come una forza tangibile e multi sensoriale che ha il potere di sopraffarlo e lasciare riverberi nella sua vita anche nei momenti in cui sembra che se ne vada. Si lascia spazio a quelle sottili indicazioni che suggeriscono come una parte di lui non riesca ad essere mai completamente libera. La depressione è l'acqua che sale, che soffoca i suoi sensi, lo strangola e lo spinge verso l'oscurità. La vediamo con una presenza costante e una minaccia esplicita. (copiato da un sito)
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